| inviato il 01 Marzo 2014 ore 18:11
Questa discussione nasce per evitare di "inquinare" ulteriormente un'altra, nella quale si chiedevano cose diverse da questi argomenti. Premetto che lo scopo di questo topic non è (al solito) stabilire "chi ce l'ha più lungo" fra i vari brand , ma bensì portare a conoscenza di quanti non ne fossero, dei progressi fatti in determinati ambiti da Fuji e da altri, con nuove ed interessanti tecnologie e da eventuali risvolti che queste potrebbero avere nei sensori in futuro. IL SISTEMA FUJI Dunque, per quanto mi riguarda l'incontro con il sensore implementato da Fuji avvenne diversi anni fa, quando un amico fotografo locale (se interessa posso dire anche di chi si tratta ), mi disse che aveva adottato questo sistema, per i benefici che questo sensore portava in alcuni ambiti. Lui utilizzava la Fuji S5 Prò esclusivamente in studio, prevalentemente per ritratti. Volli così approfondire quest'argomento, perchè allora mi incuriosiva il fatto che un professionista si discostasse dal canonico duopolio, almeno per quanto riguarda le DSLR e mi chiedevo quali fossero questi vantaggi. La Fuji S5 Prò a me ricorda molto una Nikon D200, macchina solida e senza "fronzoli" superflui, ma la cui particolarità maggiore risiede proprio nel sensore di cui è dotata, ossia il famoso SuperCCD di Fuji. Ma cos'ha di tanto particolare questo sensore? Bhè iniziamo col dire che è un sensore poco risoluto, è spacciato per 12Mpix anche se in realtà, come vedremo, la risoluzione reale è la metà esatta. Bisogna considerare però che per l'epoca in cui fu presentato (nel 2006), "poco risoluto" non lo era poi così tanto se vogliamo, ...oggi sicuramente lo è un pò di più . La grande pensata del reparto R&S di Fuji risiedeva proprio nel fatto che questo sensore è dotato in realtà non di un'unico recettore, ma bensì di due recettori per ogni pixel: ...uno di dimensioni maggiori detto di tipo "S" che raccoglie le informazioni sulle basse luci e uno adiacente a questo di tipo "R", di piccole dimensioni, che raccoglie le informazioni sulle alte luci. Ogni recettore può quindi raccogliere le informazioni che l'altro non può raccogliere e il pixel risultante, coperto da questi due recettori, disporrà di una quantità molto maggiore di informazioni di quelle che un normale sensore, dotato d'un unico recettore, potrebbe disporre. Per cui 6Mpix sono di tipo "S" e 6Mpix di tipo "R" (sono intervallati), e l'immagine finale avrà comunque una risoluzione effettiva sempre di 6Mpix, perchè data dall'elaborazione dei due tipi di recettori. Questo ingegnoso sistema fa si che la gamma dinamica a disposizione sia davvero elevata, al costo di un dimezzamento della risoluzione che comunque, avendone bisogno, può raggiungere i 12Mpix, anche se solo per interpolazione (quindi non reale), è possibile infatti scegliere fra le risoluzioni. Ma se vi state chiedendo quanto è più estesa la gamma dinamica di questo sistema rispetto ad un sensore "normale", bhè direi tanto, a giudicare dalle impostazioni permesse, direi c.ca 4 volte. Si perchè l'utente ha la possibilità di variare questo valore via Sw, disponendo di un valore gamma che va dal 100% (gamma standard) sino al max del 400% (il massimo fruibile da questa tecnologia). In più è possibile far stabilire il valore necessario alla bisogna, dallo stesso sistema che farà una stima di ciò che occorre da ogni singola scena. Ma le particolarità permesse da questo tipo d'approccio non sono finite, perchè questa tecnologia consente proprio grazie alla gamma così ampia, di simulare la resa di alcune vecchie pellicole, anche