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Parlare di "Corredo Definitivo" è un'ossimoro visto che il corredo è sempre "variabile" però oggi la scimmia mi ha fatto salire su questo dilemma:
Per il mio uso tipico che riguarda questi interessi: trekking, paesaggistica sia naturale che urbana, leggerissima street, architettura (borghi, castelli, ecc...), macro e close-up, fotografia naturalistica compresa avifauna, quale di questi due corredi sarebbe quello più "Definitivo"?
Avere solo il Zuiko 8-25 F4 PRO con il 40-150 F4 PRO o prendere il 40-150 F4 PRO e tenermi il 12-40 2.8 PRO che già posseggo?
Da una parte il 12-40 è dannatamente versatile perchè ho un bel grandangolo ma al tempo stesso un buon 80 mm che con il diaframma f/2.8 mi permette di fare buone macro e close-up e sempre con il f/2.8 avere meno problemi con poca luce.
PERO' considerando che la maggior parte degli scatti che faccio non credo vado oltre i 50-60 mm equivalenti e quasi sempre scatto da f/4 in poi (scatto prevalentemente di giorno), l'8-25 sarebbe più adatto anche per quei 4 mm lato wide che tornerebbero utilissimi anche nell'uso da città, e per colmare quel gap ci pensa il 40-150.
PERO' rispetto al 12-40 ha capacità macro inferiori ed è comunque più buio ma anche più pesante, e richiede filtri più grandi (quindi comprare altri filtri!).
Il ciò unito al 40-150 F4 PRO mi permetterebbe di coprire dai 16 mm fino ai 300 mm equivalenti con una qualità elevata e colmare comunque le inferiori capacità macro dell'8-25.
e a questo punto potrei tenere il 12-40 come un'obbiettivo di backup da usare se so che le condizioni di luce sono pessime (es concerti o street notturna).
Voi che dite? vale davvero la pena prendere l'8-25 come ottica principale anzichè usare il 12-40? o è meglio prima che prendo il 40-150 F4 PRO (che al momento ne avrei più bisogno visto che col 40-150 R ho già raggiunto i suoi limiti), e dopo aver ammortizzato la spesa prendere l'8-25?
Mah... 7 14 per me in viaggio è irrinunciabile: lente stratosferica che ha il solo limite di soffrire il flare. Ma in viaggio è una lente pazzesca. Il mio dubbio è se aggiungerci il 12 40 f 2.8 pro che è la regina delle lenti o il 12 100 F4 che è più buio ma è un 200 equivalente ed in alcune situazioni è utile assai. Per me la scelta dipenderebbe dal tipo di viaggio. Se prevalentemente naturalistico il 12 100 se urbano 12 40 considerando che visito spesso chiese o cattedrali o ville con interni non proprio luminosi.
Il 12-100, se usato con doppia stabilizzazione, non fa rimpiangere ottiche più luminose per l'uso in interni di chiese e monumenti in quanto consente di arrivare tranquillamente a tempi di scatto di 1/2 secondo o anche più.
io opterei per il 12-40 2.8 e il 40-150. Anche se terrei in considerazione il 40-150 2.8, per me il nuovo f4 e troppo caro visti i prezzi dell'usato del 2.8.
7-14 non posso mettere i filtri circolari; 12-100 si ferma solo a 100 mm ma ormai sono abituato ad avere minimo 150 mm (che per quel poco di avifauna che faccio mi tornano utili i 50 mm extra); 40-150 2.8 troppo pesante per l'uso da montagna visto che pesa 800 gr e non mi entrerebbe neanche nella ICU e poi andrei troppo nell'occhio
Sui laowa avevo adocchiato il 7,5 mm f2 con CPU oppure il 10 mm f2 sempre con CPU ma sono scarsamente reperibili in Italia a prezzi decenti
Sul fatto di tenermi un'UWA fisso è il fatto che rischierei di cambiare obbiettivo troppo spesso.
Ho già provato quest'esperienza con un Samyang 7,5 mm: una goduria usarlo negli interni perchè permette cose che con un 12 mm non ci fai neanche pregando e la stessa cosa la otterrei anche con altri UWA sui 7-8 mm, però è una rottura di scatole stare ogni 3x2 a cambiare obbiettivo perchè un'UWA fisso alla fine non è versatile quanto un grandangolo normale.
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