| inviato il 06 Agosto 2020 ore 7:41
Per me la fotografia migliore è quella che provoca un emozione. Questo significa che non necessariamente la foto è perfetta tecnicamente e che non tutti proveranno la stessa emozione. Secondo me il migliore fotografo è quello che da costanza nei risultati, che ha un approccio empatico con i soggetti e che ha creatività, 3 doti che pochi hanno |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 9:14
Sul fotografo sono d'accordo, sulla fotografia vorrei andare più a fondo Cos'è che emoziona? Io sto notando che quando ero proprio digiuno di fotografia la cosa che notavo di più erano i contrasti e i colori, insomma la post produzione wow poi successivamente ho iniziato a valutare la qualità delle immagini (dettagli composizione ecc) adesso la cosa che mi colpisce di più è l'autenticità della foto, l'originalità e il momento colto...insomma da osservatore i gusti si stanno spostando verso una visione diversa che guarda meno l'aspetto puramente estetico... |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 9:20
A me emozionano soprattutto le qualità paesaggistiche. E più che gli aspetti compositivi guardo i colori e il dettaglio. Deve essere senza artefatti e molto naturale. Ai miei antipodi troviamo invece quelli che si scervellano per ore sulle regole compositive, sul rispetto maniacale dei terzi, su come si incastrano gli elementi… e poi magari non guardano che esce tutto impastato |
user207512 | inviato il 06 Agosto 2020 ore 9:40
“ A me emozionano soprattutto le qualità paesaggistiche. E più che gli aspetti compositivi guardo i colori e il dettaglio. Deve essere senza artefatti e molto naturale. Ai miei antipodi troviamo invece quelli che si scervellano per ore sulle regole compositive, sul rispetto maniacale dei terzi, su come si incastrano gli elementi… e poi magari non guardano che esce tutto impastato MrGreen „ Quindi ti emozionano le foto che dipendono solo dall'attrezzatura. Ottimo. Ti consiglio di guardare e studiare qualche fotografo serio, la storia ne è piena. Per rispondere all'autore del topic, in realtà una buona fotografia è il contrario di quanto asserito da Machu, le emozioni non si ricavano dai dettagli che puoi vedere ma dal racconto insito nella foto stessa. Ecco perché di Doisneau, Meyerowitz e tanti altri che immagino conoscerai non ne nascono tutti i giorni. La capacità del fotografo sta nel relazionare elementi che comunichino tra loro in una scena apparentemente banale, nello sfruttare una bella luce che dia forza a un contesto semplice, nel cogliere le emozioni di un soggetto o la forza di un paesaggio. Non è facile dare una definizione univoca e generale, perché il fotografabile è tanto, il fotografato è quasi di più, ciò che resta è una parte infinitesima. |
user177356 | inviato il 06 Agosto 2020 ore 10:16
“ Cos'è che emoziona? „ Io credo che a questo proposito sia illuminante la frase di Brassaï: la fotografia deve suggerire , non insistere o spiegare . Ti deve suggerire una storia, un'associazione, un punto di vista, ma deve lasciarti libero di completare quella storia, sviluppare quell'associazione, accettare o rifiutare quel punto di vista. Per questo trovo la maggior parte delle foto di paesaggio (naturale o urbano), flora e fauna decisamente poco emozionanti. |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 10:34
Scriveva Henri che “fotografare é mettere sulla stessa linea di mira testa occhio e cuore” . Per il resto non credo esista una ricetta, la foto la vedo come un prolungamento del nostro sguardo . Credo di debba prendere confidenza con questo. La difficoltà che ho io ad es è trasmettere ciò che mi emoziona visivamente , secondo la mia esperienza , la mia emotività etc. Parlo da amante di street e reportage . Parlando per me stesso e credo che L esercizio sia molto più difficile farlo che comprenderlo nella nostra vita quotidiana di fotografi o amatori cone me |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 10:40
Io sono puramente intp e nativo digitale. I miei gusti sono una conseguenza. Non di meno reputo pure che l'autorialità sia completamente superata perché non serve più trovare autori che fanno foto belle con costanza, in un'epoca dove puoi trovare direttamente una valanga di foto eccellenti di autori anonimi tramite Flickr e motori di ricerca. |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 10:41
La fotografia è arte e come tale secondo me è difficile esprimersi in maniera insindacabile . Direi che il fotografo migliore è colui che sa avere un filo conduttore nelle sue fotografie ma che , soprattutto, sa porsi e vendersi bene nel pubblico e nel mondo . Un miglior fotografo sa delinearsi uno stile proprio che è quel "non so che" riconduce l'immagine a lui come autore . Una fotografia migliore dell'altra secondo me dipende da tantissimi fattori compreso anche l'essere nel contesto giusto al momento giusto . Chissà quante foto erano ptenzialmente migliori ma non erano nel contesto corretto per essere valorizzate . Sbaglio ? |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 11:23
In queste discussioni torna sempre buona una frase del grande Giacomelli: " la fotografia è una cosa semplice a patto di aver qualcosa da dire " Questo rende una fotografia migliori di altre, riuscire a comunicare attraverso un un'immagine |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 11:49
x Arconudo : Ad esempio una fotografia di paesaggio a volte può essere accattivante nei colori , avere punti di stimolo alla visione o essere paesaggio rilassante . Ma cosa "dice" ? Questo tuo detto lo ho sentito mille volte ma in certe occasioni non riesco a capirne il significato |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 11:50
“ Non di meno reputo pure che l'autorialità sia completamente superata perché non serve più trovare autori che fanno foto belle con costanza, in un'epoca dove puoi trovare direttamente una valanga di foto eccellenti di autori anonimi tramite Flickr e motori di ricerca. „ veramente è il contrario, allo stato attuale fare una foto tecnicamente buona è diventato molto più facile, quindi l'autorialità ha acquisito molta importanza ed è proprio quella a fare la differenza tra una foto qualunque trovata on line e una foto che ha un valore maggiore. Poi non si parla mai di target e motivo dello scatto, se devo fare la pubblicità di una bottiglia di vino la foto migliore non la puoi valutare come quella dove il committente è una rivista di moda o addirittura se stai facendo un progetto personale sul disboscamento in toscana che segue regolamentazioni obsolete e sta creando vari problemi |
user207512 | inviato il 06 Agosto 2020 ore 11:58
Quoto Matteo. Per i paesaggi, è vero che farne di comunicativi è difficile, ma tornando ad esempio al Giacomelli citato da Arconudo, i suoi paesaggi sono intensi, hanno una forza disperata che non si trova facilmente e sicuramente non in quelli che vanno per la maggiore oggi, puliti, dettagliati ma completamente piatti da un punto di vista emozionale. E lo stesso si può dire di Ansel Adams, i suoi paesaggi non sono mai didascalici. |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 12:35
Per inciso lo stesso Ansel Adams, dietro a tanti discorsi sull'emozione, usava un'attrezzatura buona per l'epoca e curava molto il dettaglio ed i contrasti. Tra il dire ed il fare avevamo un fotografo famoso con la stessa mentalità di quelli digitali contemporanei che fanno tanta postproduzione. |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 12:37
“ Questo tuo detto lo ho sentito mille volte ma in certe occasioni non riesco a capirne il significato „ Visto che abbiamo citato Giacomelli, guardando le sue foto e leggendo la sua storia potresti capirne di più. |
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