| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:12
Purtroppo, perché va benissimo prendere "il meglio" del passato, mi riferisco alla composizione in particolare. Però mi pare che tutto quel movimento che staccò la fotografia dalla pittura criticando il cosiddetto "pittorialismo", non sia più così attuale e consapevole nei fotografi. Mi spiego meglio. La domanda che mi pare ognuno si dovrebbe porre è: nelle mie foto di paesaggio cosa c'è di specifico del mezzo che uso che si distingue da un dipinto? |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:15
“ cosa c'è di specifico del mezzo che uso che si distingue da un dipinto? „ Domanda difficile! |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:19
Bella domanda,ma l'espressione artistica prima dela pittura quale sarebbe?Al posto della macchia un pratico sforna pietre, mirrolesstone.E' l'interpretazione che latita o se c'è relegata a qualche particolare accorgimento o allo scenario il piu' delle volte,o alle maschere e fusioni varie.L'idea nuova si va perdendo e nel paesaggio è ancor piu' difficile portare qualche concetto, anche perchè poi dall'altra parte l'interlocutore ha l'occhio sintonizzato altrove. Una bella pittura street o di reportage,sarebbe molto pratica e avvincente. |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:20
Domanda difficile, vero. Direi che non ho mai letto una definizione di "specifico fotografico" che fosse definitiva.... Mi vengono in mente due fattori parziali: - il riferimento diretto (quindi autentico, non travisato) al mondo reale - l'interruzione del flusso del tempo (l'estrazione di un momento dal flusso) |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:25
" Cogli l'attimo! " Ma lo facevano anche i pittori... |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:39
Beh come,la foto di paesaggio deve essere realizzata in loco,il dipinto no,ha una maggior precisione nei dettagli,entrambi nascono da un'idea,pero' il paesaggio non è gestibile esattamente come prefigurato nella mente,anche se il fotografo di paesaggio riadatta la scena per quello che gli serve. I colori sono quelli della macchina o del software,ultimamente,prima della pellicola. Basta mettere la foto di lato al dipinto,la foto è piu' bianca nell'originale, il quadro piu' granuloso nel colore piu' azzurro,sembra di fermarsi sulla superficie,che da un tono atemporale sulla tela,forse sulla foto è piu' liscia si scivola via e si sente lo scorrere del tempo. |
user4758 | inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:48
Beh, la pittura lascia molto all'interpretazione... l'equivalente della tanto demonizzata post-produzione in fotografia! |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 18:54

 giusto per capire da dove viene l'idea di comporre in post cosi... |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 21:03
@Paco68 ma è il parco delle cave? |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 21:09
No Murphy |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 21:21
Comply Paco68, dimostri che non è il luogo ma la luce ( e la perseveranza) che fa interessante una fotografia. P.S. sembrano scattate in luoghi diversi. |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 21:46
Molto belle paco |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 22:17
Porca miseria, Paco.... che spettacolo! Comunque è vero, a volte si trova ispirazione nei luoghi più inaspettati. Ricordo che una volta in sardegna mi svegliai alle 4 per andare su una collina con una torre a fotografare. Ho preso cartina, luce frontale, zaino e via lungo una stradina che fiancheggiata le saline di Stintino. Peccato che alla fine, dopo 1 ora di cammino tutte le strade erano chiuse da reti, cancelli ecc..... beh... alla fine ho trovato il modo di valorizzare proprio le saline che avevo snobbato. Non ho lo scatto sottomano ma appena sono dal PC magari lo posto, anche se lungi da me darmi del paesaggista.... |
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