| inviato il 09 Dicembre 2022 ore 16:13
Per una più efficace elaborazione del file, quando è il momento di agire sui cursori? Provo a spiegarmi, siate indulgenti... Dopo lo scatto solitamente si riversa il contenuto della SD sull'hard disk, si fa una selezione degli scatti degni e si decide quali sviluppare e quindi postprodurre. Si comincia pertanto con un programma che demosaicizzi il raw, si da un'occhiata al file e si apportano le prime migliorie: bilanciamento del bianco, esposizione, etc etc; quando il risultato ci aggrada lo esportiamo e procediamo o con l'archiviazione/pubblicazione/stampa oppure lo apriamo con un'altro programma ed apportiamo ulteriori modifiche. Ma... in una situazione tipo "esponi per le luci e poi apri le ombre in postproduzione" queste ombre quando le apriamo, con il programma di demosaicizzazione/sviluppo raw oppure nel programma di fotoritocco? ovvero dove ottengo i migliori risultati, lavorando sul raw o sul jpg/tiff ottenuto dalla precedente elaborazione sul raw? ritengo più valida la prima opzione ma gradirei confrontarmi con voi. Prego solo di evitare la solita diatriba "postproduzione si vs postproduzione no". |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 8:58
tutto molto interessante |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 9:06
Se devi modificare l'esposizione (luci, ombre, etc.) è sempre meglio farlo sul RAW. |
user28347 | inviato il 10 Dicembre 2022 ore 9:35
il più possibile sul raw e solo un piccolo ritocco sul jpg e taglio e ridimensionamento finale da 3 a 10 mp per questo sito secondo me |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 9:47
ombre e luci sul raw ....i risultati sono migliori |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 9:50
Sono della tua stessa idea ovvero usare un programma di demosaicizzazione/sviluppo raw, infatti io praticamente faccio tutto lo sviluppo su camera raw, che tra l'altro con le ultime funzioni maschere è diventato decisamente completo. Su photoshop posso fare operazioni più complicate come la clonazione di elementi difficili (perché quelli facili li gestisce facilmente camera raw) oppure come fatto per uno scatto recente l'ho usato per creare un focus stacking. Secondo me più che il quando è più difficile il quanto dosare un cursore, poiché magari mentre lo si sposta ci si concentra solo su una parte dell'immagine creando pasticci da un'altra parte. Sempre riguardo alla postproduzione ho letto con piacere gli articoli di Juza pubblicati ultimamente ma ho anche constatato che il mio flusso di lavoro su alcuni aspetti si differenzia dal suo. Ad esempio io lavoro spesso sui cursori del nero e del bianco, che lui invece lascia quasi sempre invariati. Oppure per me è fondamentale il pannello hls per gestire il colore ma soprattutto la sua luminanza mentre da quel che ho capito lui non lo usa. Questo per dire che le strade, in post produzione, per arrivare ad un risultato sono sicuramente molteplici e penso che ognuno debba trovare una strada che sia efficace ma anche comoda. Scusa se ho divagato un po' dalla domanda iniziale ma mi piaceva fare due chiacchiere su tutto il processo. |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 10:05
Ovviamente scattare in RAW Bisogna solo stare attenti a non bruciare le luci che ci interessano (in genere tutte) in fase di scatto, il resto meglio farlo in PP con un buon programma Ci si concentra di più sulla scena durante la ripresa e le correzioni si fanno meglio e più comodamente davani ad un computer che ha un bel schermo ove guardare |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 10:18
Se usi programmi diversi, comunque, puoi sempre passare il .dng o il .tiff da programma a programma per avere una migliore gestione del file senza dover lavorare direttamente sul .jpg, anche se così facendo "perdi" parte della post-produzione (alias non avrai più un solo spazio dover poter trovare sia il file originale che quello elaborato passo passo) in caso dovessi fare qualche passo indietro o correggere qualche errore di editing a posteri. |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 10:40
Si se gli altri programmi del flow non gestiscono i raw è sempre meglio lavorare almeno in tiff, il Jpeg dovrebbe essere solo l'immagine finita |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 14:23
ringrazio tutti per i feedback, viene sostanzialmente confermata l'ipotesi di lavorare sul raw ed eventualmente esportarlo in tiff per ulteriori elaborazioni |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 17:30
Sul raw faccio le cose più importanti, apertura ombre, luci, wb, nitidezza e rumore, quest'ultimo in minima misura, poi esporto in tiff 16 bit e continuo di fino, per ultimo photoshop dove o ritaglio e esporto o posso mettere mani alle maschere di luminosità per ombre, luci e mezzi toni, in più aggiusto i singoli colori. Facile no |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 18:03
Io lavoro solo sul RAW e su un solo programma! |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 18:25
Come già altri hanno scritto mi sembra preferibile fare tutto il possibile in RAW. Non ho la ultima versione di Lightroom ma con la gestione delle maschere e dei livelli credo che ormai quasi tutto possa essere fatto sul Raw. Sul jpg assolutamente non toccherei o modificherei proprio nulla, in jpg farei solo l'esportazione finale per pubblicare su web, niente altro. Se il programma di sviluppo raw non è sufficiente a fare certi interventi esportare in Tiff 16 bit. |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 18:38
Sempre e solo sul raw, che è il file più elastico. Il JPG ad ogni salvataggio introdurrà un certo grado di degrado del file, per cui meglio sarebbe esportarlo come ultimo passaggio. |
| inviato il 10 Dicembre 2022 ore 18:43
Seguo |
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