| inviato il 28 Novembre 2015 ore 13:16
Esatto,Marameo,hai afferrato lo spirito del post,nessun confronto tra dia e digitale,meglio uno o l'altro.Possono coesistere benissimo,specie con chi ha qualche annetto sulle spalle e si ricorda della qualità della dia,ma scatta tranquillamente anche col digitale,mentre puo essere accantonata da chi la considera superata.IMHO. Ciao,Alessandro. |
| inviato il 28 Novembre 2015 ore 18:39
L'unico dubbio riguarda la disponibilità futura, e il prezzo, delle dia disponibili, unicamente la Velvia, per quanto mi riguarda. E poi lo sviluppo, con prezzo e qualità sempre più inversamente proporzionali. Prima sviluppavo al Centro Foto Cine (sic!), ora al FOD. Speriamo bene per il futuro |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:22
Molto interessante questa discussione (anche se ormai ferma a quasi un anno fà) per uno come me che a tutt'oggi adopera solo diapositive: Velvia 50 per il colore, Rollei RPX 25, Rollei Ortho 25 e Rollei retro 80 S per il bianco & nero. L'unica cosa per cui ringrazio il digitale, anzi gli sono estremamente grato, è che avendo procurato la quasi immediata obsolescenza di tutto ciò che ruotava intorno alla fotografia chimica mi ha messo in condizione di acquistare, a prezzi davvero stracciati anzi ... vergognosamente stracciati, tutta una serie di accessori che ho sognato per decine di anni e che altrimenti mai mi sarei potuto permettere! Basti pensare che al prezzo di un Kodak Ektapro 9020 solo corpo ne ho acquistati due, di cui uno assolutamente nuovo, un 9010, un 5020 e un 5000 completi di tutti gli accessori |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:23
Per non parlare poi delle proiezioni in dissolvenza incrociata ... |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:39
Mi diletto un po' anch'io, ma ormai quasi solamente in mf. La dissolvenza incrociata la faccio con due Rollei 66 P Dual che la consentono con un piccolo artificio senza alcuna centralina PaoloMcmlx, ma Rollei RPX 25, Rollei Ortho 25 e Rollei retro 80 S non sono negative? Quali dia bn ci sono, se ci sono, in circolazione? |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:45
Io invece ho chiuso per sempre.L'ultimo rullino di Velvia sviluppato 8 anni fa. |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:58
Più o meno in quel periodo, forse un po' prima, ho consumato il mio ultimo rullino Kodachrome nella mia Nikon FE del 1980. Anni dopo, mi sembra nel 2012, McCurry avrebbe usato l'ultimissimo rullino prodotto ritraendo De Niro con un'espressione da malmostoso: agonistica.com/last-roll-of-kodachrome-by-steve-mccurry/ |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 15:18
Caspita quanti fotogrammi aveva questo "ultimo" rullino, ho visto una puntata su sky pure, con foto totalmente diverse |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 16:47
In effetti le foto di questo "ultimo rullino" continuano a moltiplicarsi e a proliferare. È un tipico episodio in cui storia e leggenda finiscono per sovrapporsi. |
user33434 | inviato il 02 Giugno 2016 ore 19:50
Adoro le diapositive e anche se un pò seccante per via dei range di temperatura molto stretti per i chimici, mi diverte anche svilupparle. I colori delle velvia sono particolarissimi e credo difficili da ottenere in post produzione partendo da raw, almeno per me. Velvia 100 6x6
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| inviato il 02 Giugno 2016 ore 20:35
Da studente sviluppavo l'Agfachrome 50S, per risparmiare. Poi, appena cominciarono a circolare più soldini, complice l'amico Gerardo che me lo mostrò per la prima volta, passai al Kodachrome 64, poi anche in formato 120 sulla Rollei 6006. Ma usavo con piacere anche il 25, e infine anche il 200. A volte trovavo delle partite prossime alla scadenza a prezzo stracciato, e allora ne facevo incetta. Una volta da Giovenzana, in Largo Augusto, trovai uno stock da 24 pose (neanche sapevo esistesse) a 1/4 del prezzo. Non so quante ne presi. Potevi metterle in frigo e duravano anni, tanto non contenevano copulanti cromogeni, che venivano aggiunti in sviluppo. La fregatura era che potevi aspettare anche 1 mese per lo sviluppo. Una volta delle dia fatte in luglio le vidi a fine settembre. Era uno stillicidio. Poi arrivò prima il Fuijchrome 50, che l'annunciava, e dunque la Velvia 50, che uso ormai da quasi 30 anni. Fu la liberazione da queste attese. Molte volte mi sono messo in testa di svilupparla, ma ho sempre desistito a un passo dal farlo. Alla fine la sviluppavano in 1h. Andavi in via Cavalcanti a certi orari, ti sedevi, aspettavi un'oretta, e poi te la portavano. Avevano un salottino con 5 tavoli luminosi e lentino, ti sedevi con calma e le facevi scorrere, scartando subito quelle malriuscite. Poi a casa, una bella proiezione 2x2m. Era un rito magico. Qualità stratosferica, ma solo la 50: nella 100 ho sempre trovato, soprattutto nei cieli, una presenza di grana visibile che la 50 non ha. Adesso ho oltre 30 rulli 120 pronti per le ferie che aspettano |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:33
Concordo,usavo soltanto la 50. Bei tempi....... |
user33434 | inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:35
Per pura curiosità l'estate scorsa ho affiancato la Hasselblad con il Distagon 60mm (Velvia 100) alla 6d con il 17-40 con lo stesso tempo di scatto e sollevamento specchio per entrambe. Questi i risultati

 Mi pare che come range dinamico la 6D ne esca meglio. A voi le considerazioni |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:53
Non saprei dire. Quando però confronto la proiezione di una Velvia con quelle a monitor della mia 6D......mi viene da ridere...... butterei tutto il digitale nel cestino. |
user33434 | inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:58
Mi immagino. Quello che mi sorprende è come la stessa scena cambi completamente atmosfera, in una sembra drammatica e nell'altra invece trasmette serenità |
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