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Lavaggio stampa Cibachrome: danneggiata irrimediabilmente


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avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2025 ore 22:23

Salve a tutti, negli anni ho fatto realizzare molte stampe Fijichrone (o Ilfochrome che dei si voglia), alcune sono incorniciate e appese, altre conservate in scatole o album, tutte perfette anche dopo oltre 30 anni.
Un paio di queste erano montate in passe-partout ed esposte in una libreria senza vetro ne cornice; visto che erano molto impolverate e presentavano una patina opaca (in parte credo i fumi e grassi della cucina poco distante) stasera ho deciso di provare a lavarne una. Dopo aver rimosso la stampa dal passe-partout l'ho spolverata e poi, visto che la patina rimaneva, l'ho passata sotto l'acqua di rubinetto appena tiepida, sfregando leggermente con le dita. Dopo pochi istanti la stampa ha cominciato a "sfogliarsi", in pratica è venuto via tutto lo strato superiore, come quando rimuove la colla. Tale strato era di colore giallo ocra, che incidentalmente era il colore dominante della foto ( un paesaggio nebbioso al tramonto), la stampa ora è rimasta di colore violetto (tranne una zona in cui lo strato fatica ad essere asportato) e quella parte non sembra risentire del lavaggio.
È un comportamento normale quanto accaduto? Credo che anche le Cibachrome, come tutte le carte fotografiche finissero con un lavaggio, allora perché è capitato ciò? Non credo sia dipeso dalla temperatura dell'acqua, che sebbene probabilmente superiore a 20 gradi, non era di certo molto calda.
Sicuramente c'è qualcuno che ha esperienza, anche di stampe fatte in casa con le Cibachrome, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa.
Grazie a tutti.
Grazie per le vostre opinioni

user268263
avatar
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 1:29

Molto strano, non è un comportamento da Cibachrome, ma tipico di stampa da internegativo.
Le mie Ciba sono appese in ogni luogo e senza protezione ed i colori sono ancora ben saturi.
L'eventuale polvere viene eliminata con un pennello dal pelo di martora che non rovina la superficie.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 9:56

Il fatto è che oltre alla polvere si era accumulato uno strato di unto-grasso derivante dalla vicina cucina, è normale, lo riscontro anche su certe superfici che non riesco a pulire con frequenza giornaliera o settimanale. La stranezza non è lo strato depositato ma il fatto che la stampa si sia rovinata lavandola.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 14:26

Caro Diego le stampe Ciba/Ilfochrone non temono alcunché... tranne l'acqua.
È per questo motivo che, per evitate che su di esse possa depositarsi polvere o, come nel tuo caso, unto di cucina, devono essere protette da un vetro.
Il vetro in verità va sempre bene se è AR, perché avendo una superficie satinata non aderisce alla stampa, però fa perdere una certa quota, pure abbastanza rilevante, di nitidezza, da questo punto di vista quindi è preferibile un comune vetro liscio, il quale però se ha il "pro" della maggiore nitidezza ha pure il "contro" del disturbo provocato dai riflessi... senza contare che col tempo può aderire alla stampa al punto di creare addirittura gli anelli di Newton e di non essere più rimovibile... per cui è bene, una volta ogni paio d'anni, adottare la sana misura di smontare il vetro e pulirlo, anzi sgrassarlo, anche all'interno.
Un'altra soluzione, se si vuole evitare il vetro, è quella di applicare sulla stampa una pellicola protettiva, che però una volta applicata non è più removibile, e inoltre mostra lo stesso limite del vetro AR, cioè una marcata perdita di nitidezza.
Infine c'è la soluzione principe costituita dal cosiddetto "vetro museale"... ma come sottintende il nome esso costa tantissimo e di fatto impone, come ulteriore misura di sicurezza, di inserire la stampa all'interno di un passpartout di almeno un paio di mm di spessore, che da un lato impedisce al vetro di poggiare sulla stampa, e dall'altro consente alla stampa stessa di "respirare".

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 15:13

Ciao Paolo, grazie dell'informazione, non sapevo che le Cibachrome tenmessero l'acqua, davo per scontato che come tutte le altre carte potessero (e dovessero, dopo lo sviluppo) essere lavate.
Per quanto riguarda i vetri, li conosco bene, tutte le altre sono montate dietro vetri della True-Vue, del tipo "Museum" (maggiore protezione intro gli UV, cioè 99%, ma che mostra ancora un po' di riflessi, o del tipo "Ultra Vue" letteralmente invisibile (ma protezione UV limitata al 70%), ovviamente con passe-partout.

Ora resta da capire come pulire l'altra stampa che maldestramente ho esposto senza la protezione di un vetro.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 15:25

Il Cibachrome è un supporto particolare, diverso da tutti gli altri.
Lo "sviluppo" avveniva per eliminazione di strati di colore.
Con quel processo, attraverso processi vari, se non sbaglio di sbianca,, faceva sì che gli strati di colore che non servivano venissero eliminati.
Lo ho usato in camera oscura per qualche anno, poi abbandonato per i costi decisamente elevati.....

Anche a me non si sono mai verificati inconvenienti, eppure diverse foto sono appese senza nessuna protezione, sono pure insensibili agli effetti della luce solare. D'altra parte il Cibachrome era pubblicizzato come eterno e resistentissimo al tempo e, per quanto mi riguarda non posso che confermarlo.

