| inviato il 13 Novembre 2016 ore 16:17
Secondo me, Canon e Nikon, elimineranno specchio e pentaprisma mantenendo però l'innesto proprietario come Sigma con le DP Quattro. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 16:26
Intendi probabilmente le SD Quattro (APS-C e APS-H). Se quanto dici sul mantenimento dell'innesto proprietario corrisponderà al vero, spererei - per la declinazione Nikon - che mantenessero, i progettisti, la compatibilità con i "vecchi" AF-D. Ma mi rendo conto che siamo OT. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 16:43
Andrea Festa ... birbante !!! Qui c'è gente che è seriamente presa dagli argomenti !!! E tu cosa fai ??? Mescoli le carte con tono denigratorio ... Mi riferivo ovviamente al cazzeggio ... |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 18:12
Io uso solo il 21 mm. Schneider-Kreuznach per Leitz. Oggi nemmeno più perché l'ho venduto. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 18:40
by Andrea, su Flickr anche il 21 distagon regge bene |
user12181 | inviato il 13 Novembre 2016 ore 20:16
" da poco entrato in borsa il 25/2.8 per ora non posso che parlarne bene..!! hai visto che fa anche macro !!!! MrGreen a infinito è spettacolare ( sarà lo spostamento del fuoco in avanti..) " Proprio macro no, però RR 1:1,232 non è male..., l'ho preso per questo. Però bisogna avvicinarsi a una distanza di lavoro di 6 cm e alla fine 25mm (che poi sono 26) sono un po' lunghi per avere abbastanza sfondo. Però se il terreno è in pendenza e se si appoggia la macchina a terra su un bean bag piccolino e piuttosto sgonfio le cose migliorano. Praticamente mi pare che a partire da quattro o cinque metri la curvatura di campo scompare e va benissimo su tutto il fotogramma. Ho notato che sono usabilissimi anche i diaframmi molto chiusi fino almeno a 16-18 senza rilevante diffrazione, sul Nikon 16-35 oltre 11 non vado. La cosa bizzarra è che trovi chi dice che a infinito non è un granché perché è ottimizzato per i close up e chi dice che per i close up è substandard per via della curvatura di campo e lo spappolamento agli angoli e ai bordi... Mi pare di poter dire che nei close up la risolvenza al centro buca gli occhi, ma con angoli e bordi molto scarsi. Ma certo con una pdc molto ridotta, come è quella alla minima distanza di messa a fuoco, gli oggetti su cui non si sia focheggiato non sarebbero nitidi neppure con un macro con campo perfettamente piatto. A distanze un po' maggiori, ma sempre piuttosto ravvicinate (1-3 metri) gli angoli e i bordi sono deboli. Continuando ad allontanare il punto di fuoco, il campo si spiana rapidamente, già molto prima che a infinito è perfetto. Al centro è sensazionale a tutti i diaframmi da 2.8 fino a 16.( La stessa cosa non posso dire del mio Elmarit 100 apo macro che a 2.8 è percettibilmente più debole che a 5.6). Però io non faccio mai prove sistematiche, in nessun campo, non sono capace, è questione di personalità, sono invecchiato rifiutando ogni metodo. Al ritorno da Schiazzera i fari hanno illuminato due segugi spersi sulla strada. Come fanno i cani spersi in preda all'ansia, mi venivano fra le ruote. Uno lo avevo visto anche all'andata. Alcuni tornanti più in basso ho incrociato uno allo scambio (ovviamente sulla strada non c'è posto per due macchine) e gli ho chiesto se erano i suoi. Ha borbottato di no, ma che avrebbe telefonato a un amico. Speriamo bene. Avevo addirittura anche pensato che potessero essere stati abbandonati perché non all'altezza dei loro compiti... |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 20:43
Andrea Festa, intendevo le SD Quattro, scusa. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 21:02
“ Proprio macro no, però RR 1:1,232 non è male..., l'ho preso per questo. Però bisogna avvicinarsi a una distanza di lavoro di 6 cm e alla fine 25mm (che poi sono 26) sono un po' lunghi per avere abbastanza sfondo. Però se il terreno è in pendenza e se si appoggia la macchina a terra su un bean bag piccolino e piuttosto sgonfio le cose migliorano. Praticamente mi pare che a partire da quattro o cinque metri la curvatura di campo scompare e va benissimo su tutto il fotogramma. Ho notato che sono usabilissimi anche i diaframmi molto chiusi fino almeno a 16-18 senza rilevante diffrazione, sul Nikon 16-35 oltre 11 non vado. La cosa bizzarra è che trovi chi dice che a infinito non è un granché perché è ottimizzato per i close up e chi dice che per i close up è substandard per via della curvatura di campo e lo spappolamento agli angoli e ai bordi... „ L'ho preso da pochissimo ma mi ritrovo perfettamente nelle tue considerazioni.. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 23:38
Comunque anche l'85mm f1.4 Milvus è stato aggiornato. |
user104607 | inviato il 14 Novembre 2016 ore 6:38
Ragazzi ma del 35 e mount che ne pensate? Sempre Zeiss ovviamente |
| inviato il 14 Novembre 2016 ore 8:08
Quale, ce ne sono 2 |
| inviato il 14 Novembre 2016 ore 8:12
C'è anche il Loxia 35 f2. |
| inviato il 14 Novembre 2016 ore 9:31
“ Ragazzi ma del 35 e mount che ne pensate? Sempre Zeiss ovviamente „ Il 35/2 è spettacolare il nuovo milvus è ancora meglio X antiriflesso, migliora ancora una lente già ottima. Già superba a f2 |
| inviato il 14 Novembre 2016 ore 9:46
@ Dario Aloja: avevo il Distagon 35 mm. f/1.4 che ho venduto (bene) e sostituito col Milvus 35 mm. f/2 per una questione di uniformità con gli altri Milvus del corredo. Non posso che parlarne bene ... E' il più leggero della serie, adattissimo per uso generale e street in particolare, molto nitido da bordo a bordo, tropicalizzato, ottima resa cromatica. |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |