RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Acquisizione pellicole con scatto pixelshift = raw lineare?


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Acquisizione pellicole con scatto pixelshift = raw lineare?





avatarjunior
inviato il 05 Gennaio 2025 ore 13:52

Salve a tutti, mi sto avvicinando alla fotografia analogica e sto studiando un pò come funziona il sistema, con particolare interessa nella digitalizzazione dei negativi/diapositive perché va bene l'analogico, il fascino delle vecchie fotocamere, il look etc. però tornare ad avere pile di pellicole, che tra l'altro col tempo degradano non è il massimo a mio avviso.
Chiedo scusa in anticipo per eventuali imperfezioni o termini non del tutto appropriati ma non sono un tecnico di queste cose, sono semplicemente un appassionato.
Per scansionare (o scansire) pellicole normalmente occorre uno scanner, tagliando corto i migliori dovrebbero essere gli hasselblad che arrivano anche ad 8000dpi e tra l'altro restituiscono dei bei file raw .fff
Parlando ora di raw sappiamo che la demosaicizzazione è quel processo che interpreta i dati di luminosità acquisiti dal sensore e ricostruisce quelli mancanti, diretta conseguenza del filtro di bayer, interpolando, in pratica provando ad indovinare, questo perché usare il filtro di bayer, ad oggi, è il miglior compromesso tra limiti fisico-tecnici ed efficienza; in pratica i sensori delle fotocamere non acquisiscono i dati rgb per ogni pixel ma solo una parte e da questi interpolando ricostruiscono quelli mancanti e questo processo si chiama demosaicizzazione, dopodiché sempre in questa fase potrebbero verificarsi altre modifiche come aggiunta di contrasto, denoise etc. il che dipende dal software utilizzato ma in senso stretto demosaicizzare è quella roba li.
Uno scanner invece, a tamburo, piano o di altra natura, acquisirà tutti i dati rgb per ogni singolo pixel dell'immagine per cui il risultato sarà sempre un'immagine RGB che quindi non ha bisogno di alcun processo di demosaicizzazione, banalmente un tiff 16bit.
Come il sistema proprietario Hasselblad (hardware + software) anche alcuni softwares come VueScan e SilverFast restituiscono file raw, in questo caso .dng
Veniamo ora alla cosa importante, tutti questi file raw sono di tipo lineare, cioè come detto prima, non sono interpretabili e quindi da demosaicizzare ma contengono già tutti i dati per pixel E QUESTO E' CIO' CHE IDEALMENTE FA PREFERIRE LA SCANSIONE DELLA PELLICOLA RISPETTO ALLO SCATTO ALLA PELLICOLA.
Ed ora finalmente veniamo al nocciolo del topic, e cioè usando una macchina fotografica con tecnologia pixelshift per acquisire pellicole si avrebbero risultati molto molto simili, se non addirittura migliori rispetto alla scansione, a patto che il pixelshift sia del tipo che aumenta per così dire la nitidezza e non la risoluzione?
Io credo di si ma non ho ancora provato...
Uno dei grandi vantaggi dell'avere un file raw per come li conosciamo è la possibiltà di intervenire sul bilanciamento del bianco, sul rumore e sul recupero delle zone sotto e sovra esposte; ora in questo caso il denoise non ci interessa perchè sarebbe limitato al rumore prodotto dalla fotocamera in fase di scatto ed in questi casi si può tranquillamente evitare usando iso minimo, diaframma performante dal punto di vista della QI e tempo di posa risultante da questi due, mentre per gli altri due vantaggi credo che siano mantenuti con lo scatto molto più che con la scansione.
Certo Hasselblad, Vuescane et similia hanno la possibilità di modificare ex post ad esempio esposizione, bilanciamento del bianco etc. ma non so poi fino a che punto e quanto davvero intervengano sui dati originali e non su quelli rgb, banalmente come farebbe un qualsiasi software di fotoritocco.
Mi piacerebbe sapere cose ne pensa chi è più esperto di me e chi magari ha già esperienza empirica.

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2025 ore 20:17

[…] Nikoh
Mi piacerebbe sapere cose ne pensa chi è più esperto di me e chi magari ha già esperienza empirica.

