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Fotografia di Ufo


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avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 8:06

Il fatto che gli UFO possano provenire da qualche parte del luogo fisico in cui viviamo riporta, pari, pari a ricollegarli a prototipi militari e nulla più, magari avveniristici fin che si vuole, ma così come gli USA hanno già montato il cannone laser su alcune loro navi militari ...
Il problema di fondo, però, rimane sempre lo stesso: se quegli oggetti volanti possono essere riconosciuti, qualunque cosa essi siano si rientra pur sempre nel campo della "conoscenza" e, per estensione del termine, della "scienza", ma finché quegli oggetti rimangono UFO (Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object) rimaniamo nel campo delle semplici speculazioni da bar, dove ce n'è per tutti, compresa la teoria che i folletti verdi (guarda caso il colore dei marziani dei vecchi film di fantascienza) si sarebbero anche loro tecnologizzati e adesso non vivono più nel fitto dei boschi, ma hanno messo in piedi un sacco di Ditte di Import-Export transcontinentale utilizzando dischi volanti.
Ecco perché affermo che una "prova incontestabile" che non venga divulgata, semplicemente non esiste, perché è solo la sua divulgazione che la fa diventare "prova" (o che la smaschera se si tratta di una semplice spacconata).

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 8:37

esatto Daniele:
documentiamo non identificati? (ufo) = chiacchiericcio.
documentiamo aerei militari, navi extraterrestri, alieni, ecc... = verità.

facciacciamo congetture che quello è... = supposizioni.
dimostriamo che quello è... = scienza.

Dovresti pero chiarire a quale livello si riferiscono le tue curiosità.

Quindi, Prove di:

1) Esistenza di forme intelligenti oltre gli abitanti della terra nell'universo
2) Oggetti non identificati che sorvolano i nostri cieli
3) Esseri non Umani Avvistati sulla Terra
4) Esseri non umani che hanno avuto oppure hanno contatti con i terrestri
e per il momento fermiamoci qui... perchè l'elenco è più lungo.




3. tutti i giorni "avvisto" un essere non umano a casa mia, il mio adorato gatto.
Un po' più di precisione quindi: Esseri extraterrestri avvistati sulla Terra .
4. vale lo stesso quindi: Esseri extraterrestri cui è avvenuto contatto con Homo
Qualora tali esseri non umani cui facciamo riferimento fossero di origine terrestre, esattamente come nella mitologia lo sono gli elfi, i demoni, ecc..., specifichiamo:
Esseri senzienti non Homo Sapiens.

bene, vediamo se ci dai soddisfazione su 3 e 4.


attendiamo.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 9:29

Decisamente una meteora, sicuramente più grosso delle normali stelle cadenti.


Già, non mi era mai capitato di osservare una cosa così! Dubbio risolto.

user90373
avatar
inviato il 30 Agosto 2018 ore 10:07

@ Daniele Ferrari

A questo punto una domanda sorge spontanea:- "Attualmente esiste o non esiste tutto ciò che la scienza non riesce ancora a misurare, provare e divulgare?".

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 10:38

Ettore, se per "tutto" intendi cose attualmente sconosciute, ma che prima o poi saranno raggiungibili da nuovi o più potenti strumenti di indagine, la risposta non può che essere si, esiste anche se non è ancora conosciuto; se invece intendi tutto ciò che non potrebbe essere indagato strumentalmente per la sua stessa natura "metafisica", o che comunque è solo frutto di supposizioni, allora la risposta è "ni", nel senso che potrebbe esistere, ma potrebbe anche essere solo frutto della fantasia.
In entrambi i casi, fino al raggiungimento di una prova certa, l'esistenza dell'argomento in oggetto non rientrerà nel campo della "conoscenza", ma solamente delle "convinzioni", cioè nella solita differenza tra "sapere" e "credere"; è ammissibile "credere" in qualunque cosa che non sia ancora stata dimostrata, ma non è ammissibile affermare di "conoscere" qualcosa che non è stato dimostrato, e questo riporta al solito fatto che la "prova inconfutabile" è tale solo se divulgata e sottoponibile a verifica, altrimenti è aria fritta.

user90373
avatar
inviato il 30 Agosto 2018 ore 11:00

@ Daniele Ferrari

Penso che "credere" e "conoscere" siano strettamente correlati. Tenterò sempre di conoscere prima ciò in cui credo per poi magari restar deluso perchè, una volta conosciuto, non è come credevo. Ciò in cui non credo potrebbe non esistere o esser addirittura migliore, se conosciuto, di quanto non credessi. E' scientificamente possibile dimostrare che qualcosa non esiste?

avatarjunior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 12:07


Pensavate che nutrivo qualche dubbio che chi si pone solo in un certo modo, avrebbe sorvolato su ogni cosa passando direttamente al punto 4)?

È come pretendere di comprendere la dimostrazione della quarta di equazione di Maxwell senza conoscere gli enunciati delle altre?

La Fiducia sproposita nella scienza purtroppo rende ciechi dinnanzi ai suoi limiti evidenti.
Solo scienza e senza tutto il resto, è più che presunzione.
La mente più brillante che l'umanità abbia mai conosciuto e che ci ha regalato previsioni ritenute assurde e verificate solo cento anni dopo, credeva fermamente in Dio. Avrebbe potuto affidarsi esclusivamente alla scienza di cui lui rappresenta ancora la sua massima espressione. Io non ho questa presunzione, mentre è invece facile notare che molti credono di avere una mente più brillante di Einstein.

