user77830 | inviato il 24 Marzo 2022 ore 23:30
Quando VENI a conoscenza dell'immissione nel mercato fotografico di una nuova emulsione positiva da parte di Fuji corsi immediatamente ad informarmene. Quando VIDI gli eccezionali risultati ottenuti, VELVIA fu...VELVIA è...VELVIA sarà VENI VIDI VELVIA ...per l'appunto. All'uopo voglio collegarmi al superbo 3D di PaoloMcmlx: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3620464 Appena ne avrò tempo lo leggerò con calma e scriverò qualche mia impressione.
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| inviato il 25 Marzo 2022 ore 19:50
Non vorrei fare il gustafeste ma dopo essere stato per circa 20 anni fanatico della Velvia mi posso permettere di dare la mia opinione. Adesso sono molto più critico rispetto a questa emulsione, preferisco l'Ektachrhome più neutro nei colori, con un contrasto e una latitudine di posa e una gamma tonale più equilibrati (con la velvia i neri sono impenetrabili e le luci un po dure o bruciate) e nche piu facile da scansionare, me ne rendo conto oggi comparando i miei diversi scatti che é stato un'errore di usare quasi sistematicamente la Velvia, sopratutto con le ottiche Leica già di natura molto contrastate, con le altre ottiche (Nikon, Canon, ecc...) già si comporta un po meglio, anzi spesso dà quel po di rilievo e contrasto in più che fanno la differenza....insomma é una pellicola che ha una forte personalità e utilizzata in conoscenza di causa (per certe condizioni di luce, per esempio in situazioni di basso contrasto o per certi tipi di foto é ottima ) e non sistematica resta una bella referenza. |
| inviato il 25 Marzo 2022 ore 22:03
Si parla comunque di grandi pellicole e delle preferenze personali, come tali insindacabili, alle quali portarono. Anche io cominciai, come tutti potrei dire, con l'Ektachome 64 ma poi le provai praticamente tutte, per sensibilità e marchio (Ilford, Agfa e qualcos'altro che non ricordo). Per me però la pellicola da usare era il Kodachrome perché restituiva esattamente quello che i miei occhi vedevano, mentre i verdi della Velvia non erano credibili, per quanto attraenti. Non solo, ad un certo punto solo Kodachrome Professional e quando possibile 25 iso (o si era ancora agli asa?); se veramente c'era differenza vallo a sapere ma mi sembrava di sì. Erano la stessa cosa ma il Professional era stoccato a temperatura e probabilmente umidità costanti. Per lo sviluppo ho spedito i rullini praticamente dappertutto, a Milano (ma non conveniva perché da lì poi venivano mandati all'estero), alla sede svizzera, a quella francese ed a quella tedesca; tempi di attesa da tre giorni (una volta) a qualsiasi limite inferiore a quello massimo di un mese. Troppo complicato; accettai i verdi Velvia . Sulla risposta diversissima del Kodachrome rispetto alle altre non saprei dire; probabilmente era dovuta al fatto che era una pellicola in bianco e nero alla quale i colori venivano aggiunti in fase di sviluppo. |
| inviato il 26 Marzo 2022 ore 10:45
No i limiti della Velvia sono tangibili e dimostrabili ma quando si ama anche i difetti diventano qualità...e conoscendola bene si puo tirare il meglio della sua "personalità" ...le compravo per pacchetti da 5 per non restare mai senza, poi ho divorziato con la Velvia, dopo 20 anni di matrimonio vedevo solo i difetti, per fortuna l'ho tradita spesso e volentieri col kodakchrome e l'ektachrome e cosi non ho troppi rimpianti |
user77830 | inviato il 26 Marzo 2022 ore 21:04
Leo45...Velvia non è per tutti - Velvia necessità di essere impressionata con le migliori ottiche al mondo e che riescono a discernere con grandissima acutezza precisione la scena da impressionare - Velvia con Nikon non risalta quanto con Leica...soprattutto Leica M - Velvia non accetta lo zoom, pena perdita di ogni propria intensa peculiarità - Velvia non è stata progettata per essere digitalizzata ma per essere proiettata; la scansione è deleteria per Velvia ed il monitor non ne gratifica l'esuberanza...a tal proposito, ho trovato anche questo bel 3D: www.juzaphoto.com/topic2.php?t=2332958 Le atre DIA, da me provate, al confronto con Velvia mi erano parse decisamente spente. Proveniendo da Kodachrome 25ISO ho trovato subito in Velvia, la degna erede. Velvia è la regina del paesaggio - è la regina per le scene contrastate d'alta montagna, laddove il cielo è blu bl u e la neve e candida e lucente...quasi quanto il PKM25 - Velvia è la regina dei colori saturi tra i quali emerge preponderante e magnifico il rosso che, notoriamente, è una spina per ogni altro supporto. Saluti Velvia... |
