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Disastro ambientale in Sardegna, cinque generali a processo


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avatarsupporter
inviato il 20 Giugno 2023 ore 18:01

Disastro ambientale in Sardegna, cinque generali a processo

Esercitazioni Nato in Sardegna sotto processo. Il gup (giudice dell'udienza preliminare) del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, ha rinviato a giudizio cinque alti ufficiali dell'esercito, finiti sotto inchiesta con l'ipotesi di disastro ambientale colposo nell'ambito di un'indagine della procura della Repubblica sugli effetti di decenni di esercitazioni militari (Nato e italiane) nel poligono di Teulada.
PINTORI HA RESPINTO la richiesta di non luogo a procedere avanzata dal pm Emanuele Secci, che riteneva di non avere elementi sufficienti per sostenere l'accusa in giudizio. Già lo scorso anno la procura aveva chiesto l'archiviazione, respinta dal gip (giudice dell'indagine preliminare) Alessandra Tedde. Il dibattimento si aprirà il 5 gennaio 2024 davanti al secondo collegio penale del tribunale di Cagliari.

Tra gli imputati c'è il generale Claudio Graziano, attualmente presidente del consiglio di amministrazione di Fincantieri. Prima di arrivare ai vertici della holding, Graziani ha avuto responsabilità di primissimo livello nella Difesa.
Il 29 gennaio 2007 l'Onu lo ha nominato comandante della missione Unifil in Libano. Il 1? gennaio 2010 è stato promosso generale di corpo d'armata e il 10 febbraio dello stesso anno l'allora ministro della Difesa Ignazio Larussa lo ha scelto come capo di gabinetto. Il 14 ottobre 2011 è diventato capo di stato maggiore dell'esercito e il 24 dicembre 2014 capo di stato maggiore della Difesa, incarico che ha mantenuto sino al 5 novembre 2018.
Il 7 novembre 2017 è stato designato presidente del Comitato militare della Ue, posizione occupata sino all'aprile 2022, quando Cassa depositi e prestiti lo ha indicato come presidente del cda Fincantieri. Sotto accusa, con Graziano, anche Giuseppe Valotto, capo di stato maggiore dell'esercito dal 2009 al 2011; Danilo Errico, capo del terzo reparto infrastrutture dell'esercito dal 2008 al 2013; Domenico Rossi, sottocapo di stato maggiore dal 2010 al 2013; Sandro Santroni, comandante dell'esercito in Sardegna sino a ottobre 2010.
Dal fronte pacifista un primo commento arriva dal Comitato per la riconversione della Rwm, che si batte contro la produzione, nella fabbrica che il gruppo tedesco Rheinmetall gestisce in Sardegna, delle bombe che i sauditi impiegano nella guerra in Yemen: «Che si svolga un processo è un fatto importante e non scontato. Anche se dispiace che i cittadini che hanno presentato l'esposto dal quale è partita l'indagine e che hanno avuto morti in famiglia per tumori e per altre patologie causate dalle esercitazioni militari non siano stati riconosciuti come parte civile. Fabbriche di armi e manovre Nato: la Sardegna offre il suo territorio per preparare tutte le guerre del mondo. E' ora di invertire la rotta».
«ATTRAVERSO QUESTO processo – commenta A Foras, il gruppo antimilitarista che ha organizzato la manifestazione contro le basi svoltasi a Cagliari lo scorso 2 giugno – sarà possibile accertare i dati esatti sull'inquinamento nel poligono di Teulada, dove tra l'altro sono stati utilizzati centinaia di missili Milan, con conseguente rilascio di enormi quantità di Torio. Già dalle indagini della magistratura sono emersi dati precisi che riguardano in particolare la devastazione avvenuta nella cosiddetta “penisola Delta”, zona di tre chilometri quadrati per decenni usata come bersaglio dall'esercito italiano e dalle truppe degli altri paesi Nato. Solo dal 2008 al 2016 – si legge nelle carte della procura – in quell'area sono stati sparati 860mila colpi, di cui 11.875 missili, per un totale di 556 tonnellate di esplosivo».

avatarsenior
inviato il 20 Giugno 2023 ore 18:06

Campo Teulada nel ho sentito parlare dai miei commilitoni che facevano le esercitazioni nel 1995 , ed è attivo dal 1956.
chissà se faranno qualcosa

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2023 ore 13:04

Vedo che questa giusta denuncia di Ignazio indigna meno di un furto di attrezzatura fotografica, eppure è in fatto gravissimo che dura da tempo.

avatarsupporter
inviato il 21 Giugno 2023 ore 13:41

Grazie 1000 Murphy Sorriso

avatarsupporter
inviato il 21 Giugno 2023 ore 13:47

Grazie Fabrizio per per la tua giusta osservazione ... Triste Così funzionano i social ... Triste
Un saluto
Ignazio

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2023 ore 14:13

Purtroppo lo stato italiano è impostato in maniera da privilegiare il pubblico rispetto al privato.
Da questo consegue che se una cosa viene etichettata come di interesse pubblico (o ancora di più di sicurezza nazionale) i cittadini (pochi o tanti) soccomberanno.
Neanche a me piace pensarlo ma ritengo l'Iniziativa lodevole ma contiamo (noi cittadini) come il 2 di bastoni a briscola.
È bello vedere che ci sono persone che non mollano.

avatarsupporter
inviato il 21 Giugno 2023 ore 14:24

Condivido il tuo pensiero ed il tuo pessimismo , tutto verrà insabbiato come sempre Triste
Un saluto Sorriso

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2023 ore 14:47

Saranno tutti assolti..

avatarsupporter
inviato il 21 Giugno 2023 ore 15:02

Esito scontato al 100% ...

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2023 ore 4:30

Con la NATO dietro ci sarà ben poco da fare fanno il bello e il cattivo tempo .
Oltretutto non credo centrino molto questi generali, lo stato Italiano mette a disposizione quell'area per esercitazioni e loro la usano.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2023 ore 10:04

Vedo che questa giusta denuncia di Ignazio indigna meno di un furto di attrezzatura fotografica, eppure è in fatto gravissimo che dura da tempo.

Credo sia più che altro perché non si sa cosa dire di fronte a due fatti inconfutabili, ma difficilmente risolvibili: da un lato i disastri ambientali (e gli interessi industriali) che stanno dietro le esercitazioni militari, dall'altro la natura e la stupidità umane che se non ti creano il guerrafondaio in casa te ne creano 100 tutt'attorno, impedendo di fatto la smilitarizzazione globale, a meno di non fare come la Svizzera che ha potuto dichiararsi neutrale perché per almeno 200 anni ha tenuto "per le palle" il resto del mondo grazie al suo sistema bancario (e che, nonostante questo, nemmeno lei si è sentita sufficientemente tranquilla da eliminare completamente l'esercito)

avatarsupporter
inviato il 23 Giugno 2023 ore 13:06

Grazie 1000 Dino grazie 1000 Daniele Sorriso
Un saluto

avatarjunior
inviato il 23 Giugno 2023 ore 13:15

Solidarietà agli amici della Sardegna e abbasso la NATO e tutti i × che la dirigono..

user203495
avatar
inviato il 23 Giugno 2023 ore 13:51

Vedo che questa giusta denuncia di Ignazio indigna meno di un furto di attrezzatura fotografica, eppure è in fatto gravissimo che dura da tempo.

Quando si entra nel Sancta Santorum della Difesa si sbatte contro un muro di gomma.
Ed il Generale eseguiva semplicemente ordini.
Sia datto atto alle Procure che cercano di affermare che nessuno è Legibus solutus.O dovrebbe esserlo.
Veramente credete che condanneranno qualcuno?
Purtroppo lo stato italiano è impostato in maniera da privilegiare il pubblico rispetto al privato.

Guarda che càpita in ogni Paese.Non è un vulnus italiano.No.
In questo campo nessuno può dare lezioni di morale.Niuno.
«Che si svolga un processo è un fatto importante e non scontato. Anche se dispiace che i cittadini che hanno presentato l'esposto dal quale è partita l'indagine e che hanno avuto morti in famiglia per tumori e per altre patologie causate dalle esercitazioni militari non siano stati riconosciuti come parte civile. Fabbriche di armi e manovre Nato: la Sardegna offre il suo territorio per preparare tutte le guerre del mondo. E' ora di invertire la rotta».

Chiacchere.Propositi condivisibili ma,ahimé rilevo qui il solito candore un pò folle e sprovveduto.Da quanto mi risulta l'Italia continua a fornire armi all'Ucraina.E le bombe"umanitarie" cadute in Bosnia?
Le faranno da altre parti.Cambia qualcosa?
Solidarietà al popolo Sardo che ne ha subìto le conseguenze.

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2023 ore 15:17

Se si esce dal sentiero che taglia il ghiaione del monte Pelmo, una delle meravigliose cime delle Dolomiti, non è difficile trovare i resti delle granate da mortaio (parte posteriore con le alette) che venivano sparate negli anni '50 e '60 in questo improvvisato poligono.
Mio padre, che fu capopezzo di artiglieria, mi raccontò di quella volta che con una cannonata, per un errato calcolo dell'alzo, venne (non da lui, per fortuna) tranciata di netto l'estremità del campanile di una chiesa nell'altopiano di Asiago.
Al largo di Ca' Vio, sul litorale vicino al Cavallino, dopo Jesolo, devono trovarsi tonnellate di piombo, poiché la locale base dei Lagunari è stata usata per decenni come poligono per insegnare a sparare ai moltissimi militari dislocati nelle caserme della Divisione Folgore (non il battaglione di paracadutisti) nell'entroterra veneto.
Chissà quante altre aree sono state inquinate allo stesso modo.
Ma penso che nessun altro luogo del nostro paese abbia subito così gravemente l'inquinamento dalle attività militari come Capo Teulada, che ospita la seconda installazione militare d'Europa. È dal '56 che Teulada subisce, anche contro costa da parte della marina, oltre che dall'aviazione, questo grave inquinamento. Abbiamo un Paese tanto bello quanto fragile, ma non è ora di finire di deturparlo in questo modo?



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