| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:01
Nicola Belloni ognuno dice e scrive quel ....... che gli pare ........ è la democrazia, questo non significa che si debba prendere per oro colato ciò che tizio o cajo ti mette davanti agli occhi, giornali compresi ....... anzi proprio in questi casi io mi allarmo, ancor di più se ci sono politici di mezzo ... a me, come a tutti i milioni di turisti che vengono da noi, piace vedere il mare così:
 e NON con le trivelle ..... o andarmi a cercare da qualche altra parte del mondo un mare così ............... |
user20639 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:11
C'è da dire che il mare Adriatico è per metà sopa la faglia africana e per metà in quella europea. Il Veneto è per metà faglia africana (un punto molto pericoloso), trivellare dalla parte Veneta significa estrarre un cuscino di gas che sostiene le terre emerse. Già si è estratto il gas negli anni 50/60, provocando l'abbassamento del suolo con danni che siamo ancora pagando e che hanno superato i piccoli guadagni. In alcune zone nel giro di un decennio il Polesine si è abbassato da 1 metro fino a 4 metri, ma anche di più, riconvertire tutto il sistema idraulico e il pericolo idrogeologico, è costato una fortuna, per non parlare di Venezia. Nella faglia europea è meno pericolosa da trivellare, ma i giacimenti sono pochi e più difficili le condizioni. Logico che la pianura Padana riversa sedimenti organici da milioni di anni che si trasformano in gas, sarebbe la zona più appetibile, ma le stime di guadagno ed energetiche sono veramente basse. Con tutti i giacimenti messi assieme: basterebbero per 4 mesi per tutta l'italia, un terzo di un anno, vale la pena rischiare tanto? Inoltre l'Italia è arrivato alla produzione di energia elettrica con le rinnovabili al 48/%, ci potremmo avvicinare nei prossimi anni al 70/%, siamo il paese europeo più virtuoso in questo (dati ENEL). Siamo in fase di transizione, durerà ancora 30 anni, ma è chiaro che le energie fossili non sono più convenienti. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:16
“ Una volta forse ...... ora i governi a quanto pare si autoeleggono pur di non andare al voto „ In Italia è il parlamento che si elegge, (anche se oggi nemmeno quello|), il governo viene nominato, non eletto! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:25
"a te come agli altri italiani non daranno nemmeno una goccia di quel petrolio ... contento ora ? " @Nando-t Ma come fai a saperlo? Portiamo a casa il petrolio che abbiamo e non lasciamolo ad altri. In questo modo si potrebbe risparmiare qualche soldino investendolo successivamente per realizzare finalmente una centrale nucleare al posto di bruciare olio, come avviene a Brindisi per esempio |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:31
“ Ma come fai a saperlo? Portiamo a casa il petrolio che abbiamo e non lasciamolo ad altri. In questo modo si potrebbe risparmiare qualche soldino investendolo successivamente per realizzare finalmente una centrale nucleare al posto di bruciare olio, come avviene a Brindisi per esempio ? „ purtroppo conosco i nostri politicanti ....... come ha detto qualcuno le uniche due società che potenzialmente possono estrarre gas e petrolio dal mare pare non siano italiane, e ovviamente non lo estrarranno AGRATIS per regalartelo nel piatto d'argento, e quindi già stiamo parlando di poca roba, ma se poi la riduciamo a piccola percentuale ....... sai che bel boccone per chi muove i fili ........ |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:36
Certo, una bella centrale nucleare, come no! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:43
Abbiamo esempi in Italia dove l'industria ha imparato un lavoro guardando gli altri, vedi il campo aeronautico. Se una sociata' straniera sara' l'unica candida mi sembra l'occasione, anche se non e' gratis, per portarci a casa il know out, In futuro utilizzabile per sfruttare altri giacimenti. (Scrivere dal telefono non mi e' comodo) |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:49
