| inviato il 11 Aprile 2025 ore 13:34
Ciao! ci ho messo un po' per scrivere questo articolo che mi ronzava nella testa da tempo, e ho fatto il giro largo parlando prima della "bici adatta a fotografare", nell'articolo precedente. Quell'articolo aveva bisogno della sua altra metà, ed eccolo qui. Ho cercato di condensare molto brevemente gli aspetti che rendono il m43 una scelta ragionevole per scattare in bici. Non l'unica scelta, ci mancherebbe . Ho cercato di ridurre al minimo il contenuto tecnico, dato che è pensato per un pubblico di cicloturisti e ciclisti più che di fotografi. So che ci sono diversi pedalatori qui, qualcuno fan della tracolla, altri delle borse classiche; come è già capitato altre volte, spero che questo sia uno spunto per condividere esperienze e trucchetti! cicloreporter.com/2025/04/02/affinita-elettive-parte-2-micro4-3-per-ci | 
| inviato il 13 Aprile 2025 ore 19:35
Ciao, ho letto il tuo articolo e prima di tutto le foto immortalate sono davvero belle e, passami il termine, naturali, cioè rispecchiano perfettamente quel momento congelato nello scatto. Seconda cosa: complimenti per come hai descritto l´articolo. Ti posso dire e confermare che con Olympus, specie con le ultime ML uscite, si ottengono quasi senza troppe difficoltà, immagini di questo tipo. Mi spiego meglio: non intendo le immagini che hai scattato te o chi, ma l'opportunità di poter scattare immagini non statiche, ferme, anzi molto movimentate e tu ne sei testimone, quasi certi dello scatto che si desidera realizzare. Mi ricordo una mia esperienza di qualche anno fa sulla Fifth Avenue a NYC, in cui io camminavo molto velocemente in mezzo alla folla e scattavo foto alle persone che incrociavo, con la mia, ormai storica, Olympus Em1. Risultato, immagini diverse e molto originali. Un saluto, Fabio. | 
| inviato il 13 Aprile 2025 ore 22:27
Bell'articolo. bravo. | 
| inviato il 13 Aprile 2025 ore 23:13
Grazie, bell'articolo e considerazioni condivisibili, | 
| inviato il 14 Aprile 2025 ore 11:57
Bel blog e belle foto! Bravo | 
| inviato il 14 Aprile 2025 ore 16:06
Mi permetto una considerazione è un appunto. Non si dovrebbe pedalare e fotografare, soprattutto su strada ma anche, per salvaguardare la propria salute, in off road. Soprattutto con macchine “ impegnative”. In questo ho trovato la ricoh gr più indicata rispetto ad una mirrorless e anche ai cellulari. Uso da diversi anni una Sony della serie rx100, portata attaccata all'imbrago di arrampicata, accanto al sacco della magnesite, usata con le mani bianche di magnesite, lasciata penzolare ad un cordino e, tutt'oggi, nonostante il maltrattamento che ha portato all'usura del flash e alla rottura del mirino elettronico a scomparsa, non ha un solo granello di polvere sul sensore. È perfetta. E non mi pare che altri si lamentassero di questo problema. | 
| inviato il 14 Aprile 2025 ore 16:11
Aggiungo:
 Foto scattata con G7X, quella che si vede è sabbia alzata dal vento. La sabbia era ovunque, la lente ha sgranato quando è rientrata ma il sensore è rimasto perfetto, nonostante abbia spaccato ,(e quindi tolto) le lamelle che tappano la lente quando si richiude (perché le ho rotte sedendomici sopra mentre avevo la fotocamera in tasca). Non mi sentirei di dire che G7X e Rx100 hanno il problema di attirare polvere sul sensore. | 
| inviato il 14 Aprile 2025 ore 16:40
