user39791 | inviato il 18 Luglio 2016 ore 20:56
Mi riferivo alle opinioni. |
| inviato il 18 Luglio 2016 ore 21:17
e poi era per ridere, saggezza popolare cmq. Un altro, sempre imparato qui: fare il finocchio col sedere degli altri questa è mitica |
| inviato il 17 Agosto 2016 ore 13:03
Ciao Francesco e ciao a tutti, provo a ripartire dalla domanda iniziale .. Io credo che la catalogazione in sé, come avete giustamente rimarcato, non costituisca un problema bensi' un valore aggiunto all'interno di un forum specifico, nel nostro caso di fotografia .. e fin qui siamo tutti d'accordo.. Ben diverso, per quanto mi riguarda, nonché oltremodo snaturante, sarebbe l'adagiarsi quasi inconsapevole all'indirizzo che, gioco forza, ogni ambiente culturale tende a tracciare ... ad esempio, ho notato che da un bel periodo a questa parte le mie fotografie stavano seguendo l'onda lunga del "tutto nitido" "gamma dinamica" "panorami for ever" ( ), salvo poi rendermi conto di aver replicato (male peraltro) migliaia di scatti simili (per usare un eufemismo) ... ecco, se ci riesco (chissà) vorrei provare a liberarmi da questo approccio e riprendere quello che mi è sempre stato caro e spontaneo, ovvero uscire con la fotocamera e scattare quando la mia testa si accende, senza pensare a reportage, street, paesaggio ... Max |
| inviato il 17 Agosto 2016 ore 13:36
Fare fotografia vuol dire riscrivere quello che la nostra mente vede è dubito fortemente che nella nostra vita noi vediamo in macro,con super grandangolo o a lunghe esposizioni. La catalogazione è solo un comodità tipica di una libreria e di un museo. Quello che invece da a pensare è il mal uso della catalogazione e dove un sito che dovrebbe garantire una certa "professionalità " spesso crea confusione e ancor di più in coloro poco addentrati in materia. Da qui la preocupazione in molti di vedere o fare la fotografia secondo. Le categorie |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 10:09
Mi pare, Max e Falena (e grazie per essere intervenuti qui), che concordiate sull'idea di base, ovvero che una qualche forma di catalogazione, una definizione della fotografia per categorie, così come è ovviamente utile e funzionale per poterne fruire (per esempio in un contenitore di questo genere), si trasforma in un potenziale limite espressivo se trasferita (e quindi condizionante) invece nella fase di creazione e produzione delle immagini. Ecco un po' il senso del post: io credo che tenere a mente questa distinzione non faccia male, perchè se anche più o meno tutti crediamo di averla chiara e agire di conseguenza, a livello sottile questo poi accade in misura molto minore. E (forse è un'impressione mia) questo traspare piuttosto evidentemente, osservando molta della fotografia presente nel web... Sempre riferendosi ovviamente a una fotografia, diciamo così, relativamente generalista, chè poco senso avrebbe il ragionamento, applicato per esempio alla macro.... Buona giornata F |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 10:38
Usare lo strumento più appropriato in funzione di cosa si vorrebbe impressionare è la prima situazione che divide la fotografia in categorie. Trovo però limitativo costringersi ad esprimersi in una categoria prescelta a tavolino, ma specie se lo si fà per passione esprimersi su più temi può essere stimolante e appagante. Questo però non vuol dire che sia necessario mostrare tutto , lì trovo che critica, privacy e la visione che si vuole dare di sè debba perseguire delle strade e essere contenuta in recinti. In caso contrario l'impressione è di quello che scatta senza guardare dentro. |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 11:06
E dici bene Francesco il web è un pentolone dove versare la fotografia io mi chiedo come possa uno imparare a definire uno stile come ad esempio qui lo still life vedendoci dentro foto di paesaggi, ritratti, architettura ecc. È un caos totale o pura anarchia? |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 11:08
Anche io falena nella mia galleria still Life ho due foto della torre di Pisa |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 12:21
All'interno di un forum trovo le categorie assolutamente utili. Per certi versi anche necessarie, perché se un amante del paesaggio naturale, deve scorrere tra le (pur ben fatte) foto del micio e quelle del Matrimonio, per cercare un paesaggio, diventa veramente frustante e poco funzionale. Che poi la Fotografia, come forma d'espressione, non vada categorizzata, ci puó stare, ma trovo che sia concettualmente elitario e sicuramente per pochi. E' la mente che deve essere libera da quesiti che non aggiungono/tolgono nulla. Infatti, a mio avviso, il limite sta nel pensare che una semplice suddivisione (d'obbligo sul web), possa rappresentare un ostacolo. In fin dei conti é un limite intellettuale, perché di fatto, la Fotografia, spesso e volentieri, nasce ed esiste anche grazie ad altre passioni, come per esempio nel mio caso, quella per la Natura. Mica possiamo per forza obbligarci ad essere dei Fototuttologi. |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 13:41
si, siamo nettamente condizionati dalle categorie, usciamo a fotografare per categoria e ancor "peggio" dentro alle categorie ci sono foto tutte simili, sembrano fatte tutte con lo stesso occhio. Mi rendo conto che è veramente complesso essere originali, o meglio essere originali e generare qualcosa di interessante. |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 14:09
Ma che c'entrano le categorie? Siamo condizionati dall'ambiente social che richiede determinati stereotipi perché piccia ció che viene presentato. Poi i limiti sono relativi all'assenza di idee. Assolutamente non imputabile a una semplicissima suddivisione sul web, ma semmai, al proprio approccio ed al fatto che non tutti possiamo essere fenomeni, benché meno originali (aspetto dal mio punto di vista assolutamente non necessario). |
| inviato il 19 Agosto 2016 ore 10:07
Non so, ma io per semplificarmi la vita ho marcato la mia biblioteca musicale iTunes in 4 categorie : Classica, pop, jazz, etnica...al diavolo, barocca, romantica, funk, hard rock, blues, reggae, cool jazz, ecc...la lista non finisce mai a tal punto che alla fine non serve più a niente di classificarle |
| inviato il 19 Agosto 2016 ore 10:10
Per la foto proporrei 3 categorie : foto in studio, foto all'aperto, arti grafiche...e basta |
| inviato il 19 Agosto 2016 ore 12:30
Concordo col pensiero di Bergamini, purtroppo. Categorie, sottocategorie, una meglio delle altre, una superiore alle altre... Strumenti: uno più grande, l'altro più nuovo, altri ancora più veloci e 'performanti'... Insomma, tante belle bollicine dal naso, e tanta tanta competizione vacua finalizzata al nulla. Impotenza camuffata da ammirazione, sogni e scopi inespressi o incompiuti. Non sempre, non ovunque, per fortuna, ma di tutto ciò ce n'è a dismisura. Io nutro profonda ammirazione per paesaggisti e matrimonialisti. I paesaggisti perché riescono ad animare fotografie che io sono incapace di gestire. I matrimonialisti perché hanno tra le mani e nella testa, una responsabilità enorme, supportata dalla tenacia e dalla costanza, doti che poggeggo soltanto discontinuamente. Al di la delle foto codificatamente 'belle' o 'grandiose', le due macrovalutazioni contestabili ma realiste, restano il MiPiace e il NonMiPiace. |
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