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Macro Focus stacking o unico scatto?


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avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 11:42

Premetto che i soggetti che interessano a me sono quasi solo fiori, pochi insetti.
Dimensioni tra una moneta da 5 centesimi e una noce.

Non ho la fissa del "tutto a fuoco" ma vorrei che gran parte del soggetto fosse a fuoco mantenendo uno sfocato molo morbido sullo sfondo e quindi qui inizia il dilemma su quanto chiudere.

Mi è capitato di vedere belle foto NON fatte in focus stacking e mi chiedevo se è solo questione di trovare il soggetto giusto con uno sfondo alla giusta distanza oppure sono colpi di fortuna più unici che rari e spesso è meglio ricorrere al focus stacking?

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 12:01

Puoi fare diverse cose, puoi "cercare" i soggetti disposti correttamente ma puoi anche "aiutare" la composizione usando sfondi artificiali per avere lo sfondo uniforme e ben sfocato.
Io lo faccio e i risultati sono buoni: se non lo dico io non si nota.

Per la profondità di campo purtroppo, la fisica non la puoi "aiutare": o riesci ad avere a fuoco quello che desideri a forza di diaframma, oppure devi ricorrere al focus stacking.
Una noce è grande, è profonda diversi cm, sei fuori dall'ambito macro (1:1 sul sensore una noce intera non ci sta) e ti ritrovi nell'ambito close-up, devi stare più lontano dal soggetto, ma anche così avere una profondità di campo di diversi cm da vicino è utopia.

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 12:25

@Alvar grazie

Aggiungo degli esempi presi qui a caso su juza:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-6-&t=4185372
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-6-&t=4185425
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-1-&t=4192476
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4180303&l=it
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-1-&t=4191423

Ho la Z7 che uso con il Canon EF 100mm IS L ma con l'adattatore diventa abbastanza lungo e devo prendere la borsa più grande
Adesso mi sto facendo un kit più piccolo con il 60mm Olympus e volevo abbinarci una GX8 solo che a quanto pare non ha il focus braketing e lato Panasonic non ci sono altri corpi compatti con schermo articolato

L'alternativa sarebbe la E-M5 II per stare in un budget simile, la III è più cara della E-M1 II che sarebbe in budget

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 12:29

Mi è capitato di vedere belle foto NON fatte in focus stacking e mi chiedevo se è solo questione di trovare il soggetto giusto con uno sfondo alla giusta distanza oppure sono colpi di fortuna più unici che rari e spesso è meglio ricorrere al focus stacking?


Attenzione nel vedere se realmente sono foto a scatto unico oppure se fatte con una super densa, elaborate con sw per sharpen e poi sostanzioso crop, che su cellurare può ingannare tutti mentre su monitor abbastanza grande poi si smaschera tutto.;-)

avatarsupporter
inviato il 10 Marzo 2022 ore 13:20

Ciao, visto che hai linkato alcune mie foto posso dirti che io in questo genere di scatti non uso mai il focus stacking e gli sfondi sono naturali.
La profondità di campo è molto limitata, ma in queste foto mi interessa più l'impatto generale che la nitidezza del soggetto.
Sensore piccolo e focale corta rendono le cose più complicate, da una parte avrai il soggetto più definito, per contro lo sfondo sarà molto più presente.

avatarsupporter
inviato il 10 Marzo 2022 ore 13:23

Aggiungo che a gusto personale, gli "sfumoni" con soggetto tutto a fuoco e sfondo tutto sfocato, cosa che si può ottenere con il focus stacking, mi danno in senso di innaturale.