Cari miei... non è mia intenzione prendere le difese dei "nostri" politici corrotti.... ma credete proprio che alle compagnie petrolifere (ENI compresa) convenga trattare con il nostro governo, con le regioni (per fortuna le province le abbiamo quasi abolite) e con un tot di comuni per estrarre in Italia quando possono prendere per il collo Croazia, Montenegro e Albania che sono sicuramente più deboli??? Anche all'ENI, guardando al bilancio, converrebbe gestire l'estrazione dall'altra sponda dell'Adriatico: 1) Rojalty e tassazione minori che in Italia 2) Costi del personale più che dimezzati 3) Non più obbligo di bandiera sulle navi appoggio 4) Normative ed autorizzazioni meno ferraginose ... sicuramente ho dimenticato molte cose!!! Se funzionasse veramente sempre l'equazione normalmente usata da tutte le opposizioni (Trovare chi ci guadagna) i maggiori indiziati per aver pagato la propaganda pro referendum sarebbero l'ENI e le altre compagnie petrolifere!!! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:21
“ Se funzionasse veramente sempre l'equazione normalmente usata da tutte le opposizioni (Trovare chi ci guadagna) „ Ma no figurati, vogliono trivellare per motivi filantropici, nessuno ci vuole guadagnare, ci mancherebbe  |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:35
ho letto e seguo con attenzione questo argomento di cui son venuto a conoscenza proprio oggi (solo oggi??....direte voi...si, solo oggi, si vede che ne hanno parlato tanto ed io ero tanto distratto...). Sarà per colpa del fatto che vivo nell'ignoranza, nel senso che non approfondisco le mie nozioni in ogni cosa che sento o vedo, però questa cosa mi puzza assai...Mi chiedo se, in un paese che vive, pensa e agisce a seconda di cosa dicono CEE e USA, sia possibile poter gestire le proprie risorse liberamente e a proprio guadagno...ci dicono cosa fare con il latte...figuriamoci il petrolio!!! Ho sentito parlare di nucleare...se non ricordo male, fino a pochi mesi fa, erano proprio i nostri migliori scienziati a metterci in guardia sull'uso e sul beneficio dell'uso delle centrali nucleari...ci sarà pur un motivo...!!! se non ricordo male proprio la francia aveva dichiarato, dopo l'ennesimo disastro in giappone, di voler ridurre drasticamente l'uso del nucleare...e così altri paesi...insomma...ci sarebbe da meditare bene su questi due argomenti ben più complessi di quello che si è detto fino ad ora qui, anche se il discorso è su una buona strada... mi sembra che, come troppe volte nel nostro paese, si cerchi di arrivare ad una soluzione veloce, o di qua o di la, senza nemmeno valutare a fondo le conseguenze ( e sono tante e svariate) di entrambe le soluzioni. Ho letto anche di fonti energetiche rinnovabili...buona alternativa, se studiata accuratamente...certo che se, come stava per accadere dalle mie parti, si tirano su 50 impianti eolici proprio nel bel mezzo della rotta di migrazione di bianconi, pecchiaioli, cicogne, grifoni, ecc...ben venga se qualcuno dice NO...Apprezzo chi dice che viviamo in uno dei più bei paesi al mondo, e non ne sfruttiamo le potenzialità nemmeno al 50 %. Forse dovremmo imparare a tenerlo presente sempre, e non solo ogni tanto...invece di pensare a creare posti di lavoro in pozzi peroliferi, creiamone in zone turistiche, storiche, paesaggistiche...questo potrebbe essere il nostro futuro...l'abbiamo davanti ai nostri occhi e, sovente, troppo sovente, non lo vediamo. Occhi aperti gente!!! per vedere meglio quello che non vogliono farci vedere, e per vedere meglio come potrebbe essere il nostro futuro. E votate gente...non votare è segno che ci hanno già battuti, senza nemmano combattere...sarebbe troppo triste da accettare!! dedicherò i prossimi giorni a farmi una cultura sull'argomento e poi deciderò. ciao |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:39
“ quando possono prendere per il collo Croazia, Montenegro e Albania che sono sicuramente più deboli „ dai per scontato che lì siano così stupidi da rovinarsi le coste perdendo il turismo che alla lunga gli frutta di più ? in grecia se perdono quello sai quante persone non mangiano ...? |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:41
Marcoplano In Francia volevano chiudere le centrali più vecchie. In Italia investire nel turismo ok ma senza petrolio dove andiamo? |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:45
“ ma senza petrolio dove andiamo „ Esattamente dove andiamo con quel petrolio se va tutto bene, visto che l'eventuale produzione è irrisoria rispetto al fabbisogno interno, mentre se va male le conseguenze di un incidente potrebbero mettere in ginocchi l'economia di alcune regioni e quindi andiamo indietro. |
user25280 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:54
