user12181 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 17:53
“ Post scriptum: Erwin Puts non è tedesco ma olandese. „ Non posso nascondere la mia delusione, così crolla la mia "dotta" citazione in tedesco antiquato (altro che manuale di medicina del XIX secolo)... Già quella relativa alla fedeltà di Giuliano era abbastanza forzata, dal momento che è italiano (pur se con forti legami tedeschi). “ A onore del vero lo schema che avevo preparato era perfettamente ordinato ... non ho capito per quale motivo inviandolo è stato riportato in maniera si tanto confusa! „ In effetti stavo per scrivere che non ci capisco nulla (pronto comunque a dare la colpa alla mia ignoranza in questioni di tecnica). Potresti comunque riproporlo in modo diverso. Sarebbe l'unico confronto messo a disposizione in questa discussione con valori in qualche modo quantitativi. Spero che all'epoca Fotografare facesse misurazioni più affidabili che nel 1974, quando mi passò una fregatura. Con la paga di comparsa nell'Aida (ero fustigatore degli schiavi etiopi, avevo 19 anni, nel ruolo di Aida cantava Leyla Gencer), presi un mediocrissimo "Panagor" seguendo il consiglio della rivista. Allora come prova riportava foto delle mille lire di Verdi, anche se garantiva che le prove reali erano fatte con metodo scientifico. P.S. A me l'Elmarit 100 apo macro non piace un granché a tutta apertura, mi piace da 5/6 a 11. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 17:59
Le prove ed i consigli delle riviste fotografiche lasciano il tempo che trovano. Spesso i risultati delle prove sono direttamente proporzionali alla quantità di inserzioni pubblicitarie dei vari Brand... Sai come si dice... "Pecunia non olet".... |
user112924 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 18:09
“ Sarebbe l'unico confronto messo a disposizione in questa discussione con valori in qualche modo quantitativi. „ Le maggiori differenze fra quei due obiettivi, purtroppo, non si misurano in LP/mm (sfuocato, resa cromatica, tenuta al flare, eccetera), perché sono entrambi nitidissimi. “ P.S. A me l'Elmarit 100 apo macro non piace un granché a tutta apertura, mi piace da 5/6 a 11. „ De gustibus non est disputandum, ma sicuramente a quei diaframmi l'obiettivo soffre già di diffrazione. Purtroppo. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 18:20
 Nel colore Leitz uber alles |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 18:32
Concordo con il Nikon 60 micro 2.8 vecchia versione io ne sono un felicissimo possessore da 15 anni e poche volte lo tolgo dalla d7100 . Vedo che anche Juza lo ha usato parecchio |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 18:58
Ciao , da macrofotografo ti posso solo dire di non guardare tutte ste marche e caratteristiche che ti mettono solo confusione. Se proprio hai intenzione di iniziare a fare Macrofotografia prenditi un obiettivo qualsiasi macro. Il 60 mm nikon vale quanto un 180 sigma o 90 tamron in termini di "rapporto di riproduzione". Quello che ti deve interessare e' solo il rapporto 1:1. Poi se avrai modo di crescere con questo genere fotografico vedrai che ci sta dietro un "mondo" tra tecniche e attrezzature varie. Quello che veramente conta e' la fantasia nel realizzare le tue foto e sarà ciò che differenzia un tuo scatto dagli altri. Per concludere, non guardare la moda, guarda le tue reali esigenze. Un saluto |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 19:09
Secondo me, invece che inseguire il top, è più utile investire in un paio di buone ottiche macro, di cui una dai 60mm ai 105mm per la mano libera e i soggetti più statici, l'altra lunga da cavalletto per i soggetti dinamici, un buon cavalletto con testa a cremagliera, il flash kit Nikon R1C1 ed eventualmente un soffietto per cimentarsi con la macro spinta. C'è da spendere un bel po' in attrezzatura...
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| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 19:57
Se posso, dopo aver sbirciato chi mi ha preceduto, mi pare che le cose fondamentali siano state dette ma forse non colte appieno. Io inviterei a riflettere maggiormente sulla focale (che significa anche angolo di campo e quindi sfondo) e come questa decresce all'avvicinarsi a 1:1, con ripercussioni sullo spazio di lavoro. Se fai molta macro io penso che un 60 ed un 180-200 possano proficuamente convivere in un corredo. Anch'io pensavo che af e Vr non servissero... Finché non ho scoperto olympus. All'af sto rinunciando finché non sforneranno un 100 (ma con ottiche non dedicate mi son dovuto ricredere...), ma ci monto un 55 e un 105 nikkor e il 180 3,5 sigma (questo con un monopiede) e ti assicuro che la stabilizzazione così efficace sul sensore mi ha aperto un mondo... anche ad altissimi RR... |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 20:08
 Più professionale di questo c'è poco. E spendi proprio poco. |
user78019 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 20:16
“ per la fretta non ho colto l'ironia nella tua ultima risposta... „ Ah OK “ Più professionale di questo c'è poco. E spendi proprio poco. „ Perdonami Giuliano, ma gli oggetti professionali sono quelli che garantiscono il risultato (nelle mani giuste). Lavorare sul campo con un soffietto è abbastanza improponibile. Tant'è che non conosco nessun fotografo naturalista professionista che oggigiorno faccia uso di soffietto per fotografare insetti, a meno di lavori in studio. “ Quello che ti deve interessare e' solo il rapporto 1:1. „ Quindi distanza di lavoro e isolamento del soggetto dallo sfondo non contano niente? |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:41
Esiste pure quello con elicoide..... |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:43
Si tratta di un oggetto bellissimo e robustissimo. Ma molto poco pratico. Non è neanche automatico. Niente a che vedere con questo, leggerissimo e totalmente automatico. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2108647&l=it Con ottiche Canon, perfino af. E' talmente leggero che può essere usato a mano libera. Lo usavo negli anni '80 in versione Contax col 100/2, con ottimi risultati, e poi col 180/2.8 per insetti sospettosi, tipo libellule. Allora andava molto di moda, anche per l'utilizzo con ottiche normali e grandangolari in posizione invertita, per alti rapporti d'ingrandimento. Ma anche perchè le ottiche costavano moltissimo in proporzione al costo della vita, e non c'era la gente coi corredi supercompleti di adesso. Un 200 micro o l'equivalente Canon FD costavano un botto. Invece di acquistare il costoso macro, molti acquistavano i tubi o il soffietto. Lo acquistai usato a 250.000 lire, quando i Planar 60 macro e 100 macro che, unici, facevano il rapporto 1:1, costavano rispettivamente 1.6 e 2.8 milioni di lire. Ora, con tutte le ottiche macro che fanno l'1:1, e anche oltre, effettivamente il soffietto è caduto in disuso. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:44
il 300mm ;) ciao S. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:49
L'ho avuto pure io . IL NOVOFLEX ! L'avevo preso con un suo 105mm. ottimo. Questi soffietti costano pochissimo |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:57
Io ho un Novoflex automatico a doppia slitta, però per poterlo montare sulla reflex devo interporci un piccolo tubo di prolunga altrimenti, montandolo, va a cozzare contro l'impugnatura. Poco male ma il tiraggio minimo aumenta.... Comunque è un gran bell'oggetto, leggerissimo e robusto. La libidine è montarci un grandangolo invertito tipo un 35mm. si raggiungono dei RR incredibili!! |
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