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Valutare una propria immagine o serie


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user207727
avatar
inviato il 28 Giugno 2024 ore 10:32

Mi chiedo se anche altri, come me, abbiano difficoltà a valutare le proprie immagini o serie. Non tanto per il riscontro che queste possono avere qui, alle volte superiore alle volte inferiore alle aspettative, ma proprio sulla valutazione obiettiva di un proprio scatto a prescindere. Il mio potrebbe essere un problema culturale? Sapere, conoscere, leggere, avere una grande cultura fotografica aiuterebbe oppure addirittura renderebbe più complicato il processo? Quando guardiamo scatti di altri necessariamente tagliamo fuori tanti aspetti che chi ha scattato vi ha messo dentro. Ciò, probabilmente, rende più facile il processo di fruizione di un'immagine? Cosa ne pensate? Siete sempre consapevoli dei limiti e dei pregi delle vostre foto? Sapete sempre scegliere la migliore foto di una serie di scatti simili?

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 11:31

Il mio potrebbe essere un problema culturale? Sapere, conoscere, leggere, avere una grande cultura fotografica aiuterebbe oppure addirittura renderebbe più complicato il processo?


Sicuramente più si è acculturati e più si hanno i mezzi per poter fare un'analisi critica dei propri scatti.

Siete sempre consapevoli dei limiti e dei pregi delle vostre foto? Sapete sempre scegliere la migliore foto di una serie di scatti simili?


No,non sono quasi mai soddisfatto totalmente dei miei scatti,ma è una cosa un po' comune a tutte le cose che si fanno con passione. Sono musicista e quando mi riascolto trovo sempre qualcosa che non va. E' matematico.
L'importanteè avere sempre un po' di autostima,non eccedere con l'ego,rimanere modesti e curiosi,altrimenti sono guai

avatarsupporter
inviato il 28 Giugno 2024 ore 12:05

Secondo me, nella valutazione delle fotografie proprie e degli altri si applicano sempre due misure diverse. Le proprie foto hanno per noi, oltre le qualita' tecniche, anche un ricordo emotivo, sentimentale, "esperinzeale". Io, ad esempio, quasi per tutte le foto scattate ricordo quando, dove, perche' ed anche cosa ho sentito scattandole. Per questo la propria foto contiene sempre molto di piu' rispetto alle foto degli altri...E questo bagaglio rende difficile una obiettiva valutazione dello scatto.
Un saluto.
Oleg

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 13:09

Slow, questo è un bel tema e anche complesso. Butto lì alcune cose in ordine sparso. Lasciamo da parte la selezione per perfezione/imperfezione tecnica perché è un altro discorso.

Come dice anche Oleg, ognuno in una foto mette qualcosa di sé che facilmente poi ritrova riguardando il risultato. Quindi per me ogni mia fotografia ha (quasi sempre) un senso.
La difficoltà è trasmettere questo senso agli altri. Se con la foto tocco degli "universali", riesco a "parlare" anche agli altri, altrimenti rimane un discorso tra me e me. Gli altri valuteranno la foto solo in base a criteri estetici comuni, ma il restante senso non verrà condiviso.

E' semplice accorgersi di questa cosa e quindi essere in grado di valutare le proprie foto? Molte volte no. Perché non è facile staccarsi emotivamente dal momento e dal contesto in cui abbiamo scattato.
Si racconta che Koudelka lasciasse passare molto tempo fra lo scatto e la selezione delle immagini proprio per attuare una forma di distacco che rendesse più oggettiva la sua scelta delle foto più significative.
Può essere una strada. Mi capita di riguardare in archivio mie foto fatte molti anni fa e di esprimere valutazioni molto differenti, sia in negativo ma anche in positivo rispetto a certe immagini "sopravalutate" o "sottovalutate".

Per me la soluzione sta solo nel confronto con gli altri. Cosa che purtroppo non si riesce bene a fare nelle gallerie di un forum. Ci vorrebbe uno spazio in cui si propone una foto (o meglio una serie), si dichiarano le intenzioni che ci stanno dietro e si ascoltano i feedback che a quel punto dovrebbero essere centrati sul senso e non sulla riuscita tecnica.

In passato mi è capitato di pubblicare un libro con altri due fotografi, frutto di un anno di lavoro piuttosto articolato. In quel caso abbiamo affidato il compito ad una photo editor che ha preso tuto il materiale lo ha scelto e anche ordinato per l'impaginazione. Noi abbiamo accettato il "verdetto" dello sguardo altrui, con pochissime obiezioni.


avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 13:19

La valutazione tecnica delle proprie foto è abbastanza semplice: le caxxate macroscopiche le vediamo tutti, e anche quelle meno evidenti osservando bene saltano fuori. Si spera sia tutta roba che, ricordandocene, ci aiuti a migliorare.
Il fatto più complicato è invece che ognuno di noi si trova a un certo stadio della sua crescita come fotografo. Ovviamente le nostre foto viste da chi è più indietro saranno buone, mentre quelli più avanti ci troveranno tutti i difetti dei quali magari manco ci accorgiamo. Guardando le mie foto più vecchie trovo molte cose che oggi farei diversamente, difetti tecnici ma anche scarsa intensità dell'immagine per composizione, gestione del colore, e molte le trovo banalotte, poco più che esercizi. Il che mi induce a pensare che probabilmente anche le foto che faccio oggi tra qualche tempo, anche quelle che adesso mi sembrano buone, non mi piaceranno più di tanto. Però anche tra le foto vecchie qualcuna che ancora mi piace per fortuna c'è. Insomma, progredisco lentamente producendo qualcosina di buono e un mucchio di rumenta, ma mi pare una cosa normale.
Amen, la va così.

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 13:43

Sono d'accordissimo come sopra miope artistica e mi scuso se in tanti anni ho cancellato molte foto che non mi soddisfano più,ps ,mi piace lo stile della tua foto Livorno col colorino tenue,vedrei in te un bel stile da approfondire come quella foto

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 14:14

L'autocritica sarebbe importante. Un piccolo segreto è non guardare subito le foto, ma recuperarle dopo qualche tempo. Il giudizio diviene più equo

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 14:40

Penso sia davvero complicato valutare le proprie immagini. pubblicando foto su questo sito o confrontandomi con altri appassionati mi capita spesso che, tra le foto da me scattate, quelle che preferisco sono generalmente ignorate o poco apprezzate, mentre altre, che non mi convincono, invece ottengono più attenzioni.

Credo anch'io che lasciar "decantare" per un po' di tempo le proprie foto dopo uno scatto aiuti ad esser più obiettivi, come dice Gfirmani.

Vero anche il discorso della cultura artistica: più si guardano e studiano scatti di fotografi che si apprezzano (o in generale più cresce la propria cultura artistica in senso lato, che comprende arti figurative, letteratura e musica), più si è in grado di comprendere quando un proprio scatto ha delle potenzialità o meno. Come col vino (o col cibo): più si affina il palato, più si diventa esigenti, con se stessi e con gli altri.

E di sicuro si inserisce la componente emotiva di ognuno di noi, che altera una percezione obiettiva dei propri scatti

Ma alla fine, se a me piace un mio scatto, me lo stampo e me lo incornicio: poi nel momento in cui mi stufo, o quando lo ritengo improvvisamente banale, superato o insignificante (perché poi a me accade questo), lo sostituisco con un altro...penso che sarà un processo che finirà solo nel momento in cui creperò, per quanto mi riguarda.

Questo solo per dire che non sono in grado di comprendere e valutare i miei scatti, almeno se confronto quello che vedo io nei miei scatti con quello che vedono gli altri; in parole povere non sono in grado di capire se ho scattato una buona foto in senso assoluto (o meglio, so perfettamente di NON aver scattato una buona foto in senso assoluto), ma so solo che una data mia foto mi piace o non mi piace in un dato momento.

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 15:45

Concordo sul fatto che rivedere gli scatti lasciando passare un po di tempo sia cosa positiva.
Scegliere gli scatti non dovrebbe essere cosa troppo difficile , visto che dovrebbero avere un fine scelto prima , rivolgersi ad un determinto pubblico...quindi dovresti capire facilmente quali secondo te hanno il contentuo che volevi raccogliere.


avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2024 ore 15:56

sono nato con l'analogico e sono nato col famoso "3 buone su 36-38 pose ".
Questo deve essere il punto di partenza : amare il cestino.
Poi ci vuole esperienza, cultura, studio, qualche persona di cui ti fidi (un editor, un amico fotografo bravo, uno che sappia tirare fuori un ... no).
Di sicuro l'approccio analogico produceva lunghe riflessioni in fase di scatto e quel tempo di sviluppo- stampa che faceva decantare l'emotività, a differenza della smania di adesso di fare vedere a tutto il mondo la foto di un tramonto inutile a Formentera.
Di sicuro l'aspetto social è decisamente fuorviante, dove spesso la gente ricerca l'approvazione con foto facili, piu' che cercare un linguaggio che leghi le sue foto.
E da qui comincia quel cortocircuito in cui un fotografo pensa di essere bravo.


avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2024 ore 8:00

Però il digitale accelera enormemente il feedback scatto-autovalutazione-autocorrezione e, se hai spirito critico e un po' di intelligenza e sensibilità ti permette di migliorare molto più velocemente.
Che poi il web sia pieno di foto banali e anche spesso malfatte di tramonti, gattini e fidanzate è vero, ma nessuno ci obbliga a contribuire.

avatarjunior
inviato il 29 Giugno 2024 ore 8:45

@Lastprince: "cercare un linguaggio"

Grazie davvero e di tutto cuore per questo spunto di riflessione ulteriore.

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2024 ore 9:14

Se hai sviluppato un progetto fotografico, la cosa più semplice da fare è quello di partecipare alle letture portfolio.
Cerca online

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2024 ore 9:17

Si ma su quelle bisogna stare "attenti". Alcuni si improvvisano lettori a 360 gradi quando in realtà di un certo genere sanno poco o nulla. E' importante andare dalla persona giusta,altrimenti può essere controproducente

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2024 ore 9:30

Io ho partecipato alla lettura portfolio hasselblad (una decina di anni fa, tappa nelle Marche) ed ho trovato fotografi professionisti a valutare il mio lavoro.
È un mondo particolare, ci sono anche lì "amici di amici" che sottopongono i propri lavori; io l'ho fatto perché ho sviluppato un progetto fotografico durato un paio d'anni e volevo una valutazione
Anche nei concorsi fotografici (non quelli sotto casa) spesso ci sono fotografi importanti (in alcuni ho visto anche Toscani) e anche quella potrebbe essere una possibilità

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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