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Recensione Sony A7s III


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Recensione Sony A7s III, testo e foto by Juza. Pubblicato il 02 Maggio 2024; 53 risposte, 4937 visite.


La Sony A7s III è l'unica fotocamera moderna con un sensore da 12 megapixel: si tratta in realtà di un modello particolarmente votato al video, in grado di offrire 4K @ 120 FPS o FullHD a 240 FPS, ma in passato la prima generazione di A7s mi aveva colpito anche per la resa alle alte sensibilità, così mi ha incuriosito vedere a distanza di anni quali progressi sono stati fatti sulla A7s III.

L'ho provata sia sul campo che in studio e i risultati sono stati sorprendenti, anche se non nel senso che ci si potrebbe aspettare: vediamo com'è andata!






Corpo e funzionalità

Tutte le Sony A7 (ma anche A9 e A1) hanno un corpo molto simile, con la sola eccezione della linea A7C; le dimensioni sono abbastanza compatte, ma al tempo stesso ha una generosa impugnatura e buona ergonomia. Il mirino è grande e nitido - la A7s III è stata la prima Sony a montare il mirino da 9.44 milioni di punti - e lo schermo è totalmente snodato, caratteristica che apprezzo moltissimo.

L'impugnatura ospita una batteria Sony NP-FZ100 da 16.40 Wh, con durata doppia rispetto a quelle delle precedenti A7s e A7s II; il corpo è robusto e tropicalizzato, con controlli intuitivi e ben organizzati, mentre non posso dire lo stesso del sistema di menu, che come su tutte le Sony dal 2020 in poi è caotico e fa eccessivo uso di sigle e abbreviazioni.

Ovviamente è dotata di stabilizzazione sul sensore (caratteristiche che mi è tornata utile quando ho scattato col Samyang 18mm, privo di stabilizzazione) e, caratteristica unica tra tutte le fotocamere Sony, ha un sistema di raffreddamento, anche se si tratta di raffreddamento passivo (per avere il raffreddamento attivo, cioè le ventole, bisogna salire di fascia e arrivare alla FX3). L'otturatore è meccanico; anche se è presente l'otturatore elettronico, il sensore della A7s III non ha design stacked e ovviamente neppure il global shutter introdotto di recentissimo sulla A9 III; bisogna quindi utilizzare l'otturatore elettronico solo quando necessario perchè può dare problemi di banding e rolling shutter, anche se il tempo di lettura è comunque migliorato rispetto alle A7s precedenti.

Un'altra novità introdotta con la A7s III, e ora presente su tutte le Sony di fascia alta, sono le schede CFexpress Type A: queste sono molto più veloci della SD utilizzate in precedenza da Sony (ma molto più lente delle CFexpress Type B).

Come tutte le Sony ha un ottimo autofocus, mentre la raffica è di soli 10 FPS: non è un corpo votato all'azione. Lato connettività, troviamo una porta HDMI full size, jack audio, porta micro-USB e una più moderna USB-C; quest'ultima può essere utilizzata anche per ricaricare la batteria, o in alternativa si può alimentare costantemente la fotocamera tramite cavo, utilizzando la porta superiore (rossa).



Il sensore da 12 megapixel (...o 48)

Quasi tutte le fotocamere moderne offrono risoluzione da 20-24 megapixel in su; proporre sul mercato una fullframe da soli 12 megapixel era una mossa sorprendente già nel 2014, quando debuttò la prima A7s, e dieci anni dopo lo è ancora di più. Nessun'altra mirrorless sul mercato, nè FF nè APS-C, ha una risoluzione così bassa: ovviamente, in cambio di un tale sacrificio di risoluzione ci si aspetta prestazioni stratosferiche in termini di resa agli alti ISO.

Negli ultimi anni ho fotografato spesso con fotocamere "big megapixel" da 40, 50 o 60 megapixel, e ho apprezzato sempre più l'altissima risoluzione: in particolare, in abbinamento ai moderni software di riduzione rumore via AI (io utilizzo l'ottimo denoise AI di Adobe Camera RAW), è possibile scattare foto anche a sensibilità altissime mantenendo una qualità sorprendente, e avere tanti megapixel a disposizione permette di fare forti ritagli (utilissimi nella fotografia naturalistica) mantenendo comunque un'ottima risoluzione.

Sostanzialmente, possiamo utilizzare fotocamere big megapixel in tutta la gamma di sensibilità da 100 a 12800 ISO: allora perchè rinunciare a tutta questa risoluzione?

Si potrebbe pensare che sia per la velocità, ma non è questo il caso: la A7s III è limitata a un "misero" 10 FPS. Un'economica A7C offre la stessa raffica, ma col doppio della risoluzione (24MP); addirittura la A1 arriva a 30 FPS con 50 megapixel e la A9 III arriva a incredibili 120 FPS con 24 megapixel.

Come già detto, il sensore non è stacked nè global shutter: in ambito fotografico, c'è quindi il rischio di avere banding se si scatta in luce artificiale con l'otturatore elettronico. Qui sotto, potete vedere una foto di test scattata con un tempo molto rapido (1/5000), a sinistra con otturatore elettronico e a destra con otturatore meccanico.




Il tempo di lettura del sensore è attorno a 1/100s, comunque molto buono per un sensore non-stacked, il che significa che in ambito video - dove raramente si usano tempi rapidi - il rischio di banding è minimo, e la distorsione da rolling shutter è molto minore rispetto ai modelli precedenti. Al contrario, in foto il rischio di incorrere in questi problemi è più accentuato.

L'unica cosa che potrebbe salvare la A7s III (in ambito fotografico) sono quindi gli alti ISO. Tenendo conto che possiamo lavorare con fotocamere da 60MP a 12800 ISO, da una fotocamera da soli 12MP mi aspettavo sensibilità stellari, per giustificare una risoluzione così bassa dovrebbe perlomeno offrire 2 o 3 stop di vantaggio agli alti ISO. L'ho quindi confrontata con l'umile A7C, una fotocamera che costa la metà e ha il doppio della risoluzione, 24MP.

Di seguito possiamo vedere ritagli al 100% dal file della A7s III, confrontata con A7C ridotta da 24 a 12MP, e infine A7C a 24MP.




Il risultato è sorprendente: anche alle sensibilità più estreme, il vantaggio della A7s III è minimo, una volta ridimensionato il file della A7C a 12MP la resa delle due è quasi identica (la A7s III avrà circa 0.3 o 0.5 stop di vantaggio, non di più).

Ho trovato talmente strano e inaspettato questo risultato che ho rifatto da capo il test, provando le due in condizioni estreme: 204800 ISO, stanza al buio (per dare l'idea la luce era così scarsa da richiedere un tempo di 20"). In questo test ho aggiunto anche le foto trattate con Denoise AI in modo da avere un ulteriore confronto, prima e dopo la post produzione. Ecco i risultati:




Ancora una volta, si conferma che la differenza tra le due è minima, anche nelle situzioni più estreme. Com'è possibile?

Per capirlo, bisogna esaminare un po' la storia e le specifiche dei sensori. Quando uscì la prima A7s col suo sensore da 12MP, nel lontano 2014, Sony aveva sul mercato la A7 di prima generazione e la A7 II (FF 24MP), oltre alla A7r di prima generazione (FF 36MP). Entrambe avevano sensori molto rumorosi, col FF 24MP della A7 e A7 II che è tra i peggiori fullframe mai prodotti, rumoroso come un'APS-C.

Rispetto ai sensori dell'epoca, il 12MP della A7s aveva sì un grande svantaggio di risoluzione, ma compensava con un enorme vantaggio agli alti ISO: 2.5-3 stop di vantaggio rispetto a A7 II e A7r osservando le immagini a piena risoluzione, e circa 2 stop di vantaggio se si andava a ridimensionare a 12MP le foto di A7 II e A7r. Anche se 12 MP sono comunque pochi, un tale vantaggio agli alti ISO la rendeva una scelta molto interessante per chi voleva dedicarsi alla foto in notturna o ad altri ambiti dove sono essenziali le alte sensibilità; io ho fatto un intero viaggio in Islanda fotografando con la prima A7s e ne sono rimasto molto soddisfatto.

Con l'arrivo della A7 III nel 2018, Sony ha fatto un passo avanti epocale sulla qualità dei sensori 24MP: il sensore montato su A7 III (e A7C), pur avendo 24MP come il precedente, è un sensore totalmente nuovo e molto meno rumoroso del precedente. Rispetto a quest'ultimo, ha circa 1.5 stop di vantaggio agli alti ISO.

Sulla gamma A7r, con la A7r II ha debuttato un ottimo 42MP, ulteriormente migliorato nella A7r III: anche questo ha circa 1.5 stop di vantaggio rispetto al 36MP della prima A7r. Negli anni, abbiamo quindi avuto grandi progressi sia nella fascia 24 MP che sulle big megapixel (anche se questi si sono poi arenati sui risultati raggiunti 5-6 anni fa; i modelli attuali non sono migliori di quelli del 2018, in termini di alte sensibilità).




Sony A7s III, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 35mm, 1/125 f/8.0, ISO 12800, mano libera.

Cos'è successo invece sulla gamma A7s? La A7s II, uscita appena un anno dopo la prima A7s, monta lo stesso sensore e ha qualità quasi identica, forse 0.3 stop di vantaggio grazie a miglioramenti dell'elettronica, ma parliamo di cose appena percettibili. La A7s III è uscita invece molti anni dopo, nel 2020, e Sony ha montato un sensore totalmente nuovo, facendo la scelta (a mio parere infelice) di un quad-bayer da 48 megapixel, il sensore Sony IMX510, che però pur avendo risoluzione nativa di 48MP lavora esclusivamente abbinando i pixel 4 a 4, quindi a 12MP.

La tecnologia quad-bayer è nata sugli smartphone e non ne ho mai visto un singolo beneficio reale, al di là delle mirabolanti promesse del marketing: e anche sulla A7s III non migliora la risoluzione (che nel RAW finito è a tutti gli effetti 12MP), e non migliora gli alti ISO, che sono pari se non leggermente peggiori rispetto alle precedenti A7s con "vero" sensore 12MP.

Riassumendo, la qualità d'immagine (in ambito fotografico) della linea A7s è quindi rimasta ferma a quella del 2014, mentre gli altri sensori hanno fatto grandi passi avanti, e il risultato è che al giorno d'oggi la A7s III da 12 megapixel, oltre ad avere tantissima risoluzione in meno, non ha più neppure il vantaggio agli alti ISO.



Sul campo

Ho utilizzato la A7s III per fotografare in situazioni dove c'è pochissima luce, unico ambito dove avrebbe potuto avere senso: l'ho portata con me in grotta, lavorando a sensibilità tra i 12800 e i 25600 ISO. Se in passato in questi ambiti era necessario utilizzare ottiche particolarmente luminose, ora si può scattare tranquillamente con un f/4 (io ho usato il versatile 24-105mm f/4) e ottenere ottimi risultati, addirittura chiudendo il diaframma per avere una maggiore profondità di campo, in alcuni casi. Il tutto a mano libera: rispetto al passato, la possibilità di scattare a mano libera anche in pochissima luce è ora una realtà.

I risultati, di per sè, sono buoni: in abbinamento ai moderni Denoise AI, che hanno capacità veramente miracolose, le foto sono ottime anche a 25600 ISO, e in alcuni casi se ce ne fosse stata necessità avrei potuto spingermi anche a 51200 e avere comunque un file utilizzabile. Il problema è che se le confrontiamo con una fotocamera da 24MP come la A7C, anche nelle stesse condizioni (foto in grotta e post produzione con Denoise AI), quest'ultima offre gli stessi risultati, ma con molta più risoluzione. Di seguito potete vedere una foto con A7C a 25600 ISO:



Sony A7C, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 39mm, 1/60 f/9.0, ISO 25600, mano libera.

La resa nella foto qui sopra è paragonabile a quella della A7s III, ma è invece scattata con la A7C, fotocamera che costa la metà.

Inoltre, la bassissima risoluzione della A7s III diventa subito un problema se si ritaglia un po' la foto: durante la visita alla grotta ho avuto la fortuna di vedere speleologi all'opera, che possiamo vedere nella foto seguente. Ho fatto un ritaglio, neppure troppo spinto, per bilanciare meglio la composizione e la risoluzione finale è un misero 8.2 megapixel, davvero poco per gli standard attuali. Con la A7C avrei avuto ancora 16MP e con una A7r V addirittura 40 megapixel!



Sony A7s III, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 24mm, 1/200 f/4.0, ISO 25600, mano libera.

L'autofocus è riuscito ad agganciare bene i soggetti nonostante le condizioni di luce scarsa, ma qualsiasi Sony moderna è in grado di fare altrettanto. Infine, oltre alle grotte ho visitato un po' di paesini tra Toscana e Liguria. Il duomo di Pontremoli mi ha dato un'altra occasione per mettere alla prova gli alti ISO della A7s III: dato che in chiesa l'uso del treppiede è spesso mal visto, ho scattato a mano libera portando la sensibilità a ben 12800 ISO. Ho rivolto la fotocamera direttamente verso l'alto, montando il grandolo Samyang 18mm f/2.8, per riprendere le affascinanti geometrie, pattern e dettagli del duomo.



Sony A7s III, Samyang AF 18mm f/2.8 FE, 1/60 f/9.0, ISO 12800, mano libera.

Anche in questo caso, il risultato è ottimo; pur avendo esposto per le luci e poi aperto le zone laterali che erano in ombra (una cosa impensabile in passato, aprire le ombre a 12800 ISO!), l'immagine ha un rumore abbastanza contenuto e un buon dettaglio. Tuttavia, anche in questo caso il merito è in buona parte del software di riduzione rumore, e se avessi scattato la stessa foto con una A7 III o A7C avrei ottenuto una foto di pari qualità, se non migliore (grazie alla maggiore risoluzione).



Conclusione

Mentre la Sony A7s di prima generazione poteva essere interessante sia in ambito video che fotografico, la A7s III pur avendo il form factor di una fotocamera va considerata a tutti gli effetti una videocamera, che occasionalmente si può utilizzare anche per scattare foto.

Questo non significa che sia un prodotto poco riuscito, anzi: confrontandomi con colleghi più esperti di me nel settore video, me ne hanno parlato entusiasticamente; la A7s III ha un 4K eccellente per la sua fascia di prezzo, ha meno rolling shutter dei modelli precedenti e ovviamente è ben superiore alle varie A7 III, A7C, A7r in ambito video. Si colloca in una fascia a metà tra la ZV-E1 e la FX3; rispetto alla ZV-E1 può registrare molto più a lungo senza surriscaldarsi, e la FX3 migliora ulteriormente questo aspetto andando ad aggiungere un sistema di raffreddamento attivo.

La linea A7s è ormai diventata videocamera, e va acquistata e valutata solo da questo punto di vista: prendere una A7s III (o ZV-E1, o FX3) e lamentarsi delle loro carenze fotografiche è come prendere una Ferrari e lamentarsi che sullo sterrato è più lenta di una Panda 4x4.

Mi spiace comunque per questa scelta di Sony, penso che sarebbe stato molto interessante continuare a sviluppare un sensore 12MP (nativi, non quad-bayer) con una qualità estrema agli alti ISO, in modo da avere un prodotto che interessasse sia i videomaker che una nicchia di fotografi.

In conclusione ve la consiglio se, e solo se, intendente utilizzarla in ambito video; se invece siete interessati a una fotocamera potete avere qualità migliore spendendo la metà con una A7 III (1700 euro su Amazon), o in alternativa allo stesso prezzo (attorno ai 3000 euro) potete prendere fotocamere immensamente più capaci come la A7r IV da 60 megapixel (2800 euro su Amazon).

(JuzaPhoto è affiliato Amazon e riceve una piccola commissione che contribuisce a sostenere il sito, se l'obiettivo viene acquistato tramite questi link: vi ringrazio!)




Sony A7s III, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 38mm, 1/80 f/4.5, ISO 12800, mano libera.



Risposte e commenti


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user203495
avatar
inviato il 02 Maggio 2024 ore 10:02

Mi è caduto un mito.Triste
La volevo acquistare,oltre che per il mirino,per la tenuta ISO.
Soldi risparmiati.
Ottima recensione.
Sicuramente la prossima A7SIV,se ci sarà,avrà un sensore più denso.

avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 10:34

La tenuta ISO della A7S III è stata sempre ampiamente criticata da subito,
per via che tutti si aspettavano prestazioni stellari a fronte di poca risoluzione.
Sony sforna nuove tecnologie ma non sempre queste sono all'altezza della tecnologia che va a sostituire.
Mentre sono sicuro che il global shutter continuerà a venire sviluppato e diventerà un benchmark,
non so che fine farà il quadbayer.
Tanto è vero che sembrerebbe che la A7s IV avrà un sensore diverso.
Tralasciando l'aspetto sensore, la A7S III ha delle funzionalità peculiari per chi fa video che la rendono molto, moltissimo comoda.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 10:34

toh,vengo a sapere che il sensore della a7 II era uno dei peggiori mai prodotti,eppure all'epoca pareva che fosse il non plus ultra...
cmq restando in tema si conferma una volta di più che i sensori cmos sono arrivati al massimo del loro sviluppo,e dove non arrivano loro ci arrivano i software,il denoise di adobe è qualcosa di impensabile qualche anno fa..

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 10:36

Grazie Juza.
Beh, personalmente non mi aspettavo nulla di diverso. La tecnologia va sempre avanti e questa foto(video)camera, oggi, pur essendo comunque piuttosto moderna, per la fotografia non è la scelta più azzeccata.

avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 11:10

Wow, che bell'articolo

avataradmin
inviato il 02 Maggio 2024 ore 11:47

toh,vengo a sapere che il sensore della a7 II era uno dei peggiori mai prodotti,eppure all'epoca pareva che fosse il non plus ultra...


non detto da me ;-) io già all'epoca l'avevo recensita (mi riferisco alla A7, ma la A7 II è uguale come sensore) scrivendo:

la A7 non ha la 'pulizia' di altre fotocamere nella stessa fascia di prezzo - per esempio, la Canon 6D è circa uno stop meglio.

nel complesso avevo definito la qualità "buona, non eccezionale", che penso sia una valutazione coerente per l'epoca e in confronto alle fotocamere di allora (l'avevo recensita nel 2014).