user77830 | inviato il 26 Marzo 2022 ore 21:15
Francesco Sesitili; ISO, non ASA. Verdi non credibili con Velvia? Comprensibile se la impressioni con ottica modesta. Il PKM era la versione Professionale ed era garantita per uno stockaggio molto più lungo, ma le impressioni erano identiche. Io portavo il K. a Chiasso che dopo 7/8gg me lo restituiva perfettamente sviluppato. Il K. è mitico e regale ( scrivo con il presente poichè ancora oggi mi faccio una overdose di K....Velvia è sullo stesso elevatissimo livello, mentre le altre DIA si trovano molto più in basso. Magnifiche sono le stampe Cibachrome dall'effetto metallico con Velvia...io le stampavo con grande soddisfazione...ma che fatica!!! Il K. era BW nel quale iniettavano i colori. E' finita... |
user77830 | inviato il 26 Marzo 2022 ore 21:26
Leo45...non puoi proprio paragonare il K. con l'Ektachrome... Dimmi con che obbiettivo impressioni e ti dirò se sei degno di Velvia... ps...Molto bella ed interessante la tua raccolta di fotografie tra argento e silicio...Bravò! Una curiosità: "C'est moi-Moi même" spiegami SVP 6400ISO... Saluti |
user77830 | inviato il 27 Marzo 2022 ore 0:39
Leica R 100/2,8 Apo Elmarit
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user77830 | inviato il 27 Marzo 2022 ore 0:43
Leica R 80 Summilux
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| inviato il 27 Marzo 2022 ore 0:47
Che bei colori Come le hai scansionate così bene? |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 10:24
Confermo quello che le visioni delle dia mi portarono a dire circa i verdi; piacevoli quelli della Velvia, reali quelli del Kodachrome. Solo foto naturalistiche allora e con obiettivi del massimo valore; all'inizio con il Pentax 400 KA 5.6 usato prevalentemente con il Kodachrome, poi dal '97 al 2006 con il Minolta 400 4.5 APO G in Velvia. La Velvia richiedeva cautele; era consigliata una leggera sovraesposizione, quella volta che per errore sottoesposi di un niente le dia furono inutilizzabili (esperimenti). Nel mio genere nessun problema per soggetti che si stagliavano contro il cielo, mentre in paesaggio quei verdi non mi hanno mai convinto . p.s.: adesso ricordo; la Velvia veniva considerata una 32 iso, di qui il consiglio alla sovraesposizione che comunque ripeto per me fu semplice esperimento. |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 13:01
Usata una ventina d' anni fa (sigh) in viaggo in Sri Lanka. Ho provato a digitalizzare le Dia con la stampantina del lavoro e ho caricato le foto nella mia galleria proprio oggi. Che ricordi |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 13:15
La usavo con Nikon F90 e 80-200 2.8 Però è passato veramente troppo tempo per dare le mie impressioni...l'età avanza |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 13:58
Noctilux la usavo con i leica r 19asph-35-50-90 summicron-180 apo-telyt ed era una pellicola troppo contrastata con neri impenetrabili e bianchi bruciati con derive sul rosa, colori falsati e troppo saturi eppure mi ostinavo ad usarla e a preferirla alle kodak (che usavo solo quando non trovavo la velvia), le sole situazioni dove la Velvia è super è in luce diffusa o cielo coperto, insomma in situazioni di basso contrasto...nei controluce è una catastrofe, con le nikon, la contax e altre macchine e obbiettivi meno contrastati che ho avuto invece passava un po meglio ma insomma non è una pellicola che si può usare sistematicamente per tutti gli usi e situazioni, infatti come dicevo alla fine ho "divorziato" con la velvia è sono passato al tutto kodak forse meno spettacolare ma che restituisce meglio le sfumature delle più tenui variazioni e la giustezza (unica) dei colori delle ottiche leitz....ma è vero che in buone situazione di luce i blu e i verdi della velvia sono magnifici a difetto di essere realistici...ma devo essere sincero a posteriori rimpiango di aver usato così tanto la Velvia in numerose occasioni le kodak sarebbero state più indicate |
| inviato il 27 Marzo 2022 ore 14:14
Parlo ovviamente per me con il kodacrome principalmente 25 ASA/ISO mi sono sempre trovato bene,. Con la Velvia ottima DIA,ma principalmente con i verdi non mi ha mai soddisfatto appieno;parlo perché ho avuto modo di usarla sia con ottiche minolta, Olimpus e Nikon e non di seconda fascia. Non venitemi a dire che vabbe si ma dovevi usare le ottiche Leica(che ho anche) scusate allora che significa,suvvia. Beninteso non discuto i parametri altrui ma non li prendo nemmeno a vangelo. |
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