| inviato il 10 Settembre 2020 ore 17:02
Continuo questa discussione www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3667533 , magari torna utile a qualcuno o qualcuno può aggiungere informazioni utili. Oggi sono stato in unicredit ma non mi hanno ancora saputo dire molto, martedi vado da intesa san paolo che dovrebbero avere pronte le linee guida. La cosa che mi lascia dubbioso è che oggi in unicredit erano scettici sul fatto che se posso detrarre poco, loro coprano tutto il costo dei lavori, secondo il direttore potrebbe essere che loro comprino solo il credito effettivo che una persona può detrarre in base al suo cassetto fiscale. Se vado sul sito unicredit leggo questo: "La Banca mette a disposizione le seguenti soluzioni, alle condizioni illustrate oltre nel presente documento: • acquisto crediti fiscali • apertura di credito a scadenza per anticipo contratti / fatture CHE COS'E' L'ACQUISTO DEI CREDITI FISCALI La Banca si riserva di valutare nel rispetto dei requisiti di ammissibilità e della sostenibilità dell'operazione l'acquisto dall'impresa, Condominio o Persona fisica dei crediti fiscali che matureranno in seguito alla realizzazione dei lavori previsti dalla legge. Il beneficiario si impegna a cedere alla Banca i futuri crediti fiscali che matureranno in seguito alla realizzazione dei lavori previsti dalla legge ed a destinare i proventi derivanti dalla cessione dei suddetti crediti fiscali diventati certi liquidi ed esigibili sul proprio conto corrente acceso presso la Banca a estinzione o riduzione del finanziamento concesso. La normativa prevede che i crediti fiscali possano maturare ad un primo stato di avanzamento pari a minimo il 30% dei lavori ed un secondo SAL pari ad almeno il 60% dei lavori mediante produzione documentale idonea (fatture, certificazioni, asseverazioni, ecc.). www.unicredit.it/content/dam/ucpublic/it/privati/doc/altre_iniziative/ |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 17:37
Molto interessante... Però manca la prima parte... |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 17:40
personalmente ho rinunciato,almeno per adesso,poi se con il nuovo anno non faranno dei rompicapi astrusi,ma cose semplici,vedro'.per quello che mi hanno detto fino ad ora c e' da mettersi le mani nei capelli. |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 18:15
In che senso Giuseppe? |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 19:32
“ In che senso Giuseppe? „ Il link da te allegato porta a "pagina non trovata"... |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 19:34
Ah ok grazie, avevo attaccato la virgola e non prendeva il link correttamente |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 19:48
So per certo che il vecchio "sconto in fattura" (opzione permessa in alternativa alla detrazione fiscale) era vantaggioso proprio per chi non aveva capienza nelle imposte versate e quindi impossibilitato a recuperare con la detrzione. Dalle ultime informazioni tale possibilità sembra sia stata eliminata, ma il criterio credo resti valido. D'altra parte il reddito percepito dal richiedente potrebbe dimunuire nel corso dei 5 anni (o comunque variare di molto), con conseguente minore (o comunque variata) capienza per le detrazioni; in questo caso la banca che fa, cambia le condizioni del prestito diminuendo l'importo concesso? Edit: Mi correggo: lo sconto da parte del fornitore è ancora ammesso: www.agenziaentrate.gov.it/portale/superbonus-110%25 |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 20:37
Spulciando in rete ho trovato delle argomentazioni che giustificherebbero il ragionamento; basta pensare al caso di lavori condominali quando possono esserci inquilini che non hanno capienza; costoro sarebbero svantaggiati due volte: uno perchè dovrebbero pagarsi per intero i lavori e due perchè sarebbero anche i più disagiati economicamente. Segnalo che, da quanto ho capito, nel computo per il miglioramento delle due classi energetiche dell'edificio può rientrare anche l'installazione di un impianto fotovoltaico, con il vincolo però che l'energia prodotta non consumata in loco va ceduta gratuitamente al gestore di rete. |
user177356 | inviato il 10 Settembre 2020 ore 21:05
Devo rileggermi con attenzione le norme, ma nelle aree soggette a vincolo paesaggistico sono consentiti interventi diretti al risparmio energetico anche qualora non si conseguano le due classi di miglioramento. Non ho fretta, ma se funziona cambio infissi e caldaia gratis la prossima primavera |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 22:23
Allora, lo riscrivo qua, spero una volta per tutte IN CASO DI CESSIONE DEL CREDITO, NON C'ENTRA NIENTE LA CAPIENZA, IL CASSETTO FISCALE, IL PRESUNTO REDDITO DA QUI A 5 ANNI IL CREDITO DI IMPOSTA VALE IL 110% DELL'IMPORTO LAVORI, A PRESCINDERE DAL REDDITO DI CHI NE BENEFICIA. Scusate il maiuscolo, ma forse così si nota di più E' così, fidatevi, il giochino vale anche per un disoccupato. Sono un tecnico, ho sviscerato la questione in lungo e in largo, mi sto occupando di condomini che vogliono beneficiare del bonus, e io stesso sono già in fase preliminare con ingegnere termotecnico e la mia banca (intesa san paolo) per avviare la procedura sulla mia casa. Con intesa san paolo funzionerà così: - si fa il progetto assieme al termotecnico, che certifica l'aumento di 2 classi energetiche con i lavori di progetto - si stila preventivo lavori (attenendosi ai preziari ufficiali per lavori pubblici), lo si fa asseverare da un tecnico e si fa mettere il visto di conformità da un caf o commercialista. -si consegna la documentazione alla banca, la quale eroga sul mio conto corrente un finanziamento pari al TOTALE dell'importo lavori - si eseguono i lavori pagando le fatture con il finanziamento di cui sopra - si chiudono i lavori, a questo punto il credito di imposta diventa effettivo e cedibile - si "vende" tale credito alla nostra banca (che è obbligata ad acquistarlo da contratto) la quale ci estingue il finanziamento pagandoci il suddetto credito. Punto, finito, lavori fatti, speso zero. (anzi no, in realtà si pagano gli interessi sul finanziamento per tutta la durata dei lavori che, ipotizzando siano 80.000 euro di finanziamento, e i lavori durino 6 mesi, se il tasso diciamo è del 3% vengono fuori 1.200 euro di interessi da pagare) |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 22:29
“ Allora, lo riscrivo qua, spero una volta per tutte „ Eh, bisogna dirlo a quello dell'Unicredit... |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 22:44
Unicredit uguale uguale Estattamente stessa procedura Esattamente stessi criteri |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 23:20
Non ho capito la questione degli interessi, non si paga già un 10% del lavoro alla banca? Esempio spendo 100000 loro ne guadagnano 10000? A me non è chiara una cosa, se rustico acquisto 50000€, lavori dentro ecobonus 90000€, restanti lavori 40000€, costo totale 180000€, ma il mutuo lo danno su 90000€ e il resto non si pagano giusto? A sto punto è un mutuo al 50% con relativi interessi? O mi danno l'80% e gli interessi salgono? |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 23:49
Ciao Alle79 Il finanziamento è un prestito ponte che ti danno per avere subito la liquidità per iniziare i lavori. A lavori finiti la banca ti acquista il credito di imposta e con quello ci estingui il finanziamento. Quindi se questo finanziamento resta in essere per, diciamo, 6 mesi ( il tempo di fare i lavori), ci pagherai 6 mesi di interessi, chiaro così? Il mutuo per acquisto invece è tutt'altra cosa e non c'entra niente con questo bonus, copre solo il prezzo di acquisto (al 50, all'80, al 100... questo dipende dalla banca) |
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