| inviato il 05 Ottobre 2023 ore 20:04
In un altro 3d, dove l'argomento erano i riflessi indotti dai filtri, e dove si è ovviamente arrivati al discorso paraluci (essendo loro la miglior difesa, dopo i trattamenti antiriflessi delle lenti) si è finiti inevitabilmente sulle fantasie più vaneggianti (anche se non come qualche anno fa, dove c'era chi sosteneva la tesi dei paraluce a petalo progettati per essere efficienti su tutte le focali di uno zoom).....e visto che su questo accessorio NON ESISTONO pareri che possono essere contrastanti, dal momento che non è una questione di filosofia umanistica, ma una questione geometrica, quindi senza se e senza ma, riapro qui l'argomento (anche perchè sul 3d dei riflessi sono stato bloccato, forse perchè ho riso a certe affermazioni senza fondamento di un talebano pentaxiano.......talebano che invito caldamente a non intervenire in questo 3d)... Il paraluce ideale Il paraluce perfetto può essere fatto esclusivamente per un obiettivo a focale fissa ed è quello che ha la forma (intesa come rapporto base altezza) del sensore (giusto per dire, su una vecchia Hasselblad 6x6 il paraluce perfetto era quadrato)...sulle macchine foto è praticamente impossibile pensarlo già solo per il fatto che possono lavorare su formati diversi da quello del sensore....e infatti troviamo, invece, paraluci molto più sofisticati nel cinema, dove sia il formato è una cosa più "ferma" sia la necessità di ridurre al minimo i riflessi è molto più sentita (in una ripresa video il riflesso ti arriva all'improvviso e ti rovina tutto il girato fino a quel momento, nella foto generalmente lo vedi prima di scattare e cerchi di ovviare).....basta vedere la costruzione di quelli per le lenti cine, con alette variabili e quant'altro, per capire cosa sto dicendo:
 Paraluci di uso comune negli obiettivi per macchine foto: Sono sostanzialmente di 2 tipi: a tronco di cono e a petalo....i primi sono più economici da produrre, i secondi leggermente più efficienti perchè vanno dietro al formato "rettangolare" del sensore. Negli zoom il paraluce è progettato ESCLUSIVAMENTE per fornire una buona protezione alla focale minore....ad esempio nella foto, i due obiettivi a dx sono il Sigma 60-600mm e il 150-600mm....è più che evidente la differenza nei paraluce, che nel primo deve lavorare sui quasi 40° di campo dei 60mm, nel secondo sui 16,5° dei 150mm (ed è chiaro che il primo a 600mm servirà quasi a nulla, il secondo un pochino di più):
 Ci sono poi casi, come gli zoom Canon EF70-200f4 e f2.8 dove nel primo (più economico) è stato messo uno a tronco di cono, nel secondo (più costoso) uno a petalo:
 Chiaramente se nel 2.8 avessero scelto di metterne uno a tronco di cono, le dimensioni sarebbero state quelle dei 2 petali più corti, perdendo un pochino di protezione in più data dai 2 più lunghi.....c'è da dire che nei 2 nuovi RF la scelta è stata di andare sui tronchi di cono per entrambi.....ma qui, vedendo il bordo di gomma, interviene un'ulteriore motivazione, che è collegata alla scelta di questa conformazione anche nei Bianconi....praticamente tantissimi, quando devono appoggiare a terra i bestioni da 300, 400, 500, 600mm lo fanno sul paraluce, ed è lapalissiano che si sia data la priorità alla "stabillità" di lente e macchina appoggiati, piuttosto che alla miglior efficienza di un paraluce a petalo, molto più instabile una volta appoggiato (per altro sarebbe anche molto più oneroso fare un gomma che segue il profilo dei petali)...è ovvio che Canon anche per i suoi 70-200 e 100-500 abbia dato la priorità a questa caratteristica. Obiettivi appoggiati su paraluce a petalo....
 ....su paraluci a tronco di cono con gomma di protezione...tutt'altro senso di stabilità....


 Ultime cose da dire: a) la forma NON HA NULLA a che vedere con la focale dell'obiettivo.... i motivi per cui sui grandangoli è più facile trovare quelli a petalo, sono che un grandangolo, già di suo è più soggetto a riflessi, quindi scelgono quello che nei limiti del possibile possa fare un lavoro migliore.....nei tele, naturalmente meno soggetti a riflessi dei grandangoli, si preferisce dare priorità alla caratteristica che ho detto sopra (oltre al fatto che, se alla casa costa meno produrlo, non è che la cosa le dispiaccia) b) un paraluce per funzionare bene deve essere molto curato al suo interno....non basta che sia nero, deve avere superfici che impediscano al massimo le luci verso le lenti, quindi lavorazioni tipo filettatura, velluti neri opachi etc.....una superficie liscia di plastica nera, in certe condizioni di incidenza di luci può fare più danni che benefici. c) Il paraluce costituisce non solo solo un valido sistema di protezione dai riflessi, ma è anche il miglior difensore in assoluto della lente frontale degli obiettivi. d) Al netto di tutta la pappardella scritta sopra, continuo a vedere in giro un mucchio di fotografi che continuano a girare e scattare con il paraluce montato al contrario sulla lente.....che non solo non serve a nulla, ma sovente rompe pure le balle in maniera cosmologica.......quindi la morale è che, probabilmente, ho solo perso del tempo a scrivere!!...........  |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 18:03
Il discorso mi interessa, e parecchio, hai qualche indicazione dove approfondire quanto hai scritto? (Anche in inglese va bene) |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 18:23
Se ti può consolare, concordo al 100% con tutta la pappardella. |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 19:22
La ringrazio per la spiegazione tecnica; è stata veramente interessante ed istruttiva. Cordialità. |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 19:37
Grazie Edo10!........ |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 19:40
“ Si parla di un accessorio che, dal punto di vista geometrico, è assolutamente banale.....chiunque, conoscendo, gli angoli di campo di un determinato obiettivo, può ricavare che dimensioni deve avere un paraluce partendo dal diametro frontale della lente....se poi si ha la possibilità di utilizzare un cad (o si ha un amico che lo può fare MrGreen) si potrebbe anche con facilità ricostruire tridimensionalmente la forma di paraluce a petalo adatto sia a focale che ai rapporti dimensionali del sensore (o del formato di ripresa).... „ Sulla banalità concordo per quanto riguarda l'angolo di campo, ciò che vorrei approfondire personalmente è la differenza specifica sui paraluce a petalo (intendo proprio come interazione con l'ottica specifica) e se trovo dei test per capire come si comporta con uno zoom a determinate lunghezze focali nello specifico: io immagino, sotto questo punto, che venga designato per la focale con l'angolo di campo più ampio, ma perché non approfondire? Per il cad, io modello e stampo in 3D da anni, anche obiettivi e macchine fotografiche di vario genere, proiettori ecc... ovviamente non ho mai avuto a che fare coi paraluce |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 19:50
Il paraluce perfetto può essere fatto esclusivamente per un obiettivo a focale fissa ed è quello che ha la forma (intesa come rapporto base altezza) del sensore... ********************************* Può essere fatto anche per uno zoom. All'uopo basta vedere il paraluce dei Canon EF 28-70/2,8 L e 24-70/2,8 L solo che Canon, dopo aver visto quanto le costava il paraluce, gigantesco, e ancor più il meccanismo di zoomata al contrario, che caratterizzava entrambi gli obiettivi, e che rendeva possibile ottimizzarlo al variare della focale, ha pensato bene di passare, in occasione del passaggio al 24-70/2,8 L ll, al più comune, RIDICOLO e per questo anche a costo 0, mini-paraluce adatto solo alla focale minima. |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 19:53
“ io immagino, sotto questo punto, che venga designato per la focale con l'angolo di campo più ampio, ma perché non approfondire? „ Certamente....come ho scritto nel post......su un 70-200mm mettere un paraluce dimensionato sui 200mm vignetterebbe da paura. Considera cmq, che non so esattamente quanto le case, in fase di progettazione, si tengano più o meno larghe sulle quote...la mia opinione è che si tengano "abbastanza larghe"......in pratica penso che il citato sopra 70-200mm, potesse andare a 60mm non vignetterebbe...forse nemmeno a 50mm. Ad esempio tra le lenti Canon mi ha sempre lasciato perplesso la differenza di paraluce tra il 17-40mm f4 e il suo successore 16-35mm f4.....credo che nel primo anche 14mm non avrebbero vignettato....
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| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 19:59
“ Può essere fatto anche per uno zoom. All'uopo basta vedere il paraluce dei Canon EF 28-70/2,8 L e 24-70/2,8 L „ Si, l'avevo già scritto nel 3d dei riflessi di questi Canon.....però sono stati casi unici e ormai fuori produzione.... è ovvio che con i soldi tutto si potrebbe fare, anche un paraluce variabile per zoom alla stregua delle parabole per i flash, tipo........ma poi te lo farebbero pagare più della lente.... |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 20:00
Anche a me ha sempre fatto strano il paraluce del 17-40L (che ho posseduto). Immagino che ci sia un minimo (o anche "meno minimo") di correlazione con la sfericità di alcuni elementi, specie il secondo a partire dal frontale. Ma sono solo supposizioni senza fondamento, le mie. Per questo chiedevo se avevi qualche indicazione su letture specifiche, mi piacerebbe conoscere ogni dettaglio progettuale possibile di questi accessori. Al momento sto dando un'occhiata su una dispensa riguardante lo studio delle tecniche di costruzione ottiche moderne dell'università di Napoli, ma dubito tratti specificamente questo |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 20:11
Sicuramente il progetto ottico può cambiare un minimo le cose, ma non così tanto....la mia impressione è che mediamente le case siano di manica piuttosto larga sulle dimensioni del paraluce.....un po' come Seiko e Citizen negli orologi meccanici, dove ti dicono "errore tollerato da -45 sec a + 30 sec al giorno".....e grazie al *****!!! |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 20:14
Ahah.. Se vuoi un paraluce a filo perfetto col 16mm, guarda quello del tokina opera 16-28. Ti assicuro che se metti un'unghia davanti il paraluce, lo vedi, direi che quello è ben curato (anche se necessitava di uno più grande e protettivo simile a quello del 17-40L) |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 20:28
“ chiunque, conoscendo, gli angoli di campo di un determinato obiettivo, può ricavare che dimensioni deve avere un paraluce partendo dal diametro frontale della lente....se poi si ha la possibilità di utilizzare un cad (o si ha un amico che lo può fare MrGreen) si potrebbe anche con facilità ricostruire tridimensionalmente la forma di paraluce a petalo adatto sia a focale che ai rapporti dimensionali del sensore (o del formato di ripresa).... „ Non ne sarei così sicuro. Mi pare un lavoro fattibile sulla carta, direi che occorre conoscere almeno il punto nodale. Ma anche che bisogna nascondere ogni punto della lente dalla luce diretta che altrimenti viene diffusa da queste in modi non prevedibili,non solo quei punti che poi raggiungono il sensore. Non lo vedo un progettino semplice. Se anche si riuscisse a risolvere in un giorno, per meno si può comprare una serie di paraluce in metallo di varie lunghezze o un matte box. |
| inviato il 06 Ottobre 2023 ore 21:04
Monto diversi obiettivi Leica R su Nikon. Il paraluce è incorporato. Se non è incorporato, è fatto apposta per "quella" lente. Serve,e come !! |
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