| inviato il 08 Ottobre 2024 ore 10:42
Discutendo di fotografia un mio amico mi ha detto che oggi non potrebbe nascere un novello H.C. Bresson per colpa della fotografia digitale che permette di falsificare facilmente le foto. Io concordo sul fatto che non può nascere un novello H.C. Bresson, ma non concordo sulla causa. L' Enciclopedia Sovietica è il perfetto esempio di come le foto potessero essere falsificate anche con la pellicola. E la stessa foto, con didascalia diversa, può assumere diverso significato. Il detto che una foto vale più di mille parole non è vero. Anche oggi, in base ai dati exif si può controllare se la foto sia manipolata o meno. Un Cartier Bresson non potrà più nascere non certo per colpa del digitale, che sicuramente lui avrebbe usato col massimo profitto, come Mozart, se avesse potuto, avrebbe preferito suonare su un Bosendorfer o su uno Yamaha, anche digitale, piuttosto che sul fortepiano. HCB non può rinascere perché il reportage fotografico è morto da tempo, come la rivista Life. Il mondo è diventato piccolo e straconosciuto e le foto in stile reportage hanno annoiato con il loro aspetto " deja vu". Facciamo un bel reportage sui santoni in India o sugli indios amazzonici ? Ma dai, ansai che palle...il reportage si potrebbe ancora fare, anche qui in Italia. Ci sono gli immigrati, la loro vita da schiavi nei campi e ci sono anche molti Simon Legree. Ma ci sono stati già i reportages televisivi, che hanno ucciso la fotografia ed i settimanali illustrati. Una volta si vendevano moltissimo i fotoromanzi. Oggi chi li acquisterebbe ? La foto di reportage è diventata intima, come soggetto ha la propria famiglia, gli amici, i ricordi e, più difficile a farsi, il bar dove facciamo colazione, il supermercato, l' officina che fa la manutenzione alla nostra auto. Ma per farlo la macchina fotografica è secondaria. Ci vuole l' empatia ed il sapersi rapportare col prossimo, doti rare. Sono fotografie che si possono fare con la Leica del 1938, ma il digitale le ha rese più facili. E sono le uniche foto che forse verranno conservate dai nostri eredi. E invece io continuo a vedere sui forum tramonti photoshoppati , paesaggi montani da cartolina, i nativi esotici opportunamente abbigliati per i turisti, il leone annoiato fotografato durate il ridicolmente avventuroso safari ( l' avventura moderna, anche in confezione spray). Tutte foto che non interessano più a nessuno, nemmeno all' autore. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 8:43
“ La foto di reportage è diventata intima, come soggetto ha la propria famiglia, gli amici, i ricordi e, più difficile a farsi, il bar dove facciamo colazione, il supermercato, l' officina che fa la manutenzione alla nostra auto. Ma per farlo la macchina fotografica è secondaria. Ci vuole l' empatia ed il sapersi rapportare col prossimo, doti rare. Sono fotografie che si possono fare con la Leica del 1938, ma il digitale le ha rese più facili. E sono le uniche foto che forse verranno conservate dai nostri eredi. E invece io continuo a vedere sui forum tramonti photoshoppati , paesaggi montani da cartolina, i nativi esotici opportunamente abbigliati per i turisti, il leone annoiato fotografato durate il ridicolmente avventuroso safari ( l' avventura moderna, anche in confezione spray). Tutte foto che non interessano più a nessuno, nemmeno all' autore. „ Ma su un forum pubblico nessuno metterebbe foto di famiglia, così come non vengono quasi più messe neanche sui social, dove c'è un minimo di controllo della privacy...come hai appunto scritto sono "intime"...il discorso foto scontate è che ormai si è visto di tutto e di più, qualsiasi cosa è "già vista". |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 8:57
“ un mio amico mi ha detto che oggi non potrebbe nascere un novello H.C. Bresson per colpa della fotografia digitale che permette di falsificare facilmente le foto. „ Sarebbe come dire che oggi non può nascere un nuovo Hemingway perché scrivendo al computer posso correggere i miei errori di battitura… Le storie originali e interessanti ci sono eccome. Ci sono pochi autori che le sanno raccontare e soprattutto sempre meno pubblico con l'attenzione e la sensibilità per coglierle. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 9:25
