| inviato il 27 Settembre 2016 ore 15:31
“ arrivato a noi per un colpo di fortuna „ E diciamolo a gran voce MENO MALE, perché sarebbe stato letteralmente un peccato perdere quei suoi capolavori fotografici. La storia della scoperta di quei negativi rende ancor più unico il personaggio secondo me. Ci sarà, se ricordo bene, una mostra a lei dedicata a Monza. |
user94858 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 15:40
Molto interessante è anche Susan Sontang; attualmente stò leggendo il suo libro "On photography" molto interessante ed anche molto attuale nonostante sia stato scritto più di 30 anni fa. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 16:33
Paul quello libro è più importante della Bibbia |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:02
È un genere affascinante degnamente rappresentato da alcuni utenti del forum. Tuttavia, non trova lo spazio adeguato nella galleria "Fotogiornalismo / Street" nemmeno nella sezione "Foto più popolari" dove si trova di tutto, da candid a foto da pagina di cronaca, ma poco di artisticamente rilevante. Credo che una galleria "Bianco e nero artistico" servirebbe a dare rilievo a questo tipo di fotografia, magari con una moderazione condivisa in modo che foto che non c'entrano finiscano nelle altre categorie. Fra parentesi, ci farei entrare pure alcune foto di ritratto e nudo purché attinenti al genere come quelle di vari artisti sopra citati per fare un esempio. |
user63256 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:14
Ciao, ti rispondo sinteticamente: - il B/N o il colore dipendono (o dovrebbero dipendere) da una scelta ponderata del fotografo. La street a colori esiste, se ti interessa valuta meglio cosa osservare (es. Alex webb); - la street è un genere complesso e andrebbe studiato, così come la fotografia tutta. In linea di massima ciò che dovrebbe essere predominante nella street è "l'azione"/"l'accadimento", che può essere qualcosa di inusuale o di consueto osservato in modo personale; - si, c'è un sacco di gente che scatta a × di cane, nella fotografia tutta (quindi street inclusa); - ciò che a detta tua "non ti piace" dubito sia street. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 19:38
"Azione e accadimento, predominante nella Street"!? Con un po' di confusione, le tre cose mischiate insieme hanno lo stesso effetto di un negroni a digiuno! |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:18
La Street Photography è considerata un genere fotografico. Come tale, c'è chi lo fa bene, chi meno bene, chi si impegna a scattare a tema e chi invece tira fuori poco più che immondizia...ma questa cosa vale per ogni genere fotografico (basta fare un giro con occhio un po' critico per alcune gallerie tematiche anche solo qui su Juza). Questo che linko è un contest internazionale piuttosto famoso, sul genere. www.urban.dotart.it/ita/photogallery.php/40/2016/1/street-photography< Io non ci vedo roba così brutta, né così tante foto in bianconero. Per portare un altro esempio, uno dei dei fotografi che personalmente considero punti di riferimento assoluti del genere (Alex Webb) scatta principalmente a colori. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:22
“ chi si impegna a scattare a tema e chi invece tira fuori poco più che immondizia „ Però Pierfranco, non è che scattare a tema garantisce di non produrre immondizia |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:29
Per nulla, infatti...sono d'accordo. Ma a mio personale parere è quasi vero il viceversa Scattare a caso, fra la gente, non porta a nulla di buono quando si guarda al lavoro complessivo anche se magari permette di portare a casa qualche scatto buono per una mera questione di "culo stocastico". |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:36
Permettimi Pierfranco, ma secondo me realizzi un assioma sbagliato se crei questa contrapposizione, come se fosse l'unica possibilità. Certo: se diciamo "sviluppare un tema" e "scattare a caso" hai ragione, come darti torto? Ma siamo sicuri che sia così? Che le alternative di un fotografante siano solo queste due? A ognuno le conclusioni che crede |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:48
Scattare a tema è esattamente equivalente che scattare a caso. Chi fa Street non scatta mai a caso e meno che mai a tema. Secondo me scattare a tema è un po' come preparare la scena e gli attori. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:49
“ secondo me realizzi un assioma sbagliato se crei questa contrapposizione, „ Scusa, io non realizzo assiomi. Gli assiomi sono verità che vengono considerate tali a prescindere e che sono usate usate come basi per un teorema o un ragionamento successivo. Io non ho fatto questo. La mia è un'opinione. Il mio pensiero è che raramente ho visto lavori di sostanza (li valuto solitamente nel complesso, non in una sola immagine) fatti da fotografi che non abbiano scattato programmando, cercando, trovando e scegliendo, in relazione a una specifica intenzione di raccontare qualcosa e in un modo specifico. Le conclusioni sono ovviamente personali e questo è il mio semplicissimo parere. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:50
Scattare a tema non vuol dire preparare la scena o l'immagine |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 21:55
“ Gli assiomi sono verità che vengono considerate tali a prescindere e che sono usate usate come basi per un teorema o un ragionamento successivo. Io non ho fatto questo. „ Allora permettimi Pierfranco, solo perchè voglio capire bene: lo sai, la comunicazione via tastiera è complessa Secondo te esistono solo queste due possibilità per chi fotografa? Cioè "scatto a tema" e "scatto a caso"? Non voglio tediarti, solo capire se è si o no |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 22:21
No che non esistono solo lo "scatto a tema" e lo "scatto a caso". E neppure mi sembra di averlo detto (anche se Francesco si concentra su questa cosa). Quelli dei due differenti approcci sono ovviamente i casi estremi fra molte sfumature. Cerco però di spiegare meglio cosa intendo per lavorare a tema in ambito street (spero mi perdonerete l'ineleganza di un'autocitazione) www.urban.dotart.it/ita/photo.php/15701/pierfranco-fornasieri/turin--- Questa immagine fa parte in realtà di una lunga serie, che racconta di vicende all'interno del paesaggio urbano, sempre attraverso l'uso di figure umane spersonalizzate e sempre con la presenza di elementi architettonici "ingombranti" (in questo caso l'ombra diagonale). Delle persone non si vede mai il volto, né si intuisce l'espressione o lo stato emotivo, ma fra queste è sempre evidente ed emerge un'interazione e/o contatto oppure una evidente mancanza di queste. E' un lavoro che ha voluto toccare il tema della comunicazione all'interno di realtà urbane complesse, trattandolo in maniera ben specifica e con scelte stilistiche e di linguaggio evidenti. (E che ovviamente può piacere o meno, ma non è questo il punto). Il punto è che questo genere di immagini sono state cercate . Non costruite, ma cercate a lungo: per strada, nei posti dov'era più facile trovarle, con pazienza, fra la gente. Avendo ben in mente cosa cercare d iraccontare, come, dicendo cosa e con quale tipo di linguaggio fotografico. Ora spero di essere riuscito a spiegare meglio cosa intendevo sull'approccio "a tema". |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |