| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 13:49
Lorenzo per risponderti: assolutamente si, quando parliamo di divertimento è tutto concesso, e anzi, a monitor si ottengono cose anche molto gradevoli, anche con processo misto! Dico solo che a volte non si vuole affrontare l'ingranditore più per pigrizia mentale che per vere ragioni…e quindi ci si butta sulle scansioni, per finire poi con qualcosa di infinitamente più complesso e insoddisfacente. Però quando si lavora con la consapevolezza del mezzo utilizzato, ci si diverte un casino. A volte esco solo con la Instax Wide e godo, perché so quello che può dare. Se però la uso con l'idea di ottenere quello che mi darebbe una 6x6 svedese, il divertimento diventa frustrazione |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 13:53
@Musicapiccinini capisco il tuo discorso ma sei troppo estremo, ti assicuro che con una popolare Minolta XG-M e il suo bel 50/1.4, caricata con una degnissima Delta 400, non stai lavorando con materiale di recupero… È un esempio, se ne potrebbero fare centinaia… |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 13:53
“ Lorenzo, ho scritto le stesse cose più volte. Io stampo sempre in proprio le mie foto e la scansione non mi dava, pur usando il 6× 7 un risultato migliore, per le foto di paesaggio che mi interessavano rispetto alla Nikon D800. Quindi ho smesso: meno passaggi e una qualità almeno equivalente per le mie esigenze „ Claudio, si d'accordo... va bene... Io non ti voglio portare dalla mia parte... però, per favore, non cercare di portarmi dalla tua. Hai spiegato, più volte le tue ragioni, ma anche io ho fatto lo stesso... Ho parecchie macchine a pellicola... mi fa piacere usarle, così come uso le digitali (lo scopo è portare a casa delle foto, non importa con che mezzo)... però mi fa meno piacere montare la camera oscura nel bagnetto (ripeto, solo per il B/N, con il colore non mi sono mai cimentato)... quindi passo le pellicole allo scanner. E faccio stampare qualcosa dal lab... Non le devo vendere le mie stampe... non saranno soggette a giudizio (iper) critico... ergo, il processo ibrido per me è l'ideale... Che con la D800 (che non ho) vengano meglio per me è assolutamente irrilevante Ne faccio una questione di praticità, non di qualità (che a ben vedere, non è poi così scarsa) Detto questo, rimaniamo amici ugualmente, vero? Edit : intendo sottolineare che parlo di praticità di quando voglio comunque usare la pellicola... che sia ancor più pratico usare la memory card delle digitali lo do per scontato. |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 14:02
Discorso inattaccabile Lorenzo |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 14:07
Grazie Gibus... Comunque il 50 1.4 lo vedo meglio su una XD7 (ne ho due, una cromata e una nera...) |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 14:07
@Gibus, ti do ragione, ma una volta era normale avere risultati eccellenti con una spesa contenuta. Ma come si dice, chi si accontenta gode, ed oggi va così. |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 14:11
"La domanda più specifica che vorrei invece porre a chi usa la pellicola è, se c'è la possibilità (concreta e di buona riuscita) di scattare in analogico, sviluppare i rullini in digitale e lavorare direttamente le immagini al pc."...non comprendo il senso. O lavori in analogico o in digitale. Passare le immagini tramite uno scanner già si ha una perdita di qualità, potresti affidarti a qualcuno per le scansioni a tamburo ma questo comporta costi non da poco. Parere personale o lavori del tutto in analogico o digitale. |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 14:14
“ Grazie Gibus... Comunque il 50 1.4 lo vedo meglio su una XD7 (ne ho due, una cromata e una nera...) ;-) „ Assolutamente si, gran macchina (nera poi è spettacolare) |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 14:34
Lorenzo, ma ci mancherebbe! Certo che su rimane amici; ci si arrabbia per altre cose. Si discute solo...E poi io penso anche che nei nostri discorsi ci sia anche qualcosa di poco quantizzabile come il piacere di sentire l'odore di chimici, il divertimento di maneggiare e far rivivere glorie del passato, l'essere affezionati a dei passaggi tecnici che seguiamo a memoria e ci fanno sentire sicuri e padroni della tecnica, l'assenza di frustrazioni . La mia motivazione è soprattutto una stampa come dico io; ecco perché non ho mai affidato né i miei negativi, né i miei file a laboratori. Un augurio di buone feste a tutti |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 15:07
“ O lavori in analogico o in digitale. „ Non sono d'accordo. Io ho scattato e scatto talvolta a pellicola e poi scannerizzo. Questo per unire il meglio dei due mondi. La pellicola ha una resa diversa dal digitale e se si ricerca quella resa, non c'è scelta, si deve scattare a pellicola. Questo soprattutto in ritrattistica quando si usano formati ampi, tipo 6x7 o 6x9 o addirittura lastre. Poter scannerizzare bene un negativo permette poi di applicare le tecniche avanzate di editing digitale per migliorare lo scatto a livello di colorimetria o per eliminare in PS elementi di disturbo dall'immagine. |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 15:13
"Scattare a pellicola ed elaborare in digitale" Come qualità ottenibile, tecnicamente, non è, e per niente, una buona idea, ma se ti piace farlo, lo fai e buon divertimento. |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 15:20
Infatti, Paco, se è divertente, perché non farlo. Tu evidentemente usi per la ritrattistica 6×7 o 6×9 oppure lastre come dici e probabilmente avrai un ottimo scanner, forse l'hasselblad o i famigerati a tamburo. Io col 6×7 non mi trovai bene. Ma come dice Alessandro divertiamoci anche |
user14408 | inviato il 23 Dicembre 2021 ore 15:24
“ Io ho provato di persona e non per sentito dire: facevo la scansione delle dia Fuji Velvia e Provia in formato 6×7 soprattutto paesaggi pensando di avere più dettaglio e sfumature. Comprata la D800 mi sono accorto che non era cosi e ho dato via la Mamita 7 „ si, sono d'accordo. fare in casa lo sviluppo permette il massimo controllo e qualità...passare dalla pellicola alla stampa, in casa...mhmmmm per questo io quando voglio una stampa seria porto il mio 6x6 DIA da un professionista con competenze e attrezzature adeguate. le stampe che vedo sono decisamente di ottimo livello e le paragono anche a diversi CIBA che ho ancora in casa della vecchia Graphicolor di Roma. vero anche che per me la stampa al 99% non va oltre il 40x40 dal 6x6. il trattamento me lo faccio io e conosco esattamente come, quando, e dove ho preparato la chimica e i risultati che ottengo, oggi, ( dopo alcuni tentativi e pratica) non sono paragonabili agli sviluppi che avevo fino a 10 anni fa dal laboratorio ( a 10 euro per un 120). voglio dire che il mio originale oggi è perfetto e posso sempre provare a farlo stampare 50 volte da 50 diversi laboratori sapendo che il "dato di partemza" è perfetto. la stampa posso sempre buttarla mentre il mio "raccoglitore" continua a rimanere bello sistemato per ancora tanto tempo. Naturalmente se avessi necessità di 10 stampe al mese il discorso sarebbe invitabilmente diverso. |
| inviato il 23 Dicembre 2021 ore 15:25
piccola curiosità, degli scanner Epson v600 e v850 conoscete le dimensioni del sensore CCD |
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