Credo che i danni li abbiano fatti le telecomunicazioni più che il digitale in sè anche se, indubbiamente, sono legati. Poi, l'uso smodato dei social da telefonino, prevalentemente per parlarsi addosso, cantarsela e suonarsela e farsi pruriginosamente i fatti altrui, hanno dato il colpo di grazia. Comunque il reportage fotografico, quello buono e utile con una funzione non delegabile ad altri mezzi di comunicazione, non è morto, nonostante sia diventato più raro complice l'onnipresenza del video nella diffusione delle notizie. Per rendersene conto, per chi può, consiglio di farsi un giro al Festival della Fotografia Etica. Tutto interessante anche se a me è rimasta in testa sopratutto la mostra 2 (a palazzo della Provincia), che espone foto della striscia di Gaza fatte da fotoreporter locali. Mi fermo qui. |
user259808 | inviato il 09 Ottobre 2024 ore 9:27
A me la fotografia di reportage continua a piacere, tuttavia il livello culturale medio della popolazione è quello che è, ed ora la gente preferisce documentare gli eventi facendo brevi video su TikTok. Si guadagna in realismo, ma si perde in gusto artistico. |
user207727 | inviato il 09 Ottobre 2024 ore 9:36
“ Sarebbe come dire che oggi non può nascere un nuovo Hemingway perché scrivendo al computer posso correggere i miei errori di battitura… Le storie originali e interessanti ci sono eccome. Ci sono pochi autori che le sanno raccontare e soprattutto sempre meno pubblico con l'attenzione e la sensibilità per coglierle. „ Sottoscrivo questo pensiero. “ E invece io continuo a vedere sui forum tramonti photoshoppati , paesaggi montani da cartolina, i nativi esotici opportunamente abbigliati per i turisti, il leone annoiato fotografato durate il ridicolmente avventuroso safari ( l' avventura moderna, anche in confezione spray). Tutte foto che non interessano più a nessuno, nemmeno all' autore. „ Vai a qualche bella mostra o comprati qualche bel libro e vedi la differenza. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 10:28
“ Anche oggi, in base ai dati exif si può controllare se la foto sia manipolata o meno. „ credo che i dati exif siano la cosa più semplice in assoluto da manipolare |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 12:54
Infatti: Non è il digitale in sé ad aver ucciso un certo tipo di reportage quanto piuttosto un cambiamento nelle propensioni personali che, a livello globale, è stato innescato proprio da quella stessa fotografia che, mi par di capire, stai rimpiangendo. Come tu stesso hai già fatto notare, quel tipo di lavoro fotografico non interessa più; non tanto o non solo, a mio avviso, a causa dei gusti e neanche perché sostituito dal documentario video quanto, più probabilmente, perché viviamo una saturazione,un bombardamento, d'immagini che ci rende refrattari e disisncantati davanti al messaggio reportagistico stile Bresson. Abbiamo già visto tutto e niente ci è ormai estraneo. Riguardo alla manipolazione ti direi che la fotografia in genrale, è in particolare quella di Bresson, non è mai stata sincera in quanto non ha mai rappresentato esattamente un luogo o un evento quanto piuttosto un istante di esso (proprio per tal motivo non ho mai amato il suo lavoro), tuttavia può ancora essere evocativa come lo è stata fino agli anni 90, prima che il web ci riempisse di immagini documentando ( in modo un po' più giornalistico di quanto facesse quello snob francese) aspetti non necessariamente esotici che ci riguardano. Saranno lavori più personali e di nicchia, non interesseranno tutti, ma in un mondo che cambia così velocemente, raccogliere in immagine potrebbe essere ancora necessario. Ps: Yamaha ha comprato molto anni fa Bosendorfer che non è più qualitativamente un punto di riferimento. Probabilmente chiederebbe a Fabbrini una coda della sua collezione. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 13:06
