| inviato il 19 Settembre 2024 ore 17:36
Buongiorno, in questi giorni su YouTube mi sono imbattuto in questa "nuova" macchinetta per sviluppo pellicola bn ed anche colori (!!!) Qualcuno ne ha esperienza? |
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 19:43
Anche a colori... insomma... lo sai che lo sviluppo C41 va effettuato a 38°c? Come pensi di tenere il bagno a 38°c per tre minuti e mezzo? Forse solo in piena estate in mezzo alla strada (C'è qualcuno che dice si possa fare a 20°c ma non ho mai visto risultati accettabili) Va bene per il BN... Tornando in topic... no, nessuna esperienza da parte mia... ho sempre sviluppato con la tank (il BN)... Cosa vorresti sapere? |
| inviato il 19 Settembre 2024 ore 21:36
Mai usata ma... con un 1/5 di quello che costa la lab-box ti prendi una normale tank(30€circa) con il resto dei soldi prendi chimica pellicola changing bag e un paio di misurini per la chimica, dopodiché non ti resta che scattare e sviluppare,questo per il b&w. Per il colore la vedo un po più difficile, come detto da Lorenzo il c41 esige la temperatura stabile di 38°C |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 8:02
L'unico vantaggio che vedo della Lab Box è che si può caricare il rullino alla luce.... Però lo spazio all'interno è ristretto rispetto a quello disponibile nella tank e di conseguenza c'è meno distanza tra le spire della pellicola... e non mi sembra sia un bene per lo sviluppo... mi da l'idea che il liquido di sviluppo faccia più fatica a bagnare in maniera omogenea la superficie della pellicola... Ma ripeto, mai usata, quindi la mia è solo un'ipotesi. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 9:32
E quindi? Cosa ne deduci? Pensi valga la pena spendere più di 150 euro per un pezzo di plastica? (Magari fatta bene, ma sempre plastica rimane... e non hanno neanche il merito di avere avuto una grande idea dato che era una cosa alla quale Agfa aveva pensato tre quarti di secolo prima) Per me ne vendono zero. Con la tank, passate le iniziali incertezze dei primi "caricamenti", risparmi e hai zero problemi meccanici. Ah... con la tank AP (quella che uso io) per la pellicola 120 neanche ti serve un "modulo aggiuntivo" fotomatica.it/shop/sviluppatrici-tank/374-a-p-tank-compact-con-2-spira |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 9:56
io l'ho usata per spiegare a un incauto compratore come si usasse. risolve un problema che nessuno ha mai avuto, a un prezzo enorme. Non dico che non valga quei soldi: progetto, stampa, iniezione, finitura, pubblicità, distribuzione costano tantissimo, ma si fa la stessa cosa con una tank da 30€ e una changing bag da 40€. Nel merito: il sistema di aggancio è ben utilizzabile con dita sottilissime e lunghissime, sembra sempre tutto un po' traballante, con i 120 rischi di perdere dei fotogrammi, non sai mai se la pellicola è caricata bene o meno, fai una sola pellicola per volta, devi sempre star lì a girare la manovella per i venti minuti di sviluppo. A un certo punto hanno detto di aver trovato la soluzione per i fotogrammi persi, il loro grandissimo testimonial ci ha fatto dei verbosissimi video, la soluzione è: usate fotocamere senza avanzamento automatico, cioè con la finestrella, e caricate un po' prima del numero così avete la coda più lunga e forse (forse!) salvate il fotogramma. Non una soluzione ottimale, ecco... Con una tank fai quello che vuoi, con una o più pellicole, nella tank grande ci stanno poche pellicole ma anche tante, non perdi fotogrammi, compri un bel po' di pellicole con la differenza. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 10:12
è un giocattolo costoso, per funzionare funziona, ma fai le stesse cose (anche meglio...) spendendo molto meno. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 10:31
“ è un giocattolo costoso, per funzionare funziona, „ è proprio quel "funzionare funziona": col 120 sei sempre a rischio, non immagino poi il light piping per le pellicole in PET. Bell'idea, ma francamente evitabile. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 10:41
Con un po' di attenzione fai pure il 120, non ci sono particolari problemi nemmeno con le PET Rimane il fatto che per averla completa anche del modulo 120 il prezzo sale ancora di più… io comunque non la consiglierei, con le tank si va molto meglio. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 10:53
il po' di attenzioni sono: avere culo che la macchina che usi lasci pochissima coda all'inizio della pellicola e fa poco spazio fra i fotogrammi, così da avere una coda alla fine abbastanza lunga che, usando dita sottilissime di preadolescente, riesci ad agganciare la molletta senza bruciare nulla. Magari pregando la madonna. Il PET soffre di light-piping e dicono di fare attenzione a caricare in macchina una 35mm dove hai 3-4 fotogrammi vuoti, qui stai caricando a pochi mm dal primo fotogramma: tocca farlo con poca poca luce, ma allora mi prendo la tank e ciao. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 11:18
Per il momento non ho ancora la fregola di sviluppare a casa anche perchè comunque non ho la possibilità di stampare e/o scannerizzare il negativo. Devo passare comunque dal fotografo. Era una curiosità per il fatto del colore ... Grazie!! Almeno ho capito che nel caso ... meglio la tank!! |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 11:25
“ Era una curiosità per il fatto del colore ... „ la difficoltà del colore è mantenere i 38° in maniera molto precisa, bisogna per forza avere una vasca riscaldata con un termostato di controllo. |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 12:05
“ la difficoltà del colore è mantenere i 38° in maniera molto precisa „ Pena dei color shift sul negativo “ bisogna per forza avere una vasca riscaldata con un termostato di controllo „ Senza impazzire con il fai da te serve una sviluppatrice Jobo ($$$$$) |
| inviato il 20 Settembre 2024 ore 12:12
“ Senza impazzire con il fai da te serve una sviluppatrice Jobo „ sicuramente ottima soluzione... ma non proprio economica |
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