| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 14:03
Sto ascoltando Kind of blue in vinile.. fa paura la dinamica e l'estensione dei bassi. Se penso che sono incisioni degli anni 60 mi chiedo quale è stato il reale progresso degli ultimi 50 anni nell'ambito della riproduzione musicale. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 14:23
Presente! Con giradischi Thorens td321, ampli integrato a valvole Yaqin MC100B e casse Sonus Faber Minima Amator (lettore CD Marantz). Genere ascoltato: jazz (7.000 LP). Approfitto per chiedere un consiglio su un nuovo giradischi per sostituire il valido ma acciaccato Thorens. Pensavo a un Pro Ject 1 extension o a un Clearaudio o a un Acoustic Solid. Altri consigli? Per quanto riguarda il progresso della riproduzione musicale, basti pensare che i Blue Note originali mono, prima tiratura, marchiati con orecchio sul vinile e scritta RVG (Rudy Van Gelder tecnico del suono) degli anni '50 si vendono a 500 € e i Decca mono di musica sinfonica stesso periodo sono ancora il riferimento per gli appassionati. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 14:23
@Pisolomau La risposta non è semplice anche perchè intervengono molti fattori tra loro spesso in contrasto (la qualità e gli interessi delle case discografiche ad es.). Anche oggi, le etichette che vogliono, riescono a fare delle ottime incisioni. Certo che gli apparecchi, ( tralasciando il digitale che fin ora non l'ha sountata), a parte qualche miglioramento sono quelli degli anni '60, il progresso c'è stato ma niente di rivoluzionario. La rivoluzione doveva essere il digitale, ma... Io credo che il vero progresso nella riproduzione si avrà quando si potrà fare a meno del supporto fisico. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 14:51
Peppe, c'e già, musica liquida in hd! Stefano, a memoria, l'extension è a sospensione magnetica, suono molto caldo e coinvolgente, ma non dinamicissimo; Cleraudio, molto dinamici, precisi e rigorosi, al limite del suono freddo ( quelli di fascia "bassa"), acustic solid esteticamente bellissimi ma problematici, affidabilità scarsina ed assistenza così così... Fossi in te, ascolterei un Rega P3. PS: non ci hai detto con che pre phono ascolti! |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 15:14
MattewX, si lo so , mi riferivo proprio alla musica liquida, ma non la "sento" ancora matura, sicuramente la strada sarà questa ma mi sembra ancora lunga. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 15:16
@ MattewX E' un ampli integrato, può essere usato anche come finale, ma attualmente lo uso senza pre. Darò un occhiata al Rega P3, grazie! |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 15:36
Eccomi. Appassionato di musica e di vinili da quando ancora non me li potevo permettere. Sono cresciuto sbavando dietro all'impianto di mio fratello grande: un thorens con braccio sme e testina shure, marantz e AR. Il meglio per quel tempo. Tempo fa mi è tornata la voglia di ascoltare qualche vinile e mi ero predisposto ad acquistare qualcosa: Bill Evans, Pat Metheny, John Coltrane, Traffic, ELP, Pink Floyd ma poi ho smesso da quando ho saputo che reincidevano gli LP utilizzando come sorgente la traccia audio dei CD. Comunque attualmente Denon lettore CD/SACD, Arcam e B&W. Mi difendo. A proposito del tuo avatar Beppe, nel film Collateral con Tom Cruise ad un certo punto suonano Bitches Brew |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 15:49
@left purtroppo quel film non lo ho visto, devo provvedere. Si, qualche etichetta ha inciso partendo dalla traccia cd, ma si sente subito mi è capitato per qualche album di gruppi italiani prog. Per gli artisti che hai citato, le ristampe di oggi sono ottime, a volte meglio delle ristampe anni '80, fidati. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 15:49
Non è del tutto vero Left. Alcuni si,,altri no. Stefano, intendo il pre phono! Non mi risulta che lo Yaquin ce l"abbia integrato. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 15:56
Si è ovvio, non tutti sono incisi in quella maniera. Ho provato anche ad acquistare qualcosa nei mercatini. Una delusione. Dire Straits e Joni Mitchell praticamente inascoltabili. In compenso ho acquistato qualche CD/SACD giapponese. Che dire, spettacolari. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 16:00
Trovo ottime le incisione della EGEA. Mi avete fatto venire voglia e mi sono piazzato "Al tempo che farà" di Paolo Damiani della EGEA. Una favola. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 16:06
Left, intendevo dire quelli incisi in quel modo sono sono una minoranza, ma il rischio di prendere delle stampe pessime (specialmente degli anni '80 e '90) c'è. Io ho un sacco di album sia in versione cd che in vinile, ma alla fine scelgo sempre il secondo... |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 18:15
Splendide incisioni le EGEA. Se non erro incideva anche cd in maniera superba... |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 18:21
@ MattewX Scusa, è un Dynavox a valvole. |
| inviato il 08 Gennaio 2016 ore 18:24
Si, mi riferivo al cd. Ottimo anche il packaging. Libretto e foto. Oltre naturalmente all'altissimo profilo degli artisti. |
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