| inviato il 27 Agosto 2014 ore 17:58
Sono appena tornato dallo zimbabwe dove ho passato quasi 20gg fra mana pools, matusadona, lago kariba, upstream zambezi, victoria falls e hwange.ero già stato nel paese ma non per molto tempo.lo zw è uno splendido paese abitato da persone gentili e disponibili.più sicuro dell italia ma purtroppo poverissimo. Un paese dove la classe politica si é mangiata tutto senza lasciare quasi niente al popolo.dall' avvento di mugabe il secondo paese più ricco d'africa è divenuto uno dei più poveri.da essere il maggior produttore di cereali d'africa agli aiuti della fao per mangiare....a parte questo vorrei restare concentrato su quello che interessa in genere ai turisti.le cascate vittoria restano il punto di forza come pure i safari in canoa a mana pools.hwange pur non avendo certo la fauna di serengeti o savuti si difende benino.il lago kariba è incredibilmente bello e ricco di fauna ovviamente legata all acqua..disastrosa invece la situazione faunistica a mana pool e matusadona.il bracconaggio è a livelli spaventosi.a mana pool non c è un elefante che abbia più di 35 anni.tutti i big bull uccisi per l'avorio.gran parte dei bufali abbattuti x la carne.del centinaio di rinoceronti neri di matusadona ne restano forse 3 o 4,entro qualche mese zero.in 6gg a mana non abbiamo incontrato un ranger.passano la giornata a dormire nei loro uffici mentre i bracconieri si divertono.in tre gg nel matusadona li abbiamo trovati una volta mentre...pescavano.del resto il governo consente la vendita ed il commercio dell avorio che è gestito dai cinesi.cinesi che in zw sono più numerosi dei bianchi e finanziano il regime locale.oltreciò i parchi confinano senza recinzioni con le riserve di caccia per cui appena un animale si sposta...bang.lo zw attualmente è una mecca per la caccia grossa poiché lo zambia ed il botswana la stanno proibendo ed il sudafrica la stà riducendo.RISULTATO..pochi incontri con leoni e leopardi,tutti gli animali sono spaventati.UCCELLI... mi sono divertito ma con una fatica pazzesca.non ho mai avuto bisogno del duplicatore in africa ma qui avrebbe fatto comodo molto spesso.in questo caso non c'entra il bracconaggio ma essendoci poca gente in giro gli uccelli non sono confidenti.situazione più italiana che africana.insomma è valsa la pena?si, è stata una gran vacanza ma molte cose mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Ho visto un baobab millenario sul bordo dello scavo di una miniera di carbone.ho proprio avuto l'impressione che l'africa la stiamo perdendo.insomma uno zimbabwe in chiaro scuro,specchio dell'africa odierna. |
| inviato il 27 Agosto 2014 ore 18:13
Racconto da pelle d'oca e che ci fa pensare.....  |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 13:50
Insomma.....si stava meglio quando si stava peggio. Purtroppo l'ex Rhodesia paga una transizione nata male e gestita peggio. Si è passati da un regime simil sudafricano dove una minoranza bianca dominava sulla maggioranza nera a un regime approssimativo dominato dalla corruzione e ugualmente autoritario. un cambio che ha portato più danni dei benefici. Purtroppo il racconto che ne fai è veramente terribile....l'Africa la stiamo perdendo...la stanno conquistando i cinesi. Insomma cambiano i musicisti ma la musica è sempre la stessa... |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 15:22