se, impostando quest'opzione, non sarà poi più possibile gestire manuamente la percentuale di gamma dinamica da utilizzare. In particolare, questa tecnologia consente una notevole fedeltà nel riscontro cromatico e aspetti notoriamente considerati "difficili" da gestire, come gli incarnati che risultano così maggiormente naturali. Altro aspetto da non sottovalutare è il Sw di gestione sviluppato da Fuji. Pensata fondamentalmente per professionisti provenienti dall'analogico, ossia notoriamente persone d'una certa età che hanno poca dimestichezza/voglia di metter mano allo sviluppo digitale in camera chiara, Fuji ha pensato di venir loro incontro realizzando un Sw che gli togliesse un pò le fatidiche "castagne dal fuoco", ossia facendo fare alla macchina ciò che avrebbero dovuto fare loro. Il risultato di questa ricerca è che la S5 Prò dispone di un Jpg già molto buono di suo, ovviamente non sarà sempre il massimo che si potrebbe trarre da quello scatto, ma permetterà di poter comunque ottenere un risulato molto simile a quello che s'avrebbe avuto sviliuppando il Raw in camera chiara. Per chi non sa, (o non vuol sapere ), di sviluppo digitale non è certo poca cosa! Inoltre, proprio in virtù della maggior gamma dinamica, i Raw sono piuttosto pesantucci per un sensore da 6Mpix, generalmente attorno ai 20-25Mb (standard dei sensori odierni molto più risoluti), disporre quindi d'un "Jpg quasi finito" è anche un risparmio di spazio. Bene, volendo riassumere pregi e difetti della Fuji S5 Prò, personalmente direi... Prò: - Ampissima gamma dinamica - Ottima resa di colori ed incarnato - Simulazioni di resa di alcune pellicole - Jpeg quasi "finiti" e pronti all'uso Contro: - Risoluzione effettiva scarsa - Difficoltà di gestione in scarsa luce (ad alti ISO la macchina va in crisi) - Presenza di artefatti se usata a 12Mpix interpolati in condizioni di scarsa luce - Jpg piallati dal Sw di gestione del rumore ad alti ISO - Live View solo in Manual Focus - Frame rate basso (raffica da 3fps) - Lentezza nel salvataggio dei Raw - Sensore a formato ridotto APS-C In sostanza, macchina e sistema molto interessanti e particolari a mio avviso (e forse anche poco pubblicizzati e/o conoscuti se vogliamo), che offrono in effetti indiscutibili vantaggi per determinati ambiti fotografici, come il ritratto e tutto ciò che richide una certa fedeltà di riproduzione dell'incarnato, ma che presta il fianco anche a qualche controindicazione che ne fanno un prodotto piuttosto "verticale" e poco "all around". IL SISTEMA "DUAL ISO" DI MAGIC LANTERN A quanto pare però, l'idea di utilizzare informazioni separate per le alte e le basse luci per espandere la gamma dinamica, deve aver stuzzicato qualche sviluppatore. In particolare il team di sviluppo di Magic Lantern è sempre stato un team dinamico e attento a sfruttare quanto presente nell'Hardware di alcuni corpi macchina a prescindere da ciò che la casa di produzione mette a disposizione dell'utenza. Così andando a guardare le specifiche di alcuni sensori, come quelli che sono a corredo di 5DIII e 7D, si scopre che son gli unici due dotati di "Dual ReadOut Channel". Proprio grazie a questa doppia possibilità di lettura disponibile su questi due sensori, il team ha inizialmente sviluppato questa tecnologia che consiste in sostanza, di poter leggere l'immagine a linee alterne con esposizioni ISO diverse, una a 100-ISO per le alte luci e una a 1600-ISO per le basse luci, combinando le quali riesce a produrre un'immagine dalla gamma estremamente estesa, da c.ca 14 stop. Un pò quanto accade su ogni singolo pixel