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 13:30

Infatti, le più naturali per me sono di Andrea Frassinetti dove vedi il fiore non tutto a fuoco, dove è naturale che sia

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 13:47

@Andrea innanzitutto grazie per il tuo commento

Anche a me piace il genere che fai tu ma alcune volte mi trovo con sfondi abbastanza vicini e se chiudo si genera uno sfondo duro e troppo presente, quindi volevo proprio capire se dovevo affinare la tecnica oppure se senza stacking non fosse possibile avere una parte del soggetto abbastanza a fuoco.
Certe volte mi faccio prendere la mano con lo sfocato e a casa mi accorgo che c'è troppo poco a fuoco Sorriso

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 14:55

Pensa che la passata stagione ho fatto close-up e macro con il Canon 100 L sempre ad f2.8: a fuoco ci sono solo piccoli particolari, ma tutto il resto diventa un bellissimo nulla ...

avatarsupporter
inviato il 10 Marzo 2022 ore 15:12

In queste foto non chiudo praticamente mai

avatarjunior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 15:47

Ovviamente ogni tecnica presenta aspetti positivi ed altri meno, sta al fotografo scegliere e comunque, in ogni tecnica, trovare soluzioni e inquadrature che offrano i risultati migliori. Personalmente sono da molti anni fautore del focus stacking. Ma c'è da dire che io sono da sempre appassionato di botanica, e quindi oltre alla foto bella, amo anche vedere i particolari del soggetto che riprendo. Per molti anni ho utilizzato FF Nikon e slitta. Da due anni uso Lumix G9 e il focus bracketing in macchina, che viene eseguito ad altissima velocità. Questo mi permette di lavorare costantemente a mano libera, liberandomi così di una mole enorme di peso ed ingombro. Per foto come quelle di Andrea Frassinetti, che per altro apprezzo moltissimo, utilizzo due lenti molto luminose, ma che permettono riprese piuttosto ravvicinate: Sigma 56mm F1,4 e Sigma 30mm F1,4. Sono lenti eccellenti e non costose, a F1,4-1,6 permettono di riprendere il fiore con l'intera pianta in tutta nitidezza, mantenendo uno sfocato assolutamente non inferiore a quello che ottenevo con FF. In PP decido poi io la profondità di campo da utilizzare, ma ripeto, per gusto personale, in genere il soggetto è tutto a fuoco. Per me questo sistema offre vantaggi enormi. Con FF, treppiedi pesante, slitta facevo uscite specificamente solo fotografiche e necessariamente cammini non lunghi: quindi le occasioni di ripresa erano limitate, in un pomeriggio portavo a casa al massimo 15 inquadrature. Oggi la mia leggera attrezzatura è sempre al seguito, lo scorso anno, sull'Appennino reggiano ho fatto spesso uscite di oltre 20 chilometri e più di mille metri di dislivello, nonostante sia in gioventù un tantino avanzata MrGreen . Una raffica in focus bracketing, tra preparazione ed esecuzione, non mi impegna mai per più di 15-20 secondi. Mi sono così portato a casa foto di flora di altitudine, che altrimenti non avrei mai potuto realizzare. Ovviamente situazioni ed esigenze diverse possono tranquillamente portare a soluzioni e considerazioni differenti.