Probabilmente a te si è distaccato uno o più strati di colore..... fenomeno strano, è la prima volta che lo leggo

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 15:46

D'altra parte il Cibachrome era pubblicizzato come eterno e resistentissimo al tempo e, per quanto mi riguarda non posso che confermarlo.
********** **********

I Cibachrome più vecchi che ho risalgono al 1984, e manco a dirlo sono perfetti.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 15:51

Per quanto riguarda i vetri, li conosco bene, tutte le altre sono montate dietro vetri della True-Vue, del tipo "Museum" (maggiore protezione intro gli UV, cioè 99%, ma che mostra ancora un po' di riflessi, o del tipo "Ultra Vue" letteralmente invisibile (ma protezione UV limitata al 70%), ovviamente con passe-partout.
********** **********

Nel caso dei Ciba la protezione contro gli UV non è granché importante, stante la nota resistenza alla luce solare, per cui la sola protezione al 70% è finanche esagerata, per le stampe da negativo invece, che non hanno la resistenza del Ciba, direi che sia da ritenersi essenziale la protezione più alta.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 16:39

Si si, conosco bene come funziona il processo Cibachrome, ed è corretto quello che dite, cioè non è un processo cromogenico, o cromogeno, (in cui i coloranti vengono creati al momento dello sviluppo) bensì un processo a distruzione di coloranti (dye bleach); cioè i coloranti sono già nella carta e vengono asportati quelli non necessari.
Riguardo alla durata nel tempo non posso che confermare la sua eccelsa fama, ho tantissime stampe, sia esposte che non, e sono perfette anche dopo decenni.
Quanto accaduto a quella stampa, cioè l'essersi opacizzata per un deposito di grassi, fumi, polvere, non dipende dalle caratteristiche della stampa, bensì dell'ambiente; qualunque altra stampa avrebbe subito il deposito dei fumi e grassi della cucina. Quello che ho trovato insolito quindi, non è il fatto che la stampa si fosse sporcata, ma che al lavaggio si sia sciolto lo strato superiore; mi viene da pensare che il problema non sia il lavaggio in acqua quanto la possibilità che i grassi dei fumi, depositati sulla stampa, abbiano reagito con lo strato superficiale e lo abbiano indebolito tanto da renderlo asportabile con il lavaggio.
A tal proposito la domanda resta: chi ha usato personalmente tale processo ricorda se le stampe andavano lavate a fine processo? Perché a me sembra strano che non venissero lavate in acqua per asportare qualsiasi residuo.

it.m.wikipedia.org/wiki/Ilfochrome
Possiamo vedere che lo strato superiore è proprio quello giallo, cioè quello che nel mio caso si è sciolto e se n'è andato, lasciando la stampa coloro violetto.

avatarsupporter
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 16:55

Ciao Diebu, io di cibachrome con il kit Ilford ne ho fatte tante in passato, ho ancora i filtri e una confezione chiusa che non aprirò mai.
Comunque si, sempre lavate per tre minuti e mezzo alla fine del processo.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:00

I Cibachrome più vecchi che ho risalgono al 1984, e manco a dirlo sono perfetti.


@PaoloMcmlx tre foto di 27 anni di anzianità sono ancora appese sulla parete (e sono identiche a quando le ho appese) di quella che una volta era la cameretta mi mia figlia. Il ricordo è anche affiancato dalle particolarità difatti scattate con una vecchia Miranda (sostenuta allora dalla Ilford) un tele 200mm. f3,5 sempre miranda. Insomma avevo la Ilford a pochi chilometri ed ero sempre in pellegrinaggio per la HP4 prima e HP5 dopo per i miei bianchi e neriMrGreen

Comunque sia il Cibachrome che le pellicole in generale se dopo parecchio tempo dopo lo sviluppo sono a contatto con l'acqua la gelatina subisce un rigonfiamento e non è raro che si alterino. Il Cibachrome poi si staccano proprio gli strati.
Il problema è il come si conservano se l'umidità oleosa ha potuto entrare e depositarsi sulla superficie allora si aggiunge uno strato che non è poi possibile rimuovere e col tempo si inserisce nella gelatina stessa.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:03

Grazie.
Nel frattempo stavo cercando informazioni in rete e ho trovato questo interessante vudei:

Come potete vedere intorno al minuto 9 la stampa va lavata in acqua.
Quindi sembrerebbe che le stampe cibachrone non temano l'acqua (mi sembrava molto strano in effetti); sono sempre più convinto che nel mio caso il problema sua stato causato dai grassi nei fumi di cucina depositati sulla stampa.

Paolo, per curiosità, da dove hai ricavato l'informazione che le stampe Cibachrone temono l'acqua?

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:09

Il problema non esiste quando si stampa e si sviluppa, ma dopo tempo che le stampe si sono asciugate.
in pratica si gonfia la gelatina e si stacca qualcosa e comunque si altera. Il grasso uno strato che si è appoggiato sopra ed è penetrato nella gelatina che si gonfia al contatto con l'acqua e dopo diversi anni la gelatina è ormai intrisa di unto quindi non lo si leva.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:11

Chiaro, grazie.

avatarsupporter
inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:12

Temono l'acqua nella misura in cui da bagnata l'emulsione si ammorbidisce e quindi strofinando si rischia di asportare uno o più strati. Se lo strato più superficiale era già intaccato da quanto depositato sopra facile sia successo cosi.
Ho inoltre il ricordo che si diceva, nel caso si dovesse asportare qualcosa da sopra la stampa, di farlo tamponando in umido e soprattutto mai partendo dagli angoli

EDIT: vedo che Ivo nel frattempo ha spiegato meglio!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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