| inviato il 28 Luglio 2024 ore 11:33
Ieri in un mercatino delle pulci ho raccattato un amplificatore integrato Orion 1001, di produzione italiana, della prima metà degli anni '70, l'apparato è in mediocri condizioni estetiche, elettricamenta un disastro. Un'immagine dell'interno, ben realizzato, meglio di molti apparati made in Japan dell'epoca, il cablaggio è curatissimo, le basette sono in vetronite, cosa molto insolita, si utilizzava la bachelite, anche in macchine di pregio, le piste in rame sono stagnate, la sezione pre e la finale, che incorpora anche la sezione di filtro principale, sono separate.
 L'ampli aveva tutti gli elettrolitici di filtro interrotti, quelli di uscita fuori specifiche, i restanti rispettavano i valori di targa. Ho sostituito tutti i condensatori, compresi quelli "buoni", e cambiato anche il raddrizzatore da 40 V 3,2 A, applicati dei carichi fittizi da 8 ohm alle uscite, uno dei canali non funzionava l'altro si, ma i finali scaldavano moltissimo, ripristinato il funzionamento del canale guasto, erano interrotti i driver, anche questo mostra un eccessivo riscaldamento dei finali. Non ho schema elettrico, i finali sono alimentati con tensione alternata di circa 48 V, secondo me troppo alta, sono circa 70 V CC a vuoto dopo il raddizzamento, il ponte originale era da 40 V ed i condensatori di filtro da 63 V. Ad occhio il trafo parrebbe originale e non riscalda. Altro problema il pre, che è alimentato in duale da un'altra sezione del trafo, è realizzato a componenti discreti, con 3 moduli da 8 transistor ognuno, sistemati uno addosso all'altro,
 utilizza condensatori a goccia al tantalio, il modulo aux non va e gli altri due, il tuner ed il tape hanno problemi di rumore e distorsione. Non avendo nessuna voglia di mettermi a controllare, senza un riscontro visivo, leggi schema elettrico, vi chiedo c'è qualcuno che ha gli schemi elettrici o almeno sa dove potrei procurarmeli? Grazie. |
| inviato il 28 Luglio 2024 ore 11:49
L' ampli dopo il ricappaggio e la sostituzione dei driver, ho aumentato la capacità di filtro ed usato condensatori verticali, gli assiali non si trovano più.
 I finali utilizzati, un classico per l'epoca 2n3055, non sono riuscita ad identificare il produttore, il marchio mi è sconosciuto, anche i trasistor di segnale ed i pilota hanno lo stesso marchio.
 Sono stati prodotti a fine 75. |
| inviato il 11 Agosto 2024 ore 7:12
Non fregherà nulla a nessuno, ma sono riuscita a rimetterlo in marcia, e non è malvagio, anzi,
 Risposta all'onda quadra, 5 khz, su carico di 8 ohm, pre+finale, la non perfetta linearità dell'onda in alto è dovuta ad una cattiva taratura della sonda. |
| inviato il 11 Agosto 2024 ore 8:53
i transistor dovrebbero essere sescosem / thomson www.richis-lab.de/2N3055_17.htm La Sescosem (Société européenne de semi-conducteurs) est une société de production de composants électroniques (transistors, diodes, circuits intégrés), filiale de Thomson, créée en 1969 par fusion de SESCO (filiale de CSF) et COSEM (filiale de Thomson), après la fusion des sociétés mères Thomson-Brandt et CSF. Elle avait deux sites de production : Saint-Égrève, près de Grenoble (site COSEM) et Aix-en-Provence (site SESCO) l'amplificatore a quanto ho capito era proposto anche in kit di montaggio. Sul web non si trova lo schema, ma se lo hai smontato puoi tracciarlo tu pubblicità su riviste del tempo - '74
 buon lavoro |
| inviato il 11 Agosto 2024 ore 9:01
Da estimatore del recupero di vecchi ampli posso solo dire ottimo lavoro |
| inviato il 11 Agosto 2024 ore 10:12
Grazie Fabio, se non erro la Sescosem poi confluì, insieme alla SGS-Ates, nell'attuale ST microelectronics, giusto? Grazie anche a te Gianni, adesso ho per le mani un tape deck Technics 630T, è bellissimo, completamente a componenti discreti, compreso i circuiti del Dolby, e con una meccanica da super corazzata. Ronza come un alveare ed è completamente fuori tarature, ma di questo ho il manuale di riparazione originale. |
| inviato il 11 Agosto 2024 ore 10:49
Si esatto |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 16:30
Per come risponde all'onda quadra mi sembra un pezzo di rame. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 20:51
Effettivamente è velocissimo, un filo di rame appunto, mi ha stupito più per il pre, non pensavo che un'architettura tutto sommato molto semplice ed economica potesse dare simili risultati. Su pre molto più complicati e costosissimi non sempre ho avuto simili perfomances. Suona molto bene, ma la sezione alimentatrice, nonostante l'aumento della capacità di filtro, è ancora sottodimensionata, il clipping insorge appena si superano i 30W, circa, su 8 ohm, quando ho tempo lo provo con toroidale da 300 VA e porto la capacità intorno ai 50 MF. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 22:21
Non me la conti giusta, ma mi stai simpatica. Che lavoro fai? Occhio che sono uno scafato. A me scappellamenti a destra non ce n'è. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 22:56
Perché non te la conterei giusta? Non voglio mica venderti l'ampli oggetto del 3D, ho descritto come va. Sono un ingegnere elettrico. Sono scafata anch'io, e non sono una donzella che ama, e non molla, i narcisisti, quelli maschi proprio non li struscio nemmeno. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 22:59
Allora poi mi spieghi, se ne hai voglia, cosa ti aspetti da un'onda quandra a 5kHz iniettata (dove?) in un amplificatore audio. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 23:20
Te lo spiego subito, l'onda è iniettata all'ingresso sia del pre che del finale, serve a verificare i tempi di salita e discesa, in termini tecnici slew rate, di un circuito amplificatore, tanto più l'ampli è veloce tanto più il segnale in uscita sarà prossimo a quello d'ingresso, un ampli con uno slew rate basso, fornirà in uscita un segnale che va dal trapezoidale simmetrico, se è lento in egual misura sia in salita che in discesa, al trapezoidale asimmetrico, se la rampa di salita e la rampa i di discesa hanno angoli diversi. Negli amplificatori audio serve pure a verificare eventuali mancanze di linearità nell'amplificazione dei segnali sinusoidali, senza mettersi a provare frequenza per frequenza, nel caso in oggetto, l'ampli, pur non essendo perfetto, ha un'ottima linearità fino ad almeno 35khz, se fosse stato perfetto sarebbe arrivato a 50 khz, serve anche a verificare se l'amplificatore autooscilla ed a quali frequenze lo fa. Se non ho soddisfatto la tua curiosità, me lo dici, che appena il pupo s'addormenta, ti metto delle immagini. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 23:27
Scusa, se è un amplificatore audio, cosa te ne può fregare dello slew rate? Ps comunque sei adorable. La mia pupa dorme già. |
| inviato il 16 Agosto 2024 ore 0:03
Sei sicuramente narcisita, ma non scafato.
 L'immagine riproduce un segnale sinusoidale, come sono tutti quelli audio, in ingresso , in blu, ed in uscita, in rosso, in un amplificatore, si vede chiaramente come il segnale in uscita risulti distorto rispetto a quello in ingresso, ciò è dovuto alla scarsa capacità dell'amplificatore di seguire la pendenza del segnale, in pratica ha uno slew rate insuficiente a riprodurre correttamente quella data frequenza. Le onde quadre, non sono segnali musicali, nessuno strumento produce tali onde sonore, ma sono un ottimo sistema per rendersi conto della velocità di risposta alle varie frequenze di un ampli, tanto più è in grado di riprodurre correttamente un'onda quadra, segnale estremamente energetico, con rampe di salita e discesa ripidissime, tanto più sarà in grado di riprodurre un segnale sinusoidale, e dunque musicale, in maniera fedele. Un ampli in grado di riprodurre correttamente, senza distorsione, un'onda quadra di 5khz, ha una larghezza di banda alla massima potenza di almeno 50khz, cioè ben oltre lo spettro audio. |
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