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iPhone 12 Pro Max + Halide Mark II


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user223923
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inviato il 05 Agosto 2021 ore 6:39

Non sottovalutate la potenza della fotografia computazionale di iPhone 12 Pro Max abbinato all'App Halide Mark II.

Ho recentemente fatto una mostra di fotografia street notturna ed ho voluto “provocare”: ho usato solo IPhone + Halide senza dirlo. Parlo di mostra con stampe fotografiche 30 x 40 cm di tutte le mie foto.

Ho invitato nomi importanti e quasi nessuno ha creduto che avessi fatto tutto con iPhone + Halide.

Il formato ProRAW di Apple è magnifico e così lo è la capacità di elaborazione (post produzione) dell'iPhone 12 Pro Max sulle foto in notturna. In pochi secondi fa quello che sul tradizionale fai in molte ore su Lightroom.

Poi mi si può dire tutto… certo con ore di tempo e attrezzature da 20,000 euro fai molto di più, ma io in 30 minuti ho scattato e post prodotto tutto in mobilità e quasi nessun fotografo si è accorto. E non erano novellini.

Fa pensare.

Pubblico in galleria alcune delle foto della mostra.


avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 7:39

Io da tempo son convinto che la fotografia computazionale sia la nuova frontiera evolutiva della fotografia.
Fotocamere che hanno in se processori potenti e software in grado di gestire in tempo reale l'immagine che arriva sul sensore. Di passi in avanti da fare ce ne sono molti ma la strada secondo me è intrapresa. Le fotocamere a ottiche intercambiabili diventeranno dei computer portatili con ottica e sensore annesso (d'altra parte ormai cosa sono ormai oggi gli smartphone?)

Quando scatti con un buono smartphone, al volo, in condizioni proibitive e ti viene restiituita una foto di buon livello, pensando da che sensore si sta partendo... e da che tipo di obiettivo: beh si, io lo leggo come un segnale inequivocabile della direzione che prenderà lo sviluppo tecnologico in fotografia.

Nella fotografia non smartphone, che potremmo chiamare fotografia convenzionale, con fotocamere con ottiche intercambiabili, più che migliorare ulteriormente i sensori, la qualità delle ottiche, credo avrà uno sviluppo molto più importante l'implemetazione delle tecnologie computazionaii a bordo della fotocamera.
Processori e software potenti per elaborazione in tempo reale della luce che arriva a colpire il sensore.

Certo che la pandemia e la "fame" di processori che c'é oggi nel mondo ora potrebbe rallentare di qualche anno le previsioni... ma non è detto. Vedremo.

Pensate a cosa si potrebbe ottenere con le ottiche comunemente usate nei sistemi fotografici a lenti intercambiabili(in confronto con le ottiche minuscole che possono montare gli smartphone), e a sensori più grandi di quelli che sugli smartphone (che solo nel caso dei modelli fotografici di punta, arrivano a misurare 1 pollice). Non ci sarà neppure bisogno di scomodare sensori come il medioformato o il fullframe... APSC e m43 saranno secondo me già sovrabbondanti come qualità del file che si potrà generare, per ben più del 90% dei fotografi.

Si tratta di cominciare a mettere dentro i corpi camera delle fotocamere i processori con la potenza di calcolo che serve(e non ne serve poca). Poi il percorso inizia

E' una mia visione, e ho constatato che non è neppure solo mia... non so come la vedete voi.

user223923
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 7:39

Hai fatto un commento ottimo che condivido.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 8:39

Belle foto, molto adatte al sensore e agli algoritmi: bordi netti, scene statiche e illuminazione dei soggetti decente.

L'applicazione di algoritmi computazionali alle immagini è una realtà da anni, solo che prima non se ne parlava, facevano tutto in silenzio i processori delle macchine fotografiche. (Expeed, Exmor, etc..).
La grande “evoluzione” è in realtà la presa di coscienza che certe tecniche andavano applicate anche ai devices più piccoli.
In letteratura, da anni, ci sono delle cose che farebbero rivoltare nella tomba generazioni di fotografi, digitali e analogici.

Quello che a noi oggi sembra un'inarrestabile accelerazione tecnologica è, quindi, la banale applicazione di tecniche note (trasformazioni Wavelet, analisi in frequenza, scene and object identification, color retention e transfer,…) unite ad un po' di cooking. (Mischio questo con quello, vediamo che succede… figo! Lo metto nell'app..).

Molto è preso da algoritmi di visione, scritti per la guida autonoma, o almeno una sua parte, e per l'analisi automatica dei manufatti a fine ciclo di lavorazione, adattati alle necessità fotografiche.

Nei prossimi anni, IMHO, verrà implementata molta letteratura e fatto molto cooking, ma fino a che non si farà ricerca in ambito fotografico, il risultato, seppur in certi casi pregevole, mostrerà sempre la corda rispetto ad una foto simile scattata (bene) con una reflex.

Però il risultato non è male, pure io ormai lascio a casa la reflex, spesso, quando giro con la famiglia: con i multi-lente ormai ha poso senso.

La vera innovazione, che potrebbe uccidere davvero le reflex, è il fatto che siano un sistema chiuso, mentre gli smartphone sono un sistema aperto.
Se ho un'idea e voglio applicarla prendendoci dei soldi, faccio un'app per smartphone, anche solo perché su reflex non posso.
Ho a disposizione sensori piccoli, ma con aiuto non da poco (vedi LIDAR), per cui posso perfino fare un livello di blur utilizzando le distanze come maschera, emulando quindi una ridotta pdc.

Immaginate cosa sarebbe avere un sensore FF con le stesse condizioni al contorno..

Le reflex sono quindi destinate a rimanere indietro, a meno di un'apertura dei sistemi.
Un produttore da solo non può fare quello che intere community di sviluppatori indipendenti fanno, in tempi lontanamente comparabili.

user223923
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 9:39

Molto interessante quello che hai scritto

user223923
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 9:44

en.leica-camera.com/World-of-Leica/Leitz-Phone/Leitz-Phone-1

Se anche Leica fa smartphones adesso un motivo ci sarà

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 9:55

Con la potenza di calcolo degli smartphone, probabilmente, è più semplice immaginare una porta "Standard" per connetterli direttamente alla fotocamera.

Risparmieremmo il consumo di chip, avremmo un aggiornamento economicamente più vantaggioso e manterremmo anche una logica di investimento più razionale... ad ogni aggiornamento hardware, dal punto di vista di computazionale, non è necessario aggiornare il comparto fotografico o corpo macchina!

Probabilmente il mio pensiero è utopico e ragionare su una porta standard per collegare fisicamente la videocamera con lo smartphone sarebbe troppo "aperto" ma lo trovo comunque logico.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 10:09

Scusate l'ignoranza, ma l'app è usufruibile anche per Iphone 11? Grazie.

user223923
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 10:14

Sì certo

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 12:02

@Leopizzo
si molti algoritimi computazionali sono certo noti da anni, vengono utilizzati anche nei vari programmi di elaborazione delle immagini, ma si stanno sviluppando anche oggi e stanno migliorando, proprio perchè ci si sta investendo.

E' questa la chiave di tutto, sono gli investimenti . Non so se sia qualcosa di così banale. O forse si. Ma sta di fatto che finchè la scala di investimenti per la fotografia computazionale è fatta su chi usa programmi di elaborazione fotografica si procede con una certa entità di investimenti e una certa velocità di miglioramento dei risultati. Con il dilagare della fotografia su smartphone (la base di utenti globale di smartphone è passata da soli 30.000 utenti del 1994 a ben 1 miliardo nel 2012 per arrivare ai 3,95 miliardi di oggi, circa il 50% considerando una popolazione mondiale di 7,90 miliardi di persone!!!). Anche solo leggendo questi numeri vi rendete conto che la spinta enorme dell'interesse economico è altissimo, e di conseguenza gli investimenti in ricerca e sviluppo sono in proporzinone: stratosferici!!! Ed è semplicemente questo che fa sviluppare con tutta altra velocità la fotografia computazionale sugli smartphone. I soldi. La redditività.

Quindi non è tanto che siano tecnologie banali perchè già note, è che ci vogliono molti investimenti per svilupparle e applicarle di modo che siano accessibili a molti. E quando hai capitali immensi da mettere in ricerca allora tutto può sembrare banale, ma non è così banale. Per questo non penso che si tratti solo di una necessità di una presa ci coscienza che certe tecnologie che esistono vadano sviluppate e applicate. E' piuttosto che per svilupparle ed applicarle di vogliono molti soldi, molti investimenti.

Tutto ciò che gira attorno alla produzione degli smartphone è ottimizzato dalla grande quantià di numeri di device venduti. E questo rende disponibili a cifre abbordabili degli strumenti che se dovevano essere sviluppati per essere venduti nei numeri vendita delle macchine fotografiche di gamma medio alta... beh quanto sarebbero costati?
Non abbiamo la risposta ma chiediamocelo. Sarebbero costati molti di più di quello che costano a noi oggi.

E i processori sugli smartphone di oggi sono già molto potenti e lavorano con sensori piccoli (che è più facile che lavorare con sensori grandi). Con i sensori più grandi degli apparati fotografici a lenti intercambiabili (specializzati per fare fotografia, a differenza degli smartphone) servono processori ancora più potenti e velocità di trasmissione del segnale ancora maggiori, per elaborare immagini di qualità ancora superiore a quelle degli smartphone appunto.

La strada credo che sia questa. I tempi non si sanno. Ma son sicuro che i principali produttori hanno in cantiere progetti di apparati fotografici che saranno più simili al concetto di uno smartphone per quanto riguarda la parte computazionale(e ovviamente connettività e aggiornamento, che d'altra parte c'è già oggi anche sulle odierne fotocamere) e, a parte i processori manterranno un hardware che è quello delle macchine fotografiche attuali che è molto superiore a quello degli smartphone(obiettivi, sensori...). Questa combinazione tra tecnologie computazionali unite a processori molto potenti(in grado di dare risultati in tempo reale) e ad un'hardware superiore delle fotocamere specializzate (obiettivi e sensori senza i vincoli dimensionali di uno smartphone), porterà a potenziali di qualità enormi.

Si parla di tecniche come il multi scatto, combinazione in tempo reale di molte immagini diverse scattate in sequenza. Velocità altissima di lettura del sensore quindi, otturatore elettronico con global shutter, o rolling shutter ultra-veloci e potenza di calcolo in grado di elaborare la serie di immagini che arrivano al processore in base agli algoritmi dei software e come risultato butterà fuori come output una immagine unica della risoluzione scelta, ottimizzata nella gamma dinamica ecc ecc... non si parla di cose da poco.
Il collo di bottiglia attualmente sono questi sensori che lavorino a velocità altissime con processori che dovrenno essere molto potenti(appunto saranno macchine fotografiche ma anche computer). Ma ci si arriverà.

Certo i produttori di fotocamere sono piuttosto conservatori: e infatti hanno già perso una grossissima fetta di mercato, quella delle compatte e delle fotocamere entry level e di qualità mediobassa. Fetta di mercato che ora è degli smarphone.

Ai produttori di fotocamere resta da tenere per loro il mercato della fotografia di qualità, da medio-alta ad alta. Ma il numero di persone che fa fotografia di alto livello è molto più basso di quello degli utilizzatori di smartphone, quindi gli investimenti potrebbero essere minori, o se vengono fatti il ricarico su queste fotocamere poi dovrà essere alto. In poche parole potrebbero costare molto. I costi si abbassano quando ci sono grandi numeri. E d'altra parte i produttori tradizionali di fotocamere sanno che rischiano l'estinzione se non si muovono. Se aspettano che altri nuovi produttori si interessino al loro mercato(e se fino ad ora non lo hanno fatto secondo me è solo perchè gli conviene economicamente sfruttare il mercato degli smartphone e dei computer).
Sinceramente non mi stupirebbe se ad esempio Apple, o Xiaomi o Samsung fossero prese dal voglino di farsi una loro foto/video camera. Metterebbero in serie difficoltà marchi come Canon, Nikon, Sony, Fujifilm ecc ecc
Tanto che delle volte penso (ma qui siamo a livello di fantasia... che però non mi sorprenderebbe più di tanto se fosse realtà) che a livello di grandi player mondiali dell'elettronica e dell'informatica non si stabiliscano dei patti di non belligeranza, di modo che per certi periodi si stabilisca che uno non invaderà l'ambito commerciale di un'altro e così via... facendo in modo che tutti i grossi possano andare avanti e guadagnare con il loro prodotti.

