| inviato il 03 Settembre 2022 ore 10:39
Chi sono i paesaggisti migliori degli anni recenti? Quali sono i più importanti libri fotografici di paesaggio degli ultimi vent'anni? Cosa è venuto di importante dopo i New Topographers, Ghirri e compagnia? Per restringere il campo, non cerco nomi di fotografi che fanno fotografia di paesaggio del filone naturalistica. Elenco degli autori suggeriti nel corso della presente discussione: Wolfgang Tillmans, tillmans.co.uk/ Luca Campigotto, www.lucacampigotto.com/ Silvia Camporesi, www.silviacamporesi.it/ Alexander Gronsky, www.alexandergronsky.com/pastoral Edward Burtynsky, www.edwardburtynsky.com/projects/photographs Ellen Kooi, www.ellenkooi.nl/portfolio Jacob Felländer, jacobfellander.com/ Hin Chua (@Hinius), hinius.net/ Sonja Braas, www.sonjabraas.com/biography Alberto Selvestrel, www.albertoselvestrel.com/ Simon C. Roberts, www.simoncroberts.com/ Nikolaus Geyrhalter (regista), www.geyrhalterfilm.com/ Dmitry Sharomov, cherrydeck.com/sharomovdmitry Guy Tal, guytal.com/ Jan Töve, www.jantove.com/works/ Michael Crocker, www.michael-crocker.co.uk/home# Matt Bishop, www.mattbishopphotography.com/image-gallery Hans Strand, www.hansstrand.se/ Gheorghe Popa, gheorghepopa.com/ AA.VV. newlandscapephotography.com/ Giorgio Barrera + AAVV, www.giorgiobarrera.it/project/anatomia-e-dinamica-di-un-territorio/ Fortunato Gatto, www.fortunatophotography.com/about/ Libero Middei, www.liberomiddei.com/ Alex Burke, www.alexburkephoto.com/gallery Marco Dadone, www.marcodadofoto.com/ Matteo Sigolo, www.matteosigolo.com/ Dan Holdsworth, holdsworth.works/archive John Riddy, www.johnriddy.net/selected-works.html Clare Richardson, www.clarerichardson.com/ Maciej Duczy?ski, lonelywolf.pl/portfolio/ AA.VV., www.urbanreports.org/ AA.VV., terraproject.net/ Sezione DIVERSAMENTE GIOVANI: Alberto Bregani, www.albertobregani.com/albertobregani/ Elio Pallard, www.flickr.com/photos/pansaram/ Michele Vacchiano, www.michelevacchiano.com/index/index.shtml Massimo Siragusa, www.massimosiragusa.it/ Geoffrey Reggio e Ron Fricke, it.m.wikipedia.org/wiki/Koyaanisqatsi Salvatore Luzzi, www.instagram.com/salvatoreluzzi/ |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 8:35
Nessun suggerimento? |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 9:29
“ Cosa è venuto di importante dopo i New Topographers, Ghirri e compagnia? „ È una domanda che mi faccio anch'io. |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 9:39
Ale Z a giudicare dalla frequentazione della presente discussione pare che non ci sia nessuno altro. Negli ultimi 40 anni niente di nuovo? O forse non c'è nulla da innovare? O forse la fotografia a preso altre derive, del paesaggio non interessa più nulla? |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 9:52
Mi pare quella 'scuola' sia ancora molto frequentata in termini di scelte estetiche e di contenuto. Ma ho l'impressione che a distanza ormai di decenni sia una strada fin troppo esplorata che oggi in molti casi produce risultati non così significativi come un tempo. Mostrare la normalità del quotidiano (passami la semplificazione) forse non basta più. Se si vuole usare ancora un approccio descrittivo, occorre riempirlo di nuovi contenuti. |
user231747 | inviato il 04 Settembre 2022 ore 9:56
Per fare paesaggistica seriamente serve tempo (molto tempo), oggi poche persone hanno molto tempo libero e pochi di loro sono fotografi. Viviamo nell'epoca del tutto e subito...e così il genere paesaggistico è un po' abbandonato. |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 10:00
Non so Era76 se altri generi richiedano meno tempo. Dipende. In teoria uno può fare foto di paesaggio anche a tre passi da casa. |
user231747 | inviato il 04 Settembre 2022 ore 10:06
Sì in teoria se vivi 8n un bel posto e comunque ti devi alzare alla mattina presto per vedere il tempo, la luce, come cambia durante il giorno e stare lì finché il taglio della luce arriva a creare quello che hai in mente. Se poi intendere foto paesaggistica, uno scatto qualunque ad un paesaggio bè il discorso cambia, ma appunto ho preannunciato con "paesaggistica fatta seriamente" |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 11:44
Il grande lavoro sul paesaggio degli anni ottanta era finanziato dallo Stato o dall'editoria. Oggi difficilmente ci si può dedicare a un lavoro sul paesaggio, a meno che non si facciano cose 'autoriali' nel senso di riconoscibili (quelli che puntano alla sequela o all'estetica da galleria). Comunque ottime fotografie ci sono, mi vengono in mente Tillmas, Monteleone, l'autore cancellato da Fotografia europea in quanto russo di cui ora mi sfugge il nome, Campigotto, Silvia Camporesi eccetera giusto per fare nomi conosciuti, che però non sono 'paesaggisti' nel senso che si dedicano solo a quello (Campigotto forse sì). |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 11:47
Premessa: non sono uno storico, un teorico, ne ho una educazione adeguata, e ho pure una pessima memoria, e quindi quanto dirò ora è possibile che sia semplicemente errato o distorto o travisato. La paesaggistica negli ultimi decenni si è evoluta e si è contaminata con altri generi. Rimane predominante come produzione la paesaggista tout-court, maggiormente condivisa soprattutto sui social, con soggetti spesso iconici, spesso riprodotti con colori molto saturi ed effetti "wow" cercando di inserire nel frame il più possibile del paesaggio ritratto. Poi c'è il suo opposto, una paesaggistica più intima, la cosiddetta "Intimate Landscapes", dove i soggetti sono anonimi, spesso porzioni "intime" di paesaggi locali, trattati con colori più tenui, dove le forme del frammento ripreso sono più importanti della totalità da cui è stato estrapolato. Tutto parte da Eliot Porter, ma ovviamente esisteva anche prima: www.artsy.net/artwork/eliot-porter-intimate-landscapes Ma la contaminazione di genere è per me la trasformazione più importante che si è avuta nella paesaggistica. C'è una paesaggistica urbana, che rappresenta i rapporti tra la città, i suoi abitanti e la natura circostante. Alexander Gronsky è un esempio www.alexandergronsky.com/ C'è la paesaggistica "Anthropocene" (non mi viene un termine in italiano) che fotografa la natura ed i paesaggi modificati dall'intervento umano. Edward Burtynsky www.edwardburtynsky.com/projects/photographs Simile alla precedente direi che esiste anche una fotografia paesaggistica "documentaristica", che usa il paesaggio per raccontare e documentare l'umanità: per me "Genesi" di Salgado è un esempio di questo genere. C'è una paesaggistica "ritrattista", dove l'essere umano e il paesaggio hanno pari peso nella costruzione della foto; qualche esempio qui www.ellenkooi.nl/portfolio Ed infine c'è una paesaggistica più "surrealista" o "impressionista", come per esempio qui jacobfellander.com/the-mountain-theory/ o qui hinius.net/after-the-fall o qui www.sonjabraas.com/the-passage Di sicuro ho dimenticato molto altro: vediamo se qualcuno aggiunge qualcosa. |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 11:50
Bravo Catand, l'autore russo di cui mi sfuggiva il nome è proprio Alexander Gronsky. |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 12:05
Gronsky e Burtynsky sono appunto due autori che capaci di aggiungere qualcosa in più alla visione "descrittiva" del paesaggio. |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 12:10
Alle volte si trovasse qualcos'altro ancora, oltre alle belle segnalazioni di Catand, seguo defilato. |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 12:36
A me piace moltissimo l'approccio minimalista di Alberto Selvestrel |
| inviato il 04 Settembre 2022 ore 12:45
Ecco Gronsky è anche uno dei miei preferiti. In |
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