| inviato il 24 Dicembre 2015 ore 11:40
“ Quando si assaggia un whisky se ne assaggia solo uno o anche più di uno? Se ho tre bottiglie diverse, in una sera, se ne degusta una sola o se ne può provare due (o tre)? Inoltre, quale è la giusta dose? „ @Dario: volendo si può assaggiare anche più di un whisky... che scrive libri ne consiglia massimo 6, al di là dei quali una persona normale non sarebbe più capace di distinguere i sapori diversi. La giusta dose è intorno ai 2 cl. qui è spiegato benissimo, anche troppo zelante ed esagerato... stanza con pareti bianche blablabla... www.laphroaig.it/it/news/news_262.html |
| inviato il 24 Dicembre 2015 ore 11:49
“ Urca l'ho cambiata, ne ho trovata una che mi piace di più! MrGreen;-) Vabbè allora raddoppio!!!!!!!! „ Jack Nicholson e il suo Old nr.7 Jack Daniel's Sour Mash Tennessee Bourbon Whiskey |
user39791 | inviato il 24 Dicembre 2015 ore 11:51
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| inviato il 24 Dicembre 2015 ore 12:04
Grazie mille Josh Dario |
| inviato il 24 Dicembre 2015 ore 12:25
Effettivamente quando io mi diletto...ne assaggio due o tre...il fondo di un bicchiere, dopo aver respirato l'odore che emana la bottiglia. Basta poco... Stefano |
user24904 | inviato il 24 Dicembre 2015 ore 14:08
Idem come Taranis. |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 11:31
Approfitto di questo post per fare gli auguri di un sereno Natale a tutti i forumers che hanno voluto arricchire questo topic con le loro esperienze, domande e richieste di spiegazioni. A quanti interessa posso portare esperienza su un paio di whisky che non avevo mai assaggiato e che ho incontrato per la prima volta ieri sera. Ho sempre sentito parlare un gran bene di alcuni whisky giapponesi ma, per un motivo o per un altro, non ho mai approfondito. Ho sempre rimandato l'acquisto di alcuni whisky che mi venivano suggeriti, sbagliando e, adesso, alcune di queste marche sono difficilmente accostabili. Mi riferisco soprattutto ai whisky Karuizawa ed Hanyu e allo Sherry Cask della Yamazaki che hanno raggiunto quotazioni folli superando anche le 5000 sterline per alcune releases particolari, tipo le collezioni "Samurai" e "Geisha" di Karuizawa. Non volendo fare ancora lo stesso errore, quest'anno, con largo anticipo sulle feste natalizie, mi sono procurato due bottiglie da aprire in questi giorni: il Kavalan Solist (Taiwan) e lo Yamazaki 12 YO (Giappone). In passato avevo assaggiato il Distiller's Reserve di Yamazaki che mi aveva lasciato eccellenti ricordi. La maggiore curiosità era per il Kavalan che in una versione particolare (Solist Vinho Barrique Sherry Cask) ha vinto due medaglie d'oro ad un recente concorso internazionale. Questa curiosità è stata ripagata da una delusione cocente. Sapore eccessivamente dolce per i miei gusti, troppo esasperati la vaniglia e il caramello che, seppur non specificati in etichetta, sono abbastanza sicuro siano stati aggiunti successivamente alla maturazione durante l'imbottigliamento per sopperire alle mancanze del distillato stesso. Lo statement di "No age" e il colore oro chiaro lasciano capire che è evidentemente un distillato giovane lasciato maturare in botti ex-bourbon che non hanno garantito allo stesso distillato di guadagnarsi un sapore autonomo. Per cercare di uscire dall'anonimato sono stati aggiunti artificialmente alcuni "sapori" in maniera, secondo me, eccessiva per il tannino e il caramello o addirittura disgustosa per vaniglia e cocco. Da evitare assolutamente, i 100 euro peggio spesi. Per la stessa cifra mi sono procurato uno Yamazaki 12 YO: stessa cifra, sapore completamente diverso. Il colore ambrato di questo distillato fa capire che la maturazione è avvenuta in botti ex-cherry, le migliori. L'assaggio regala sapori diversi di frutta matura e cioccolatini toffee, con una nota di tabacco appena percettibile ma molto piacevole. Si riconosce invece molto bene il sapore di banana che comunque mantiene il complesso in modo molto equilibrato. Retrogusto infinito che lascia la sua delicata impronta sul palato... whisky veramente notevole. |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 12:19
buone feste a tutti e interessante le ultime novità Josh......spero di riuscire un giorno a provare i giapponesi |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 12:39
