user92328 | inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:06
“ Giuliano i tuoi ritratti sono molto belli, li avevo già osservati nella tua galleria tempo fa. Però ti chiedo una cosa. Se non sbaglio sono tutti fatti con la fuji s5 pro che sforna un jpg eccellente sia per colori che per naturalezza dell'incarnato „ Alphaman, no, ha tante foto pure con la 6D... “ Il problema è che molte Marche di fotocamere con sensori più moderni non riescono a fare altrettanto bene e introducono spesso dominanti di colore fastidiose „ oggi ormai bene o male tutte le macchine fanno bei jpg, la differenza la fa una buona conoscenza della macchina e di esperienza in generale nella gestione della luce e colori, ma impostare bene la macchina è fondamentale per avere un jpg armonioso... purtroppo, chi sbaglia a impostare la macchina poi finisce che si lamenta che quella macchina non fa bei jpg... |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:39
"Il JPG è una post produzione fatta come decide la macchina" Sì, d' accordo sino a un certo punto. Perchè tutti i maghi di post-produzione rimangono sprecati qui su Juza gratis e nessuna casa produttrice non li assolda? Il discorso è ben diverso. Le situazioni fotografiche possono essete svariate e non tutte prevedibili, per cui è impossibile preimpostare tutto alla perfezione. Però per situazioni classiche, sono tutt' altro che imprevedibili. Gli "ingegneri nipponici" FORSE lo sanno che in un paesaggio serve nitidezza e che la gd viene messa in crisi. E sono persone competenti, non macchine. Hanno a disposizione macchine e strumenti. Come sanno che in un ritratto nitidezza=imperfezioni del viso. Come sanno che un paesaggio ha bisogno di essere un po' più saturo ed ha tonalità prevalentemente sul blu/verde mentre un ritratto ha bisogno di un incarnato realistico. Certo che non possono prevedere tutte le situazioni e l' intenzione del fotografo, a quel punto serve personalizzare, e può essere fatto prima. Ovviamente non possono andare incontro a gente che non fa il wb (falsando colori ed esposizione) e che canna l' esposizione. Vuoi vedere che "gli ingegneri nipponici" fanno dei profili colore e dei picture style su monitor non calibrati? Avete l ' esclusiva sui monitor e gli strumenti di calibrazione? Ok l' autostima, ma cerchiamo di non esagerare. Ok la soggettività e l' interpretrazione, ma "qualcosa" di logico nella post-produzione ESISTE, non è poi tutto così soggettivo. Fuori dai confini logici i risultati sono surreali... e si vedono! Dal punto di vista "artistico" hanno anche senso di esistere, ma mi resta davvero difficile realizzare che viviamo in un' epoca PIENA di artisti. Sono rimasto solo io a non esserlo. Eppure gente che ha fatto la storia della fotografia si fermava a scattare e delegava il resto del lavoro ad altri. Non vi fa riflettere? In realtà si possono ottenere miglioramenti come no partendo dal raw. Riconoscendo prima le due situazioni si può decidere se scattare in raw o in jpeg. Se si riscontrano GROSSI margini di miglioramento dal raw, ci sono stati GROSSI errori in fase di scatto, o al massimo la situazione ha messo in crisi il sensore (o il fotografo, perchè ce ne sono di cose da fare, ma molti neanche le considerano, tanto le "sistemano" dopo), e non capita spesso con le macchine attualu, o fare ettr diventa necessario e l' esposizione si scosta parecchio da quella corretta. Cominciare subito con la post-produzione e sviluppando raw per me è controproducente. Per me ha generato una generazione di incompetenti (parlo della mia) e ovviamente non voglio offendere nessuno dei presenti, ma sono logiche e dinamiche che conosco molto bene. C' è un vero esercito di persone che scatta in automatico, postproduce e lavora anche nel settore. Professione e professionalità non vanno di pari passo come si potrebbe credere. E nonostante ciò si vantano di "scattare in raw". Se dovessi consigliare un percorso, consiglierei di lasciare lo sviluppo del raw per ultimo, quando i jpeg hanno una certa qualità e si possono fare dei confronti più consoni tra sviluppare un raw o gestire un jpeg dalla fotocamera. |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:39
“ Un paesaggio non post prodotto perde il 90% del suo potenziale. „ Un ritratto solo l'89%. |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:51
“ Eppure gente che ha fatto la storia della fotografia si fermava a scattare e delegava il resto del lavoro ad altri „ . Quasi sicuramente chi sviluppava e sopratutto stampava le foto ai grandi, postproducendo, lo faceva in accordo, secondo il gusto e la interpretazione del fotografo, il quale demandava la post produzione (il post scatto) a qualcun altro per questione di tempo il più delle volte. Ora, per molti grandi è ancora così. Salgado lo faceva prima e continua a farlo adesso, come Mccurry, per dire dure straconosciuti. A mio avviso l'errore di base di molti è quello di considerare che esista un modo naturalmente corretto di post produrre, e quello lo fa la macchina. Questo nella vaga ricerca della verità. I bravi ingegneri giapponesi creano le loro interpretrazioni dei jpg secondo quello che pensano siano i gusti e i modi di vedere della stragrande maggioranza delle persone. Ma questi gusti variano e tra magari solo 10 anni saranno diversi |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:57
