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Il dubbio, il kitsch, l'arte.







user46920
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inviato il 11 Marzo 2015 ore 4:21

Forse si potrebbe aprire un topic ad hoc
...come lavorare su modello in fotografia... ?

oppure continuare nel thread "Leggere le foto" ... ché vorrei capire il concetto "copiare il tema" e provare a tradurlo.

Ma per tornare più in tema, grazie a Giamba, con le parole di Smargiassi
...occuparsi di fotografia significa, all'esatto opposto della pittura, occuparsi di pratiche che stanno in prevalenza fuori dal campo dell'arte.
, si può commentare che in questo concetto Smargiassi esprima una verità indiscutibile, derivata molto probabilmente dal fatto che la fotografia non può esistere senza "la tecnica", intesa proprio come "procedure meccaniche" obbligate dalla materia che tratta (vedi l'ottica ad es.). Anche se poi può essere utilizza per l'arte o in modalità artistica e quindi "rientrare nel campo" trovando poi una dimensione più larga e permissiva, lo scheletro dalla fotografia non ha nulla a che vedere con l'arte, intesa come creatività libera dalle regole, espressione della pura fantasia, invenzione onirica o "cosa" assolutamente soggettiva.
Infatti:
Di queste pratiche (la fotografia di massa...scientifica...familiare e privata...funzionale e professionale, oggi quella "conversazionale"...) i "critici fotografici" invece solitamente non si occupano...

... ma non solo i critici dovrebbero chiamarsi "critici della fotografia Artistica" ... perché solo di quella si occupano (si vogliono occupare), spesso anche molti fotografi dovrebbero affrontare questo tema e la realtà, per cercare di capire "la struttura" fisiologica della fotografia.

Per farla breve, la fotografia NON è solo arte !!!

Questo tema, notoriamente male affrontato sul forum (ma non solo) e mai risolto purtroppo, finisce sempre con la solita diattriba: "io faccio quello che voglio !!! ... No tu non puoi, perché la fotografia ha dei limiti naturali"...

Mentre si potrebbe risolvere sistematicamente e semplicemente, con la consapevolezza .

Se sommiamo questa inconsapevolezza all'altra legata al termine Arte ... sembra proprio necessaria una o più discussioni specifiche, per poter chiarire le cose.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 8:42

In un altro blog sulla critica fotografica lo stesso autore precisa che occuparsi di fotografia significa, all'esatto opposto della pittura, occuparsi di pratiche che stanno in prevalenza fuori dal campo dell'arte.

Giamba, il motivo di fondo di questo, che oggi come oggi è un fatto incontestabile, è solo perché la fotografia ha "sostituito" le altre tecniche grafico-pittoriche in quegli stessi campi: la riproduzione sui testi scientifici si faceva attraverso disegni e incisioni (citando a memoria, il primo testo di Geologia che utilizzò le fotografie dovrebbe essere "Die Dolomit-riffe von Südtirol und Venetien: Beiträge zur Bildungsgeschichte der Alpen" del Mojsisovics - 1879, ma i disegni compaiono anche in testi attuali), i quotidiani utilizzarono disegni fino alla fine dell'ottocento, le riviste di una certa levatura "disdegnarono" la fotografia fin verso il 1910, lasciandole solamente un ruolo abbondantemente secondario, spesso solamente per riproduzioni di opere pittoriche, e via di questo passo.
Probabilmente, nel XVIII secolo quella tua frase che ho citato all'inizio sarebbe andata a "pennello" per descrivere le opere eseguite ad acquerello, che infatti trovò piuttosto dura la strada per farsi riconoscere tra le tecniche propriamente artistiche; la sua caratteristica velocità di realizzazione lo rendeva adatto per altre funzioni, magari anche solo per colorare a mano le incisioni riprodotte su testi scientifici.
Questo però è un discorso che non ha nulla a che vedere con le caratteristiche intrinseche di questo o quello strumento.

user12181
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inviato il 11 Marzo 2015 ore 10:32

Is photography art? Quien sabe? Who knows and who cares? I like it!

Is my photography kitsch? Quien sabe? Who knows and who cares? I like it!

In generale trovo che sia molto di cattivo gusto criticare i dilettanti.

user46920
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inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:00

In generale trovo che sia molto di cattivo gusto criticare i dilettanti.

sono in completo accordo con questo !!!

... ma è nel chissenefrega il fulcro della critica, che secondo me è volutamente indirizzata a chi la fase del diletto l'ha già passata da anni (secondo me ;-))

... mi sono veramente "scapottato" dalle risate leggendola ... e nessun dilettante si ferma a leggerla (comunque se lo facesse, troverebbe spunti per un po' di auto-ironia)

Consiglio la lettura a tutti !!!
smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2014/06/18/considerazioni-

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:01

In generale trovo che sia molto di cattivo gusto criticare i dilettanti.

Indubbiamente, però è anche vero che si tratta della categoria in cui la "voglia di fare Arte" si presenta più frequentemente e, altrettanto frequentemente, rischia di cadere nel "kitsch" (sia chiaro che anch'io appartengo a questa categoria).
Perché questo? Intanto perché non facendo foto per professione si tende a non cimentarsi nei settori tipici dei professionisti (matrimoni, foto di moda, still life per pubblicità ecc.), poi però, se si è fotoamatori si tende ad uscire presto dalla routine della "foto ricordo" ... poi però, se esci e fai Street, ce l'hai la liberatoria da far firmare a tutti quelli che ritrai? Perché se non ce l'hai, le tue foto non ti fiderai nemmeno a presentarle al Circolo Fotografico del tuo paese, per timore di beccarti una denuncia ... poi però ...
metti insieme tutte le cose e vedrai che ti rimane poco altro se non buttarti sulla "naturalistica" e il "paesaggio", e va a finire che la tentazione della foto "artistica" salta fuori anche senza tirare in ballo la sete di "mi piace" su fb.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:28

Giamba
I nostri dibattiti, le riflessioni, gli spunti di Jeronim (al quale sarò sempre grato per avermi instillato dubbi ed interrogativi) serviranno ad affinare le nostre capacità di lettura ed anche a farci tendere verso un modo di fare foto meno scontato ma il passaggio da "imbianchino" a qualcosa di artistico sarà mai possibile?


Il fotoamatore non è un imbianchino per il semplice fatto che le sue foto non hanno alcuna funzione primaria. Sono destinate ad una fruizione personale o al limite allargata alla sua cerchia. Il lavoro dell'imbianchino è soggetto alla critica del committente, che ne condiziona l'esito e ne fissa alcuni parametri qualitativi. I parametri qualitativi il fotoamatore se li dà da sé, e questo fatto fa sì che siano molto più aleatori. Nel senso che potranno essere volta a volta rigorosissimi, come per l'artista più esigente, oppure pressoché inesistenti, a seconda della coscienza critica del fotoamatore.

Il diffondersi dei social, però, ha fatto dilatare la cerchia a dimensioni che sono in grado di stravolgere il senso delle foto originarie, anche quando non avevano alcuna pretesa, solo per la loro dimensione numerica. Ma questo... nuovo senso, a mio modo di vedere, è ancora alla ricerca di una collocazione.

Che possa tout court aspirare a partecipare della sfera estetica tenderei ad escluderlo, per lo meno se si considera quest'ultima alla stregua di ciò che è stato prima dell'apparire delle teorie recezionistiche, cioè fino a quando la teoria estetica svolgeva un ruolo essenziale nell'ispirarne i criteri identificativi.

È indubbio, a mio giudizio, che il valore estetico è cosa assai diversa se decretato da una critica consapevole oppure semplicemente da un pubblico che rivendica il proprio diritto di appartenenza. Il diritto di appartenenza è sacrosanto dal punto di vista sociale: ma condivido la tesi di chi sostiene che, dal punto di vista di merito, sia un fondamento insufficiente per motivare la legittimità di una critica estetica non basata su controllabili ed adeguati giudizi di fatto.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:40

Caro Pdeninis, come sempre tocchi un punto essenziale Sorriso
Da una parte infatti la dimensione estetica è l'ineludibile fondamento di un'opera, dall'altra la ricerca di criteri più o meno meccanici di valutazione e giudizio non sopperisce e non risolve il fatto che il diritto di appartenenza sia, ti cito, fondamento insufficiente per...
E mi sa che proprio in questo trovino spiegazione talune dimaniche che, in particolare in rete, sono la norma...

Un caro saluto
F

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:42

Da una parte infatti la dimensione estetica è l'ineludibile fondamento di un'opera, dall'altra la ricerca di criteri più o meno meccanici di valutazione e giudizio non sopperisce e non risolve il fatto che il diritto di appartenenza sia, ti cito, fondamento insufficiente per...
E mi sa che proprio in questo trovino spiegazione talune dimaniche che, in particolare in rete, sono la norma...


Infatti. Ho la presunzione/speranza di credere che però, una volta esplicitate le dinamiche, quello che sembra un diritto per "democrazia" sia rivedibile, e possa essere considerato per quello che è, ovvero un... nuovo pregiudizio.

In questo caso il "criterio di valutazione meccanico" di cui parli diviene il semplice censimento dei giudizi dei fruitori (like), senza alcun controllo delle modalità sulle quali siano basati.

Buona giornata a te!

Paolo

user46920
avatar
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:47

Il diffondersi dei social, però, ha fatto dilatare la cerchia a dimensioni che sono in grado di stravolgere il senso delle foto originarie. Ma questo... nuovo senso, a mio modo di vedere, è ancora alla ricerca di una collocazione.


infatti, sarei dell'idea di rendere disponibile una sezione "adminchiam" o altro termine con lo stesso significato, dove io possa mettere le mie foto ... ben al riparo da occhi indiscreti Sorriso

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:48

infatti, sarei dell'idea di rendere disponibile una sezione "adminchiam" o altro termine con lo stesso significato, dove io possa mettere le mie foto ... ben al riparo da occhi indiscreti


MrGreenMrGreenMrGreen
Dàgli al censore!!

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 11:53

Ancora Dahlhaus, scritto in un'epoca (1970) in cui, che io sappia, i social network non erano ancora nati, o per lo meno non avevano alcuna diffusione :

Credere che dal punto di vista estetico la "norma di gruppo" per la quale una canzonetta rappresenta la quintessenza della musica ed una sinfonia di Beethoven un vuoto frastuono abbia lo stesso diritto all'esistenza di quella opposta è un errore ed un'illusione, in quanto i giudizi di fatto che sono alla base delle due non sono ugualmente fondati.

Un ascoltatore capace di render giustizia ad una sinfonia di Beethoven, infatti, è generalmente anche in grado di cogliere l'obiettiva realtà musicale di una canzonetta, ma non viceversa.

Non si tratta certo di incoraggiare l'arroganza degli iniziati. Nessuno ha il diritto di rinfacciare agli analfabeti musicali il loro analfabetismo, ma ciò non toglie che quest'ultimo sia un fondamento ben fragile per il giudizio estetico." ...

" La teoria recezionistica tende ad interpretare la differenza tra gli ascoltatori che comprendono forma e struttura di un'opera e quelli che non la comprendono come semplice differenza di «norme di gruppo», ed in un certo senso a sbarazzarsene. Ma la tesi per cui la «norma di gruppo» degli ascoltatori di canzonette, ai quali le sinfonie di Beethoven paiono noiose e confuse, abbia il medesimo diritto all'esistenza di quella degli ammiratori di Beethoven è «metafisica» quanto la tesi opposta (naturalmente non è qui in discussione un diritto all'esistenza in senso sociale).

L'apparente «mancanza di presupposti» è un miraggio: in realtà all'aborrito pregiudizio «aristocratico» l'indagine sulla recezione sostituisce un pregiudizio «democratico», senza rendersi conto che si tratta pur sempre di un pregiudizio, cioè la convinzione che tutte le valutazioni, anche le più estranee alla cosa, siano esteticamente equivalenti. Il risultato è una semplice registrazione di opinioni. Che l'indagine «quantitativa» sia superiore a quella «qualitativa», e che rappresenti un progresso sul piano metodologico, per l'estetica non è così certo come per le scienza naturali, modello emulato dalla ricerca empirico-statistica sulla recezione.

user46920
avatar
inviato il 11 Marzo 2015 ore 12:51

Ho la presunzione/speranza di credere che però, una volta esplicitate le dinamiche, quello che sembra un diritto per "democrazia" sia rivedibile, e possa essere considerato per quello che è, ovvero un... nuovo pregiudizio.


... ma da qualche parte bisognerà sbattere la testa Eeeek!!!
la consapevolezza si paga !

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 15:33

Direi che la citazione fatta da @Pdeninis, per quanto possa non essere piacevole da sentirsi dire, è assolutamente condivisibile.


E la chiave di volta è :
Un ascoltatore capace di render giustizia ad una sinfonia di Beethoven, infatti, è generalmente anche in grado di cogliere l'obiettiva realtà musicale di una canzonetta, ma non viceversa.



avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 16:08

L'ultima citazione di Paolo è particolarmente interessante e dimostra come il dibattito sulla presunta "democraticità" di certe dinamiche (pregiudizi) di gruppo non sia nato con Internet; la Rete lo ha solo reso in qualche modo più "drammatico", perché rendendo "anonima" e molto impersonale persino la partecipazione al gruppo stesso, ha fatto in modo che anche le "norme di gruppo" finissero per dissolversi in un'indistinta ridda di pareri personali autoreferenziati e impropriamente accreditati della medesima dignità.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2015 ore 16:29

Concordo con Daniele. Il livellamento dei giudizi (e dei pregiudizi) è normale in ogni comunità, digitale o meno.

Quel che in pittura si poteva considerare "la scuola di...", in fotografia analogica è stata "il circolo".
Avere a che fare con un gruppo di persone fa si che si accetti e ci si autoconvinca in gruppo della bontà di un determinato stile di rappresentazione.

E' un'arma a doppio taglio, perchè se è la bottega di Rembrandt, il livello complessivo si alza. Si guardi il caso dell'uomo con l'elmo d'oro: www.millequadri.it/pittori/cerchia-di-rembrandt-luomo-con-lelmo-doro-c

Ma se la comunità involve, il livello si abbassa, o muta, o si assesta altrove, scegliete voi.

Il forum di Juza è una comunità abbastanza ampia, ma è una comunità, ed è evidente che un certo genere di stile possa essere più accettato e che condizioni l'occhio collettivo.

Si può notare un certo "stile" anche in comunità decisamente più grandi come 500px, o in certi sottogruppi (o aree geografiche) di Flickr. Ma anche in certi "giri" di fotografi famosi che finiscono per essere autereferenziali in gruppo.




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