| inviato il 23 Ottobre 2021 ore 9:08
Ho scattato una foto ad un uomo e una donna, entrambi ciechi. Andavano a spasso a braccetto, entrambi con i bastoni. Sembravano felici e sereni. Sarebbe sbagliato pubblicarla? |
| inviato il 23 Ottobre 2021 ore 11:12
Secondo la legge è una violazione di privacy, quindi reato |
| inviato il 23 Ottobre 2021 ore 11:40
Io faccio esclusivamente street da 10 anni e non mi permetterei mai di pubblicare una foto del genere. |
| inviato il 23 Ottobre 2021 ore 21:17
“ Sarebbe sbagliato pubblicarla? „ Dipende da moltissime cose, da come sono loro, se davvero sono sereni, se questa foto non lede la loro privacy, il fatto che siano ciechi non li rende certamente diversi dagli altri e quindi hanno esattamente gli stessi diritti riguardo la privacy e quindi valgono esattamente le stesse norme che esistono per i vedenti. |
| inviato il 23 Ottobre 2021 ore 21:49
Se li puoi rintracciare parlane con loro. Se la foto trasmette un senso di serenità e tu spieghi chiaramente le tue intenzioni nel fotografarli e il motivo per cui vorresti pubblicare la foto può darsi che siano d'accordo. Se non lo fossero non è giusto pubblicare, esattamente come per le foto di qualsiasi altra persona. Certo, loro non possono vedere la foto e giudicarla, ma intanto possono capire che persona sei e se a loro sta bene farsi "descrivere" da te, e inoltre potrebbero anche far visionare la foto da qualcuno (vedente) di loro fiducia e, per l'appunto, fidarsi del suo giudizio sulla questione. Se non puoi rintracciarli e sentire il loro parere direi di non pubblicare: sarebbe approfittarsi di loro, perché non si saranno neppure accorti che li stavi fotografando. |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 10:35
Aggiungo alla risposta di Mario che sono dal parere che le foto debbano essere sempre parte di un progetto/racconto/documentazione (chiamale come preferisci) per essere comprese altrimenti per quanto possano risultare belle dicono poco o nulla soprattutto se non legate ad un testo che aiuti alla comprensione del messaggio. Per quanto riguarda la privacy dipende da come sono stati ritratti i soggetti e dall'utilizzo dell'immagine. Spesso ci si crea problemi inutili o si sottovaluta l'importanza della liberatoria per cui sta all'autore saper valutare e in alcuni casi assumersi la propria responsabilità per la scelta della pubblicazione. Etico o non etico dipende dal messaggio che vuoi dare e da come verrà interpretato dall'osservatore. |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 10:58
Cinico mode on Se non fossero stati ciechi li avresti ritratti? Se non fossero stati ciechi ti saresti posto il problema? Cinico mode off La legge attualmente mi sembra ti garantisca uno certo margine di manovra nel caso la foto contenga molta aria attorno a questi due soggetti e che la loro mancanza non pregiudichi lo scatto, ma non mi sembra questo il caso. Mi sembra che anche in caso di pubblicazioni editoriali si potrebbe bypassare il consenso scritto. Ma come si vede nelle gallerie a volte non ci si pone il problema più di tanto. Formalmente il diritto alla privacy è un diritto al rimanere anonimi.... Se la pubblichi qui può essere che rimarranno anonimi, come pure su fb o qualsiasi altro posto... Il problema è il piacere, il successo e l'estrema velocità di condivisione che si può avere... |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 11:41
Condivido le risposte di Vincenzo e di Miopiartistica. Aggiungo una domanda che mi sorge, sulla voglia di condivisione delle foto che si fanno da fotoamatori. Ma dobbiamo per forza mostrare su internet una foto che ci piace? Perché vogliamo farlo? Stamparla e guardarla all'interno delle mura domestiche o del circolo fotografico non basta? Detto così, giusto come spunto di discussione, senza volontà di insegnare alcunché. |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 13:36
Sono qui per confrontarmi. E gli spunti che stanno venendo fuori sono sacrosanti. Continuo a seguire con interesse... |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 14:05