Ciao! che bella foto, molto suggestiva. mah, sullo scattare e pedalare, mi trovo meglio con OM1 (e EM1) per via dell'impugnatura, mentre con la OM10 o macchine più piccole non ho la stessa sicurezza. E anche la bici è "ottimizzata" (per quanto possibile) per permettermi di fare foto, quindi il resto sono considerazioni soggettive che riguardano il rischio calcolato. Per quanto riguarda la sicurezza, cambia poco cadere con una Ricoh o con una OM. per le recensioni sulla vulnerabilità del sensore, grazie: le recensioni che ho (anzi, avevo) arriva(va)no da colleghi pedalatori, ma risalgono ad alcuni anni fa, qualche avevo considerato l'acquisto di una macchina di quella categoria. forse si riferivano a versioni precedenti delle macchine, e ora hanno risolto il problema: approfondirò sicuramente, e se la RX100 e la G7x sono diventate più robuste, ben venga! Resta il fatto che non sono weather sealed, quindi non le porterei in viaggio perché non potrei usarle quando piove o in altre condizioni fantasiose :D | 
| inviato il 14 Aprile 2025 ore 17:53
Dico anche la mia: le volte che, in MTB, faccio un giro "turistico" porto una Canon 5D3 con il Canon 24-105 in una fondina Lowepro. Grande, pesante, (a suo tempo) costosa. Ma quella ho e quella porto. Poi non vado nel fango neppure se mi pagano, odio pulire la bici. E per scattare mi fermo e mi tolgo di mezzo, sempre: del resto, da sdraiato in terra con la MTB in testa e tutto rotto, le foto mi verrebbero male. | 
| inviato il 14 Aprile 2025 ore 21:36
Faccio e ho fatto negli anni continuamente giri "turistici" in mtb durante i quali mi porto appresso la macchina fotografica, di solito su borse agganciate al telaio o su zaino senza mai aver avuto problemi. E negli anni ho trasportato di tutto (D850 col 16-35 f/4 compresa). Per qualche anno ho usato come macchina "fissa" la sony @6000 e poi la @6400 col 18-135 ma da quando è uscita la Nikon Zf mi porto dietro sempre e solo lei, col 40mm f/2 nikon e 20mm f/2.8 viltrox, oppure col 24-120 f/4, qualità e portabilità senza compromessi! La sony ormai da tempo resta inutilizzata, la differenza di ingombro e peso all'atto pratico non incide minimamente. Se devo fotagrafare naturalmente mi fermo, per non rischiare di cadere io e non far rischiare chi pedala di fianco a me. Il fango naturalmente, non manca mai Leggendo l'articolo, secondo me, sembra che devi giustificare a tutti i costi una scelta di compromesso, soprattutto paragonando ottiche full frame f/2.8 alle micro 4/3 Naturalmente 2 o 3 etti di peso in più sulla bici non cambiano né la mia fatica, né i miei tempi da cicloescursionista. | 
| inviato il 15 Aprile 2025 ore 9:56
Ciao Capi! prima di tutto, grazie a te e a tutti gli altri (Fabio, Arx, Gab, Monitor) per aver spulciato l'articolo, sperando che sia stato interessante! sono d'accordissimo su quasi tutto, W il fango e l'assenza di problemi portando materiale anche pesante :D il peso è l'ultimo dei problemi... ma dato che è un'ossessione ricorrente per chi pedala, ho ritenuto opportuno parlare anche di quello; diventa un po' più importante nella misura in cui, portando il peso sul corpo e non in bici, si sente un po' di più. E portare il materiale sul corpo e non sulla bici è importante se fai tanto fuoristrada ad andatura allegra, perché a lungo andare le vibrazioni sono tante. Per cicloturismo « classico », tutta la vita una borsa frontale come la Ortlieb ultimate, o simili soluzioni. Ma dato che faccio – e si fa tanto – bikepacking, occorre qualche acorgimento in più, per non farsi male o per non far male al materiale. Lo zaino lo trovo scomodo in generale, e non lo uso mai; ancor di più per le foto, dato che costringe a fermarsi/togliersi lo zaino/estrarre, e la foto è già sfumata. Per altri è una buona soluzione. Per il resto, un paio di considerazioni prendendo spunto dalle tue osservazioni : 1. qualsiasi scelta è di compromesso: con FF hai maggior pesi e maggior ingombro, e una serie di altri elementi che secondo me sono più che altro svantaggi nel caso della bici: file più pesanti, costo maggiore a fronte di una qualità di costruzione uguale, minor tropicalizzazione (questo vale soprattutto per Sony, a giudicare dalla preoccupazione dei colleghi con cui lavoro). Al contrario, con le macchine piccole (rx100 e g7x di cui si parlava prima, per esempio) hai portabilità