alcuni chiarimenti, premetto che l'apartheid è stata un marchiano errore ma altrettanto grande è stata la gestione mugabe che ha scacciato dal paese non solo gran parte dei bianchi(ca200000) ma anche gran parte dei neri che con loro lavoravano e collaboravano.si tratta di circa 1500000 di persone che erano state istruite dai bianchi ed assieme a loro mandavano avanti il paese.si deve sapere che i rhodesiani bianchi erano ben consci di non poter pilotare un paese cosi grande in pochi.quindi non hanno mai applicato una apartheid rigida anzi hanno pensato bene di creare una middle class nera che lavorasse con loro.ebbene quella gente è stata il maggior problema di mugabe e sono stati allontanati ed esclusi al pari dei bianchi.non si poteva rubare impunemente sotto gli occhi di gente istruita che essendo nera poteva reagire politicamente. in zimbabwe c'è un detto che equivale al nostro paragone "c'è come fra il giorno e la notte",loro dicono"c'è come fra mandela e mugabe" anche lasciando perdere i risvolti politici qualsiasi turista che abbia occhi per vedere capisce che le cose non vanno, che i cinesi si stanno mangiando il paese e che alla fine a questa gente resterà ben poco. speriamo in bene anche se la speranza è spesso vana. |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 15:37
Mai stato in Zimbabwe ma trovo purtroppo del tutto credibile questo resoconto, di cui ti ringrazio. Del tutto efficace il riassunto nella frase: Zimbabwe in chiaro scuro,specchio dell'africa odierna . |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 15:51
Marcom,grazie a Te. sono stato altre volte in zimbabwe e sono appassionato dalla loro recente storia. quando vado in africa cerco sempre di parlare con i locali,sia bianchi che neri. poi mi faccio la mia idea che può essere giusta o sbagliata ma comunque sincera. in ogni caso non voglio mettere in cattiva luce questo magnifico paese,purtroppo l'africa ha i suoi problemi a cui noi spesso abbiamo contribuito. per tirare su il morale ho postato un tramonto africano dal titolo "gold" penso che almeno quell'oro resterà sempre in africa e nel cuore di chi la visita. |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 17:27
Non conosco lo ZW e quindi la sua realtà attuale...Una riflessione però la voglio fare a proposito dei Cinesi: si stanno comprando praticamente tutta l'Africa (compresa piano piano la Namibia che fino ad ora si salvava) ed anche il Mozambico che sicuramente sarà il paese africano che conoscerà,dal punto di vista turistico, il più grande sviluppo nei prossimi 10 anni. Si potrebbe chiedere che c'è di male se i cinesi (questa volta minuscolo intenzionalmente) investono in Africa: c'è molto di male perché non investono creando sviluppo e conoscenze tecnologiche per i popoli autoctoni ma semplicemente trasferiscono le loro maestranze dalla cina sostituendosi ai locali che restano poveri e privi di tecnologia. Questa strategia è globale ed è una forma di nuovo espansionismo conquistatore che ha sostituito i cannoni con i soldi: guardate cosa fanno in America centrale con il nuovo canale di Panama ed in tutta l'America del Sud dove stanno acquisendo miniere, piantagioni e tutto. E' chiaro che paesi poveri sono una facile conquista se prevale l'interesse immediato di una parvenza di benessere e non piani di sviluppo di lunga portata meno accattivanti nell'immediato ma sicuramente più rispettosi degli interessi locali...Fra gli interessi ci metto anche la salvaguardia dei parchi e, soprattutto, dei loro legittimi abitanti uomini od animali che siano! |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 17:41
ottima riflessione Andrea. il punto è che l'occidente non ha finora fatto gran bella figura in africa.la ns analisi di coscienza dobbiamo farcela. oggi in africa ci sono un sacco di governanti totalmente "inguardabili".mugabe è uno di loro. noi gli mettiamo le sanzioni (infatti non puoi fare ad esempio un bonifico dalla ue in zimbabwe) ed i cinesi si sostituiscono a noi. i cinesi per quella gente sono un partner ideale.non perdono tempo a parlare di salute pubblica,libertà e diritti.non li conoscono neppure in patria. sono grandi corruttori ed hanno i conti cifrati ad hk per le sovrafatturazioni. in zw vincono tutti gli appalti e come giustamente hai detto fanno fare i lavori alla loro gente che viene portata sul posto. possibile che un paese con l80% di disoccupazione come lo zw faccia rattoppare le strade agli operai cinesi? si è purtroppo possibile..... una cosa INTERESSANTE in nessun lodge nei parchi ho incontrato un solo cliente cinese. ci sono ca 250000 cinesi in zw molti dei quali ricchi o alti funzionari. ho chiesto al personale dei lodge se hanno mai avuto clienti cinesi.....mai visti!!!! è CHIARO e scusate il maiuscolo che a loro della natura non gli frega niente,non sono neppure curiosi! |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 17:49
