| inviato il 28 Giugno 2025 ore 13:54
Vorrei creare uno spazio dove poter condividere e discutere (senza giudizio di sorta, se non quello personale) i lavori e le idee di fotografi poco conosciuti o “nuovi”. Gente forse nata dopo l'analogico, gente che usa Photoshop senza vergogna, gente che magari non ha mai pubblicato nulla e che ha solo un profilo Instagram. O anche no, chissenefrega... L'unica cosa che conta è che abbia creato qualcosa che vi abbia fatto dire “apperò”. E che non sia Winogrand o Meyerowitz. Credo su di loro ci sia già abbastanza. Il primo che mi viene in mente è: Billy Dinh, alias billydeee. Questi pensieri sono estratti da una intervista che Billy Dihn ha registrato con PaulieB, le cui walkie talkie sono una miniera di informazioni sui fotografi attuali (anche se praticamente solo newyorkesi). Billy Dihn si descrive semplicemente come un fotografo, non uno "street photographer". Al momento vive e fotografa a Brooklyn ed ha iniziato a fotografare nel 2019. È un "ricercatore di luce", come lui stesso si definisce e, nelle sue fotografie, cerca l'armonia tra questa, l'azione e i differenti soggetti, che cerca di piazzare armoniosamente su livelli diversi. Per fare questo preferisce aspettare pazientemente senza scattare molto. Dice di venire attratto dagli oggetti "senza tempo" che richiamano un senso di nostalgia e dai luoghi che sembrano essere "fuori contesto". La ragione che lo spinge a scattare è quella di condividere con gli altri quello che visto, la sua esperienza, sperando che l'osservatore possa relazionarsi ed emozionarsi. La fotografia, dichiara, lo ha aiutato a vedere il mondo diversamente, a rinnovare in lui il senso delle relazioni e del comportamento umano, a capire quanto il mondo sia piccolo e al tempo stesso grande e, in definitiva, ad essere più compassionevole verso le differenze e ad accettare il fatto che siamo tutti sulla stessa barca. In passato ha viaggiato molto, ancora prima di diventare un fotografo, e, da quando ha scoperto Alex Webb, cerca di viaggiare negli stessi luoghi visitati da questo, non tanto per ripetere i suoi scatti quanto per vedere cos'è cambiato nel frattempo. Per questo è convinto che uno dei compiti dei fotografi sia quello di documentare l'oggi e quello che succede, specialmente nella nostra era, dove viaggiare ed essere fotografi è molto più fattibile che in passato. Billy non vuole definire il suo stile e non ama le etichette che hanno accostato alla sua fotografia, spesso definita "cinematografica", trovando il termine limitante e inflazionato. Preferisce pensare che il suo Lavoro sia più di questo, che ci sia della sostanza: il catturare il momento, le interazioni tra persone e culture nei differenti luoghi. Gli stili sono fatti per cambiare, dice, e le etichette finiscono per definire il fotografo più che l'opera, creando il problema di convincere il pubblico che si è capaci di fare anche altro. Per scattare buone foto, dichiara, è fondamentale la connessione profonda col luogo dove ci si trova e come solo tramite questa sia possibile entrarvici in sintonia. Cita infatti Bruce Davidson e il suo lavoro sulla Harlem Street: inizialmente non certo benvisto dai residenti, si è dovuto "guadagnare" la loro fiducia e il loro rispetto. Pur facendo un uso importante della post-produzione, Billy non ha molto interesse per l'attrezzatura fotografica: scatta con fissi e zoom e il suo consiglio migliore per fare della buona street è quello di comprare delle buone scarpe. Parlando delle sue influenze nomina, come visto, Alex Webb e Bruce Davidson e altri come Fred Herzog, Vivian Maier, Steve McCurry (anche se non propriamente un fotografo street), Ernst Haas e Saul Leiter. Ammette però di non voler venire paragonato a nessuno di questi ma vorrebbe che il suo lavoro potesse stare "in piedi da solo", anche se ovviamente venire paragonato a certi mostri sacri è un onore per lui, quando avviene. Le moderne tecnologie posso inoltre essere deleterie quando ci portano a confrontarci con quello che vediamo, perché possono portarci a buttarci giù. "Che lo faccio a fare se esistono così tanti grandi fotografi del passato? Non riuscirò mai a fare qualcosa del genere ed inoltre tutto è già stato fatto". Invece dovremmo solo uscire a scattare e tornare a casa con quello che abbiamo raccolto ed usare la "sindrome dell'impostore" come spinta per motivarci.


 Link al sito p.s. vista la chiusura anticipata e senza alcun preavviso di altri thread, chiedo a chi voglia partecipare di attenersi a quanto sopra. Quindi niente discussioni su cosa sia o non sia la street e lunghi OT. |
| inviato il 29 Giugno 2025 ore 14:44
Interessante seguo |
| inviato il 30 Giugno 2025 ore 10:24
Ottimo post, seguo con interesse. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 9:30
Certo alcuni scatti di questa strett “moderna” sono molto simpatici e richiedono un occhio incredibile. Eppure, mi ricordano un esercizio virtuosistico, sei bravissimo a fare qualcosa ma quel qualcosa non appassiona. Boh, per me la foto di strada deve raccontare la strada e non limitarsi a far vedere quanto è stato bravo il fotografo a cogliere quella collimazione di eventi. Ovviamente, ribadisco, sono sbalordito dalla capacità di cogliere certi attimi. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 9:39
Beh, il tuo è un giudizio personale. Rispettabile, ovviamente, ma personale. A me appassiona più un momento divertente/assurdo che un ritratto di chicchessia, per esempio. "Street" può voler dire cose anche molto diverse. Alcuni lavorano con la luce e le silhouette, altri coi piani, altri con gli attimi fuggenti, altri ancora con le geometrie. Ognuno è appassioanto da quello che fa nella sua fotografia. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 12:14
Attenzione, il mio non è assolutamente un giudizio ma solo un'opinione, frutto del gusto personale. No ho alcun titolo per emettere giudizi. Seguo il post perché lo trovo interessante |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 12:40
Grazie InCino. Sentiti anche liberissimo (come tutti gli altri) di postare qualcosa di fotografi che ti sono piaciuti (o no) e che non sono propriamente "famosi" |
| inviato il 07 Luglio 2025 ore 9:44
GKorg stai facendo un importante lavoro di informazione, purtroppo non sono in grado di contribuire... mi limito ad apprezzare. Grazie |
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