| inviato il 28 Aprile 2013 ore 8:28
Ciao! Dunque.... e' una tecnica che ha dei grandi pregi e dei grandi difetti. Consta di attaccare come avrai visto la reflex o anche molte compatte mediante adattatori più o meno artigianali oppure prodotti da chi fa cannocchiali tipo Swaro Zeiss etc.. A questi "oggetti". Che sarebbero poi dei cannocchiali molto potenti, usati qui da noi per fare bird watching, caccia di selezione, tiro su grandi distanze al poligono e tutto ciò che necessita di "vedere a grandi distanze". La connessione avviene montando sulla reflex un obiettivo fisso meglio se molto luminoso (essendo l'insieme alla fine dei conti comunque un f8 circa) di solito un 50 su apsc, che permetta di guardare dentro al cannocchiale senza avere vignettatura "meccanica" ovvero il cerchio che circonda l'oculare. Poi si mette tutto su un bell treppiede robusto con una testa video-fluida-bilancere e si fotografa. Ovviamente il fuoco è manuale, si usa quello del cannocchiale, quello della macchina rimane fisso su infinito. E la macchina si usa con il live view meglio se zoommato per vedere meglio cosa si mette a fuoco. Si scatta in remoto per evitare vibrazioni che, con le focali in gioco che possono normalmente superare di slancio i 1000mm, comprometterebbero i risultati. Praticamente i risultati sono buoni ma non ottimi come i super tele tipo 500-600-800 magari moltiplicati che hanno dalla loro anche autofocus e stabilizzatori. Diciamo che sono molto più buoni di quello che uno si aspetta, specialmente con gli ultimi prodotti. Diciamo anche che i costi sono alti, un cannocchiale buono parte dai 1400 euro se non ricordo male ma estremamente più bassi dei vari super tele bianchi. E la qualità è molto superiore dei vari catadiottrici e simili. Ti consiglio di cercare su facebook o sul web Riccardo Camusso che è uno dei più quotati digiscoper italiani. O anche i vari forum tipo www.digiscopingitalia.it/. Ciao! |
| inviato il 28 Aprile 2013 ore 8:31
grazie Magno... sono curioso vado a leggere... immaginavo ci fossero delle "controindicazioni" non solo economiche ma anche pratiche/tecniche.... ciao |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 16:19
La tecnica si usa in modo similare anche in alcuni tipi di fotografia astronomica di luna e pianeti, Elenco quelli che secondo me sono i pregi e difetti del sistema. Pregi -ingombro e peso ridotto -possibilità di raggiungere elevatissime focali -qualità accettabile dei risultati Difetti: -messa a fuoco manuale -discreta perdita di luce nei vari passaggi oculare-obiettivo -qualità ai bordi spesso deludente -nessun automatismo sul diaframma (ovvio, manca!) -focali lunghe a scapito della luminosità, con rapporti focali che spesso superano i limiti imposti dalla diffrazione Da non dimenticare: Personalmente (ed anche ad un amico che usava questa tecnica per avere lunghe focali) uso un duplicatore 3x che in live-view fa funzionare bene anche l'AF. Nel complesso, a parità di focale la qualità di un buon tele è migliore di qualsiasi cannocchiale con oculare ed obiettivo in sequenza. |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 16:27
nella pratica un cannocchiale, che va benissimo per l'occhio umano, tradotto nell'universo della fotografia dimostra di avere: _ luminosità molto bassa _ peso molto alto _ e naturalmente fuoco manuale Siccome parliamo di focali molto lunghe, la combinazione con luminosità bassa significa che puoi scattare teoricamente a mano libera solo con luce molto alta. Nella pratica un treppiede risulta obbligatorio per questa tipologia di fotografia. Nonostante il treppiede, la scarsa luminosità generale non permette di aver tempi comunque molto rapidi. Se aggiugiamo il fatto che il fuoco è manuale e il piano di fuoco sempre piuttosto ristretto per via delle enormi focali, nella pratica fotografia è gestibile se fatta a soggetti: _ molto distanti _ fermi o quasi (o comunque fotografia di appostamento) Inoltre l'accpoppiata 'treppide roccioso' + cannocchiale (che non è certo fatto con criteri di contenimento del peso) limita ulteriormente il campo di utilizzo in: _ in luoghi facilmente raggiungibili Ciò significa che al 90% tali oggetti sono utilizzabili con successo in parchi, oasi o altri luoghi attrezzati. Non sono molto adatti alla fotografia 'wildlife' (diciamo così) di soggetti vivi in natura. Sul lato qualitò d'immagine sono limitati da alcuni fattori: _ le lenti anche buone non brillano nella correzione degli errori (aberrazioni, vignettatura ecc...), siccome sono fatte per l'osservazione con gli occhi e non per la fotografia _ come risulta chiaro, questi oggetti possono essere usati solo per foto a soggetti abbastanza distanti: in queste situazioni (distanza estrema) il dettaglio spesso risulta spappolato direttamente per l'azione e presenza dell'atmosfera stessa, che devia i raggi luminosi e nella pratica degrada fortemente la qualità. Però se hai un soggetto lontano che vuoi fotografare, e non ti preoccupi del risultato che può essere anche un po' deprimente come qualità d'immagine (anche con zeiss swaro e compagnia), puoi provare con il digiscoping: al fuoco diretto del cannocchiale è bello, ma è ancora più bello adattando un 50 mm al cannocchiale stesso, ottenendo lunghezze focali da primato :) io ho provato con compatta su cannocchiale e il risultato al parco del Gran Paradiso non è stato malaccio. Ciononostante non lo trovo adeguato per la mia tipologia di fotografia quindi non ho mai comprato nulla di specifico... ciao ciao :) |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 21:36
Alcarin: ma cosa stai dicendo?? Peso molto alto?? Luoghi facilmente raggiungibili?? Ma te lo hai mai visto un 500 o un 600?? Ma almeno lo sai che un lungo mediamente non pesa molto più di 2 kg?? Le uniche cose sensate che vedo nel tuo messaggio sono "fuoco manuale" "atmosfera.." e "molto distanti" anche se la terza se per distanti intendi dai 10 metri in poi altrimenti neppure quella. Cristianfat: spiegami perchè non hai automatismo di diaframma. Questo bisognerebbe specificare "solo se a fuoco diretto" altrimenti con un 50 in mezzo ce l'hai. Per capire quanto avete le idee chiare basta guardare che uno dice: Pregi -ingombro e peso ridotto Mentre l'altro: _ luminosità molto bassa _ peso molto alto Poi a me potete ascoltarmi o no ma se andate su Facebook cercate "Riccardo Camusso" e prima di dire quanto sopra guardate quello che ci tira fuori. |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 22:43
beh.. sinceramente .. ho visto le foto.. sicuramente si riesce a fotografare a distanze incredibili ma la qualità sinceramente mìne risente pesantemente.... se poi ol soggetto è in movimento si deve parlare di mosso "artistico" |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 23:04
Grazie a tutti per le informazioni!!! |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 23:37
Attenzione ragazzi che stiamo parlando di immagini ma purtroppo anche di cifre. Le immagini in digiscoping possono essere buone o dignitose, l'aggettivo ottimo lo terrei per i 500-600-800 eventualmente moltiplicati, ma stiamo parlando di cifre importanti per il digiscoping e spaventose per la triade fotografica. Con un lungo ci compri un motorino, con un 600 ci compri una macchina.. Non si può confrontare direttamente le 2 tecniche, il digiscoping è considerato un ripiego ma se affronatato con le tecniche giuste da buoni risultati. Poi se vogliamo fare la faida tra puristi di uno o dell'altro facciamo il solito battibecco tipo d800 contro 5dmkIII e si finisce in un buco senza fine. Invece se vogliamo essere costruttivi analizziamo bene le immagini e soprattutto prima di sparare elenchi di pro e contro almeno abbiamo la coscienza di avere provato tale tecnica di persona. |
| inviato il 29 Aprile 2013 ore 23:40
Magno, il discorso del diaframma è legato alla pupilla d'uscita del cannocchiale dotato di oculare, che in genere non supera i 6mm di diametro, che sarebbe quella massima sfruttabile ad occhio nudo. Un 50mm f1,8 o f1,4 hanno diametri della lente frontale sui 25-35mm, quindi il diaframma sarebbe usabile al massimo oltre f8. Dato che però ingrandendo la pupilla si riduce molto sotto i 6mm, il diaframma agirebbe solo oltre f20, quindi praticamente mai. In ogni caso diaframmare è una pratica assolutamente quando certe focali spingono il rapporto focale a livelli già molto alti. Per la cronaca, dalle prove fatte, il mio amico ottiene risultati migliori con, in ordine: 600 f4 x3, 300 2.8 x2 x3, digiscoping con 50mm e zoom a 36x. Ovvio che i pesi sono via via più bassi, ma ogni sistema offre pregi e difetti. Sta a ciascuno decidere in base alle esigenze |
| inviato il 30 Aprile 2013 ore 0:05
Di solito il diaframma lo chiudo appena (sull'obiettivo) e la differenza si nota in quanto in AV il tempo di scatto cambia. Per lo zoom a 26x se intendi quello del cannocchiale credo si possa fotografare solo in condizioni di luce molto forte. Con un 20-60x la caduta di luce oltre 20 è molto forte. Occhio che sto parlando non di prodotti Konus a scanso di equivoci. Non Konus ma comunque dal costo inferiore anche al 300 2.8 per non parlare del 600f4. Purtroppo cadiamo sempre lì ragazzi, confrontiamo la 7d con la 5d mkIII etc..... Ribadisco, non sono un difensore del digiscoping, dico solo che prima di parlare bisognerebbe provarlo, dico solo che è un metodo onesto ed in corso di sviluppo per fare foto a lunghe e lunghissime distanze. Anzi volete, siccome che non ne ho sentito parlare, sapere un altro contro?? Va usato necessariamente in live view. Questo comporta che quando la luce si fa scarsa davvero si fatica a focheggiare perchè lo schermo della macchina arriva a diventare nero e dall'oculare ancora peggio. Volete un Pro? Un intero kit cannocchiale adattatore testa al netto della macchina e del cavaletto sta molto tranquillamente in uno zaino e ci si cammina pure. Provate a metterci un 600f4. |
| inviato il 30 Aprile 2013 ore 10:50
@Magno.f grazie delle info di prima mano. I pro e i contro che ho indicato io sono quello relativi alla prova di cui parlavo nel mio post. peraltro mi sembra che tu stesso ammetta che il problema della luce scarsa è assolutamente presente, pertanto 2 dei contro da me indicati sono riconosciuti anche da te. quello che ignoravo è la possibilità di usare cannocchiali così leggeri come quelli di cui parli, e per l'appunto ti ringrazio per questo. rimane il fatto che anche con cannocchiali così leggeri (sic) i soggetti e le condizioni d'uso tipiche rimangono quelle citate. Dal mio punto di vista è molto importante sapere COSA si può fare con un oggetto prima di prenderlo, e non prenderlo così tanto per provare e poi ADATTARE la propria tecnica di scatto e i propri soggetit preferiti all'oggetto stesso. E' per questo motivo che elencavo i contro di questa tecnica raffrontandoli all'uso nella pratica. poi non metto in dubbio che ci sarà qualcuno che userà il digiscoping per fotografare i gruccioni in volo a 50 m: in questo caso gli dico solo bravo, me nessuno mi toglie dalla testa che con un tele autofocus + un telo mimetico e un po' di pazienza si raggiungono risultati due righe migliori, ed a un prezzo non troppo diverso. l'utilizzo del live view è assolutamente consigliato ma naturalmente dipende sempre da che macchina stiamo usando per scattare: il mirino delle serie XXXd della canon è abbastanza inutilizzabile, mentre se usiamo una 5d è molto ampio e si riesce a focheggiare anche bene, quindi in quel caso dipende molto dalla macchina che ciascuno utilizza. ancora grazie per le delucidazioni e saluti. ps.: in ogni caso attenzione alla maniera in cui si scrive su internet: l'interpretazione soggettiva del tono (che naturalmente non possiamo udire) può risultare, senza volerlo s'intende, offensivo. |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 12:35
Ciao Alcarin, i gruccioni in volo ce li possiamo scordare tranquillamente ma anche altre cose in movimento. Manca l'auotofocus.. Come luminosità se non erro un insieme lungo+50mm è circa f8-f9. Che poi è quella che si ottiene con tele moltiplicati e mette fuori gioco o in difficoltà l'AF della macchina spezzo (a parte il centrale di alcune). Dimenticavo di dire che parlo per esperienza. Come trasportabilità è ottima sta tutto tranne la macchina in una sacca per il cavalletto tipo quelle della manfrotto taglia 80 (cavalletto, testa, cannocchiale) e si porta tranquillamente. Oppure se la macchina è compatta ci sta anche quella. Dubito fortemente che la stessa cosa possa essere fatta con un 600. La tecnica tipica è quella da appostamento mimetizzati tipo cecchino. In movimento è ovviamente impossibile se non in condizioni di luce fortissima. Il live view lo ritengo d'obbligo non tanto per la luminosità o meno dell'oculare ma per il fatto di potere zoommare nell'immagine sui punti da mettere a fuoco meglio con il 5x 10x e questo aiuta moltissimo. Anche perchè lo scatto va obbligatoriamente fatto con il telecomando a specchio alzato quindi non si può usare l'oculare comunque. Mi scuso ampiamente se mai il mio tono fosse sembrato offensivo, mi dispiace molto. Ma mi dispiace anche il fatto che si intervenga in maniera "per sentito dire" "il mio amico fa.." su certi argomenti. Io se posso intervengo solo (quando si chiedono consigli) se ho la pratica dalla mia parte. Vi posso garantire che la tecnica del digiscoping ha molti seguaci e che se praticata bene da buoni risultati. Ovviamente saranno sempre meglio quelli di 500,600 etc.. Ma teniamo conto che non tutti hanno come unica ambizione quella di foto da copertina (anche se quelle di Camusso sulle copertine dei giornali ci vanno) ma anche di documentazione e di raccolta di immagini ad usi diversi. Io le foto fatte in digiscoping qui non le metto, non è un forum di digiscoping e non sarebbero correttamente valutate. Ma vi consiglio di andare sui forum dedicati a vedere come funziona tale tecnica per valutarla meglio. Ciao a tutti, rinnovo le scuse se sono stato interpretato come offensivo. |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 10:52
“ Ciao a tutti, rinnovo le scuse se sono stato interpretato come offensivo. „ no problem, anzi, grazie per tutte le info! ciao ciao |
| inviato il 02 Maggio 2013 ore 12:03
Non vorrei esser sembrato troppo critico verso la tecnica del digiscoping, che di sicuro permette di risparmiare soldi e peso, in ogni caso rimane la regola fisica che più il diametro è grande, più dettagli ci regalerà un obiettivo. Un grosso 600 f4 ha 150mm di lente frontale, un 300 f2,8 circa 105mm, un digiscoping in genere non supera questi valori, per cui non potrà superare i limiti fisici che lo caratterizzano. Di sicuro si possono raggiungere focali enormi, ma non dimentichiamo che poi è la diffrazione a limitarci. Inutile con le reflex attuali spingere oltre f16, che per un diametro da 80mm, tipico di molti digiscopi, fanno 1280 mm di focale. |
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