Esatto Stefano: i cinesi non si mescolano, non escono dallo loro bolla! Sono lì per creare i presupposti dell'espansionismo necessario ad un popolo di 1 miliardo e mezzo di persone ( o quanto diavolo sono!). A loro interessano gli investimenti e i territori da colonizzare: non so se hanno la lungimiranza di capire che il turismo associato alla salvaguardia della natura in tutti gli aspetti è un business anch'esso. Mi viene il sospetto che sanno benissimo che è un business troppo "raffinato" e d'elite per i loro gusti: meglio distruggere fauna e flora e costruire autostrade e piantagioni OGM! redditi più immediati e necessari ad un popolo numerosissimo |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 21:57
Io credo che non dobiamo criticare i cinesi e dire che sono degli ignoranti che pensano solo ai soldi. Il loro è stato per decenni un popolo che viveva in assoluta povertà costruendo i palazzi che vediamo oggi con cariole e forza umana (non meccanica). Io personalmente conosco molti cinesi che s'interessano di come va il mondo oggi e che, spesso disprezzano cio che fanno i loro compatrioti in Africa e soprattutto nei paesi sottosviluppati. Penso poi che se un popolo si arricchisce non dovremmo avventarci solo su di esso per gelosia (non credo fosse questo il vostro intento ma voglio comunque chiarire) infatti, tantissimi stati hanno fatto genocidi in Africa, sfruttato popoli e risorse minerarie, comettendo atrocità che, al confronto, molte delle guerre odierne sembrano scaramucce. TUTTI siamo colpevoli a partire dal sempre prepotente governo statunitense, russo e cinese per passare a stati quali l'Inghilterra, la Francia, l'Italia, la Germania, il Portogallo e l'Olanda che hanno da sempre depredato qesta meravogliosa terra. Quindi va bene che ora quelli che si preoccupano davvero della salute di questo continente urlino e vogliano "giustizia", ma prima dovremmo fare un esame di coscienza e riflettere molto prima di trarre le nostre conclusioni. Io sono giunto alla conclusione che l'Africa, l'Asia e l'America del sud sono da sempre state sfruttate e che, se prima toccava agli Stati Uniti all'Inghilterra o alla Spagna farlo, ora è il turno della Cina e della Russia. Noi non siamo una specie perfetta e ci dovremmo essere ormai abituati a questi cambi repentini di potere ed a questi spargimenti di sangue, nessuno li vuole ma sono ciò che avviene al giorno d'oggi e credo che noi non cambieremo mai affinchè la nostra razza non ricordi gli errori del passato per non commetterli più in futuro (cosa che fa poco visti i conflitti odierni). |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 23:28
Purtroppo la cina (la classe amministrativa) sta diventando un probelma molto serio. Ed il problema risiede nel fatto che la cina e' l'avvisaglia di un triste futuro che ci aspetta. Probabilmente molti non lo sanno, ma l'estinzione del popolo dell'isola di Pasqua e' avvenuta a causa di una erosione incontrollata del territorio e nella fattispecie degli alberi presenti sull'isola, sui quali il sostentamento dell'intera popolazione si basava.Terminati gli alberi, e' scomparsa l'intera popolazione. Quella e' stata una lezione che l'umanita' sta' pericolosamente dimenticando. Cio' che sta' avvenendo oggi, e la cina e' la punta dell'iceberg, e' una gestione incontrollata sulla natura per compensare gli effetti dovuti ad un incremento esponenziale della popolazione modiale che purtroppo e' il vero grande problema. Non sarebbe