Sony ha poi scelto di produrla a oltranza, e ancora oggi la A7 II è in commercio, e quindi se la valutiamo con gli standard attuali come sensore è il peggiore FF ancora sul mercato. La A7 III e la A7C sono nettamente superiori.

avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 12:24

Il miglioramento avvenuto nella riduzione del rumore in postproduzione dovrebbe essere sfruttato anche dai costruttori di fotocamere con programmi interni di riduzione del rumore più performanti. Cosa limita tale possibilità?

avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 12:47

Questa cosa del sensore quad-bayer mi era sfuggita.
Non mi sembra che ne abbia mai parlato nessuno ai tempi (devi vari recensori intendo), il che mi fa pensare che o c'è stata una volontaria omissione oppure un involontario dilettantismo. E non so quale delle due sia peggio.

Ad ogni modo questi risultati sono impressionanti in negativo.

Aggiungo, fare un sensore quad-bayer da 48 e non dare neanche la possibilità di sfruttarlo...Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 12:52

Grazie Juza, mi fa molto piacere leggere queste cose. Mi dispiace per chi ha speso un sacco di soldi per comprare una A7sIII ma sono felice quando le idiozie del marketing vengono smascherate...

Il video di cui parlavo nell'altro post è questo, video di un anno fa

Domanda a lato: Juza che denoise hai usato per le grotte di borgio verezzi? è il denoise di LR? È impressionante

avataradmin
inviato il 02 Maggio 2024 ore 12:53

Il miglioramento avvenuto nella riduzione del rumore in postproduzione dovrebbe essere sfruttato anche dai costruttori di fotocamere con programmi interni di riduzione del rumore più performanti. Cosa limita tale possibilità?


la potenza di calcolo ;-) per fare una riduzione rumore come quella di Camera RAW con Denoise (AI) servirebbero processori immensamente più potenti di quelli montati sulle attuali fotocamere (anche perchè al computer si può aspettare qualche secondo o addirittura minuti, sulla fotocamera se si usa il JPEG deve essere pronto in frazioni di secondo, anche quando si usano le raffiche più veloci).

avataradmin
inviato il 02 Maggio 2024 ore 12:55

Mi dispiace per chi ha speso un sacco di soldi per comprare una A7sIII ma sono felice quando le idiozie del marketing vengono smascherate...


Non è che la A7s III sia un acquisto sbagliato, dipende per cosa la prendi. Per il video è azzeccatissima, per le foto no.

Juza che denoise hai usato per le grotte di borgio verezzi? è il denoise di LR? È impressionante


Uso sempre la funzione "Denoise" di Camera RAW (quella via AI) che penso sia la stessa di LR.

avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 14:30

Questa cosa del sensore quad-bayer mi era sfuggita.
Non mi sembra che ne abbia mai parlato nessuno ai tempi (devi vari recensori intendo), il che mi fa pensare che o c'è stata una volontaria omissione oppure un involontario dilettantismo.


Io ricordo bene che nelle recensioni ne facessero cenno, quasi tutte, tant'è che l'ho sempre saputo. È più probabile sia sfuggito a te o, visto che sono comunque passati 4 anni, che te lo sia dimenticato ;-)

Comunque il suo utilizzo non è mai stato un mistero. Non conosco fotografi possessori di A7SIII, solo video maker che all'occorrenza ci scattano anche le foto. È una macchina votata prettamente al video, e da gente che vuole girarne deve essere acquistata, non da meri fotografi.

Ottimo test.

avatarsupporter
inviato il 02 Maggio 2024 ore 14:32

La A7C ridimensionata a 12 mpix ha un notabile maggior dettaglio rispetto alla A7s III e questo facilita il lavoro dei software AI. Quindi vantaggio finale ad alti ISO sicuramente per A7C.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 14:39

Questa cosa del sensore quad-bayer mi era sfuggita.
Non mi sembra che ne abbia mai parlato nessuno ai tempi (devi vari recensori intendo), il che mi fa pensare che o c'è stata una volontaria omissione oppure un involontario dilettantismo. E non so quale delle due sia peggio.


Si è sempre saputo, fin dai rumors, tant'è che qualcuno pensava potesse avere uno switch per poterla usare anche a 48 Mpx, in rete è pieno di articoli che a suo tempo ne parlarono!



avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 14:58

Non metto in dubbio che possa essere sfuggito a me, anzi, meglio così!





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