| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 13:47
Il workflow è corretto? Il software munki ti permette di perfezionare il profilo già fatto usando una stampa "critica ". In pratica estrae dei colori dalla foto che tu ritieni da migliorare. Sono anni che non lo uso più, vado a memoria |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 16:44
@Windof scusa la mia ignoranza, come faccio a sapere il valore di luminosità corrispondente a 60 candele? |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 16:46
Lo misuri col colorimetro |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 17:12
"...è molto meglio stampare in s-rgb con un monitor che te lo faccia vedere veramente e accettarne i suoi limiti piuttosto che stampare con profili più ampi senza avere la certezza di vedere quello che si sta stampando." Questa citazione di Matteo n dovrebbe essere impressa a caratteri cubitali sulla prima pagina da juza. Io apprezzo e invidio Raamiel per le sue sconfinate e illuminate conoscenze.Sei un mito. Cerco di leggerti da tanto, di capirti. Purtroppo alla fine mi perdo sempre qualcosa. Sei troppo scientifico, preciso, tecnico. Non è una critica, anzi..purtroppo siamo noi che ogni tanto avremmo bisogno di qualche frase od esempio terra-terra. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 17:17
Questa è una tua opinione. Non per questo deve essere scritta a caratteri cubitali. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 17:31
Non lo so...però sarebbe una buona e semplice regola basilare per aiutare l' 80%-90% di fruitori di questi forum che non hanno tempo e cervello per capire lux-lumen-gamut-cta, ecc..... Un servizio agli ignavi che leggono pietro e stampano paolo. Almeno questo li aiuterebbe a non incappare nella madre di tutte le cappellate: postprodurre per ore una cosa e vedersene stampata un'altra! |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 18:04
Hai ragione anche tu. Ma basta che leggi tutti i 3D. Arrivano alla stessa conclusione. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 18:23
“ Questa citazione di Matteo n dovrebbe essere impressa a caratteri cubitali sulla prima pagina da juza. „ Spero la "n" stia per "non". Perché quella frase che citi è sbagliata. Non si può voler semplificare tirando in ballo qualcosa di errato. La sintesi e la semplificazione sono cose ben diverse. È sbagliato credere che le mancate corrispondenze tra stampa e schermo siano dovute al diverso gamut dello schermo rispetto ai colori descrivibili con sRGB o con Adobe RGB. Già il fatto che si parli di schermi sRGB o Adobe RGB non ha senso. La mancanza di senso è esemplificata dal fatto che un file viene mandato in stampa con il profilo ProPhotoRGB e che nessuno schermo è capace di rappresentare tutti i colori descritti dal ProPhotoRGB, né nessun occhio umano è capace di vederli. Se leggi il topic intero e i mille altri precedenti, quello che si cerca di spiegare è proprio questo, e soprattutto dovrebbe essere chiara la differenza tra profili dei file, profili di periferica, gamut, ecc. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 18:28
Oops non avevo visto la n. Speriamo sia proprio un non! |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 19:11
A volte ad essere sbagliate sono le premesse del problema. Per quanto possa essere poco intuitivo la relazione colorimetrica non è mai tra monitor e stampante. Ovviamente è comodo cercare di avere una corrispondenza, e il compito della gestione colore è appunto questo. Ma tra monitor e stampante non sussiste una relazione diretta. Due cose da ricordarsi : 1) Il punto di bianco della carta dipende da due fattori: la carta sessa, il suo spettro di riflessione, e l'illuminante che vi incide. I profili stampante sono fatti in D50; questo però non significa che il bianco della carta è un D50, significa che il profilo è valido per un illuminate D50. Che è cosa ben diversa. 2) La luminanza percepita di una stampa dipende dall'intensità di illuminamento (Lux) e condizioni al contorno che determinano il nostro adattamento. Una stampa illuminata con una intensità di 400 Lux e il cui indice di riflettanza è 0.85 diffonderà una luminanza di circa 108 cd/m2. Ne consegue che monitor e condizione di visualizzazione siano legati da un rapporto. Le 80 cd/m2 sono un giusto riferimento presupponendo un ambiente di visualizzazione medio. Il match perfetto non è possibile se non conoscendo esattamente lo spettro dell'illuminante e lo spettro di riflessione. Un monitor calibrato per 80 cd/m2 e 300 lx (D50) per vedere le stampe offrono un ottimo compromesso. La soft proof può darci (monitor permettendo) una simulazione anche del punto di bianco effettivo della carta, basta usare un intento assoluto. L'alternativa.... fare una gestione numerica del colore, analizzando le coordinate interne del file e adattandole matematicamente. Qui la guida : www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1546169 |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 22:00
Io vorrei dire a Mattmand che ha ragione, io sono uno di quell' 80-90% ... non ho attrezzatura adeguata, scatto in Jpeg, non postproduco ho solo tanta passione nel fotografare . Così ho fatto una prova, ho caricato 4 foto in una chiavetta e stampate in tre laboratori diversi( negozi di centri commerciali) risultato: le foto non corrispondono e non di poco. Come mai? Voglio dire: il vostro ragionamento ha un senso se, dopo aver acquistato,regolato con passione e competenza tecnica, andate a stampare da chi ha la stessa passione, competenza e attrezzatura adeguata. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 22:10
Non corrispondono a cosa? A quello che vedi al monitor o non corrispondono tra loro? |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 22:24
Bella domanda Alfonso. La risposta più semplice potrebbe essere: ma che ti aspettavi?... dai laboratori da centro commerciale poi. Per adeguarti ti basta uno schermo decente e un buon colorimetro; sapere il minimo necessario per gestire la catena del colore e trovarti uno stampatore vero. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 22:28
Alfonso, non puoi prendere a riferimento delle stampe fatte al centro commerciale. Per inciso, li tarano le macchine per i telefonini. Se leggi qualche 3d vedrai che se vai a stampare li ti viene consigliato di convertire tutto in sRGB ma il motivo te l'ho scritto la riga sopra. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 22:35
Non corrispondono tra di loro. in un laboratorio più scure in uno più chiare e nel terzo diverse dagli altri due, vedi che sono le stesse foto ma qualsiasi può vederne la differenza. Non parlo di qualcosa di eclatante ma ben visibile. |
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