| inviato il 23 Settembre 2013 ore 6:02
Sabato sera sono salito a 1500mt. Era quasi il tramonto. Ho montato cavalletto e macchina ed ho aspettato pazientemente con un bel libro in mano che il sole scomparisse. Al momento di scattare mi sono reso conto che la macchina (poco male) ma anche tutta la superficie della lente frontale del 17-40 erano completamente coperti da umidità. Ho dovuto letteralmente asciugare il tutto, per poi pulire, ma l'umidità era così tanta che nel giro di 1-2 minuti la lente era di nuovo appannata. Qualche foto sono riuscito a scattarla ma non sono soddisfatto. Nonostante il cielo fosse abbastanza terso e venuto fuori un discreto effetto foschia, rovinandomi le foto e vanificando i 110km che ho impiegato per andare e altrettanti per arrivare a casa all'1 di notte...abbastanza deluso. Qualcuno di voi ha un suggerimento su come evitare questo inconveniente? Ovviamente avevo il paraluce montato, ma inutilmente. |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 9:29
Nessuna idea ma seguo, interessa anche me. |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 9:58
Adesso non ricordo quale fosse La soluzione anche perché a me non è mai capitato ma ricordo che come risolvere questo problema era spiegato in un libro di Scott kelby. Se non sbaglio diceva di tenere il tutto In dei sacchetti di plastica in modo da adattarsi alla temperatura senza far passare umidità o qualcosa di simile. |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 10:27
di solito i sacchetti di plastica non causano condensa?..secondo me è meglio lasciare la fotocamera nello zaino e estrarla al momento...se possibile. |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 10:59
Credo che l'utilizzo dei sacchetti sia efficace se si entra da un ambiente freddo ad uno caldo. Allora, se l'attrezzatura è ben sigillata, la condensa si forma sulla superficie del sacchetto. Attendendo che l'attrezzatura arrivi vicino alla temperatura ambiente, poi si può estrarre senza problemi. La cosa non dovrebbe valere se si passa da un ambiente caldo ad uno freddo. Una volta è accaduto anche a me. Ero appostato in inverno ai bordi di uno stagno che attendevo un tarabuso. Mi sono accorto, all'unico passaggio di un porciglione ,che la lente del 400 Do si era appannata. L'ho pulita una volta e si è riappannata in breve tempo. Poi l'ho pulita una seconda volta e non mi si è più presentato il problema. E' stata l'unica volta che ho avuto questo problema e di inverni appostato all'aperto, ne ho fatti parecchi... Non ti so aiutare più di così... Ciao. |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 12:07
Credo che la migliore soluzione si quella di montare la macchina sul cavalletto e coprirla con un sacchetto di plastica, e scoprirla solo al momento dello scatto. Se l'ambiente è tanto umido e lasci la macchina scoperta credo sia normale che si formi umidità e non solo sulla lente frontale Ti va bene che hai un'ottica ben tropicalizzata (che ho anche io), il mio consiglio è di usare un filtro per proteggere la lente frontale così in caso di appannamento puoi tranquillamente pulire salvando la lente interna. Ciao |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 12:23
se ci metti un filtro davanti? la lente frontale si appanna lo stesso? |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 13:23
Il problema si sente molto nella fotografia notturna in quota con lavori tipo startrail o timelapse dove la macchina resta esposta per ore. Io ho risolto avvolgendo attorno all'obiettivo in prossimità della lente frontale una soletta riscaldante del tipo che si mette negli scarponi qundo si prevede di stare molto al freddo. Qui le caratteristiche www.faress.com/prodotti/neve/accessori/soletta-scalda-piedi-5-ore-only Sopra alla soletta uno straccio di lana. Mettere filtri non funziona, si appanna il filtro e devi rimuoverlo e poco dopo si appanna la lente. Fabio |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 14:30
Ciao, dovresti chiedere agli esperti di astrofotografia. Credo la soluzione sia un "paraluce" riscaldato, che però può generare turbolenza agli alti ingrandimenti, abbassando la qualità della foto. |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 15:46
A mio parere sconsiglio fortemente l'utilizzo di buste di plastica o incellofanamenti particolari; provocherebbero soltanto un aumento di condensa provocando anche eventuali muffe. Consiglio invece di posare l'attrezzatura e soprattutto le lenti assieme alle bustine di sali in gel (quelle che si trovano dentro le scatole delle scarpe per intenderci); in modo da far assorbire a loro un eventuale presenza di umidità nell'aria. Spero il mio consiglio vi sia utile; a me è stato dato da un veterano del settore. Saluti |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 20:56
un panno morbido sulla camera e sopra un sacchetto di plastica. Per la lente no c'è altro sistema che l'aria forzata. Se non c'è vento devi montare una ventola USB (con il braccio snodabile) con un battery case AA USB esterno. Lo leghi ad un secondo cavalletto o a qualcos'altro ( per evitare le vibrazioni) e lo dirigi sulla lente. io ho fatto così per fare gli startrail e funziona. Da fastidio il rumore, quello si.

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| inviato il 25 Settembre 2013 ore 6:52
Grazie a tutti per gli interventi. Quellondella soletta riscaldante non mi pare una cattiva idea. Ma poi metto gli scarponi al 17-40? Certo una soluzione definitiva devo trovarla. Avevo intenzione di salire in quota la sera ogni due sabati per tutto l'inverno e fotografare tramonti e stelle. |
| inviato il 25 Settembre 2013 ore 8:38
Io in quota sul telescopio uso una fascia anticondensa a 12 volt, tipo questa: www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/info/p839_Dew-not-heatin In alternativa va benissimo un phon 12 volt con presa accendisigari che trovi facilmente nei negozi di attrezzature per camper. La differenza è che con la fascia anticondensa la lente non si appanna più per tutto il tempo in cui resta accesa, mentre con il phon, una volta spannata, si riappanna in circa 5 minuti (sufficienti per scatti non astronomici). Ciao. |
| inviato il 28 Settembre 2013 ore 1:41
La fascia anticondensa mi pare ottima. Un solo problema. Come la alimento? Nel caso descritto sopra, ho lasciato l'auto a 2 km da dove ho scattato. |
| inviato il 28 Settembre 2013 ore 9:26
interessante la fascia anticondensa..... esiste qualcosa di piu economico?? |
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