| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 9:22
Ma la 220 non è più moderna del 29? |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 9:34
“ Ma la 220 non è più moderna del 29? Eeeek!!! „ "The 220 format was introduced in 1965", dice wikipedia. Di solito cmq avevano quasi tutte il selettore o un magazzino apposta per usare le due tipologie. fun fact: i magazzini hasselblad per 220 costano tuttora come quelli 120. Perché? Boh. D'altronde pure i polaroid (pellicola non più prodotta) e i 70mm (da ribobinare da pizze cinema e sviluppare dio solo sa come senza un lab professionale, visto che i rulli ribobinati sono lunghi 4-5metri) (no, nessun lab professionale ve li accetta più) costano sui 150 euro, quindi... |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 9:36
“ Non ha senso, almeno per me, che una MF costringa a finire un rullo da 24 della stessa sensibilita' se non in particolarissimi casi. „ ma infatti mi sa che il 220 sia morto perché era una roba da matrimonialista o studio, finito quell'utilizzo al resto del mondo non serviva a nulla. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 9:47
E cmq qui tutti nati imparati... O non ricordano come hanno cominciato e pensano solo a dove sono finiti... Infatti anche se si parla di pellicola alla fine si parla subito del top e se non c'è il top basta meglio andare a fare altro... Ma poi anche lì se non lo fai per bene... Che ne so se non corri 10 km in un ora che corri a fa' Stessa piega delle digitali entry level... No poi ti sta stretta, no lo zoom kit no, ma vai di ff che è meglio, pigliati un fisso, pigliati una medio formato, è buio, e poco definito, poca gd.... E gli iso? Qui uno ha chiesto info ed è più confuso di prima, forse. La verità è che se vuole solo provare l'effetto che fa... Simularla in digitale non serve, farsi prestare una reflex e farci un rullino non è detto che basti, prendersi una qualsiasi fotocamera con un obiettivo kit 20/100 euro due rullini 10/15 euro due sviluppi con scansione per avere dei provini 14/16 euro... Selezionare delle foto e farsele stampare in un formato almeno 15-22 quello è variabile. Questo per cominciare non mi sembra carestuoso, questo non è certo il modo migliore ma penso che per cominciare vada benissimo |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 9:48
io rinnovo il suggerimento, sempre inascoltato oggi, di prendere una rollei biottica. Scattare in biancoenero sul 6x6, sviluppare e stampare a contatto sul 6x6. I costi sono risibili (se togliamo la rollei iniziale). Il laboratorio completo sta in una scatola da scarpe. Le quantità di acidi e carta sono minime. Il risultato… se si organizza il lavoro in un progetto, diventa un libro di immagini fantastico. Ho scoperto questo modo di fotografare da un fotografo sconosciuto della seconda guerra mondiale. Era un marinaio imbarcato su una nave da guerra. Ha fotografato di tutto attorno al mondo. Due suoi libri, con le fotografie originali incollate accuratamente, sono arrivati fino a me. SOno fantastici.. Per stampare in 6x6 ti bastano due bicchieri di carta come vasche ed un torchietto fatto da un vetro, un compensato e quattro calamite. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 9:50
Puoi prendere una Yashica FX-3 Super 2000 con Yashica ML 50mm f/1.4 I rullini li trovi su Amazon. |
user33434 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 10:20
@Lollo Spero che non ti lasci scoraggiare dall'enorme confusione, concentrati su quello che vuoi provare e basta. Qui c'è chi ha stampato in camera oscura ma passando alla filiera digitale ha trovato il suo alveo naturale, chi invece non ama la fotografia digitale e anche chi ibrida i sistemi. Ognuno di noi porta argomentazioni tecniche spesso risibili oppure talmente specifiche da poter essere trascurabili nell'ottica di quello che vuoi sperimentare. Se hai intenzione di fare gigantografie avrai bisogno di spendere un bel po' di più ma se ho ben capito non è quello che cerchi. Hai ricevuto ottimi consigli sulle attrezzature, cerca un laboratorio a cui mandare i rulli o meglio ancora approfitta dell'invito di Domenico Mancuso e divertiti, il resto è trascurabile rumore di fondo. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 10:21
ma sei matto a consigliare a qualcuno che deve iniziare una macchina a poco prezzo e decenti prestazioni? Non sai che così non potrà mettersi a contare le linee/mm?? (consiglio pure le zeiss ikon nettar, se il soffietto non ha problemi sono piuttosto divertenti e le infili dappertutto) |
user67391 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 10:40
Non ho letto tutta la discussione, ma sicuramente, con l'analogico si ragiona di piu', si considera meglio l'inquadratura, l'esposizione e tutto. Ci sono solo 36 pose. Poi c'è la stampa, la scelta delle varianti che ci possono essere per gli sviluppi, sia del negativo che della carta. La scelta della stessa carta etc. Tutte cose molto ragionate, perchè costano anche i materiali. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 10:42
Si, sono piccoline.. ma tanto, quando inizi in camera oscura, fai prove con i classici francobolli. Non ha senso montare un ingranditore per fare il solito francobollo. Se stampi per contatto, puoi approfittare di qualsiasi luogo buio, un sottoscala, una scatola di cartone . Alla fine non hai neppure bisogno di acqua corrente. Ti basta un bottiglione ed un secchiello. Poi le foto 6x6 hanno un fascino tutto loro. Per esempio puoi fare scatti multipli per fare un panorama. una specie di ciclopsia. Fotografare nel piccolo ha una valenza fortemente didattica. Quando scatti sapendo di poter croppare in camera oscura, riempi il fotogramma. Se scatti per una stampa 6x6 devi isolare i soggetti, altrimenti la foto viene confusa. Devi imparare a distillare l'immagine, gettare tutto quello che non serve, per mantenere il soggetto. E' una scuola potentissima che poi ti ritroverai anche in digitale. less is more… edit.. nessuno vieta poi, se hai degli scatti che vuoi stampare in formati piu grandi di andare da qualcuno che ha il laboratorio con il tuo negativo e fare una stampa come si deve. Magari, nel tempo, puoi costruirti il tuo laboratorio. I negativi restano e sopravvivono a tutto. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 10:46
Salt, non è male quello che dici... Era un principio adottato anche dai cultori della Polaroid anni '70 o giù di lì. Stampe piccoline, non perfette, ma essenziali. Lavori sulla serie e non sulla foto singola. Devo cercare un po', ma credo che quelle stampe a contatto di quasi 50 anni fa le ho ancora in giro. |
user67391 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 10:50
Con le 6x6, ma con tutte le grandi formato, puoi all'inizio risparmiare sulla camera oscura. Prendendo uno scanner piano, anche usato, ma di livello. Cosi puoi capire, se è il caso o meno di continuare con la pellicola, e passare allo sviluppo e alla stampa analogica. Comunque, stampare bene, non è facile, non immagini le ore perse a fare provini, mascherature e bruciature, non immagini quanta dedizione e tempo dedicato. Tanto difficile, specialmente all'inizio essendo pignolo, ma non immagini la soddisfazione, nel vedere un 30x40 come l'avevi pensato e voluto. |
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