eccellente ma controlli ridotti (per me scomodi) e poca resistenza alle intemperie (almeno ufficialmente). Ognuno trova quello che gli piace ed è bello così : sono realmente convinto, come ho scritto nell'intro dell'articolo, che la macchina foto migliore sia quella che abbiamo (vedi Alvar, che ha scritto "quella ho e quella porto" :D ) 2. Detto ciò, il feedback più frequente di chi partecipa ai talk/workshop è di gran lunga "non so come portarmi l'attrezzatura/mi passa la voglia" (un altro frequente è "non ho voglia di fare postproduzione in viaggio", ma a quello ci sono altre soluzioni). Questo articolo è un tentativo di risposta per permettere ad altri di fotografare in bici, cosa che in diversi casi è poi successo, e mi dà molta soddisfazione: certo sono un fan del m43, ma sono un utente come tanti. In generale, quello che mi dà soddisfazione è vedere persone che si divertono a fare foto in bici e a raccontare fotograficamente le loro esperienze : chiamiamolo empowerment, per fare figo. Come lo fanno mi interessa poco, e anzi sono curioso di confrontarmi e di vedere altre soluzioni ; anche se ho il mio setup collaudato, provo tutto quello che posso. Per questo, di solito i casi sono due : a chi non ha corredo e mi chiede info, faccio provare il materiale che ho e suggerisco di valutare il m43 (se vedo che c'è un piacere genuino a fotografare), perché il budget è un aspetto importante. Invece, a chi ha già un corredo, faccio provare marsupi/tracolle/borse, e suggerisco di modificare il setup con qualche accorgimento; ma di sicuro non consiglio di cambiare sistema, anche perché ognuno di noi ha le sue abitudini e le sue esigenze, in bici come in foto. | 
| inviato il 15 Aprile 2025 ore 10:20
“Non ho voglia di fare post produzione in viaggio” ############## Un pensiero lontanissimo da me. Nelle mie escursioni e/o viaggi e/o ferie faccio un sacco di foto. Poi, una volta a casa (anche dopo un mese), scarico su pc, post produco e eventualmente condivido. Della condivisione in tempo reale (immagino sia quello il motivo della frase di cui sopra) mi importa niente. Relativamente al peso dell'attrezzatura dico la mia pur non essendo stato un fissato (facevo bicialpinismo in fat bike): dipende. Vero che la porta la bici, ma è anche vero che la bici (nei miei giri) spesso finiva sulla schiena, anche per lunghi tratti in salita. Lì ogni grammo in più lo senti. Inoltre, su giri di più giorni dove hai la tenda, il vestiario, l'attrezzatura, il cibo, l'acqua, se non ti preoccupi del peso di ciascun oggetto rischi veramente di appesantirti. | 
| inviato il 15 Aprile 2025 ore 20:58
Beh se fai portage spesso e per lunghi tratti ogni minimo grammo conta! Quanto alla postproduzione in viaggio, un vecchio ipad mini con lightroom permette di fare tutto, senza problemi... e se anche l'ipad mini è troppo si può usare il cellulare, esistono lettori di schede microscopici che si attaccano diretti alla usb c ed il diario di viaggio si aggiorna in tempo reale (anche se spesso vado in posti dove quello che manca è il segnale cellulare ). Tornando al tema principale, macchina fotografica e bici, per i viaggi io uso solo telai in titanio o acciaio di tipo front o totalmente rigidi, per i quali mi son fatto fare delle borse a telaio su misura da Apidura e da Kicking Donkey e così riesco a trasportare tutto senza quasi fatica e ad immediata portata di mano. Per i giri enduro con la full in carbonio naturalmente zainetto, ma quelli durano al massimo una giornata quindi il fastidio è minimo e se c'è un passaggio particolare o una vista da immortalare, ci si ferma. | 
| inviato il 15 Aprile 2025 ore 22:18
«Ghe voeren i garún» | 
| inviato il 16 Aprile 2025 ore 14:39
Edoardo, mannaggia a te, non volevo che mi venisse voglia di comprare proprio una gravel |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |