| inviato il 06 Maggio 2020 ore 14:18
Cari amici di JUZA Nella mia esperienza fotografica iniziata molti anni fa in analogico, la correttezza dell'esposizione era fondamentale, soprattutto lavorando con le diapositive. Errori anche piccoli non erano perdonati dalla pellicola e “tirare” la mitica Kodachrome 64ASA a 80 era in alcuni casi già considerato un azzardo… Ora su Juza, in altri forum e su riviste di settore che trattano il mondo digitale leggo di foto “sottesposte di tre stop e poi sovrasviluppate per aprire le ombre”. Chiedo agli esperti del sito: Quale è il vantaggio di scattare una foto sottoesponendola di tre (in certi casi 4 o 5) stop e poi lavorare il file sovrasviluppandolo? Ringrazio in anticipo |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 17:34
Sicuro non sia il contrario? Sovra esporre per aprire le ombre per poi chiudere le luci via software? Se sottoesponi quando apri le ombre importi rumore nel nero. Se sovraesponi in ripresa ma senza bruciare le luci puoi sottosviluppare la foto mantenendo le ombre più aperte e senza importare rumore. Fai una prova, no? |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 17:44
ammetto la mia ignoranza e mi chiedo che senso abbiano queste tecniche di sovra/sottoesposizione quando i sensori moderni abbinati ai software di sviluppo raw moderni consentano di ottenere ombre chiuse, aperte, alla fragola, al limone e al cocco... |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 17:44
Sempre meglio esporre correttamente |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 17:45
“ Quale è il vantaggio di scattare una foto sottoesponendola di tre (in certi casi 4 o 5) stop e poi lavorare il file sovrasviluppandolo? „ Se il sensore te lo permette (tipo quelli che montano Sony e Nikon), non bruci le alte luci e recuperi le ombre in PP. Se il sensore è Canon, ti attacchi (anche se in realtà Canon privilegia le alte luci quindi è meglio usare l'ETTR) Questo semplificando, poi ovviamente dipende dalla situazione che sta fotografando ... |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 18:02
Personalmente preferisco esporre correttamente. Poi ogni tanto può capitare di sovra esporre per avere ombre leggermente più aperte (ma senza bruciare le alte luci) in modo da non doverle aprire troppo in post visto che sono i punti dove è più facile creare rumore. In ogni caso parliamo di piccole sovra o sotto esposizioni, non di 4 o 5 stop che trovo decisamente assurdi. |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 18:03
Condivido al 100% Peda |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 18:10
Di solito si consiglia di esporre "a destra", e quindi sovraesporre per avere meno rumore (ma se sfondi le alte luci poi è difficile recuperare) Con la pellicola se sottoesponi, sei rovinato... Le ombre non le apri neanche con uno sovrasviluppo (lo sviluppo lavora dai toni medi in su ) Il problema delle dia era (è) la scarsa latitudine di posa. |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 18:11
La gestione delle ombre serve proprio ad ottenere la giusta esposizione. Il problema è che l'occhio umano ha una latitudine di posa più ampia dei sensori. In scene molto contrastate la macchina fotografica ti restituisce una esposizione sbagliata, che ti restituirà ombre chiuse che non corrispondono alla scena vista. Quindi, aprire le ombre via software gestendo correttamente l'esposizione delle alte luci serve proprio ad avere una esposizione corretta del fotogramma la dove il mezzo meccanico fallisce Le DIA, che amavo, erano proprio limitate in questo e ti restituivano immagini a contrasto maggiore del reale |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 18:12
Ma poi basta poco scattare e vedere com'è la foto e regolarsi in conseguenza |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 18:56
Nel digitale si sovraespone fino al limite delle alte luci. E questo dipende dal sensore che e' piu' efficiente nel raccogliere informazioni nelle alte luci che non nelle basse. Per tale motivo una foto sottoesposta e anche una foto correttamente esposta, hanno meno informazioni rispetto ad una foto sovraesposta. Da qui si deduce perche' e' opportuno sovraesporre e poi operare in post. Io sovraespongo sempre le mie foto, naturalmente non superando mai il limite delle alte luci. Non scatto mai con la presunta "corretta esposizione". |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 19:14
Scusate ma siamo fuori strada. Cercherò quindi di essere più chiaro. In una rivista di settore c'è la prova della CANON 1DX III. A pagina 74 ci sono tre foto: una esposta correttamente, una sottoesposta di -5EV ( praticamente nera) e la terza è molto simile alla prima. La didascalia dice: “la gamma dinamica della 1DX III è ampia e permette di superare fino a -5EV di sottoesposizione senza difficoltà. La terza immagine è lo sviluppo con recupero della sottoesposizione di 5EV”. In un'altra rivista di settore c'è la prova della FUJIFILM X-Pro3. A pagina 38 leggo: per invarianza ISO si intende la capacità di un sensore di accettare una sottoesposizione in ripresa ed un sovrasviluppo in fase di conversione dal RAW al Jpeg senza che l'immagine ne soffra troppo come rumore e gamma dinamica. Questa proprietà di alcuni sensori moderni permette di recuperare un buon dettaglio sia nelle ombre profonde che nelle alte-luci senza ricorrere all'HDR”. A quanto ho capito: si può sottoesporre in fase di ripresa infischiandosene (relativamente) del risultato scuro sul display e poi sovrasviluppare sul proprio PC con PS per compensare con un sovrasviluppo proporzionale. Ma in quali situazioni potrei usare questo trucchetto ben sapendo che l'esposizione corretta è la scelta migliore? Sottoesporre anche pesantemente in ripresa consentirebbe di usare tempi brevi ( o diaframmi chiusi) quando si deve fotografare in luce scarsa senza poter usare il flash (concerti, eventi sportivi al chiuso, street-photo., ecc.) Ho capito bene? |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 19:26
È una prova limite finalizzata a valutare quanto rumore si importa aprendo le ombre e a quantificare la latitudine di posa, niente di più. Nessuno sostiene che si deve fare quello, come nella tua domanda. È come quando valutano la risoluzione di un obiettivo fotografando delle linee, questo non vuol dire che con quell'obiettivo puoi fotografare solo delle linee e non dei paesaggi "...senza che l'immagine ne soffra troppo come rumore e gamma dinamica..." Quel troppo è la parola chiave |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 19:35
Giampaolo stai parlando di sensori iso invariant, praticamente loro ti stanno dicendo che per esporre correttamente puoi usare 1/100 f8 iso 1600 oppure 1/100 f8 iso 100. Perchè aumentando l'esposizione in post ricavi lo stesso risultato della prima triade. Presupponendo che questo sia vero, trovo che nella pratica tutto questo abbia poco senso, sono più che altro discussioni da forum, ma nella realtà chi andrebbe a casa con una foto completamente nera? |
| inviato il 06 Maggio 2020 ore 19:37
Non credo si tratti solo di una esercitazione tecnica. Immaginiamo di dover fotografare il cantante di un guppo rock in concerto. La macchina mi dice che pur a 12.800ISO dovrei usare f2,8 e 1/30: otterrei tutte foto mosse... Sottoesponendo di 4 EV potrei usare 1/500 sempre a 2,8...fermando il movimento del soggetto sul palco. Ed una volta a casa "lavorerei" i file dando un +4 con PS. Le foto sarebbero solo visivamente "nere" sul display della macchina foto, ma le informazioni nel file ci sarebbero tutte! |
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