Alessandro Spagnuolo continuo ahimè a non seguirti.... Modificare di molto il raw non vuole assolutamente dire che abbiamo sbagliato lo scatto.... Magari semplicemente si sta visualizzando l'immagine finita....cioè l'immagine in uscita da tutto il workflow, che a mio avviso non può prescindere da una certa quantità di post produzione... E il raw esce così dalla fotocamera in previsione di ciò che succederà dopo.... "Gente che ha fatto la storia della fotografia delegava ad altri"....si,e anche no..... Ansel Adams curava minuziosamente tutto.... E guarda caso è stato un pioniere del concetto di "visualizzazione" applicato alla fotografia..... Poi poni continuamente l'accento sull'abilità dell'ingegnere nipponico nel post produrre uno scatto.... Quando invece mi pare ovvio che una sapiente post produzione sia enormemente più efficace nel portarci a realizzare l'obiettivo che avevamo in mente mentre progettavamo lo scatto.... Sul discorso arte si /arte no non mi addentro, troppo complesso e articolato da trattare in questa sede.... |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:05
Intanto ringrazio chi vuole fare un viaggio di fianco a me, ma avverto che mi addormento facilmente in bus.  Io parto col pensare che uno dovrebbe conoscere bene la propria macchina foto, ma proprio bene, per cui se ha un preset o una risposta ottimale a determinate situazioni, che crimine si compie a utilizzarli ? Questo ripeto in relazione alla conoscenza della propria macchina. Poi sia chiaro, postproduzione vuol dire moltissime cose. Si passa da regolare qualche parametro che potrebbe essere spesso sistemato sulla macchina a togliere un cielo noioso senza nuvole aggiungendone uno più bello, magari un sole artificiale e/o una luna, e pompare a palla la temperatura di mezza foto. Io postproduco perché mi piace smanettare, mi piace il sw open source per cui ho sempre voglia di scoprire funzioni nuove, ma spesso i jpg sfornati da fuji mi piacciono molto, non mi sento un pasdaran della PP. |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:06
"A mio avviso l'errore di base di molti è quello di considerare che esista un modo naturalmente corretto di post produrre, e quello lo fa la macchina" Per me esiste un modo corretto di postprodurre, il resto può essere tanto arte, quanto cialtronaggine, dipende. Non è quello della macchina, ma la "macchina" (e va gestita come si deve) si avvicina spesso più della stragrande maggioranza degli utenti quando uno scatto è curato bene prima, e questo per me è un dato di fatto. |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:11
Il nostro termine di paragone non deve essere "la stragrande maggioranza degli utenti" ma il meglio che possiamo fare..... Esiste ovviamente un modo corretto di post produrre, ed è quello che ci porta as ottenere quello che abbiamo in mente..... La cialtronaggine in fotografia è un qualcosa che ogni tanto di manifesta, e raramente il problema è la post produzione..... |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:12
“ Per me esiste un modo corretto di postprodurre „ Per te. Per altri non è cosi. Mi ripeto, ma l'errore che fanno in molti è quello di pensare che la giusta post produzione sia dare un'immagine che rappresenti la realtà oggettiva. Ma si è iniziato almeno cent'anni fa a discutere se la fotografia sia o meno la riproduzione della realtà oggettiva. Mi pare che sia oramai qualche decennio che si è è convenuto che non lo è. E siamo qui ancora a cercare il "vero" rappresentato dalla fotografia? |
user92328 | inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:31
“ Ma si è iniziato almeno cent'anni fa a discutere se la fotografia sia o meno la riproduzione della realtà oggettiva. Mi pare che sia oramai qualche decennio che si è è convenuto che non lo è. „ e chi l'ha stabilito che non lo è..??? Io credo che ognuno si può limitare a dire come la pensa, ma nessuno ha la verità in tasca... |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:33
“ per cui se ha un preset o una risposta ottimale a determinate situazioni, che crimine si compie a utilizzarli ? „ Nulla, anzi; il crimine è quando si vuol continuare a sostenere che quella è la vera fotografia: significa solo essere ignoranti, ma ormai diviene una virtù  “ Esiste ovviamente un modo corretto di post produrre, ed è quello che ci porta as ottenere quello che abbiamo in mente „ Già e molti sono anche contenti di fare delle cose che per molti di noi qui sono inguardabili, ma per molti altri, fuori dai forum è molto bello: continuo a ripetere che ci vorrebbe educazione all'arte, all'immagine |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:43
Salvo LG.... Nessuno ha la verità in tasca..... Ma alcune cose sono abbastanza oggettive.... AD esempio in paesaggio faccio fatica ad accettare che qualcuno mi dica che la fotocamera sa gestire meglio di me (o di chi sa lavorare un file, in generale) una scena ad alto contrasto... |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:44
sono molto affascinato dagli assolutismi di certe persone... io non ci riesco... Comunque, una cosa che la macchina proprio non sa fare da sola è gestire scene ad alta gamma dinamica |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:48
“ dare un'immagine che rappresenti la realtà oggettiva „ E quale sarebbe questa realtà oggettiva?  |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 23:52
Appunto. Quale realtà oggettiva, la mia, la tua, la sua.. |
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