user12181
avatar
inviato il 10 Marzo 2022 ore 16:32

Puoi provare una via di mezzo. Diaframma abbastanza aperto, necessario con un 100 mm, soprattutto con ingrandimenti minori di 1X, per ammorbidire e valorizzare lo sfondo e gli elementi in primo piano e anche sovrapposti al soggetto (che altrimenti rovinerebbero la foto e invece sfocati la rendono piacevole, come insegnano le foto di Frassinetti) e uno stack di poche foto, a volte ne bastano due o tre per non perdersi nello sfocato e avere qualche dettaglio a fuoco. Ovviamente è bene cercare di evitare (non è il mio casoSorry) incoerenze evidenti. Se l'ingrandimento è modesto e lo sfondo è costituito dalla vegetazione, sono in genere da evitare le foto dall'alto, macchina quasi sempre a sfiorare il suolo o a terra. Quali particolari dei fiori devono essere a fuoco? Sono scelte soggettive, spesso le antere, che possono tirarsi dietro qualcosa del resto. Ma per i fiori a corolla campanulata ripresi di lato i petali/tepali reclamano la loro parte. Bisogna valutare l'insieme della foto (spesso non è il mio caso Confuso). Per diversi fiori (per esempio le Hepatica nobilis, che sono in fioritura in questo periodo, ma anche per un Sempervivum, per esempio montanum, wulfenii, arachnoideum ) il fuoco su un'antera laterale inferiore si tira dietro un buon numero delle altre e anche qualcosa dei petali, se ricordo bene, gli stimmi però, piccolini e ancora più in basso, possono essere interessanti, se colpiti dalla luce e nitidissimi. Da tener presente che la messa a fuoco sulla parte alta dello stelo, alla base del calice, spesso da ottimi risultati, risultano a fuoco, oltre che una parte dello stelo, una parte notevole degli organi sessuali, e la fauce nelle primule, con l'eventuale farina presente, come nella Primula latifolia. Può essere interessante anche scegliere i dettagli significativi per la determinazione della specie. Per esempio, nel caso di un colchico si potrebbe scegliere di mettere a fuoco su uno stimma, per rendere visibile una differenziazione tra alpinum e autumnale, che a volte sono presenti a pochi metri l'uno dall'altro, come in una selva di castagno che ho davanti al mio attuale "domicilio". Il non plus ultra sarebbe riuscire a coglierli in un'unica immagine con uno stack di due foto, ciascuna con fuoco su uno dei loro diversi stimmi, a capocchia del primo e clavato del secondo, spesso a manico d'ombrello, direi. Però non sono così vicini...
Quando ho fotografato il Vaccinium microcarpum alla torbiera del Rifugio Falck, in un caso ho fatto uno stack di due foto, con fuoco su una foglia e sul peduncolo del fiore, la forma della prima e l'assenza di peli del secondo ne certificavano la specie escludendo il Vaccinium oxicoccos (che d'altra parte in quella torbiera non è mai stato trovato..., ma questo è un altro discorso). Queste finezze (o trovatine) non interessano a nessuno, né al fotografo, che non è interessato alla botanica, né tanto meno al botanico, che non è interessato ai trucchetti fotografici. Però io provo notevole soddisfazione quando ci riesco, io lo so cosa c'è dietro alla mia fotina...

Tra l'altro uno stack manuale di poche foto con diaframma aperto è facilissimo.
Piuttosto ostico invece farlo durante una nevicata per avere a fuoco elementi del fiore e parti accettabili dei fiocchi, magari singoli cristalli, come ho tentato quest'anno proprio con una Hepatica. Dopo aver tentato uno stack con più foto, ho deciso, a causa di incoerenze del piano (piani) di fuoco (se le vedo io, ho pensato, figurarsi un altro, anche se poi quasi nessuno vedrà neanche l'immagine finale). Quindi ho deciso di ridurle a due o tre, ma non ho ancora ripreso in mano l'impresa, aspettano ancora l'assemblaggio. Eppure in sede di scatto ero molto soddisfatto dell'immagine finale che previsualizzavo troppo ottimisticamente.

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2022 ore 20:58

in gioventù un tantino avanzata


Diversamente giovane ...

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2022 ore 23:13

Solitamente piacciono anche a me le foto che hai preso ad esempio e provo a farle in quel modo quando sono nel bosco.. purtroppo non sono bravo come Andrea MrGreen

L'altro giorno in casa invece ho fatto le mie prime 2 prove di focus staking:

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4190880&srt=data&show2=1&l=it
Questa per prendere il fiore per intero, tenendo il diaframma abbastanza aperto da staccare i fiori dietro;

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4190881&srt=data&show2=1&l=it
E questa da più vicino per i particolari, rivedendola a monitor mi da una sensazione di profondità.

Considera che con unico scatto in entrambe non riuscivo a mettere tutto a fuoco,
Ho dovuto farne una decina ciascuno, e non ero nemmeno a 2.8!

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2022 ore 23:28

Le foto di andrea si fanno con aperture generose e ovviamente una ff è il top....
Si fanno ottimi scatti sia con il macro che con tele con distanza minima di maf ridotta (100-400 canon)....
Il feeling dello scatto, non deve essere didascalico, ergo il focus stacking è spesso superfluo....

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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