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Se Dio è bontà assoluta, da dove viene il male?


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avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 12:57

@Flarelux

non può intervenire, deve essere uno spettatore passivo altrimenti non saremmo più responsabili delle nostre azioni, e credo che nemmeno lui sappia il destino delle nostre scelte, e come se fosse un costruttore di roulette, la costruisce ma non sarà mai i numeri che escono


Ma questo sarebbe un Dio ignorante, non onnisciente! Dove mettiamo la provvidenza divina? La prescienza? Per chi ci crede, come la mettiamo con la predestinazione? Sono problemi aperti nel campo della teologia, ma un Dio ignorante non credo sia concepibile (rimanendo ovviamente nell'ipotesi del Dio ebraico-cristiano, quello a cui dovrebbero credere il 75% della popolazione italiana).

avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:00

@Cirillo Donelli

. . Dio è una questione ben definita ma il male viene altrove. . . da altri piani . .


Anche se un po' malandato, sono qui proprio per ascoltare da dove viene tutto questo male. Puoi spiegarti meglio? Grazie.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:00

Capisco perfettamente, almeno credo, la tua posizione. Ci sono un paio di cose che non ho capito. Ad esempio, perché concludi il discordo con il "cogito" cartesiano? Perché escludi che la religione sia "l'oppio dei popoli"?

Perché di certezze nella vita ne abbiamo pochissime e possiamo dubitare potenzialmente su tutto tranne di noi stessi, proprio come viene espresso dal "cogito" cartesiano. Come ho scritto, credo in un essere superiore, ma non ne ho una certezza sul fatto che esista veramente e su tutto il resto.
Anche la morte è una cosa certa? Forse sì, forse no... ci sarebbero la vita nell'aldilà, la reincarnazione, il mondo degli spiriti... tutte cose non certe, mentre una (se non l'unica cosa) certa è la nostra esistenza nel momento in cui siamo biologicamente vivi.
Riguardo alla religione come "oppio dei popoli" lo escludo, perché la religione (ai giorni nostri) non ha lo scopo di sottomettere/opprimere socialmente le persone anche se forse genera la speranza illusoria di una giustizia sociale nell'aldilà: la credenza di un essere superiore al quale appellarci alle volte fornisce anche una speranza a cui il fedele può aggrapparsi nei momenti bui e che gli dia la forza per risollevarsi (una sorta di volontà e forza interiore). Uno dei tanti problemi è come sono concepite le religioni stesse che possono avere elementi positivi ed altri negativi.
Ai giorni nostri la religione non è più qualcosa di indubitabile e da seguire ciecamente, ci possono essere cose che condividiamo di una religione e che condividiamo di un'altra religione, oppure elementi che non condividiamo affatto.

avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:06

@Imik

Perchè ricondurre tutto ad un Dio, un creatore, a delle regole, al male al bene.


Perché questo è quello che ci tramanda la nostra tradizione millenaria. Altrimenti a cosa credono il 75% degli italiani che si professano cattolici? La religione, per chi ci crede, dovrebbe essere una cosa seria, con incrollabile fiducia nelle tradizioni, altrimenti in cosa consisterebbe la fede?

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:10

Perché questo è quello che ci tramanda la nostra tradizione millenaria. Altrimenti a cosa credono il 75% degli italiani che si professano cattolici? La religione, per chi ci crede, dovrebbe essere una cosa seria, con incrollabile fiducia nelle tradizioni, altrimenti in cosa consisterebbe la fede?

Indipendentemente dall'esistenza o meno di Dio (quale Dio se ne esiste uno unico?) la fede è credenza assoluta in qualcosa che ci è stato tramandato da altri di cui non abbiamo certezze. Se esiste Dio non sappiamo nemmeno se lo stiamo onorando nel modo giusto.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:10

Perché questo è quello che ci tramanda la nostra tradizione millenaria. Altrimenti a cosa credono il 75% degli italiani che si professano cattolici? La religione, per chi ci crede, dovrebbe essere una cosa seria, con incrollabile fiducia nelle tradizioni, altrimenti in cosa consisterebbe la fede?


....perchè ci viene imposto! Dalla nascita e dal luogo (stato o regione) in cui vieni al mondo. E' stato detto che si fa così....lo si deve fare e basta. Ma io che sono nato cattolico ad un certo punto ho iniziato a pormi domande, banali magari, ma assolutamente legittime. Perchè io nato qui in Italia sono cattolico e se invece nascevo in altri lidi no.

avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:15

@Domenic

Come contrapposizione alla malvagità umana?


Mi spiego meglio, almeno spero: può essere concepibile un modo, razionale e logico, per salvaguardare l'ipotesi di un Dio sommamente buono (ma anche onnisciente, onnipotente, eccetera) con la presenza del male nel mondo?

avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:18

@McBrandon e gli altri

Scusatemi, ma adesso non ho più la concentrazione necessaria. Vi risponderò a tutti più tardi.

user175007
avatar
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:21

quindi i conti tornano.
così come uno scacchista incapace può creare qualcosa che batte il migliore scacchista, così tra i miliardi di miliardi di combinazioni materiche possibili, si realizza anche la molecola che come reazione chimica tipica ha quella di replicarsi, e la vita è partita.


questo a rigor di logica No, non ho basi scientifiche per affermarlo, ma l'universo è predisposto all'entropia, la vita che scaturisce da una combinazione fortuita di materia inorganica cominciando a replicarsi, contravviene la seconda legge della termodinamica

e lo stesso motivo per cui se faccio cadere un vaso avrò infinite combinazioni possibili di cocci, ma mai vedrò i cocci ritornare vaso

quindi non so cosa, come, chi o in quale punto dell'universo, ma la scintilla almeno una volta deve essere stata data per aggirare l'entropia

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 13:27

@Apokatástasis

fai considerazioni su un dio omniscente e ti riesce difficile capire come il libero arbitrio sia dio stesso?
se dio è tutto è anche il libero arbitrio umano.

user111807
avatar
inviato il 06 Agosto 2019 ore 14:14


Mi spiego meglio, almeno spero: può essere concepibile un modo, razionale e logico, per salvaguardare l'ipotesi di un Dio sommamente buono (ma anche onnisciente, onnipotente, eccetera) con la presenza del male nel mondo?

NO

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 14:27

l'universo è meraviglioso credo.
e tutto questo lo è ancora di più, pensando che esso stesso è così, senza un dio creatore.

è un vizio umano quello di mettere qualcosa sopra se c'è qualcosa di bello.

Dio ha tanti motivi di esistere nella mente umana:
. FARE QUEL CHE SI VUOLE. si mette dio avanti per giustificare delle azioni. si sono fatte stragi in nome di dio che altrimenti "solo" come uomini sarebbero state difficili da giustificare. è ovviamente un uso strumentale di dio.
. SPIEGARE L'INNACCETTABILE. dio, per giustificare ciò che non si capisce, è morto un bambino? dio solo sa perchè ed è insondabile il volere di dio.
. CONTROLLARE. non fare questo e non fare quello altrimenti dio ti punirà. e ti prometto che avrai la vita eterna. (nessuno è mai tornato indietro per lamentarsi).

insomma, dio è molto, ma molto comodo, per queste cose e per molte altre.
ecco perchè un'ente ALTRO da noi così spesso è tirato in ballo, ci permette di fare, di dare risposte, e di imporsi, in modi tali che altrimenti lascerebbero all'uomo i benefici del dubbio.

Ma molti uomini preferiscono le certezze (anche di cartapesta) al beneficio del proprio dubbio che è quanto di meglio l'uomo possa esercitare.

avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 14:33

@McBrandon

Ai giorni nostri la religione non è più qualcosa di indubitabile e da seguire ciecamente, ci possono essere cose che condividiamo di una religione e che condividiamo di un'altra religione, oppure elementi che non condividiamo affatto


Questa è la nuova forma di relativismo che tanto spaventa le gerarchie ecclesiastiche. Il problema (ricordo, faccio sempre l'avvocato del diavolo) potrebbe essere che svanite le certezze morali di cristiana tradizione (il bene e il male, i premi e le pene, il giusto e lo sbagliato, eccetera), tutto sarebbe lecito e la morale sarebbe fatta magari a misura del più influente e potente, oppure potrebbe non esserci affatto morale e ognuno (come spesso accade oggi, d'altronde) farebbe quello che gli pare, anche a scapito degli altri (a livello individuale), oppure, a livello geopolitico, a scapito di stati più deboli (nuove forme di colonizzazione). Per questo un grande scrittore disse: "se Dio non esiste, tutto è permesso”.


Indipendentemente dall'esistenza o meno di Dio (quale Dio se ne esiste uno unico?) la fede è credenza assoluta in qualcosa che ci è stato tramandato da altri di cui non abbiamo certezze.


Esattamente.

avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 14:38

@Imik

Ma io che sono nato cattolico ad un certo punto ho iniziato a pormi domande, banali magari, ma assolutamente legittime. Perchè io nato qui in Italia sono cattolico e se invece nascevo in altri lidi no.


La pericolosità della Ragione... forse sei nato in Italia perché sei stato scelto dal buon Dio per essere salvato??? Chissà...

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2019 ore 14:45

Per questo un grande scrittore disse: "se Dio non esiste, tutto è permesso”.

se dio esiste tutto è permesso, crociate incluse.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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