| inviato il 12 Agosto 2021 ore 15:17
Salve a tutti, mi scuso per la banalità del mio dubbio che molti di voi troveranno più che risaputo. Non riesco a capire come comprendere velocemente la situazione nel caso ci sia un modello non in piano. Ho fatto questa immagine per visualizzare subito il problema:
 Supponiamo io stia usando un obiettivo classico, 50mm 1.4. Noto che lasciando l'apertura ad 1.4 e mettendo a fuoco sulla linea 5 (linea degli occhi), le altre parti del corpo iniziano ad entrare nel range del non a fuoco. Come posso capire subito che apertura usare guardando e capendo il contesto in cui mi trovo? Stessa cosa supponendo che il soggetto sia sdraiato e senza andare a fare dei test con le varie aperture, c'è una tecnica o una "regola" che mi consenta di scegliere subito la giusta apertura? Grazie |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 15:45
Posta così la domanda non ha molto senso, questo perché la pdc non dipende solo dal diaframma, ma anche dalla lunghezza focale e soprattutto dalla distanza di ripresa. Inoltre se la pdc è accettabile dipende fortemente dalle dimensioni della stampa. Quindi, se non si fissano questi parametri, oltre agli effetti, per così dire "artistici" che vuoi ottenere, non c'è una risposta univoca. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 16:10
“ Come posso capire subito che apertura usare guardando e capendo il contesto in cui mi trovo? Stessa cosa supponendo che il soggetto sia sdraiato e senza andare a fare dei test con le varie aperture, c'è una tecnica o una "regola" che mi consenta di scegliere subito la giusta apertura? „ Di solito le macchine hanno un tasto per l'anteprima della profondità di campo. Se sono ML, la cosa è automatica. Devi fare un po' di prove ogni volta, cmq. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 16:57
come ha scritto Perbo l'anteprima della pdc aiuta a farsi un idea, poi col tempo e l'esperienza capirai "automaticamente" se f/8 è meglio di f/4. a seconda del soggetto, la sua distanza e la focale di ripresa Altrimenti devi andare ogni volta di tabelle o di specifiche app per il calcolo della PDC |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 17:42
“ Di solito le macchine hanno un tasto per l'anteprima della profondità di campo. „ Vero, ma quello che vedi nel mirino (parlo di reflex, mirrorless non saprei dire) quando usi il tastino apposito è un'indicazione molto approssimativa della nitidezza, almeno per me, con gli occhi che mi ritrovo, specialmente coi mirini delle reflex digitali, specialmente se non sono FF. Anche perché quel che si vede nel mirino è sempre più scuro mano a mano che si chiude il diaframma. Credo che con le mirrorless la situazione sia migliore, specie se si ha un bel display posteriore. Personalmente uso il tastino apposito per farmi un'idea all'incirca, e poi chiudo sempre un po' di più, per sicurezza. Più che farti vedere come vengono le parti a fuoco quel tasto lì è utile per vedere come saranno le parti sfocate. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 18:05
La mia regola spannometrica é minimo f/2.8 per il viso, f/2 per il mezzobusto ed f/1.4 per la figura intera. Però molto dipende da cosa vuoi ottenere; se si tratta di una posa molto "trasversale" rispetto al piano di fuoco l'unica é fare qualche prova. Tra l'altro, in una posa come quella che hai messo ad esempio, una volta chiuso un po' il diaframma, potrebbe essere il caso di focheggiare sul 4 invece che sul 5, a patto di mantenere un buon risultato sugli occhi... Quindi per fortuna che c'è il digitale, con la pellicola si imparava a suon di rullini da buttare. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 19:40
“ Come posso capire subito che apertura usare guardando e capendo il contesto in cui mi trovo? „ Puo sembrare una banalità ma é semplicissimo basta guardare nel mirino e aggiustare l'apertura in conseguenza, con le reflex azionando il bottone della chiusura del diaframma pre-selezionato (test di PdC) cosa che non é memmeno necessaria con le ML visto che lavorano all'apertuura reale....non vedo dov'é il problema, tranne se usi una fotocamera a mirino galileiano (Leica M) o con un mirino cosi scadente che non ti permette di visualizzare correttamente la PdC....l'ho sempre detto il mirino é l'elemnto più importante della fotocamera contrariamente a quello che cercano di farci credere i fabbricanti |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 21:21
Io c'ho le mie abitudini: Tutt'aperto per sfocare a volontà. Uno stop meno se il committente è pignolo e vuole qualcosa a fuoco. 5,6 un buon compromesso. 11 e tutto è abbastanza a fuoco. 22 se non voglio sfocato. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 21:41
“ 22 se non voglio sfocato. „ Però fai i conti con la diffrazione.... |
user19933 | inviato il 12 Agosto 2021 ore 21:50
E finché la camera/sensore è in linea con il soggetto è facile. Ma quando cominciate a inclinare il sensore rispetto al soggetto, come stimate a spanne la perdita di profondità di campo (rispetto alle canoniche tabelline focale/distanza/apertura)? |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 22:10
Se ho dei dubbi e il soggetto è statico ne faccio una serie chiudendo via via il diaframma. Se il soggetto è dinamico in genere sbaglio e parte dello stesso è fuori fuoco. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 22:18
“ Se il soggetto è dinamico in genere sbaglio e parte dello stesso è fuori fuoco. „ Se scatti a f/8 ad una distanza apropriata dovrebbe in genere andare bene. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 23:16
Se usi una mirrorless prova ad usare il focus peacking, in modo da colorare le parti a fuoco, così avrai un'idea molto più precisa della PDC in base a lunghezza focale, diaframma e distanza dal soggetto. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 23:31
è uno degli esercizi che facciamo fare al corso base nella nostra associazione. ottimo schema / disegno tra l'altro. cmq non c'è una risposta giusta ed una sbagliata. come ha detto Antonche ci sono 3 parametri in gioco, che cambiano ogni volta, ma questo non basta, perchè c'è anche il 4o parametro, cioè il tipo di risultato che si vuole ottenere. direi che solo con l'esperienza ed il gusto si può andare subito al dunque senza fare prove. è davvero importante cmq farsi quel minimo di sensibilità che più o meno ti porta ad un diaframma ragionevole quando sei di fronte ad un certo soggetto con una certa ottica |
| inviato il 13 Agosto 2021 ore 0:36
“ questo perché la pdc non dipende solo dal diaframma, ma anche dalla lunghezza focale e soprattutto dalla distanza di ripresa. „ “ a seconda del soggetto, la sua distanza e la focale di ripresa „ “ come ha detto Antonche ci sono 3 parametri in gioco, che cambiano ogni volta, „ E' giusto che la PDC dipende, oltre che dal diaframma, da lunghezza focale e distanza; però secondo me è più comodo considerarne solo uno, cioè il rapporto di magnificazione come in sostanza ha detto Marco: “ La mia regola spannometrica é minimo f/2.8 per il viso, f/2 per il mezzobusto ed f/1.4 per la figura intera. „ Una volta che per ogni tipo di ripresa (ritratto stretto, ritratto classico, mezzobusto, piano americano, figura intera) abbiamo trovato un diaframma che ci soddisfa dal punto di vista della PdC, possiamo dimenticarci con che focale ed a che distanza stiamo scattando. |
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