| inviato il 31 Ottobre 2018 ore 21:23
La fotografia è comunque soprattutto un'arte e ognuno la interpreta come meglio crede, tanti tecnicismi secondo me sono inutili ormai le macchine ti aiutano moltissimo sbagliare di un millesimo di stop è insignificante. Ben vengano comunque le spiegazioni tecniche sono sempre interessanti. |
user28347 | inviato il 31 Ottobre 2018 ore 21:24
valgrassi prova a prenderci il dna dalle nostre foto,poi ti danno il nobel bella idea? però 50 per 100 mi raccomando |
| inviato il 31 Ottobre 2018 ore 23:05
@Sergio tu scherzi, ma nell'82 mio padre è morto col mio stesso linfoma (che non è ereditario) curato da Veronesi con la CHOP (un cocktail di quattro chemioterapici). A me invece hanno dato la R-CHOP. R è il Rituximab, quando leggi mab alla fine di un chemioterapico significa monoclonal antibody. Il Rituximab proviene dai maiali, non è stato facile farlo accettare dal corpo umano. Si dice che il Rituximab è un anticorpo chimerico, cioè è suino, ma si spaccia per umano (altrimenti può dare un rigetto mortale). Funziona così: sulla superficie del linfoma c'è una proteina espressa come un antigene. L'anticorpo attacca solo l'antigene, le altre cellule no. Per questo i monoclonali si chiamano farmaci intelligenti. Il mio Rituxan costava 1000€ ogni infusione. A Monza a Ematologia abbiamo il prof. Gambacorti Passerini che ha trovato un farmaco intelligente per arginare la leucemia mieloide, è una celebrità mondiale. Un'ultima osservazione: i cancri liquidi (quelli del sangue) sono i più guaribili. Se potete fate donazioni all AIL:
 Questo è il solito fantastico BN dp2m ISO 1600, f/11, 1/60s. |
| inviato il 31 Ottobre 2018 ore 23:37
Un bel cinque e un abbraccio Val. Per me sei un grande in tutti gli aspetti. |
| inviato il 31 Ottobre 2018 ore 23:38
Mi dispiace valgrassi forza e coraggio sempre! |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 0:46
Salvo forse non hai capito chi è Valgrassi,un po' di rispetto. |
user92328 | inviato il 01 Novembre 2018 ore 1:26
Valerio, a me dispiace solo una cosa, che se avessi saputo sin da subito che età potevi avere, di passi in dietro ne avrei fatto non 1 ne 10 e neppure 100 ma come minimo 1000.... semplicemente perchè per me le persone parecchio più grandi di me(anche se io non sono un fringuello) sono intoccabili e vanno trattate con i guanti bianchi.... e di sicuro non mi sarei imbarcato i confronti cosi agguerriti, che neppure mi appartengono.... per il resto, ognuno ha la sua esperienza e le sue idee, ed è giusto che sia cosi... Con questo ho detto tutto.... buona ripresa.... |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 2:57
@Salvo te l'ho sempre detto che mi sei simpatico Ho fatto l'esempio al limite del paesaggista invasato che si porta un portatile insieme al cavalletto, pare abbastanza comune all'estero, forse in Italia non lo fa nessuno. Cmq è il tentativo di un FF di correre dietro a una MF in SNR. Se prendiamo i lati lunghi di un FF e di una P1, il crop è 54/36=1.5. Appena riesci a fare ETTR + 1.17 EV sei nel campo della MF top per SNR. Non significa che la qualità di immagine sia la stessa, il crop non perdona, quando vai ad ingrandire devi avere ottiche 1.5 volte più risolventi dappertutto (e con la stessa MTF, purtroppo) per essere al livello P1. Questo è possibile solo quando su una P1 viene montato un vero culo di bottiglia. Realisticamente, chi investe in un corpo P1 al top e ci monta un'ottica scellerata? Quindi diciamo che arriviamo vicini in SNR, non in qualità di immagine. Senza un PC e RawDigger, le cose si complicano. Si può andare di raffiche forsennate in BKT sperando di incocciare un ETTR ottimale. Un modo per ridurre gli scatti può essere: affidarsi alla misurazione spot. Gli Spotmeter hanno un angolo fisso di 1°. Si vedono in mano ai registi sul set. In una macchina 1° si ha con una sola focale, lo spot è sempre più di 1°. Se si misurano spot le ombre più nere, è abbastanza probabile che si sfondino le luci