| inviato il 05 Novembre 2019 ore 19:15
“ Se poi si chiedesse se fosse ancora possibile ottenere una foto diversa dallo stesso punto e con la stessa macchina e qualcuno rispondesse, dopo,sarebbe la "stessa cosa". „ Forse si'..o forse invece, avendo accumulato pensieri e abbandonato inutili sovrastrutture, sarebbe profondamente diversa. “ Quando si vive immersi in un' età, non è facile vederla per quello che è veramente. „ La gran parte del mondo in cui viviamo arriva da ere inimmaginabili prima di noi e continuera' per ere dopo di noi. La vita e' troppo breve per viverla di fretta... Il rischio e' di voltarsi e scoprire che e' gia' passata. Se non l'avete fatto, giovani.. leggete Kerouac, Joshua Slocum (da leggere assolutamente) e, se vi va, anche un po' di Moitessier. |
| inviato il 05 Novembre 2019 ore 19:32
A volte si viaggia di piu' con le parole che con le fotografie, malgrado la velocità di trasporto dell'immagine. Nel mentre non si realizza. Ricordo anch'io il libro di viaggio ma senza foto trovato a fatica nella libreria,la piu' fornita e in zona universitaria.Si trovava nel racconto del viaggio di tanto in tanto ,lo spauracchio di qualcosa che sarebbe andato perso.E si legge che è l'opposto. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 9:39
“ Fontcuberta ne fa un interessante analisi del tema dove perla di fotografi che sono diventati gestori di immagini. „ E' anche pieno di conferenze in cui si sostiene che i contadini non son piu semplici produttori ma CUSTODI del territorio. Nel frattempo gli ipermercati impazzano e i contadini muoiono di fame o son andati a fare i contadini alle dipendenze dei CEO delle catene di supermercati, che hanno comprato a strozzo le loro cascine. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 9:44
Per fortuna il fotoamatore è libero di fare ciò che vuole... |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 9:52
indubbiamente… |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:23
x Salt “ Una piccola provocazione…Sorriso PERDO TEMPO? cosa ti fa pensare che il tempo passato in viaggio verso una meta sia PERSO? Il tempo perso e' altro per me. „ Su questo ti do ragione . Oggi viviamo in una società frenetica e la vita ci scorre via cosi veloce da non farcene nemmeno accorgere . Io pure sono vittima di questo e le giornate mi si snocciolano coem gocce d'acqua di un rubinetto che perde . Ragion per cui quando mi devo spostare in aereo o treno o quando sono in attesa , colgo l'occasione per concedermi del tempo di lettura con calma . E' come se staccassi la spina della frenesia e mi regalassi un'attimo di pausa . In un volo aereo , sono X ore di pausa per poter leggere in santa pace . Se è un viaggio di piacere , tanto meglio perchè assaporo in diversi modo quel che sto andando a godere . |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:29
Da nessuna parte....è già morta, da tempo, per bulimia. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:16
Dove stia andando la fotografia... non lo so dire Dico solo che questo weekend ho incontrato un giovane fotografo di strada a Polignano a mare (BA), che aveva piazzato il suo gazebo col banco ottico e scattava ritratti con lastre al collodio (interamente autoprodotte). 8 secondi di esposizione ed una ventina di minuti per lo sviluppo sul formato 13x18 (vado a occhio) C'era la coda per farsi fare il ritratto, ed era tutta gente che al massimo usava il telefonino. Collodio... ci pensate? Sintomatico come una metastasi... forse la fotografia elettronica degenererà fino a scomparire... (per bulimia... ne convengo) ma la Fotografia (F) non morirà MAI! |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:18
F ... sì, quella con la F non morirà mai |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:59
la fotografia elettronica non credo, quella dei telefonini è molto probabile, perchè non risponde ad una passione, ma al desiderio di condividere qualcosa...non appena si dovesse affacciare un "media" più affascinante in tal senso (stanno cominciando i primi video o simili), avere 180mpixel su un telefono non interesserà più a nessuno, mentre magari saranno ricercate videocamere a 120fps, oppure microfoni super efficienti ecc. Mentre la fotografia, digitale usa uno strumento moderno, ma risponde comunque ad una passione che non deriva da un'esigenza di moda, ma proprio dall'"arte" in se, ossia: quella per la fotografia. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 19:03
Per me è soprattutto una questione di "saturazione". Un tempo erano pochi coloro che fotografavano e quando vedevi una fotografia dicevi "Oh!". Adesso dici "Ancora un'altra?". Non solo ormai tutti scattano miliardi di fotografie ma anche le veicolano al prossimo attraverso variegati canali e piattaforme; come fa fa a venirti fuori un "Oh che bella?". Personalmente apprezzo sempre di più le foto non scattate. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 19:09
Nessuno ci obbliga a guardarle tutte. Pensiamo allora a tutti quelli che parlano... sempre, o a coloro che scrivono in continuazione... In fondo sono la stessa cosa e nessuno ci fa caso. |
| inviato il 07 Novembre 2019 ore 14:53
Se parliamo di fotografia come pratica artistica o di ricerca espressiva, probabilmente va verso la contaminazione multimediale sempre più spinta, basta vedere l'uso creativo dei droni che fanno fotografi come Reuben Wu. Se parliamo di fotografia come mestiere, boh. E' vero che con i cellulari la gente ormai può farsi da sola bellissime foto ai matrimoni ma c'è sempre un margine di pigrizia e imperizia che darà da lavorare ai fotografi. Idem per altre pratiche professionali. Se parliamo di fotografia amatoriale, finché ci saranno aironi, vitigni, borghi e tramonti, chi l'ammazza? |
| inviato il 07 Novembre 2019 ore 15:18
La Fotografia andrà per la sua strada, come ha sempre fatto, lasciandosi contaminare in mille modi, ma mantenendo una radice ben piantata nella terra, fatta di osservazione, sensibilità, idee, curiosità e voglia di comunicazione. Le stranezze modaiole ci sono sempre state e sempre ci saranno, ma durano quel che durano... la radice profonda invece rimane nel tempo, perché è garantita dalla sua stessa essenza: una fotografia è un'immagine ferma che ci permette non solo di registrare, ma di interpretare la realtà che ci circonda. (mia visione del tutto personale ) |
| inviato il 07 Novembre 2019 ore 21:18
Guarda, oggi ero in attesa nella sala di un Hotel lusso superiore.Un super hotel sul lago diGinevra. Ho avuto due minuti per osservare l'ambiente. Era naturalmente fantastico. Ma cio che lo rendeva cosi bello ed armonioso NON era il magnifico pianoforte in un angolo e neppure i mobili pregiati o i fiori ed i quadri. Sono certamente importanti, ma mi son reso conto che il plus e' dato dall'illuminazione. Una illuminazione calibratissima, Fatta di lampadari, lampade faretti e paraventi/riflettori. Ogni sorgente di luce era esattamente calibrata come intensita' colore, apertura del fascio. C'e' dietro un lavoro di illuminotecnica certosino. la fotografia e' uguale… puoi avere i mobili in oro zecchino e raso, ma se non illumini in modo curato l'ambiente risulta volgare e raffazzonata. |
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