Ciao Falena, “ spero di riuscire un giorno a provare i giapponesi „ . Il "problema" dei giapponesi è che sono ancora troppo poco conosciuti e per acquistare necessariamente ci si deve affidare a recensioni lette in giro. Ho sentito magnificenze del Kavalan e adesso che l'ho provato mi vien da usarlo come antigelo alla sera quando porto i cani a correre al parco... alcuni altri, invece, valgono sicuramente la spesa. |
user24904 | inviato il 25 Dicembre 2015 ore 12:53
Grazie per le recensioni... e per eventuali soldi fatti risparmiare |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 13:03
A proposito di soldi risparmiati...ieri mi sono fatto un giro a Bologna per 4-5 enoteche o presunte tali e ho trovato prezzi che si discostavano l'un l'altro di tantissimo. Quindi fate sempre i ma bella ricerca prima di acquistare....il lagavullin può andare dai 56€ ai 39€...ardbeg a 48 a 40...l'oban da 63 a 40...insomma fare qualche passo in più può valere qualche euro di risparmio...scusate se è poco. Colgo l'occasione per fare a tutti i migliori auguri di un felice natale. Stefano |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 13:08
“ e per eventuali soldi fatti risparmiare „ Non ci giurerei... per uno che non funziona ce ne sono decine, invece, che vanno alla grande... Non vorrei che succedesse quello che è successo con le fotocamere. Leica ha inventato il formato 24x36 e quando sono arrivati i giapponesi gli hanno fatto barba e capelli e l'hanno messa in un angolino con il suo mercato di nicchia. Gli scozzesi hanno inventato il whisky ma i giappo sono arrivati e in 10 anni stanno avendo il sopravvento. Sulla Bibbia di Bill /Jim Murray i voti più alti li prendono proprio un Macallan di 40 anni fa e uno Yamazaki del 2013... qualcosa vorrà pur dire. Che forse dove mettono le mani i giapponesi riescono a far le cose meglio di chiunque altro? |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 13:14
“ Quindi fate sempre i ma bella ricerca prima di acquistare....il lagavullin può andare dai 56€ ai 39€...ardbeg a 48 a 40...l'oban da 63 a 40...insomma fare qualche passo in più può valere qualche euro di risparmio...scusate se è poco. „ La stessa cosa se si fanno acquisti online... sempre consultare prima tutti i siti che si conoscono. “ Colgo l'occasione per farr a tutti i migliori auguri per un felice natale. „ Anche a te, Stefano, e alla tua famiglia. |
| inviato il 25 Dicembre 2015 ore 20:32
anche io avevo provato un kavalan due anni fa al whisky festival a milano, se non mi sbaglio era un sherry o porto oak; non era male, anzi era piacevole, però al gusto non sembrava per niente un whisky era molto più simile a un bourbon... @josh non capisco come possano essere considerati all'interno della stessa "categoria" i whisky giappo e gli scotch; sono due distillati molto diversi tra loro, anche i torbati e gli scozzesi non torbati (che stanno iniziando a piacermi dopo un primo periodo in cui preferivo i primi) sono molto diversi però bevendoli noto delle caratteristiche comuni che non noto con un whisky giapponese o un bourbon ...e tanti auguri!!! |
| inviato il 26 Dicembre 2015 ore 11:20
Ciao Gerardo, ho capito il tuo discorso ma credo che distinguere in gruppi e famiglie i distillati secondo il "gusto" sarebbe troppo effimero, essendo il gusto estremamente soggettivo come riferimento. Anche se giapponesi, i whisky hanno in comune con gli scozzesi un ingrediente fondamentale: l'orzo maltato (Barley). E' questo che da l'uniformità alla definizione di whisky. Un giapponese, d'altronde, non potrà mai fregiarsi dell'appellativo di Scotch che identifica un whisky distillato e invecchiato unicamente in Scozia. Tutti gli altri "whiskey" hanno cereali (Grain) diversi come ingrediente base per la distillazione: gli americani il mais (Corn), irlandesi e canadesi il frumento (Wheat) oppure la segale (Rye). Una cosa che ho notato, piuttosto, che differenzia gli scozzesi dai giapponesi è la consistenza, la densità del distillato. I giapponesi sono mediamente più oleosi, più grassi. Sinceramente non so quanto questo dipenda dal processo di distillazione piuttosto che dalle ovviamente diverse qualità organolettiche dell'acqua impiegata. Buone feste anche a te e famiglia! |
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