Per me purtroppo, di etica esiste solo quella personale. Giusto o sbagliato in base a cosa? Legge, regole? |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 14:05
leggiti questo. www.stefanomartellucci.com/non-fotografare-di-ando-gilardi/ premessa : lo abbiamo fatto tutti uno scatto del genere quando eravamo alle prime armi. Dopo , con l'esperienza ( che fondamentalemente è una serie di errori fatti ) , non esegui piu' certi scatti. per cui le domande che ti dovresti fare è perche' hai scattato e perche' hai questa smania di pubblicare una foto come questa. non ti suggerisco la risposta , ma pensaci sopra. |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 14:57
Ho avuto una carissima amica ipovedente, e ho conosciuto anche qualche suo amico completamente cieco: di loro potevi dire tutto ma non che si sentissero diversi dalle altre persone: viaggiavano molto, anche da soli, amavano il trekking in montagna, lo stare in compagnia. Ricordo che, quando li ho accompagnati in qualche escursione, si affidavano a me per avere una descrizione del paesaggio intorno e se ne facevano un'idea di bello o brutto in base alle mie parole. Erano persone forti e di grande umanità. Per questo ti direi di non valutare l'opportunità o meno della pubblicazione in base al loro handicap: faresti loro un torto. |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 16:15
Perché ho scattato? Perché é inusuale per me incontrare una coppia di ipovedenti che passeggia a braccetto, entrambi col bastone, mentre sorridono e chiacchierano, nonostante la pericolosità nell'atteaversare incroci stradali. È stato un riflesso incondizionato, quasi. Ero in auto, fermo e ho scattato col cellulare. Anche se non fossero stati ipovedenti, non se ne sarebbero accorti. Smania? No. Assolutamente. Forse ho posto male la questione. Mi riferivo ad una questione generica di "etica", visti i tanti scatti fatti a gente con handicap fisici, a clochard e via discorrendo. Cosa trasmettono questi scatti e perché? Vogliono sensibilizzare? Esistono scatti fatti in territori di guerra, si. Ma esistono anche tanti scatti decontestualizzati che probabilmente sortiscono lo stesso effetto. Qual'e il limite del buon gusto? |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 16:19
Lastprince ho letto il pezzo di martellucci e condivido tutto. Ma la rincorsa all'effetto "wow" non finirà mai. |
| inviato il 26 Ottobre 2021 ore 16:45
Kellino , il "pezzo " è di Ando Gilardi , uno dei piu' famosi fotografi- filosofi italiani . Martellucci è un fotografo che non conosco che ha condiviso uno dei piu' importanti testi della fotografia del 900. Vedi , temo che tu debba studiare un po'. Non volermene , ma se tu avessi studiato un po' , uno scatto del genere non lo avresti fatto. E ripeto , quando presi la mia prima macchina fotografica in mano fotografavo tutto : tramonti , animali domestici , bambini neri in Africa che giocano a calcio ... e anche clochard. Poi mi hanno spiegato ( e ho successivamente letto-studiato ) che le prime sono tutte foto inutili perche' fondamentalmente sono dei rigori a porta vuota , con un ottima forma ma nessun contenuto , e per quanto riguarda i clochard , gli handicappati ecct ... sono foto che non si dovrebbero fare perche' sono persone con una dignità' . Cosa che il fotografo alle prime armi non vede . il fotografo alle prime armi vede solo una foto ad effetto , spettacolarizza l'handicap , perche' come ti hanno detto se fossero stati due giovani non avresti mai scattato . purtroppo, questa foto è eticamente disprezzabile ( non mi dilungo a spiegarti il perche' , ma se hai letto il testo di A. Gilardi lo hai capito). Il discorso è diverso , come qualcuno ha gia accennato, se e' parte di un progetto : ma qui è una foto presa al volo , una street , dove non c'è nessun progetto o connessione con i soggetti , nessun approfondimento. un saluto |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |