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Per chiudere il cerchio mi sono preso una stampante, una Canon Pixma Pro 200. arrivata ieri mi sono subito messo a fare le prime stampe di prova.
Premetto che ho calibrato il monitor con uno SpiderX, non è un monitor pro ma copre il100% Rgb, luminosità a 80cd e stanza in semi penombra.
Il mio workflow è il seguente: -post-produzione dei RAW su Capture one -controllo del risultato finale con la funzione "prova formula" dove ho caricato il profilo ICC della carta scelta -eventuale correzione -salvataggio Jpg a 300px/in e ICC Rgb -apertura file con "Professional Print & Layout" di canon -stampa
Cosi facendo però la stampa è notevolmente più scura del monitor.
Vi metto a titolo esemplificativo due stampe, l'inferiore "al naturare" e una con illuminazione a +25su50 dal software Canon, che mi restituisce un'immagine praticamente uguale a quella a monitor.
Anche con questi accorgimenti è normale o mi sto perdendo qualcosa?
Ciao a tutti mi metto in coda anche io perché' ho addocchiato da un po' questa stampante e mi attanaglia il dubbio da qualche giorno se acquistare questa o la Prograf 300.. Da quel che posso vede da iPad a me piacciono entrambe ma servirebbe la via di mezzo tra le 2, quella sotto si' in effetti è scura, ma forse sono solo i neri troppo chiusi per il resto non mi sembra male, ma ripeto la guardò da un iPad non calibrato. Scusate l' intromissione nella discussione
la soft proofing lo faccio su Capture one per modificare effettivamente la foto, che poi pero salvo con profilo rgb, poi la ricontrollo sul software Canon con il profilo ICC della carta in uso per essere sicuro, ed effettivamente a monitor torna tutto.
E' proprio solo una questione di luminosità, le immagini che vi ho allegato ne sono l'esempio.
Ciao mi è arrivata la pro-200 ed è una settimana che traffico
Ho fatto profili per 2 carte da me con la sonda della xrite
La ilford mono silk warmtone e la ilford Pearl smooth dato che ne Canon ne ilford forniscono ancora i profili di queste carte per la pro200
Le due stampe uscite della stessa foto mi soddisfano sono entrambe belle a loro modo Sono ovviamente un po' diverse tra loro perché le carte sono molto diverse Entrambe le stampe sono a colori
La corrispondenza cromatica e di luminosità è molto molto vicina alla soft prof in ps Mai vista tanta corrispondenza con i servizi online
Per visualizzare ed editare uso un eizo calibrato a d50 spazio colore adobergb
Per ora sono piuttosto soddisfatto Anche perché penso che conoscendo meglio la stampante e le carte si può solo migliorare
La stampa sulla perlata è eccezionale per brillantezza sembra un quadro ad olio
La warmtone invece è una semi Matt con toni caldi quindi la stampa richiama un po i colori e toni delle stampe ad inchiostro di fine 800 che si trovavano nei libri
Ho calibrato e stampato sempre col plug in Canon per ps Ho fatto anche una prova a stampare col driver ma il gamut che ne viene parecchio penalizzato sui gialli e sui verdi e pure il dmax ne risente Mai usare il driver sempre e solo il plug in o direttamente il sw Canon per stampare
Credo che il tuo problema sia legato al dispositivo di visualizzazione e non alla stampante Per prima cosa edita sempre a d50 Secondariamente occhio anche alla luce della stanza dove editi deve essere adeguata come temperatura di colore ovvero 5000K e luminosità 90 cd/m^2. Se editi in un stanza buia sarai portato a vedere l'immagine più chiara di quella che è e poi in stampa ti verrà scura ovvero quella che è
La stampa non mente mai è il tuo monitor che, se non messo nelle condizioni corrette, mente.
“ Io di solito applico uno stop di luminosità in piú sul file da stampare e grossomodo monitor e stampa si somigliano „
questo è sbagliato vuol dire che hai un errore di 1 stop nel tuo set up di visualizzazione. Non è meglio e più veloce correggere questo errore una volta per tutte che intervenire su ogni immagine a spanne?
Anche tu stai vendendo sul monitor ciò che non è.
Oppure stai confrontando le immagini mettendole di fianco al monitor. Nulla di più sbagliato. Le stampe vanno illuminate correttamente per essere valutate. Le devi veder illuminate con luce naturale (va bene la luce NON diretta che entra dalle finestre in una giornata di sole) o con dei dispositivi appositi di illuminazione immagini che simulano la luce naturale.
Ilford prossimamente profilerà, gli avevo chiesto lumi sulla mancanza di profili oer le nuove stampanti e mi hanno risposto così il 6 aprile:
Hello, we are planning to start the profiling for this printer as soon as we will get a new automatic scanning device (expected next week).Please have a regular look at the download area on our website or contact us again.
Ciao, se fai la soft-prrofing in C1 conviene stampare da lì, io lo uso per la PP ma l'ultimo passaggio di stampa lo faccio in photoshop. Se i programmi sono similari bisogna stare attenti che la stampante sia gestita dal programma e che i settaggi di stampa corrispondano a quelli del soft-proofing (profilo della carta, bilanciamento punto nero, ecc..). Se ci sono differenze seguendo questi passaggi il monitor potrebbe non essere ben calibrato o ben gestito (nel senso di profilo usato)
"...questo è sbagliato vuol dire che hai un errore di 1 stop nel tuo set up di visualizzazione."
Ma assolutamente no, ma proprio no, va bene così.
La stampante ed il monitor hanno gamut diversi, ed hanno anche tipo di illuminazione diversa.
La carta poi assorbe l'inchiostro, che nella carta ci si diffonde, e dunque rispetto all'immagine che uno vede a monitor, e che uno prende come riferimento da stampare, per lui è quella "buona", e quello, aggiunta alla diversità di gamut, porta la stampa a perdere di nitidezza, di luminosità ed il più delle volte anche di contrasto e di saturazione su certi colori, oppure accade l'inverso, va desaturata( = dipende dalla differenza di gamut tra monitor e stampante, che va sempre cercata di recuperare al meglio, con gli intenti di rendering, o interventi mirati).
Nitidezza, luminosità, contrasto e saturazione che all'immagine giudicata buona a monitor, quella da stampare, vanno aggiunte come ultime operazioni prima di stamparla.
Ed il quanto e dove aggiungere quelle grandezze all'immagine "buona" a monitor, lo si misura e lo si realizza con un soft proofing fatto bene.
Se lavori con il monitor calibrato sulla stampa senza fare il soft proofing, ossia senza modificare opportunemente l'immagine da mandare in stampa, significa, semplicemente, che fai stampe tecnicamente fatte male.
Detta in altre parole, un'ottima stampa fornisce una immagine che vista a monitor è errata , nella nitidezza, ne ha troppa, nella luminosità, ne ha troppa, spesso anche sul contrasto, ne ha troppo, e qualche volta anche sulla saturazione, ne ha troppa o ne ha poca.
Tutto questo, ripeto, per la differenza di gamut, di illuminazione e per il fatto che l'inchiostro si diffonde sempre e comunque nella carta, anche la migliore: la tecnologia oggi è questa, e non ci sono strade alternative per fare stampe tecnicamente corrette, o fai un soft proofing fatto bene, o ti compri un buon RIP di stampa.
E stop.
Se bastasse stampare come fai tu, senza stare a perdere tempo a fare il soft proofing, che richiede oltretutto tempo, conoscenza e maestria, nei programmi di fotoritocco non ci sarebbe la possibilità di fare il soft proofing, e non sarebbero stati nemmeno creati i RIP di stampa, roba da migliaia di euro, perché sarebbe bastato semplicemente calibrare opportunamente il monitor, cosa, ahimè, non sufficiente.
Poi, come al solito ed ovviamente, uno è liberissimo di fare come meglio crede, tanto contano solo i risultati.
Alessandro io davo per scontato che la differenza di 1 stop che vede è tra softproofing e stampa con il softprroof ovviamente fatto correttamente (ICC coretto ecc. ecc..)
1 stop è tanto io non ho mai tanta differenza tra softporoof e stampa in termini di luminosità Anzi come ho detto sopra con la pro-200 quasi non la vedo illuminando la stampa correttamente. Forse forse sarà qualcosa intorno a 1/4 di stop massimo 1/3 ma proprio massimo
Il discorso luce riflessa luce emittente vero ma quello è una differenza che ti sei abituato a "compensare" ad occhio e non è tanto una differenza di luminosità quanto di brillantezza perché la luce che percepisce l'occhio è intrinsecamente diversa nei due casi, che poi dipende tanto anche dalla carta che usi. Se usi una gloss ce ne sarà poca se usi una matte sarà tanta.
Il discorso gamut OK è ovvio che è così ma secondo ma anche il gamut è altra cosa rispetto al problema che ha evidenziato lui.
Resto dell'idea che la stampa non mente. Se hai tanta differenza di luminosità fra softproof e stampa c'è qualcosa che non va che deriva dal fatto o che il monitor ti inganna per varie ragioni (monitor pessimo, taratura, luce ambientale o altro), oppure stai guardando la stampa in condizioni non corrette per cui la vedi scura quando non lo è.
Questi signori qua che capiscono abbastanza di stampe dicono esattamente quello che sto dicendo io
“ Tu fai pure quello che ti pare, e comprati un programma di visualizzazione di profili ICC e gamuts, così smetti di sognare e metti i pedi per terra. „
Su tu parli di ColorThink Pro 3.0.5 ce l'ho e controllo sempre i profili ICC prima di acquistare una carta e se non c'è e me lo devo fare da solo dopo che l'ho fatto lo controllo con Color Think
Questi ad esempio sono i due profili ICC che mi sono fatto da solo per le due carte ILFORD di cui sopra e che non esistono ancora sul sito della ILFORD.
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