a dx, dipende tutto dal contrasto originale della scena, che si può cambiare solo con illuminatori artificiali (ed ecco i TIR carichi di luci ). Un approccio più conservatore è esporre per i punti più luminosi della scena, così si è protetti dallo sfondare a dx nell'esposizione nominale. Poi interviene l'occhio del fotografo: a seconda del contrasto primario, uno può imporre +1, +2, +3 oppure +0.7, +1.4, + 2.1 oppure ancora +0.3, + 0.7, +1 EV. Scelto l'ETTR ottimale in PP, non è obbligatorio compensare a sx con Exposure pari e contraria all'ETTR. Ormai siamo nel campo del gusto. Il fotografo si è assicurato il migliore SNR possibile, adesso farà scelte estetiche, prevalentemente nei toni medi. E non dimentichiamoci che si era partiti per leggere dettagli minuti nelle ombre. Schiarire di due, tre stop porta a un degrado del SNR. La foto la salvi nella zona sottoesposta, ma sarà Fine Art? Con ETTR l'ambizione Fine Art è giustificata In questo senso ETTR coi sensori moderni significa andare per il meglio assoluto. Fotografi meno esigenti si accontentano delle prestazioni di una aps-c e si godono le loro fotografie, che c'è di meglio? Viene novembre e le verze verde scuro cominciano a coprirsi di brina di notte: è tempo di cassöla! |
user28347 | inviato il 01 Novembre 2018 ore 9:33
valgrassi viva la scienza che a volte fa miracoli,io son guarito con 84 pastiglie di harvoni dopo 35 anni,buona continuazione |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 9:44
@Sergio harvoni non sapevo che esistesse, per essere sincero Non vorrei entrare nel club dei malati epatici. Per adesso ho steatosi, quello che noi comuni mortali chiamiamo fegato grasso. Nel fegato ho anche un angioma di 5 cm. Gli angiomi sono i tumori più benigni che ci siano, praticamente non si trasformano mai in maligni, ma la possibiltà teorica esiste. In bocca al lupo! |
user28347 | inviato il 01 Novembre 2018 ore 9:48
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| inviato il 01 Novembre 2018 ore 13:41
Ho letto tutto il 3D e l'ho trovato molto interessante, soprattutto grazie ai contributi di Valgrassi che stimo molto. Mi chiedevo se utilizzare il live view della reflex con la possibilità di misurare e di vedere l'istogramma in tempo reale potesse facilitare una corretta ETTR. |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 14:36
Temo che l'istogramma ovunque lo si veda sia quello del Jpeg con i limiti che sono stati descritti. A parte usare Raw digger che è perfetto ma macchinoso, l'unica maniera e fare esperienza guardando l'istogramma, vedendo il lampeggio delle alte luci e rapportarlo a quando di più si recupera sul Raw. |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 14:44
@Adriano un istogramma JPG come quello che ti mostrerebbe il minuscolo LCD è sempre meglio di niente. Purtroppo un istogramma JPG ha già subito parecchi "massaggi" FW e SW. Il risultato è che un istogramma JPG e uno RAW non sono neanche cugini di primo grado, al massimo lontani cugini. In pratica puoi regolarti così: quando vedi che sei andato a sbattere a dx in JPG, è possibile che hai ancora da 0.5 a 1.5 stop di spazio ("headroom") a dx. Dipende da come la tua Casa regola l'esposizione e soprattutto dal contrasto primario della scena. Esiste solo Magic Lantern che su alcune Canon implementa istogramma RAW ed ETTR. Ho Nikon, non l'ho mai usato. ETTR è poco popolare proprio per questo: o ti porti con te un portatile (soluzione da paesaggista ai limiti dell'umano) o ti accontenti di fare BKT mirato e lavorare il file con calma a casa |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 14:44
Paolo, sei sicuro che quello che tu vedi sul monitor in tempo reale e che viene direttamente dal sensore sia un jpeg piuttosto che un altro tipo di immagine. Il file riprodotto dopo lo scatto è sicuramente un jpeg, quello che vedi sul monitor prima dello scatto non lo so.Se è così è ovvio che hai ragione. |
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