| inviato il 11 Settembre 2015 ore 19:00
Blade, ero provocatorio non a caso: ho estremizzato un concetto per sottolineare alcune debolezze (o meglio, limiti). :) Leggere il manuale è una cosa che consiglio sempre, il problema è quando oltre alla tecnica non vi è altro. (che, per la fotografia meramente esecutiva, tecnica ecc, ovvero alcuni tipi di fotografia non è un problema, per altri invece potrebbe diventarlo). L'amatore ha la grossa fortuna di non dover render conto ad un cliente, poter essere padrone di ogni propria scelta, cosa molto preziosa. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 19:13
"Leggere il manuale è una cosa che consiglio sempre, il problema è quando oltre alla tecnica non vi è altro" vero, verissimo, ma non vedo l'attinenza con il titolo del topic!!! |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 19:47
“ Il problema è quando la tecnica diventa l'unico elemento dell'atto fotografico, impedendo di vedere tutto il resto „ Ti ha risposto correttamente Claudio Cortesi ed aggiungo la tecnica in fotografia (ma possiamo dire in tutte le arti e sport) deve essere al servizio del fine ultimo, e non il fine stesso! |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 23:28
Certamente. Ma senza tecnica nessuno può espimersi in modo adeguato alle proprie aspettative. Viene sempre il momento che avverti di non esserci riuscito. Se studi puoi superare i limiti che hai. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 23:48
Dipende da cosa si fa :) |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 23:50
Sono d'accordo, la tecniche é fondamentale ma io é già una decina di giorni che penso a una foto. So come dovrá essere, cosa dovrà significare, conosco già il luogo ed il meteo per farla...persino il colore, bianco e nero. Quello che mi preoccupa è: Riuscirò a trovare l' attimo in cui la fanciulla mi guarderá con sorriso, mentre gli altri grigi, bagnati e in senso opposto andranno a lavoro? Questo é il mio problema ad ora. |
| inviato il 12 Settembre 2015 ore 0:11
Per ottenere immagini significative può essere utile moltiplicare i tentativi. Con la fanciulla bisogna essere bravi a farle cambiare espressione. Conosco un ragazzo con un lieve handicap che fa foto pazzesche a mia figlia Benedetta. Riesce a farle fare decine di espressioni diverse. Una cosa da non credere. |
| inviato il 12 Settembre 2015 ore 11:07
Filtro46 dicendo questo rafforzi la tesi che la tecnica deve essere al servizio della creatività e non viceversa. La tecnica quando raggiunge la sua massima espressione diventa talmente naturale che non ci si accorge di averla, diventa come il respirare e quindi non diventa un limite alla creatività, ma il suo massimo ausilio! |
| inviato il 12 Settembre 2015 ore 11:14
Si echopage, sono d' accordo. Ovviamente la mia tecnica é limitata al tipo di foto che faccio...ritratti, strada e un pò di paesaggi, quindi limitata all' uso della macchina e pochi accessori...se facessi ritratti in studio dovrei studiarmi molto bene come usare luci, esposimetri esterni e molto altro. Insomma la tecnica va imparata e deve essere naturale per poter giungere al risultato che si ha in testa. Mi pare ovvio. |
| inviato il 12 Settembre 2015 ore 18:21
:) |
user30556 | inviato il 12 Settembre 2015 ore 19:39
Atra atra... adesso mi esce pure l'acqua calda dal rubinetto!!! |
| inviato il 13 Settembre 2015 ore 15:25
Ciao Personalmente trovo che una vera risposta alla tua domanda in senso globale non esista proprio. Ogni persona che decide di fare delle fotografie, deve decidere da sola come vuole utilizzare la propria macchina fotografica, tutto li... Io sono assolutamente certo che se uno dentro ha la vera passione, col tempo ad alcune considerazioni ci arriva da solo... La curiosità e la voglia di progredire e di raggiungere alcuni obiettivi, sono un motore indispensabile di un fotografo. Quindi mano a mano che si progredisce si alza l'asticella, e dopo un po' di tempo diventa inevitabile apprendere le tecniche. Se uno ha in mano una reflex e non arriva a queste considerazioni... c'è qualcosa che non va. Se facciamo decidere alla nostra fotocamera come eseguire una foto, quella non sarà mai davvero nostra. Una "Fotografia" ha una vita sua... Viene concepita con un idea o con un intuizione (anche fulminei), la visualizziamo nella nostra mente e poi con un click la facciamo nascere letteralmente. Dopo la sua nascita ha una sua crescita, la post elaboriamo (anche pochissimo) e diventa adulta, ed ecco la nostra foto! Questa è la nostra foto, un processo "artistico" che ha una sua nascita e una sua fine. La foto a questo punto è pronta per il "mondo". Tra la visualizzazione nella mente ed il click ci dev'essere un "istruzione" un set di informazioni che diamo alla nostra fotocamera, la capacità di dire alla nostra macchina fotografica cosa abbiamo in testa per renderla reale, questa è la tecnica. La fotocamera è solo un mezzo. Fotografare significa cogliere non raccogliere. Quindi tornando alla domanda è più interessante indagare sul perchè è stata posta, piuttosto che dargli una vera risposta. Il fatto è che ci sono milioni di persone che fanno fotografia ma restano ancora pochi i FOTOGRAFI. La fotografia è diventata talmente fruibile che le persone che le fanno sono diventate loro stesse fruibili e fruitori di una fotografia talmente immediata che non si chiedono neppure più come nasca. Un po' come la storiella del bimbo di città... che pensa che le fragole crescano nelle cassette del supermercato In definitiva la fragola resta la fragola e se siamo dei puri consumatori non ci chiederemo mai da dove viene, se invece siamo appassionati di frutta, il discorso cambia parecchio Buona domenica. |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 0:50
Grazie per le risposte :) |
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