Si, è più o meno quello che faccio io per scansionare le pellicole bianco e nero.
Uso OM System Om1 e Zeiss Mackro Planar 60 2.8 pixel shift. Secondo me, i risultati sono eccellenti.





avatarjunior
inviato il 17 Febbraio 2025 ore 19:52

Buongiorno, non sono tanto esperto di scanner per film e dia, e fino a poco tempo fa ho utilizzato uno scanner agfa duoscan 2500 dal costo di un'utilitaria (circa 8'000 CHF 20 anni fa), ma ora non funziona più in quanto non trovo gli aggiornamenti al software per window 10 e le prese scsi...
Ritornando all'inizio, chiedo se qualcuno conosce o ha già utilizzato lo scanner plustek 135, dal costo molto contenuto, e se si com'è il risultato..?
Attendo notizie...e grazie

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2025 ore 20:04

Io comprerei un vecchio PC con WinXp e slot PCI per montarci una scheda SCSI... e continuerei ad usare lo scanner AGFA.
;-)

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2025 ore 20:11

Io uso una G9.2 con Olympus 60 macro e duplicatore jjc in hires (pixelshift). I risultati sono ok ma non credere che ci sia tutta questa possibilità di recuperi ombre/luci. Almeno nella mia esperienza.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2025 ore 20:42

"Io comprerei un vecchio PC con WinXp e slot PCI per montarci una scheda SCSI... e continuerei ad usare lo scanner AGFA."

Non serve il vecchio PC: basta una distribuzione Linux, vuescan e, casomai, un adattatore per lo slot PCI.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2025 ore 20:59

Non l'ho mai usato per i negativi. Sono quasi sicuro che a ISO base sia inutile, i risultati sono indistinguibili per gli umani. In compenso hai file 4 volte più pesanti a pari risoluzione.
Comunque la migliore risposta è quella che puoi darti provando..MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 9:06

Giusto per info l'occhio umano funziona come i sensori a matrice bayer cioè per farla breve indovina i colori dove mancano solo che il cervello è più evoluto di qualsiasi processore e di algoritmo di demosaicizzazione.Sorriso

Per aver digitalizzato tonnellate di diapositive e negativi 35mm posso affermare con un buon margine di certezza che il problema della risoluzione (linee per mm) non si pone visto che i dettagli utili di un film 35mm superano raramente 6 o 8mpx anche con i migliori film e obbiettivi (kodakchrome 25, leica o zeiss) con definizioni (taglia in pixels) ulteriori aumenta solo la grana e già a 4000dpi (cioè circa 20mpx, definizione che supporta qualsiasi scanner per film) ingrandendo l'immagine a 1000% puoi contare i granelli di grana o di colorante un ad uno...quindi è inutile utilizzare una definizione enorme....il più grossi problemi della scansione di film sono 1) le derive di colori 2) i graffi e la polvere 3) la non planearità del film nel porta-negativi che rende certe zone (di solito i bordi) un po sfocati tranne se usi telaietti sotto vetro o appunto lo scanner hasselblab che riesce a mantenerli perfettamente piatti e uniformi....ma la risoluzione è proprio l'ultima delle preoccupazioni.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 9:43

.. quindi è inutile utilizzare una risoluzione enorme.. ma la risoluzione è proprio l'ultima delle preoccupazioni.


Il pixel shift a cui fa riferimento, come ha scritto l'apertore, non aumenta la risoluzione come intendi tu ma quella lineare.
Esistono differenze tra i vari brand su questa funzionalità.
Quella a cui fa riferimento è quella che usa pentax nella quale la risoluzione del file è la medesima.
Il sensore della k1 produce un file da 36 mpx per il singolo scatto e 36 mpx rimangono con il pixel shift.
www.ricoh-imaging.co.jp/english/products/k-1-2/feature/02.html

E' però maggiore e più precisa la quantità di informazioni del file dal momento che raccoglie ed unisce i i dati di quattro scatti; quando scrivi

Giusto per info l'occhio umano funziona come i sensori a matrice bayer cioè per farla breve indovina i colori dove mancano solo che il cervello è più evoluto di qualsiasi processore e di algoritmo di demosaicizzazione.

in realtà equivochi sul funzionamento poichè un sensore a matrice bayer "legge" i dati di un colore ed un algoritmo ricostruisce artificialmente e sulla base di quel colore gli altri due sui quali non ha una lettura diretta.
Con il pixel shift (di pentax, gli altri non so) il sensore si sposta puntualmente per una lettura anche degli altri punti con una (teorica) maggior definizione e precisione nella ricostruzione dei colori poichè non basata su un algoritmo ma "reale"con una maggior quantità di informazioni rispetto al singolo scatto.
Un po come accade in un sensore monocromatico nel quale la lettura dei punti è diretta e non ricostruita (e per cui anche in questi casi valgono le medesime considerazioni)
Lo spiega molto bene qui per il mono e con pixel shift di un sensore bayer è la stessa cosa (al punto che infatti per i monocromatici la funzione non esiste, o meglio è la loro naturale.)
www.pentaxforums.com/articles/photography/new-golden-age-bw-photograph

"Un file RAW da 24 megapixel non è un file RAW da 24 megapixel? Beh, sì e no: Sì, entrambi hanno la stessa quantità totale di dati. No, perché non hanno gli stessi dati." Questo per il mono. Per il Pixel shift a parità di risoluzione i dati del raw sono circa 4 volte più grandi rispetto ad uno scatto singolo pur rimanendo entrambi di 36 mpx.

Ciò premesso insisto che in quelle condizioni (ad iso base) le differenze non siano percebili secondo me.
Probabilmente su fortissimi ingrandimenti o stampe di grandissime dimensioni è possibile che gli ingrandimenti di dettagli siano migliori ma dubito che nell'aspetto pratico di una scansione di un negativo e relative stampe vi siano differenze così marcate, almeno nella mia esperienza e per i miei occhi.
Diverso è l'effetto ed il risultato che può essere marcatamente visibile per scatti ad iso più elevati, sia in termini di colometria, di rumore, e di dettaglio.



avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 14:13

in realtà equivochi sul funzionamento poichè un sensore a matrice bayer "legge" i dati di un colore ed un algoritmo ricostruisce artificialmente e sulla base di quel colore gli altri due sui quali non ha una lettura diretta.

e appunto l'occhio funziona proprio cosi, nella retina ci sono delle cellule che sono sensibili ai colori e altre alla luminosita ma non coprono tutta la retina, si trovano solo al centro, i colori su tutto il campo visivo vengono ricostruiti dal cervello che estrapola le informazioni mancanti... aiutato anche dai movimenti oculari...é il cervello che forma l'immagine a colori completa su tutto il campo visivo un po come un sw di demosaicizzazioneSorriso

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 14:22

Il onstro cervello è in grado di sppoerire a mlote cose..
;-)

avatarjunior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 14:52

Esattamente, il punto è proprio questo.
Ho letto mille discussioni su quale procedimento sia migliore e quale tecnologia di scansione; ora io volevo soltanto sottolineare il fatto che con una moderna fotocamera digitale con pixel shift del tipo lineare, cioè che aumenta le informazioni e non la risoluzione, si ha a disposizione un metodo di scansione inarrivabile per qualsiasi scanner, oltre che molto più abbordabile, pratico, comodo e veloce.
Purtroppo continuo a leggere post di gente che consiglia scanner per pellicole da migliaia di euro, nella maggior parte dei casi senza nessuno studio o conoscenza; io prima di maturare questa idea ho letto e studiato per settimane.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:07

io non consiglio niente dico solo che la risoluzione dei film 35 e di circa 8mpx per cui é inutile esagerare con la definizione dello scann o della duplicazione fotografica, già con 20mpx puoi contare ogni granello d'argento o di colorante azoico....riguardo ai test io pure ho testato diversi metodi e definizioni e poi ho letto anche il test approfondito della rivista francese Reponses Photo che arriva alle mie stesse conclusioni...poi fate come volete, se preferite aprire una scatoletta di tonno con la dinamite piuttosto che con l'apri-scatole sono affari vostriSorriso

avatarjunior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:15

@Leo45 non mi riferivo a te, parlavo in generale dei post che trovo in giro.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2025 ore 16:36

mah, la mia opinione è che se devi digitalizzare un rullino o una foto ogni tanto è una cosa.
Se devi digitalizzare un archivio la praticità di uno scanner (che non ho) non ha prezzo secondo me.


Facci sapere quando provi la tua esperienza.. e compimenti per la riparazione nell'altro topic.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me