credo che l'ultimo posto da esplorare per fotoreportage fosse il Borneo ma ormai si hanno immagini anche di quello. Quindi è vero, è stato fotografato tutto. Però esattamente come esistono miliardi di ritratti, alcuni ritratti sono fatti in modo migliore, più originale, più narrativo di altri. e lo stesso può valere anche per i popoli dogon o quelli del Borneo, piuttosto che per gli anziani che giocano a bocce o a carte. Quindi si, tutto è stato fotografato, ma fotografare non è mai fotocopiare e quindi sta all'intenzione di chi riprende fare immagini interessanti, anche del fotografato da altri mille e più volte. Per questo motivo ho sempre detto, per chi vuole intendere, che ogni volta che una persona fa una foto in un certo senso fa un autoritratto, perchè per come riprende ci mette del suo. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 13:33
“ credo che l'ultimo posto da esplorare per fotoreportage fosse il Borneo ma ormai si hanno immagini anche di quello. „ Non ci resta che North Sentinel per i nostri reportage "originali". |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 13:58
Svicolo, solo in parte, per invitare chi non lo avesse già visto ad ammirare "Civil War", di Garland : dice molto di più di qualsiasi discussione secondo me, per chi sa vedere l'immagine e soprattutto il descritto. Quote : Non ci resta che North Sentinel per i nostri reportage "originali". Escluderei per motivi "alimentari" Papua Nuova Guinea , soprattutto per quelli di noi con aspetto appetitoso. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 14:43
Andy ha scritto "Ma su un forum pubblico nessuno metterebbe foto di famiglia, così come non vengono quasi più messe neanche sui social, dove c'è un minimo di controllo della privacy...come hai appunto scritto sono "intime"...il discorso foto scontate è che ormai si è visto di tutto e di più, qualsiasi cosa è "già vista". Anche la gallerie di questo forum sono piene di ritratti di bambini, mogli, fidanzate, ragazze varie...saranno tutte altrui ? |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 14:51
Andy...mi sa che non conosci bene Juzaphoto se scrivi una cosa come questa: “ Ma su un forum pubblico nessuno metterebbe foto di famiglia, così come non vengono quasi più messe neanche sui social, dove c'è un minimo di controllo della privacy „ |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 15:04
un paio di cose : 1) @Andy45 “ Ma su un forum pubblico nessuno metterebbe foto di famiglia, così come non vengono quasi più messe neanche sui social, dove c'è un minimo di controllo della privacy...come hai appunto scritto sono "intime".... „ mi sa che hai guardato molto male la gallery di questo forum : è pieno di figli, morose modelle, mogli mezze nude, cani e gatti del fotografo ecct ecct... 2) Reportage finito? Mmm ... non penso, pero' hai ragione che ha un sapore di déjà vu. I motivi sono molteplici : prima i paesi esteri (esotici, dell'est, Sud America ecct ) li scoprivi con la fotografia ( solo l'America e l'Europa la scoprivamo con la cinematografia ). Ora clicchi su google una qualsiasi cosa e arrivano miliardi di immagini. E sinceramente, anche le foto di reportage di guerra che anni fa mi appassionavano, ora le trovo abbastanza noiose, sicuramente gia viste, dove oltre l'orrore c'è poco altro. Ci rimangono i progetti : la situazione dei trans in qualche posto sperduto in Asia osteggiati dalla religione locale, una caserma dove vengono forgiati i nuovi eserciti (ma solo di persone di colore) in sud africa, la vita delle donne sottoposte a stupro etnico che hanno preferito non abortire in Ruanda, ecct ecct. Il problema che riscontro molto spesso quando vedo queste foto in varie rassegne ( come quella segnalata della Fotografia etica a Lodi ) è che molto spesso il progetto ha piu' importanza delle foto in se'. Per cui ci troviamo davanti a bei progetti e (spesso) a foto mediocri. Questo è per me il vero problema del reportage 2.0 |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 15:27
Lastprince sono d'accordo. Le idee e le necessità non mancano ma non sempre chi documenta ne è all'altezza. Ribadisco che è stata proprio la fotografia di reportage a innescare la sua perdita di importanza. Ovviamente ci sono anche altri fattori: maggior diffusione dei fotografi, maggior accesso alle zone difficili del mondo, maggior massificazione e distribuzione dei contenuti. Ma è evidente che sia stato proprio il fascino del reportage a creare una vera escalation in questa direzione. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |