| inviato il 18 Aprile 2022 ore 8:20
Visto che la mia recente foto di una solar power tower ( www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4220718&l=it ) ha suscitato molta curiosità, ho fatto un po' di ricerche per approfondire l'argomento :-) Le Solar Power Tower sono rare centrali ad energia solare (ne esistono una decina al mondo) che utilizzano un principio totalmente diverso dal fotovoltaico: nelle power tower, un'enorme serie di specchi concentrici direzione la luce e il calore del sole in un unico punto, scaldando un liquido ad oltre 500 gradi per azionare una turbina. L'effetto dei raggi di sole che raggiungono la torre è insolito e pittoresco, anche se non sono esenti da critiche: gli uccelli che accidentalmente passano attraverso il fascio di luce vengono inceneriti all'istante. Qui potete trovare un approfondimento: www.solarfeeds.com/mag/csp-and-pv-differences-comparison/ Riassumendo: il fotovoltaico è molto più facile da installare e richiede un minor investimento, dato che i prezzi dei pannelli fotovoltaici sono in continua diminuzione e la resa è in aumento. Le solar power tower sono molto più costose, richiedono spazi enormi e sono complesse; in compenso hanno una produzione di energia più costante, dato che possono produrre anche di notte (perchè il calore che immagazzinano durante la giornata dura ancora per parecchie ore anche una volta che non arriva più luce). Un aspetto su cui penso sia interessante riflettere è il discorso degli uccelli che vengono uccisi da queste centrali, una critica che ho letto spesso anche riguardo all'eolico (che in quel caso va a colpire i volatili con le pale in movimento, mentre qui vengono colpiti dai raggi di luce concentrata). Anche se queste osservazioni sono vere, penso bisogni guardare la questione in modo razionale: la Solar Power Tower che ho fotografato, ad esempio, produce una quantità di energia elettrica pari circa al consumo di 27000 abitazioni. Per generare tale energia tramite combustibili fossili, quanto inquinamento si produrrebbe? Penso che il danno ambientale, e quindi anche sulla fauna e avifauna, sarebbe peggiore rispetto a quello causato da power tower ed eolico. Nessuna fonte di energia è totalmente priva di impatto ambientale, ma non potendo fare a meno dell'energia (anche se si possono ridurre gli sprechi), penso sia importante scegliere le fonti che hanno l'impatto minore. |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 12:10
Il solare, in qualsiasi declinazione, é l'unica strada insieme all'eolico per paesi come l'Italia che non ha gas, petrolio ed uranio. Una centrale eolica o solare può essere smantellata lasciando un territorio pulito. Cosa non possibile con centrali termiche a qualsiasi combustibile. Ancora peggio per il nucleare, dove non si sa come smantellare i nuclei. Capisco il problema degli uccelli. Ma scommetto che il numero di animali uccisi sia enormemente inferiore a quelli uccisi dalle auto (e mi sembra che non stiamo parlando di eliminarle). Senza contare gli animali uccisi dall'inquinamento generato dalla combustione dei combustibili fossili. Il solare inizia a essere redditizio. Forse sarebbe ora di iniziare a dirottare i fondi della ricerca su questo argomento. Magari tagliando i sussidi ad altre attività socialmente meno utili. Grazie Juza del topic aperto! |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 13:49
Volatili inceneriti all'istante, potente il raggio ottenuto! Ma la temperatura ambiente? Hai notato un innalzamento della temperatura nell'avvicinarti Juza? Per limitare i danni ai volatili faranno come negli aereporti no? |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 13:50
Mah , opinione mia personalissima : se pensiamo di far fronte alla sempre maggior fame di energia (soprattutto con la ulteriore diffusione delle auto elettriche ! ) per industria e uso civile con eolico e solare , tanti auguri a noi ! P.S.: noi di gas ne abbiamo da vendere , nel senso letterale del termine , ma la follia che ormai governa incontrastata il nostro Paese ci impedisce di approfittarne . |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 15:52
Molto interessante, grazie. Però non mi spiego perché questa tecnologia non abbia preso piede, se davvero i vantaggi sono superiori agli svantaggi. Solo una questione di costi? |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 16:10
Se fate il conto dei litri di benzina/gasolio consumati in Italia nel 2019 sono stati 31.1 milioni di tonnellate, qualcosa in più di benzina rispetto al gasolio ma facciamo conto che siano un 50/50 per semplificare i calcoli. Il peso specifico del gasolio è 0.83, benzina 0.72, facciamo una media a 0.77. Pertanto siamo intorno ai 40 miliardi di litri consumati. 1 L di benzina fa 9.6 kw/h, 1 L di gasolio 10.7, facciamo nuovamente la media a 10.1 kw/h per litro. Ne abbiamo 40 000 000 000 da conteggiare. Sono 404.000 gw/h necessari al cambio attuale, però elettrico ha un rendimento molto migliore quindi sarebbero circa 142 000 gw/h necessari. Nel 2020 abbiamo avuto consumi per circa 312 000 gw/h in Italia, per la sola elettricità, quindi dovremmo aumentare la produzione nazionale del 45% solo per l'autorizzazione! Se poi contiamo che i consumi reali di petrolio per altri usi sono altri 40 miliardi di litri (riscaldamento e varie) e che lì l'efficienza è piena... Dobbiamo triplicare l'attuale produzione elettrica nazionale che già è tornata al carbone. Lasciando perdere la creazione di punti di ricarica ad ogni parcheggio, alta tensione ovunque e il problema di eventuali incendi di batterie che carbonizzerebbero interi isolati. La solar Tower fotografata da Juza produce circa 81 gw/h annui, ergo per la sola autotrazione ne servirebbero più di 1700, a circa 170 milioni cadauna (300 miliardi di euro!) Per un'area di oltre 500 km² |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 17:48
Il petrolio, il gas e il carbone hanno certamente contribuito allo sviluppo socio economico mondiale con tutti i lati positivi e negativi che questo ha comportato. Oggi però è stupido pensare che il futuro non siano le fonti rinnovabili. Flessibilità e facilità di trasporto hanno fatto del greggio e del gas una delle fonti preferite del mondo energetico che viviamo portandosi dietro tutto il discorso sul potere contrattuale ed economico derivato dal loro scambio che oggi duramente constatiamo. Le rinnovabili avranno il compito di portare certamente una maggiore attenzione verso lo sviluppo sostenibile ed una riduzione delle emissioni nocive ma parallelamente chissà se saremo capaci di disinnescare l'arma economica che l'energia rappresenta nei rapporti tra i popoli. Per ora sono stati solo i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale a spingere la comunità internazionale a prendere accordi e impegni comuni contro l'inquinamento ma abbiamo visto come questi poi non siano stati proprio seguiti alla lettera. |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 20:42
Supponendo che tutti i calcoli sopra esposti da CesareCallisto siano corretti (non ho motivo di dubitarne ma magari qualche approssimazione sui consumi/efficienza di gasolio non per autotrazione ci potrebbe essere) la conclusione non mi sembra apocalittica: 500km2 sono lo 0,16% del territorio italiano. Almeno a livello di spazio ce lo potremmo permettere. C'è ovviamente il tema dei soldi ma le transizioni non avvengono da un giorno all'altro: spendere 300 mld di euro in un anno non è poco, sarebbe il 18% circa del PIL, ma la stessa spesa la spalmi su 10/15 anni diventa una cosa del tutto gestibile. Poi la soluzione non sta nel passare ad una unica tecnologica rinnovabile, bensì in un mix, quindi tutto andrebbe ribilanciato, ma anche vedendo le cose rispetto ad una unica tecnologia i numeri non sono impossbili. Lascerei da parte i toni apocalittici di incendi di interi isolati: bruciano molte più auto a benzina/gasolio, anche in rapporto al parco circolante e nessuno se ne è mai fatto un problema. Di colpo dovrebbe esserlo per le batterie? Infine sfatiamo un mito sul carbone: la produzione annua in Italia stava (ante guerra in Ucraina) sugli 11 TWh, diciamo quindi il 4% circa di quanto prodotto nel 2019. Nel 2022 forse arriveremo a 20 TWh, più realisticamente staremo sui 18 TWh, in ogni caso meno del 7% del totale. Dire che "la produzione elettrica nazionale è tornata al carbone" non mi pare rappresenti correttamente lo scenario attuale dove in ogni caso, già oggi, oltre il 35% dell'energia è prodotta da fonti rinnovabili. |
| inviato il 18 Aprile 2022 ore 22:09
Tutte le considerazioni numeriche (verosimili o meno) si basano su di un qualcosa che vale oggi. E - ad oggi - le fonti fossili sono imbattibili. Possiamo anche decidere di aspettare che il petrolio vada a 300 USD/Barile - ci mancherebbe. Il problema, almeno per il nostro paese - è da un'altra parte. Non avendo fonti energetiche fossili (io il famoso gas italiano non l'ho ancora visto e l'esperienza mi insegna che se c'é da pompare dal sottosuolo per fare soldi facili - qualcuno troverà il modo di farsi dare i permessi) o ci inventiamo qualcosa che possiamo sfruttare senza acquistare dall'esterno oppure saremo sempre succubi del mercato. Non possiamo prendere una posizione degna di tale nome sull'Ucraina in quanto comperiamo dalla Russia. Adesso il piano B è comperarlo dalla Tunisia, il che non sposta di un millimetro il problema. Il prossimo fornitore sarà probabilmente la Libia, un paese geopoliticamente stabile - come è noto) Nucleare: nonostante la forzatura di dichiararla una sorgente di energia green resta il fatto che dovremmo comperare l'uranio, in quanto non ne abbiamo. Ed il problema non si sposta di un millimetro, con tutte le incognite collegate a tale tipo di energia che rimangono (le scorie generate da Trino Vercellese non hanno ancora un sito di stoccaggio definitivo - sono a Saluggia in un deposito temporaneo - e nessuno le vuole giustamente nel proprio comune). Il solare è una soluzione (non la soluzione). Le torri mostrate da Juza sono adatte a zone desertiche, che difficilmente avranno altri utilizzi. Il resto lo fai lavorando sull'efficienza dei pannelli, cosa che l'Italia non sta facendo. Poi - probabilmente - è meglio evitare che i campi di pannelli vadano a deturpare il paesaggio come è avvenuto ma usare le aree industriali dismesse per farci dei campi solari. La mancanza di generazione costante di energia viene compensata convertendo l'energia di picco in Idrogeno. Il processo non è efficiente, ma ricordiamoci che il sole è gratis. Un paese come il nostro che vive di manufatturiero (non possiamo vivere tutti e 60Milioni facendo gli YouTuber) deve avere per forza una politica energetica di indipendenza, altrimenti si continuerà a competere sui mercati cercando un basso costo del lavoro. Un po' di debito pubblico creato lavorando sulla ricerca è l'efficientamento dei pannelli solari non farebbe andare in bancarotta nessuno. Meglio che costruire stadi di calcio, se non altro. Beninteso: la tecnologia del solare non è pulita. Il silicio utilizzato per produrre i pannelli richiede dei precursori altamente inquinanti ed i pannelli vanno gestiti quando a fine vita. Tutte cose risolvibili - basta volerlo fare. Per Cesare Callisto. Io aspetterei un po' a pensare di convertire il parco circolante in elettrico. Il litio è passato dai 50 USD/kg della metà del 21 ad una previsione di 1200 USD/KG per la metà del 22. E questo solo perché sul pianeta ce n'é poco. Questo lo poteva dire anche uno studente di chimica al secondo anno. E - per quanto sia efficiente l'elettrico - se a monte brucio combustibili che devo acquistare - il prezzo del pieno (elettrico) salirà sempre. Come detto oggi le fonti fossili sono imbattibili dal punto di vista economico ma non può essere questa l'unica discriminante. Altrimenti smettiamola di lamentarci quando la benzina va a 2.2€/lit. |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 18:22
Nessuna fonte di energia è totalmente priva di impatto ambientale, ma non potendo fare a meno dell'energia (anche se si possono ridurre gli sprechi), penso sia importante scegliere le fonti che hanno l'impatto minore. Verissimo. Ho lavorato alle linee di trasporto energia elettrica ad alta tensione e posso dire che i cavi uccidono molti volatili, anche di grosse dimensioni, ma non ho mai sentito dire niente a riguardo. Qualunque tipo di energia provoca un danno ambientale, se non oggi sarà domani. |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 18:45
Kermit mi sa che non conosci il problema di un incendio di batterie a litio, è estremamente più grave di quelli generati da combustibili fossili. Comunque il futuro dell'autotrazione lo sappiamo tutti che è l'idrogeno, BMW addirittura si è impegnata attivamente a costruire la rete di rifornimento, solar tower, elettrico, eolico, geotermico... Serviranno a produrre la corrente necessaria. |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 19:18
“ il futuro dell'autotrazione lo sappiamo tutti che è l'idrogeno „ lo sanno tutti... quelli che sono mal informati non me ne volere, ma chi conosce un po' il settore sa bene che l'idrogeno al limite può avere un minimo di senso solo per i mezzi pesanti, e anche lì è una cosa dubbia... per tutto il resto, l'idrogeno è un enorme spreco di risorse; l'unico futuro possibile per l'auto è l'elettrico a batteria (o se si vuole davvero essere 100% ecologici, andare a piedi o a pedali ;-D ) |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 19:22
“ il problema di un incendio di batterie a litio, è estremamente più grave di quelli generati da combustibili fossili. „ Sono più difficili da spegnere, ma è un evento molto più raro (e diventerà sempre più improbabile man mano che la tecnologia progredisce). |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 19:37
“ l'unico futuro possibile per l'auto è l'elettrico a batteria (o se si vuole davvero essere 100% ecologici, andare a piedi o a pedali ;-D ) „ Peccato che le batterie dell'elettrico non sono affatto ecologiche e sostenibili nella produzione. Come dici tu il "100% ecologico" c'è l'hai andando a piedi (anche la produzione e distribuzione della bicicletta dubito sia ad impatto zero). “ ma parallelamente chissà se saremo capaci di disinnescare l'arma economica che l'energia rappresenta nei rapporti tra i popoli. „ Passi dall'essere ricattato dai paesi con petrolio/gas al ricatto da parte dei paesi con litio e minerali per batterie, fotovoltaico ed elettronica. Il "rapporto" rimane comunque viziato dalle materie prime che non sono presenti in tutti gli stati. |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 19:46
“ Peccato che le batterie dell'elettrico non sono affatto ecologiche e sostenibili nella produzione „ Nel loro ciclo di vita inquinano enormemente meno rispetto ai combustibili, e poi possono essere riciclate (ma già con la tecnologia attuale possono fare oltre mezzo milione di chilometri... ) |
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