Certo per i produttori di fotocamere il "travaso tecnologico" permetterà di utilizzare parte dei risultati ottenuti da ricerca e sviluppo fatta per gli smartphone. Ma in parte dovrà essere sviluppata e finalizzata su strumenti diversi dai produttori di fotocamere. E quindi visto che tutto costa e che investire per una qualità che è superiore a quella che serve alla maggiorparte di noi non ha senso.

Di qui la mia conseguete deduzione che probabilmente non avrà senso sviluppare le tecnologie computazionali attorno a sensori grandi. Costi e dimensioni anche dell'hardware che non ha senso portarsi appresso.
Gli smartphone migliori ottengono già risultati strabilianti e inimmaginabili fino a pochissimo tempo fa. Questi smartphone hanno sensori al massimo della misura di un pollice, ma ad esempio gli iphone di punta ne integrano di più piccoli.

Quindi la mia visione, molto basata sulla logica, è che si troverà un compromesso che potrebbe essere un sensore della misura di un micro4/3 oppure APSC (anche se forse quest'ultimo potrebbe essere già troppo grande), che non starebbero comunque su uno smarphone. A questo sensore si unirà un processore di potenza mooolto grande, software con algoritimi di livello pari o superiore a quelli presenti negli smartphone(come esempio Gcam su android), obiettivi sul tipo di quelli usati oggi su queste misure di sensore sono già enormemente migliori a quelli che sarebbe possibile far stare in qualunque smpartphone.

Il risultato sarà una immagine che sarebbe potenzialmente già di qualità superiore a quelli che sono gli usi della maggior parte di noi(e certamente potremo decidere di limitare o sfruttare fino al massimo a seconda della destinazine della immagine). E questo llo avremo in appartato fotografico che sarà più grande di quello di uno smartphone ma più piccolo di quello di fotocamere FF e MF.

Son stato lungo lo so... ma è qualcosa a cui penso spesso... e ho cominciato a pensarci da quanto ho visto con che facilità disarmante un semplice smartphone mi dava una immagine di qualità molto buona in condizioni dove una fotocamera avrebbe richiesto molto più impegno e esperienza.


avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 12:47

Io fotografo ancora con le fotocamere tradizionali, il comparto fotografico degli smartphone lo "accendo" solo se mi serve come blocco-note.
Più che altro non mi piace fotografare con un rettangolino che impugno male e che è pensato per uso principalmente in automatico (pur se pilotabile, volendo, ma nasce fondamentalmente come "punta e scatta, al resto ci penso io...")
Questo però non mi fa sottovalutare lo sviluppo di questi devices che ormai permettono una qualità ampiamente accettabile per moltissime applicazioni.
Sappiamo bene che ormai gli smartphone hanno quasi completamente soppiantato le videocamere amatoriali e le varie fotocamere per le foto per le vacanze.
Lo scenario futuro secondo me vede sempre più restringersi l'ambito in cui una fotocamera sarà "indispensabile".

user223923
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 17:05

In futuro la fotocamera appositamente modernizzata sarà usata solo dai veri professionisti. E non è così male.

Certo in futuro non avremo più macchine da 1 kg tipo 'arma letale'

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 19:13

Si le fotocamere avranno tutti processori e software in camera, si compatteranno e gli strumenti fotografici ad ottiche intercambiabili saranno sempre più uno strumento specializzato, ben più di quanto sia oggi. E saranno usate da meno persone (la maggioranza potrà avere risultati più che buoni con smartphone o con fotocamere a focale integrata fissa o superzoom tipo bridge-camera)

Le fotocamere ad ottiche intercambiabili me le immagino con l'interfaccia d'uso e il tipo di hardware(obiettivi da montare su di un corpo camera) come quelle usate da noi oggi, alle quali saranno aggiunti processori e software per attuare le tecnologie computazionali.
Le immagino molto performanti, con la possibilità di usarle in modo tradizionale o con l'attivazione dell'intervento di processore e software(per alcuni tipi di scatto più particolari e per le situazioni più difficili), più piccole e leggere come dimensioni(infatti quasi tutti oggi vorrebbero le dimensioni del M43 con la qualità di immagine di un FF o di un MF).

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2021 ore 9:12

Mi parlate di questo halide mark 2? Io ho il 12 pro, scatto in raw senza notare differenze con il non raw, e non sono per nulla entusiasta dei risultati se vedo le foto sul mio schermo da 32 pollici 4K. Per non parlare dei colori finti quando c'è poca luce: scattare al tramonto sembra di scattare a mezzogiorno… pure i raw sono elaborati in camera, ed in modo pessimo

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2021 ore 9:12

@DodoPL

Si, infatti la discriminante è il potenziale profitto: vendere 1000 reflex guadagnando 500€ l'una o vendere 2.000.000 di cellulari guadagnandone 100€ l'uno cambia la prospettiva.
Aggiungi che il cellulare è una fonte continua di €, grazie ai dati che ti permettono di raccogliere.

Secondo me le varie CaNikSonOly dovrebbero “svecchiare” le R&D, permettendo di ibridare l baseline attuale con funzionalità meno perfette, ma più accattivanti.

C'è un però.
Se ti si pianta il telefonino mentre fai una foto, ne fai il reboot, senza nessun problema e continui a vivere sereno.
Se ti si pianta una reflex, togli e rimetti la batteria, ma quando arrivi a casa sei incaxxato come una piovra albina, ti attacchi ai forum/social, fai sapere a tutti del problema denigrando il brand, etc… e la prossima volta che prendi la macchina in mano, to sento insicuro, stai sempre col dente levato.
Vedi, ad esempio gli ERR sulle D750 (irrilevanti statisticamente), per cui ora te le tirano dietro.
Come ho scritto, gli algoritmi computazionali vanno bene date certe condizioni al contorno, che è difficile spesso riconoscere in automatico.
Nuovamente, su uno smartphone accetti la cappella, su una reflex, se ti posterizza la foto al leopardo delle nevi che hai inseguito per 20 giorni senza lavarti perché non senta il tuo odore, oppure il sorriso di tua/o figlia/o che apre il regalo di Natale, vedi un po' se la passi in cavalleria…
Dalle reflex hai aspettative differenti che da un telefonino, e difficilmente cambierà la prospettiva.

Sono e resteranno, come dici, strumenti differenti.

Insomma, le aspettative sono differenti.
Mettici che poi con reflex ti attendo risultati migliori che con lo smartphone: infatti siamo qui a parlarne come di una grandissima miglioria, anche se il risultato, bello nel complesso è ben realizzato, si avvicina a malapena quello possibile con una reflex ben usata, anche entry level con lenti kit.
Se una reflex ti desse quei risultati saresti qui a lamentarti, no?

Per quanto calcolo tu metta, se l'informazione non c'è, non c'è: o la ricrei (e generi artefatti in qualche caso, vedi Topaz AI&C) o ne fai a meno (e allora hai le chiazze di colore).
Shit in, shit out, in altre parole: un buon sensore “grosso” fa la differenza.

Differente sarebbe se le reflex col tempo mutuassero delle tecnologie degli smart, come l'averaging, il multi scatto con scelta della condizione migliore (occhi aperti e sorriso), etc…
Già ora alcuni brand fanno qualcosa a riguardo, ma siamo appena all'inizio (astroinseguitore sille Pentax se non erro).

Ci sono dei ciaffi, tipo Arsenal, che fanno già molte cose, coi limiti attuali delle reflex/ML.
Sarei già oltremodo contento se quegli algoritmi finissero dentro la reflex, da usare opzionalmente.

Poi c'è il problema dell'obsolescenza, che in informatica è oltremodo veloce: una macchina di 2 anni fa va il 40% in meno di una macchina attuale, scalda e consuma di più, etc…
Cambiare uno smartphone ogni 2/3 anni è consuetudine per molti, cambiare la reflex magari no.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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