Gente sveglia, le trivellazioni in adriatico sono solo una speculazione per le multinazionali petrolifere, loro intascano i guadagni e i costi sono a carico dei contribuenti italiani, che spesso giustificano simili demenzialità in cambio del miraggio di qualche posticino di lavoro, con il rischio che al primo incidente ci siano centinaia di km di costa devastati e danni incalcolabili ad una industria (turismo) che già agonizza, ma che potrebbe dare ampiamente da mangiare a tantissime persone. Mi ritorna alla mente quando nella bassa parlavano del deposito di gas, che avrebbe portato benessere e sviluppo (mi sembrano gli stessi discorsi dei coloni a Toro seduto con il cavallo di ferro) che avrebbe dato da lavorare a migliaia di persone, quando in realtà erano solo 2 o 3 tecnici della ditta petrolifera inglese che avrebbero lavorato, che poi in realtà non era un deposito di gas ma era una centrale di estrazione di gas di scissione (il fracking). Per chi non conosce l'argomento consiglio di informarsi e guardare Gasland e Gasland 2 per vedere negli States cosa combina il fracking e per quante migliaia di anni l'ambiente rimane totalmente morto e velenoso a livelli incalcolabili, oltre a scatenare eventi sismici a rotazione. Nella bassa cercarono il gas di scissione, ma quando lo cerchi automaticamente lo fai, iniettarono in un punto dove vi era una cavità naturale dovi vi era un anziano giacimento di metano naturale e dove vi sono 3 faglie sismiche che si toccano e belle cariche. Morale, 20 maggio 2012 primo terremoto seguito da altre scosse minori, 29 maggio 2012 secondo terremoto seguito da scosse minori per mesi. La zona della bassa colpita che si era rialzata per 15 cm rispetto al suo livello naturale, il centro abitato di San Felice sul Panaro invaso da acque piene di prodotti chimici con esalazioni nauseabonde uscite dal terreno come risputate in superficie, 2 fiumiciattoli del posto in cui le acque salirono di temperatura fino a bollire ogni forma di vita creando un nauseabondo tappeto di pesci bolliti vivi, una quantità imprecisata i ettari di coltivazioni agricole di grano e mais letteralmente seccate, centinaia di persone vittime di problemi di depressione (chi non ha mai vissuto un terremoto non sa quali traumi ti lascia), moltissime coppie a cusa dello stress separate, chiese, castelli, tante tante case e palazzi, moltissime aziende rase al suolo e 30 morti. Si certo, non ne hanno parlato molto del fracking nella bassa, la ditta inglese assunse anche un ESPERTO PRO fracking che con soldi della protezione civile italiana, andava in giro per l'italia a fare propaganda buona per il fracking, dicendo che in fin dei conti erano poi morte "SOLO" 30 persone. Sono riusciti persino a far dimenticare il sisma in Emilia agli italiani e a convincere troppa gente che é stato un fatto naturale, peccato che in troppi posti registrarono l'entità delle scosse, poi prontamente abbassate dalle dichiarazioni del governo di allora per tenerle sotto una soglia entro la quale nessuna assicurazione era obbligata a risarcire. Poi cigliegina sulla torta ci dovemmo pure sorbire gli insulti di certi studentelli universitari delle città limitrofe che ci accusavano di disfattismo e di ricerca di fondi a sbafo. Peccato che la maggior parte di loro si faccia mantenere dai genitori troppo spesso a non fare un emerito k@zzo a scuola e a sparare sentenze come degli dei solo perché "UNIVERSITARI" Troppi italiani hanno già dimenticato, troppi sono accecati d qualsiasi miraggio di posto di lavoro, pronti abarattarlo con futuro, sicurezza, vita. Sarebbe meglio che queste persone escano dal loro torpore di aspettare che il lavoro arrivi da altri e si creino loro il loro futuro, perché ad accettare tutto questo in cambio di uno stipendio da fame, poi ci si ritrova in breve a non avere nulla di nulla ne al presente ne al futuro. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:54
Da vedere ! www.ansa.it/canale_motori/notizie/attualita/2016/03/09/allasta-prima-a Vi ricordate i diesel di qualche anno fa? ...lenti, fumosi, inquinanti da morire, poi hanno deciso di effettuare investimenti, magari perche' conveniva, il motore c'era gia', e comunque...il combustibile deriva dal petrolio ! E se si fosse investito in una tecnologia che gia' aveva prodotto un prototipo 120 anni fa ?!? ....ma forse non conveniva... Ed e' solo un esempio fra i tanti. |
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