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Street Photography Indiana







avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 11:17

E' da un po' di tempo che guardando la fotografia contemporanea mi imbatto spesso in autori asiatici.
Mi sono convinto che in questo momento Corea,Giappone, Cina abbiano visioni interessanti e che sfornino sempre più autori di livello anche se da noi meno conosciuti.
Per quanto riguarda l'India la tipologia di fotografi che apprezzo è meno corposa, ma stanno nascendo molti autori che raccontano la società con una visione ben lontana da quello del turista che scatta i soliti santoni ed è a tutti gli effetti una copia di McCurry.
Ecco questa tipologia di foto non la apprezzo perchè è una fotografia pensata e studiata per un pubblico occidentale e non un vero "racconto".
Mi sono imbattuto in questo articolo che trovo molto interessante:

www.thestreetrover.it/la-cultura-indiana-sulla-street-photography/?fbc


Oltre i fotografi citati nell'articolo ossia:

Vineet Vohra
Koushik Sinha Roy
Utkarsh Rana
Dimpy Bhalotia
Raghu Rai

ci sono molti giovani fotografi indiani che stanno offrendo prospettive fresche e innovative sulla cultura del loro paese attraverso la street photography. Ecco alcuni nomi da tenere d'occhio:

1. Soumya Shankar Ghosal
Soumya Shankar Ghosal è noto per le sue immagini che catturano la vita quotidiana in India con un tocco poetico. Le sue fotografie spesso esplorano temi di identità, tradizione e modernità, offrendo una visione unica della cultura indiana.

2. Aditya Varma
Aditya Varma è un giovane fotografo che si concentra principalmente sulla vita urbana. Le sue immagini sono caratterizzate da composizioni audaci e un uso creativo della luce e dell'ombra. Varma è noto per la sua capacità di trovare bellezza e significato nei momenti ordinari.

3. Anushree Fadnavis
Anushree Fadnavis, che lavora anche come fotogiornalista, ha guadagnato riconoscimento per le sue potenti immagini della vita di strada in India. Il suo lavoro spesso esplora questioni sociali e culturali, offrendo uno sguardo empatico sulle vite delle persone comuni.

4. Siddhartha Joshi
Siddhartha Joshi è un fotografo e blogger di viaggio che cattura storie visive di persone e luoghi in tutta l'India. Le sue immagini sono caratterizzate da ritratti vividi e paesaggi urbani, che offrono una visione intima della diversità culturale indiana.

5. Avani Rai
Avani Rai, figlia del famoso fotografo Raghu Rai, ha sviluppato un proprio stile distintivo. Il suo lavoro spesso esplora temi di identità e appartenenza, e le sue immagini catturano momenti di introspezione e bellezza quotidiana.

6. Mahesh Shantaram
Mahesh Shantaram è noto per il suo progetto "The African Portraits", che esplora le vite degli africani in India. Questo lavoro ha ricevuto ampi consensi per la sua sensibilità e profondità, e rappresenta un esempio di come la fotografia possa esplorare questioni complesse di identità e migrazione.

7. Akash Poojari
Akash Poojari è un fotografo di strada che cattura la vita vibrante di Mumbai. Le sue fotografie sono caratterizzate da colori intensi e composizioni dinamiche, che riflettono l'energia della città.

8. Amrita Samant
Amrita Samant, specializzata in fotografia di maternità e bambini, porta un tocco fresco alla rappresentazione delle famiglie indiane. Le sue immagini intime e calorose celebrano le gioie della vita familiare.

9. Varun Aditya
Varun Aditya è un fotografo di natura e paesaggi che ha iniziato a esplorare anche la street photography. Il suo uso creativo della luce e delle ombre offre una nuova prospettiva sui paesaggi urbani indiani.

10. Priyanka Shah
Priyanka Shah è una giovane fotografa che documenta la vita quotidiana in India con un approccio sensibile e contemplativo. Le sue immagini spesso esplorano temi di tradizione e modernità, catturando momenti di tranquillità e riflessione.


Ammetto di non conoscerli bene e di aver letto un po' in giro vari articoli, ma mi interessa approfondire questi autori perchè credo possano mostrare una visione più fresca e significativa di un paese complesso come l'India

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 12:33

Vineet Vohra e Koushik Sinha Roy sono sicuramente noti a chi segue il genere da molti anni.
ormai un paio di lustri fa il gruppo FB da loro seguito (credo anche fondato) aveva già oltre 100mila persone iscritte ed era una fucina di condivisione di scambi ed idee da tutte le parti del mondo.

www.facebook.com/groups/443535122406855

Non seguo più molto il gruppo ma ho avuto un po l'impressione che sia frequentato ormai più da asiatici e pochi sono gli autori stranieri di un certo rilievo. E' stato davvero un luogo importante e fervido di scambio. Un tempo ricordo che le foto più valevoli arrivavano a gradimenti di migliaia di persone.

Lo stesso dicasi sino a quando sui vari gruppi importanti su flickr vi era molta presenza.

Piano piano IG ha preso il sopravvento ed ha relegato in secondo piano gli altri social per il genere ed io non seguo molto IG che è un po fuori dalle mie logiche. Credo che comunque sia oggi il luogo migliore per avere almeno una rapida idea sui vari autori.


Ho visto anche che APF ha riaperto anche una serie nella quale sono selezionate per il magazine le foto migliori secondo temi specifici indicati di volta in volta.

Ho avuto il grandissimo piacere tanti anni fa di avere una foto selezionata nel primo concorso ed allora era una cosa che mi riempi di molta gratitudine. C'era davvero tanta gente brava, bei tempi.

www.apfmagazine.com/

Vohra è venuto alcuni anni fa al festival di strada di Roma, mi pare che forse dovrebbe tornare da qualche parte quest'anno ma potrei sbagliare.

Gli altri di nome non li ricordo, ma penso che sicuramente avrò visto in giro le foto di molti di loro.

Ho qualche pregiudizio su alcune immagini (non riferendomi ai primi due nel modo più assoluta) ma lo staged mi è parso spesso in agguato nel mondo asiatico.. ma poco conta.
Con calma proverò ad associare anche altri che hai indicato.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 12:53

Grazie Mirko per l'intervento e ogni aggiunta é ben accetta non sono molto preparato ma mi interessa approfondire

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 12:59

Molto interessante Matteo.
Speriamo che qualcuno capisca che la fotografia street indiana non è foto a gente con turbante, ma la possibilità di usufruire di un grande scenario in cui incastrare gli elementi per la costruzione della foto.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 15:32

Speriamo e speriamo che nè nascano spunti interessanti

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 16:10

Confermo in pieno la tua impressione, ovvero dell'ottimo momento di numerosi autori del continente asiatico che propliferano da un po' in qua, e che si distinguono in questo da tutto il resto del globo.

Va altresì sottolineato, che per mentalità e cultura, operare in certi ambiti da quelle parti si è notevolmente agevolati, rispetto a noi qua.
Se la città e la strada è il palcoscenico dove ci si muove, qua ormai è cosa assai comune reagire con vera paranoia dall'essere ritratti o se semplicemente si pensa di essere compresi in una inquadratura... Si rischia un diverbio, come prassi, se non peggio, e senza lontanamente agire in stile Barillari. MrGreen

Mentre a quelle latitudini non funziona così, ed essere parte di una foto o di una inquadratura risulta essere cosa assai gradita.
Pe non parlare dell'India, dove si vive proprio in strada e di spunti ne offre più di ogni altro luogo.

E dove c'è terreno fertile la naturale conseguenza è che proliferano ed emergono nuovi talenti.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 16:48

Approfitto della coincidenza,per aggiungere che ieri ho visto un film giapponese passato nelle sale questo inverno, davvero carino e piacevole, e che visto l'argomento gli adepti di questo sito dovrebbero proprio vedere.

Si tratta di "Foto di famiglia"... Che conferma che l'Oriente è proprio un altro mondo. Da noi quella storia sarebbe fantascienza!
È tratto da una storia vera.

Si consiglia per una volta di fare gli scaricatori, ma non di porto. Sorriso

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 19:13

dei primi cinque ho cercato anche per gli altri e due ed in effetti due sono molto noti..
Per Dimpy Bhalotia sono decisamente rinco (non ricordo quasi mai un nome italiano figuriamoci quelli stranieri) perchè non ricordavo che aveva vinto l'urban qualche anno fa a cui ero stato finalista (sua la foto di copertina, per la mia all'interno devi comprare il libro.. MrGreen)

E' molto brava e trovo molto bello anche il suo sito:
www.dimpybhalotia.com/artworks/

Per quanto riguarda Raghu Rai che dire.. stiamo parlando di un fotografo Magnum.. MrGreen

www.magnumphotos.com/photographer/raghu-rai/


Poi guarderò con calma anche gli altri.
Tuttavia posso permettermi di suggerirti di approfondire sul genere più che sugli indiani in particolare.
Vi sono molti autori contemporanei di talento sparsi nel mondo ed anche in Italia. Il genere è una nicchia di nicchia che non ha molto seguito per vari motivi, ma cercando un po nei vari festival della fotografia di strada internazionali (tipo il Miami che è un po il campionato del mondo dei concorsi street, san francisco (molto bello), Londra, ed anche alcuni in italia anche se stanno inflazionandosi) troverai molti autori interessanti e praticamente sconosciuti ai più.
Purtroppo molto materiale della rete si perde, ho trovato molti vecchi link che non contengono più niente.. piano piano credo che resterà molto poco di questo materiale che in grandissima parte viene da semplici appassionati amatoriali e/o comunque non professionisti (con qualche eccezione ovviamente).

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 21:43

Sono sincero mi interessa la visione diversa, il fatto sì usare spesso macchine punta e scatta e dare una visione dell'India diversa dal turista o comunque non pensata per un occidentale piu che il genere in se.
Io ho la sensazione che in occidente ci siamo un po' avvitati su noi stessi mentre in Asia c'é in questo momento una fucina di idee.
Corea e Giappone e Cina sono più avanti a livello autoriale e artistico ma in India credo ci sia un racconto più diretto e una visione più sincera delle varie sfaccettature del paese

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 22:42

"Sono sincero mi interessa la visione diversa, il fatto sì usare spesso macchine punta e scatta e dare una visione dell'India diversa dal turista o comunque non pensata per un occidentale piu che il genere in se."...questo è ciò che rende interessante in particolar modo il lavoro di Rai. Ad essere sincero a parte Rai e qualcun'altro non sono attratto dalla fotografia indiana, amo molto invece quella giapponese.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 22:50

Grazie a tutti degli spunti. Dimpy Bhalotia la seguo da parecchio su Insta. Mi piace molto la fotografia indiana che trovo abbia un imprinting piuttosto riconoscibile. Devo solo capire che cosa sia…

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2024 ore 23:42

Tutto questo dimostra (se ancora ce ne fosse bisogno) che l'Occidente sta esaurendo la sua funzione di guida mondiale non solo in campo economico ma anche culturale.
E non c'è da stupirsi, dato che queste egemonie storicamente sono durate qualche secolo e si sono avvicendate.
Non è una vittoria o una sconfitta per nessuno, semmai una "staffetta", dato che apparteniamo tutti allo stesso genere umano.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 0:13

A me non pare vi sia proprio alcuna staffetta ed alcun passaggio. Non è che in oriente in passato non abbiano avuto grandi e grandissimi fotografi come oggi non vi siano in occidente, in Italia o in altre zone, altrettanto bravi e capaci come quelli indicati nel post iniziale. Basta documentarsi e cercare. Come trovo sia un cliché il definire che in certi luoghi sia più facile praticare fotografia rispetto ad altri. Esistono fortunatamente tante modi di interpretare il genere ed anche in posti e luoghi diversi ci sono filoni simili tra loro. Ci sono fotografi che danno un senso al nulla a piena dimostrazione che non occorre essere nella quinta strada di New York a mumbay, a Tokyo ma va benissimo anche Parezzana o Fucecchio. Credo sia più utile limitarsi a conoscere ed apprezzare anziché cercare improbabili ragioni filosofiche di superiorità o inferiorità e/o confronti tra autori eterogenei. Io non vedo la fotografia come una competizione. Non è una gara dove uno vince ed uno perde. Trovo sia più utile spostare l'attenzione sulla condivisione e sulla contaminazione degli stili e vedere che due fotografie possono essere entrambe bellissime senza dover sceglierne una che una sia migliore dell'altra.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 4:33

Non é questione di migliore, solo che in passato gli autori orientali erano meno e la fotografia era meno diffusa.
autori come fan ho ci sono sempre stati, anche in Cina erano presenti fotografi conosciuti, ma ora le cose sono molto cambiate.
Il numero di fotografi é aumentato, si sono create scuole e se il Giappone era già avanti e la corea sta correndo da un po', la Cina é un fenomeno più recente
Questo non solo in fotografia ma anche in arte contemporanea si vede lo stesso fermento, é un dato di fatto.
l'India é più indietro da questo punto di vista ma le cose iniziano a cambiare anche lì, ma nella street si stanno creando una nicchia di autori secondo me interessanti che hanno il vantaggio di raccontare un paese complesso
In occidente da qualche anno c'é un po' di stagnazione ed é abbastanza evidente tutto qui

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 7:52

Scusate, ma "egemonia culturale" mica significa "più bravi/meno bravi"….

Significa che il riferimento a cui "tutto il mondo guarda" si sta spostando progressivamente da una parte del mondo ad un'altra. È esattamente la stessa cosa che succede in campo geopolitico.

Non è che in Cina o in India ci fossero meno artisti o fossero dei primitivi. Semplicemente lo sguardo della maggioranza (escludiamo gli specialisti) a cercare dei modelli di eccellenza era rivolto soprattutto altrove.
Mi sembra abbastanza evidente.
Tutto qui.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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