| inviato il 18 Agosto 2025 ore 9:21
Buongiorno a tutti, da due mesi ho preso la Nikon Z5 II e ora finalmente ho il tempo di provarla in maniera soddisfacente. Detto ciò ieri mi sono accorto che con qualsiasi obbiettivo in mio possesso, sia usando la ghiera dell'obiettivo che la rotella della macchina, salto dei valori di apertura. Provo a spiegarmi meglio passo da f11 a f13 (saltando f12), da f5,6 a 6,3, da f14 a f16 , tanto per citarne alcuni. Premettendo che è la mia prima mirrorless e sto iniziando a conoscerla ora, chiedo a chi vorrà e potrà rispondermi se è normale tutto ciò o se è dovuto a un difetto della macchina o a errori di impostazione. Grazie sempre a chi dedicherà il suo tempo a rispondere. Gaetano |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 10:19
Tocca studiare un po' prima (o durante) di comprare una macchina fotografica. La scala dei diaframmi di un obiettivo indica le diverse aperture del diaframma disponibili e si esprime con i numeri f (f-stop). Questi numeri rappresentano il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro del foro del diaframma. Un numero f più piccolo indica un'apertura maggiore (e quindi più luce che entra), mentre un numero f più grande indica un'apertura più piccola (e meno luce che entra). Come è strutturata la scala dei diaframmi: La scala standard dei diaframmi segue una progressione geometrica, dove ogni valore è √ 2 (circa 1,4) volte il valore precedente. I valori tipici sono: f/1, f/1.4, f/2, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16, f/22, e così via. Come si calcola il diaframma: Il valore f si calcola dividendo la lunghezza focale dell'obiettivo per il diametro del diaframma. Ad esempio, in un obiettivo con lunghezza focale di 50mm, un'apertura di f/2 significa che il diametro del diaframma è di 25mm (50mm / 2 = 25mm). Significato pratico: Numeri f piccoli (es. f/1.4, f/2): Indicano aperture ampie, ideali per situazioni di scarsa illuminazione o per ottenere una bassa profondità di campo (sfondo sfocato). Numeri f grandi (es. f/16, f/22): Indicano aperture strette, ideali per situazioni di forte illuminazione o per ottenere un'alta profondità di campo (tutta l'immagine a fuoco). In sintesi: La scala dei diaframmi è un insieme di valori che indicano le diverse aperture del diaframma di un obiettivo, influenzando la quantità di luce che entra nella fotocamera e la profondità di campo dell'immagine. (Cit.) |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 10:36
La macchina consente di scegliere tra frazioni di 1/2 o 1/3 di diaframma. La scelta si fa da menu |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 10:45
Che bello il dono della sintesi |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 10:52
@MaxVax, grazie del ripasso che non fa mai male, ma da ieri notte mi sono fissato che con la d750 scattavo anche a f12 o f15 (tanto per fare un esempio) e questa mattina mi sono svegliato con questo pensiero e mi sono voluto levare il dubbio. @Gfirmani grazie del consiglio, appena posso riguardo il manuale e vedo di cambiare la regolazione |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 11:09
@Max osservo che non sei riuscito a postare "radice quadrata di 2" qui su Juza. C'è un modo per farlo, ti riporto il prezioso consiglio di Lollus:
 Hai a disposizione innumerevoli raccolte di simboli matematici e alfabeto greco. Radice quadrata la trovi facilmente con un po' di pazienza, non ho messo il numero perché c'è in me un certo grado di sadismo. Non è supportata radice quadrata con una lunga stanghetta orizzontale sopra (o meglio: non sono capace di crearla), ti devi accontentare del simbolo corto. |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 11:10
Se così fosse f/12 o f/15 non li sceglievi tu. Ci sono casi (Auto Iso? Priorità Tempi?) dove le macchine scelgono valori incosueti (Tipo 440 Iso per dirne una) ma che non sono direttamente selezionabili... “ La macchina consente di scegliere tra frazioni di 1/2 o 1/3 di diaframma. La scelta si fa da menu „ Sì, ma non è che se sei a f/11 e sali due volte di 1/2 diaframma poi il totale fa f/12, eh?... mi sembra il caso di chiarirlo. |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 12:41
Grazie a tutti per le risposte, per vicende personali non scatto da un anno e mezzo e così come è cambiata la mia vita o deciso di cambiare sistema, e sto pian piano tornando a riprendere confidenza con la fotografia e la tecnica fotografica, sia per via teorica che pratica. Come scritto prima mi sono fissato, forse a causa di ricordi errati , l'importante è che non sia un problema della fotocamera o di impostazioni errate |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 12:55
Vai tranquillo... la macchina non ha nessun problema e a parte decidere i passi a 1/2 stop o a 1/3 di stop non c'è nessun'altra regolazione da fare (io la terrei a 1/3 di stop, regoli più finemente) |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 14:04
@Valgrassi ok, questo forum utilizza una tabella ASCII che non è quella standard. |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 16:55
“ La scala standard dei diaframmi segue una progressione geometrica, dove ogni valore è ? 2 (circa 1,4) volte il valore precedente. I valori tipici sono: f/1, f/1.4, f/2, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16, f/22 „ giusto una precisazione che all'atto pratico cambia poco, e' pur vero che per comodita' si usa approssimare sia sugli obiettivi che nelle fotocamere ma se vogliamo parlare di teoria e definire in modo assoluto il calcolo teorico e quindi la formula che possa poi sempre essere utilizzata con precisione dobbiamo parlare di potenze della radice quadrata di 2...una generica sequenza di numeri in successione moltiplicati per 1,4 darebbe infatti risultati ben diversi se applicati al calcolo del quadrato del raggio creando potenzialmente confusione in chi legge. Questa quindi la formula ipotizzando una focale di 50 mm e un apertura di f2.8: pigr(50 ÷ (2 × (radq(2)^3)))^2 dove bastera' cambiare l'esponente col precedente o il successivo per ottenere esattamente il doppio o la meta' del risultato precedente (area formata dall'apertura del diaframma) Tenedo sempre presente che le approssimazioni vengono fatte solo ed esclusivamente per praticita' del fotografo mentre gli apparecchi ovviamente utilizzano i calcoli precisi all'atto dello scatto. |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 17:34
Infatti Max ha messo il simbolo della Radice Quadra di 2 Ma non è comparso... |
| inviato il 18 Agosto 2025 ore 17:58
Ora c'è |
| inviato il 19 Agosto 2025 ore 6:33
@Icedtea sì, in qualsiasi calcolo bisognerebbe usare almeno tre cifre decimali per tutti gli f/ che non sono potenze intere di 2 come 2, 4, 8, 16, 32... |
| inviato il 19 Agosto 2025 ore 8:21
Valgrassi il punto non e' questo...a seconda di come la guardiamo la sequenza dei diaframmi puo' essere tutta frutto di potenze intere oppure decimali... Ovvero: f 2.8 puo' essere vista come 2^(3/2) oppure radq(2³) ma per esempio nel primo caso che facciamo per f1 ? 2^(0/2) ?? Ne consegue che la forma corretta (e piu elegante) e' elevare a potenza il risultato della radice quadrata di 2, specie in considerazione del fatto che il riferimento geometrico e' legato al quadrato del raggio e la potenza successiva rappresenta appunto il dimezzamento dell'area. |
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