cosi' se vi fosse una gestione concertata e responsabile del problema tra i popoli. Evidentemente mancando questa, "ognuno" si arrangia come puo' e paesi con una classe dirigente come quella cinese se ne infischiano altamente della bellezza della natura africana e gli vomitano addosso milioni di tonnellate di catrame e cemento per garantire sopravvivenza al propio pololo (e non solo magari), perche' il loro territorio non e' piu' sufficente. Purtroppo pero' le espansioni coloniali odierne, a differenza di quelle inglesi dell'800,lasceranno segni orrificamente indelebili sull'ultimo paradiso terrestre anche dopo che i cinesi se ne saranno andati... |
| inviato il 28 Agosto 2014 ore 23:40
Sono stato in cina,conosco la cina,lavoro con la cina. So bene che noi occidentali abbiamo peccato e non poco.però oggi siamo diversi ed abbiamo preso coscienza dei nostri errori.i cinesi a differenza nostra sanno di sbagliare ma per loro ciò che è sfruttabile va sfruttato,sempre e comunque. Dobbiamo avere rispetto e riguardo per la cina che già oggi viene da noi a dirci cosa dobbiamo fare,figuriamoci in africa.la cina ha già cambiato il mondo e lo farà ancor più. Comunque un politico americano disse"ci sono miliardi di non americani che vorrebbero esserlo.conoscete un non cinese che vorrebbe esserlo?" Frase cattivissima ma vera. Ciò significa che passare dal secolo americano a quello cinese porterà seri problemi. Io stò con gli elefanti!! |
| inviato il 29 Agosto 2014 ore 9:32
Concordo sul fatto che amministrativamente parlando la Cina lascia a desiderare, ma credo appunto che quel che abbiamo fatto tutti noi in passato (che i cinesi prima del novecento non erano in grado di fare) ossia prendere possesso di nuove terre tramite azioni belliche e costruzioni di strade, miniere e ferrovie, i cinesi lo stiano facendo ora (nell'era moderna) con gravi ripercussioni. Credo che molti di loro siano dei prepotenti ossessionati dai soldi facili, ma credo anche che se l'italia avesse colonizato l'Etiopia in quest'epoca, anziche due secoli fa, oppure se gli inglesi avessero preso possesso del kenya nel 2000, le cose sarebbero andate pressapoco allo stesso modo. Non è che i cinesi siano più cattivi di noi che abbiamo fatto meno danni alle comunità africane ed alla loro fauna, ma è l'epoca in cui ci troviamo, che, a differenza dell'ottocento è un'epoca di consumismo estremo dove si cerca dappertutto il petrolio ed i facili guadagni, a causa anche di una difficile crisi economica. Un altro esempio è la guerra del golfo, causata ovviamente, oltre al terrorismo presente nei territori iracheni, dalle mire al petrolio degli USA. Anche qui sono andati perduti migliaia di reperti storici conservati nelle Ziqqurat sumere e nei templi Assiri. Io personalmente, che sono messicano, conosco la storia del mio paese e so che nell'ottocento gli USA ci hanno preso due milioni di KM quadrati, quasi un quarto del loro attuale territorio e per farlo hanno ucciso, depredato e costruito città attorno alle comunità preesistenti, grazie anche all'aiuto di alcuni filo americani già presenti in quelle terre. Stessa cosa è avvenuta adesso in Crimea, perciò, se me lo chiedi Steff, io non vorrei mai essere uno statunitense. Non ci sarà neanche una persona che vorrà essere cinese, ma ce ne sono anche migliaia, istruite e che vedono il mondo con occhi diversi da quelli dei cittadini medi americani, che non vorrebbero essere statunitensi. In sintesi credo che anche alla fine i cinesi impareranno dai loro errori, così come abbiamo fatto tutti noi prima di adesso, speriamo solo che non sia troppo tardi. Tuttavia, anch'io alla fine sto con gli elefanti |
| inviato il 29 Agosto 2014 ore 9:37
Per Abayal, anch'io sapevo dell'Isola di Pasqua, una storia davvero triste per i polinesiani che vi risiedevano e concordo con te quasi su tutto quel che hai detto. |
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