Ciò premesso mi si chiede di fare leggere ai ciechi e di far ascoltare ai sordi. Partiamo invece da risposte serie al punto 1) e poi vediamo se vale la pena giungere al 2), al 3) e al 4) e magari ai successivi. Ma per questo sarebbe indispensabile un pacifico confronto, e non il solito denigrare e schernire, che da quanto fin'ora osservato… questa non mi pare affatto la sede.



avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 12:15

Penso che "credere" e "conoscere" siano strettamente correlati

Non necessariamente, o almeno lo è su questioni "fisiche", molto meno su temi "metafisici": conosci qualche cristiano o islamico che abbia avuto una personale "conoscenza" di Dio/Allah?
Eppure, credere in Dio è perfettamente lecito.
Non è scopo della scienza dimostrare che qualcosa non esiste, ma indagare l'esistente; l'uomo di scienza che pretendesse di "dimostrare" la non esistenza di Dio commetterebbe (e spesso accade) il medesimo errore del credente che tentasse di "dimostrarne" l'esistenza; quindi si può effettivamente credere in qualcosa di non dimostrabile, anche se non lo si può "conoscere".

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 12:22

Rinorho, ecco, partiamo dal punto 1:
Esistenza di forme intelligenti oltre gli abitanti della terra nell'universo

Che prove inconfutabili puoi portare in merito?
Perché, premesso che personalmente ritengo statisticamente improbabile che il resto dell'Universo sia disabitato, rimane il fatto che senza una "conoscenza" reale della cosa staremmo qui, tu compreso, a fare i soliti discorsi da bar, perché anche le successive domande rimarrebbero senza risposte, dato che sono direttamente collegate alla prima.
Anzi, l'ordine delle domande è errato perché, considerando che la tecnologia attuale non ci consente di indagare direttamente altre galassie per captarne tracce di vita, l'unico modo per rispondere a quel quesito sarebbe fornire le prove che "loro" sono già arrivati sul nostro pianeta.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 12:28

io non mi affido solo alla scienza,

1, 2, 3, 4, ecc.. era solo un miserabile tranello e adesso lasci la suspence sull' 1.
ma che individuo che sei?Cool
no. non mi interessa neanche l' 1, per quel che mi riguarda contano anche i profili psicologici ed io di te me ne sono fatto uno che reputa le tue eventuali rivelazioni non attendibili.

per me puoi anche risparmiartele, quindi considera che nonostante ti proponevi di aiutarmi io non reputo utile il tuo aiuto su questa questione.;-)

Rinorho, siamo a pag. 10, se ti interessa dimostrare di non essere uno sfruffone sappi che hai ancora le ultime 5 pagine.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 13:27

Daniele, vorrei porti una domanda:
il metodo deduttivo lo reputi scientifico, discorso da bar, o cosa?

avatarjunior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 13:36

Le prove non arriveranno perché non ci sono, altrimenti le avremmo già viste. Ci sono indizi non prove.

user90373
avatar
inviato il 30 Agosto 2018 ore 13:47

@ Daniele Ferrari

Non necessariamente, o almeno lo è su questioni "fisiche", molto meno su temi "metafisici": conosci qualche cristiano o islamico che abbia avuto una personale "conoscenza" di Dio/Allah?


Penso che cristiani e islamici "credendo" in Dio/Allah siano portati alla loro "conoscenza" attraverso lo studio di testi e seguendo determinate discipline; tutto questo checchè ne pensi la scienza, la quale non può certo dimostrarne la non esistenza.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 15:25

il metodo deduttivo lo reputi scientifico, discorso da bar, o cosa?

Partire da un assioma per ricavarne una dimostrazione che spieghi un fenomeno, significa mettere un "preconcetto" davanti a tutto e ricavarne regole e formule "ad hoc", come accadde al modello matematico geocentrico di Tolomeo; d'altra parte è anche vero che partire dalle esperienze sensoriali per giungere a definizioni di carattere generale (l'altro metodo, quello induttivo) produce spesso "teorie ingenue".
Se i filosofi della scienza non hanno ancora deciso in merito, significa che nessuno dei due metodi è esente da problematiche.
Stando a quanto rimesso in discussione da Popper in poi, la scienza può procedere solo per deduzione, purché i risultati siano sufficientemente tangibili da poter essere messi alla prova e verificati.
Di fatto però il metodo deduttivo è anche quello utilizzato dai moderni integralisti islamici (che non ammettono verifiche di sorta), non solo dalla scienza.
Personalmente ritengo che il metodo deduttivo sia utile per impostare molti problemi scientifici, ma se alla fine non hai materiale "tangibile" su cui poter effettuare verifiche, allora si esce dalla scienza per rientrare nel campo della speculazione puramente filosofica dove, sinceramente, credo che il concetto di "conoscenza" sia fondamentalmente abusato e pericolosamente usato in senso egocentrico e antropocentrico, perché procede appunto da preconcetti creati dalla mente umana (cioè dai "desiderata" dell'ultimo arrivato in quel condominio che chiamiamo Universo).
Scontrarsi e accapigliarsi su materiale "intangibile", vuoi perché di ordine metafisico, vuoi perché chi cerca lo scontro non offre alla verifica le proprie cosiddette "prove", questo per me è una disputa da bar.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2018 ore 15:31

Ettore, credevo di essere stato chiaro scrivendo che la scienza non si occupa di dimostrare la "non esistenza" delle cose, mentre mi pare che la tua accezione di "conoscenza" sia parecchio integralista, al pari di quella di certi uomini di scienza che pretendono, appunto, di poter dimostrare la "non" esistenza di ciò che non rientra nei loro schemi mentali.



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