del SuperCCD di cui sopra, ma con una minor precisione in quanto come detto, quest'ultimo agisce per pixel e non per linea come con il Dual ISO. Il vantaggio è che la tecnica è applicabile a corpi dalle caratteristiche molto più generaliste rispetto a quelle di cui il corpo Fuji dispone. Se volete, è anche ciò che si fà via Sw o con gli HDR direttamente in camera, ma con il vantaggio di farlo direttamente in un'unica lettura, quindi non su due fotogrammi con esposizioni diverse, ma su un'unico fotogramma che racchiude già la doppia esposizione. Questo apre quindi le porte dell'espansione della gamma dinamica anche su soggetti molto mobili e rapidi (cosa una volta impossibile). Di recente, il team ha perfezionato ulteriormente la tecnica, riuscendo ad estendere questa possibilità anche a corpi macchina non forniti di lettura del doppio canale. Per ulteriori approfondimenti vi rimando al topic inerente. Qualche esempio esplicativo di ciò che è possibile ottenere. ANALOGIE FRA IL SISTEMA FUJI E IL DUAL PIXEL CMOS DI CANON Diciamo subito che la citazione in questo topic di questo sitstema, è limitato al solo fatto d'esser costituito, come quello di Fuji, da un doppio recettore per ogni pixel nel sensore, per il resto le finalità per cui è stato adottato questo approccio sono del tutto diverse, essendo dedicate al sistema AF a rilevamento di fase per il Live View. La recente Canon 70D infatti, dispone d'un sensore da 20Mpix dotato dal numero doppio di fotorecettori, (fotodiodo "A" e fotodiodo "B"), i Megapixel restano però sempre 20 (e non 40 come qualcuno erroneamente ipotizzava). Così come per il sistema Fuji, ogni pixel ha possibilità di lettura diversa. Eventuali approfondimenti sul sistema Dual Pixel Cmos di Canon. Fantasticando un pò, sarebbe bello se qualche Mago della "lanterna magica", smanettando un pò, potesse scoprire usi diversi da quelli nativi per l'AF di questo particolare sensore, che ha un pò rivoluzionato il modo di realizzare video con una DSLR. Spero di non avervi annoiato , ma se non altro, qui si potrà discutere tranquillamente di argomenti verso i quali abbiamo spesso sconfinato in topic che poco avevano a che fare con questi temi. Fabio |
| inviato il 01 Marzo 2014 ore 18:51
Bravo! |
| inviato il 01 Marzo 2014 ore 18:56
Adesso aspettiamo Giuliano... |
| inviato il 01 Marzo 2014 ore 19:12
Formha sei un grande, adesso lo leggo con calma. |
| inviato il 01 Marzo 2014 ore 19:17
spettacolare. Davvero un buon approfondimento |
user39791 | inviato il 01 Marzo 2014 ore 20:05
Eccellente! |
| inviato il 01 Marzo 2014 ore 20:54
Formha gran bel lavoro |
| inviato il 02 Marzo 2014 ore 7:35
L'amico Fabio è stato così bravo nel descrivere le caratteristiche della Fuji S5 che c'è poco aggiungere. Non conosco il sistema dual pixel di Canon. Posseggo la Fuji dal 2008,anno in cui sostituii la pur ottima Canon ds mk2. Da allora ho ottenuto di default ciò che ho sempre desiderato:naturalezza di colori,morbidezza nei chiaroscuri,analogicità nella resa generale. Non ho mai scattato in raw e pochissima è stata la postproduzione. Non ne ho mai sentito il bisogno poiché le foto uscivano come le desideravo. Un 'amica fotografa ,specialista nella postproduzione,mi ha garantito che lavorare il raw Fuji è quasi superfluo,gli ulteriori miglioramenti sono minimi. Quindi non posso dare alcun contributo in questo senso. Con la S5 mi sono esclusivamente concentrato a fotografare. Sul campo rimangono ca.50.000 ritratti solo per il Carnevale di Ivrea..... Ciò che posso affermare è che,per il momento,non esistono macchine che offrano una resa dell'incarnato migliore di Fuji nonostante la macchina sia fuori produzione da 7 anni. |
| inviato il 02 Marzo 2014 ore 9:04
È un peccato che fuji abbia smesso di fare reflex. Se un giorno faranno una mirrorless full frame la prenderò sicuramente: a parte il discorso della particolare tecnologia adottata sulla s5, credo che in fuji pesi il know how sviluppato nella produzione delle pellicole per decenni |
| inviato il 02 Marzo 2014 ore 9:57
+1 per Garciamarquez. |
| inviato il 02 Marzo 2014 ore 16:45
Grazie a tutti, era un pò che volevo farlo ma me ne mancava il tempo. “ È un peccato che fuji abbia smesso di fare reflex. Se un giorno faranno una mirrorless full frame la prenderò sicuramente: a parte il discorso della particolare tecnologia adottata sulla s5, credo che in fuji pesi il know how sviluppato nella produzione delle pellicole per decenni „ Vero, non a caso fra le pellicole che la S5 può emulare c'è anche la famosa e apprezzata Fujichrome. Fabio. |
user36759 | inviato il 02 Marzo 2014 ore 16:59
Io la Fuji S5 ce l'ho da due anni e mezzo; è splendida, punto. Ahinoi, la Fuji sembra aver abbandonato il super CCD. Per quanto ottime siano le moderne Fuji serie X, non rendono alla stessa maniera, sebbene siano grandi macchine con grandi obiettivi, e che comunque mi piacciono! Quindi usiamo la S5 finché funziona, poi si vedrà... |
| inviato il 02 Marzo 2014 ore 17:02
“ L'amico Fabio è stato così bravo nel descrivere le caratteristiche della Fuji S5 che c'è poco aggiungere. Non conosco il sistema dual pixel di Canon. Posseggo la Fuji dal 2008,anno in cui sostituii la pur ottima Canon ds mk2. Da allora ho ottenuto di default ciò che ho sempre desiderato:naturalezza di colori,morbidezza nei chiaroscuri,analogicità nella resa generale. Non ho mai scattato in raw e pochissima è stata la postproduzione. Non ne ho mai sentito il bisogno poiché le foto uscivano come le desideravo. Un 'amica fotografa ,specialista nella postproduzione,mi ha garantito che lavorare il raw Fuji è quasi superfluo,gli ulteriori miglioramenti sono minimi. Quindi non posso dare alcun contributo in questo senso. Con la S5 mi sono esclusivamente concentrato a fotografare. Sul campo rimangono ca.50.000 ritratti solo per il Carnevale di Ivrea..... Ciò che posso affermare è che,per il momento,non esistono macchine che offrano una resa dell'incarnato migliore di Fuji nonostante la macchina sia fuori produzione da 7 anni. „ Grazie Giuliano, per conto mio da quando ho conosciuto meglio S5, ho sempre pensato che in Fuji non avessero un reparto marketing all'altezza di quello tecnico, perchè di questa macchina in effetti ne avrebbero dovuto venderne molte di più, sopratutto ai tanti fotografi che avevano "subito" il passaggio dall'analogico al digitale. Un'occasione persa a mio avviso, perchè molti di questi invece, non conoscendola affatto, erano convinti si trattasse solo di un semplice "clone Nikon". Un peccato davvero. Riguardo l'effettivo vantaggio nel lavorare il Raw, in effetti in linea di massima mi trovi d'accordo, è esiguo sopratutto per scatti effettuati in studio o comunque in condizioni di luce controllate. Per altri casi invece, può capitare che il Raw consenta di sistemare, o meglio, di "personalizzare" maggiormente la resa, portandola verso un prorio modo di interpretare la fotografia. La resa fornita dal Sw Fuji nel Jpg, pur essendo per lo più quasi sempre buona, la trovo anche un pò standardizzata se vogliamo. Ma in ogni caso si, è un sistema che permette di "cadere sempre in piedi" in questo senso. |
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