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Glubinka 35x45 mediometraggio-documentario russo. In Russia cambiano i passaporti da quello sovietico a quello nuovo. Un fotografo è incaricato a viaggiare nei luoghi più remoti della Siberia. Attraverso questo viaggio il film si trasforma in un racconto a cavallo tra i due mondi/due culture, quella sovietica e quella di oggi.
sottotitolato in inglese
sempre trattasi di belle immagini c'è The Postman's White Nights del buon vecchio Konchalovskii, girato con la gente del posto eccezione fatta per un paio di attori solo
Lontano comunque dallo sperimentalismo di Gerry o Last Days... e meno male direi
user92930
inviato il 30 Aprile 2016 ore 23:17
Mi è piaciuto tutto di questo film. Sopratutto il fatto che ti lascia la consapevolezza che c'è sempre tempo per rimediare... anche quando il tempo sembra essere finito.
“ Mi è piaciuto tutto di questo film. Sopratutto il fatto che ti lascia la consapevolezza che c'è sempre tempo per rimediare... anche quando il tempo sembra essere finito. „
In questo ha qualcosa di simile con Dragonfly interpretato da Costner (se l'hai visto)
Mommy di Xavier Dolan ottimo film in formato quadrato, formato che adoro... scena con brano Wonderwall degli oasis trailer
user86925
inviato il 03 Maggio 2016 ore 21:34
Whiplash di Damien Chazelle imperdibile per gli amanti della musica, del jazz e della batteria trailer
tratto da una recensione:
“ Commovente per qualsiasi amante della musica la precisione con la quale Whiplash esegue le parti musicali, tarando l'abilità degli strumentisti a seconda di chi stia suonando (in alcuni casi a livello maniacale), scegliendo le partiture e le soluzioni meno commerciali (non ci sono brani realmente famosi al di fuori della cerchia degli amanti) per non portare mai il jazz allo spettatore ma lasciare che accada il contrario, mantenendo così un'integrità e una serietà da applausi. „
Primo lungometraggio del regista ungherese, lascia un segno indelebile, visivo ed interiore, raccontando la Shoah in maniera molto dura, al limite del sopportabile semplicemente perché il regista suggerisce più di quanto faccia vedere. La crudezza delle immagini, la tematica ed il modo di affrontarla colpiscono a fondo lo spettatore, che sente un malessere potente crescergli dentro, mentre ascolta urla e lamenti, vede corpi affastellati, ma soprattutto immagina ed intuisce ? pur senza vedere direttamente ? le atrocità perpetrate, attraverso sguardi di terrore, posture incurvate e rassegnate, volti senza speranza.
Il nuovo avvincente thriller di Atom Egoyan è la storia ai giorni nostri di Zev, (il premio Oscar Christopher Plummer) un anziano ebreo affetto da demenza senile che vive in un ospizio insieme al suo amico Max. Un giorno Max convince Zev a partire alla ricerca del nazista responsabile dell'uccisione delle loro famiglie ad Auschwitz; l'uomo vive in America sotto il falso nome di Rudy Kurlander, ma esistono altri tre uomini con lo stesso nome. Zev si imbarca quindi in un viaggio alla ricerca del vero Rudy Kurlander e decide di portare a termine una missione per rendere una giustizia troppo a lungo rimandata ai suoi cari, portandola a compimento con la sua stessa mano ormai tremolante.
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